Vittorio e le teste calde
Isa Cuoghi - 12-05-2007
Scrive Vittorio :

...Fondare io, assieme a Roberto, a Isa, ad altre teste calde il partito, o il sindacato, che davvero incarni le aspettative dei tanti che a nostro avviso non aspettano altro?

Vittorio.
Non sono una testa calda.

Sono una che, come tanti, si vorrebbe fidare delle parole che i vari sindacalisti e politici propinano ai media, e soprattutto durante le campagne elettorali.

Guarda caso ogni volta che si tratta di avere voti, e quindi posti (se vuoi non li chiamiamo poltrone..) tutti si mobilitano a cercare di convincere le varie basi, con parole anche invitanti, proprio quelle che vorremmo sentirci dire.. datela a noi la fiducia, datecela, esaudiremo i vostri sogni, con noi sarà ben riposta..
Sì, certo, adesso l'abbiamo capito.. sarà ben riposta, ma in un cassetto, e poi dimenticata.

Ho sentito tante promesse, di finanziamenti alla scuola che in autonomia avrebbe trovato finalmente la sua strada, di importanza della classe docente (e chi la fa la scuola, se non noi e i ragazzi.. ) e di dare agli insegnanti quello che si meritano per adeguare stipendi e risorse a livelli europei, ho sentito tuonare nelle piazze contro la riforma Moratti, la controriforma la chiamavano i politici che ora sono nel nostro governo, ho sentito promesse di cancellazione della Legge Moratti, ho sentito di ripristino ed allargamento delle richieste di tempo pieno, ho sentito parlare di una scuola finalmente valorizzata, al primo punto delle azioni governative, di rispetto per la categoria,

Per me le parole sono importanti ed ognuna di esse conta per quello che sta a significare all'interno del contesto.

Sono troppo idealista se pretendo che le promesse vadano mantenute, e che la bocca non si debba riempire di parole che poi saranno cancellate nel momento delle scelte di azione .. politche o sindacali ?

Sono una testa calda perchè chiamo ipocriti politici e sindacalisti che hanno fatto di tutto ciò un metodo ?

Sono una testa calda se penso che ormai siano troppi gli anni in cui si ripresenta la stessa classe politica e sindacale, che questa sia lontana generazioni dai veri problemi della scuola, e che sia ora di cambiare ?

E ancora, sono così calda di testa per pretendere risposte a quelle che consideriamo ineludibili richieste?

Tanto per restare in argomento.. la Bastico dov'è finita con quel cacciavite in mano.. che sembrava dovesse rovesciare il mondo, i posti a tempo pieno promessi dove sono finiti che al mio Circolo (ma non solo) ne negano continuamente, nonostante le richieste delle famiglie ?

E poi, ancora, a cosa servono revisioni su revisioni di indicazioni, di programmi, se prima non si fa una formazione- informazione seria degli insegnanti e non si apre una discussione con loro ?

Perché, quando si incontrano governi e sindacati, sono tutti lì che ridono e poi saltano fuori quei begli articoletti dei contratti che concorrono ad abbassare ancora di più la qualità e la realtà di una scuola che annaspa in mezzo a contraddizioni, burocrazie, e con zero risorse..

Scheda di valutazione, programmazioni, libri di testo, programmi della scuola, modulo orario, rapporti con la Dirigenza, supplenze brevi.. dove sono state pronunciate, IN QUALE OCCASIONE PUBBLICA, le parole per dire che saremmo arrivati, e con metodo, a questo punto di insicurezza sul da farsi, di mancanza totale di fondi, di anarchia nelle scuole.. ? Dove ? DOVE ?

Non sono una testa calda.
Ma la passione che ho messo nel mio mestiere e l'onestà intellettuale con cui ho sempre lavorato, per la mia formazione, per la Scuola, per i miei alunni, mi autorizzano a dire tranquillamente quello che penso e a criticare ogni volta che penso sia il momento.

Chi mi ascolta, chi ha avuto il mio voto, la mia fiducia, dovrebbe sentirsi in obbligo di rispondere.

E invece ti circondano solo di silenzio.

Nella mia scuola ormai nessuno più aderisce alle lotte proposte da chicchessia, ormai lo sappiamo tutti che andrà sempre peggio, e nessuno crede più a una sola parola pronunciata sulla scuola da politici e da sindacalisti.
E io ormai sono stanca di mobilitarmi, (lì sì l'ho sempre fatto con passione e con calore) , sapendo che alle mie parole non seguirà nessun fatto.
E' mai stato diverso ?

Caro Vittorio io non ci credo che non si possa fare di più.. se conta Mastella con il suo due per cento, perchè mai non dovrebbe contare quella percentuale di sinistra che è al governo?
E nella confederazione sindacale, vuoi proprio che la cgilscuola debba sempre fare la fine dell'ombrello di Altan ?
Possibile che siano sempre maggioritarie le proposte, assolutamente indefendibili, degli altri sindacati, per i quali l'immobilismo è meglio di una stagione di lotte ?.. mica armate eh.. non sono una testa calda.

Nel tuo articolo ritrovo , come strisciante, la solita critica a chi assume atteggiamenti un poco bellicosi e CONTRO.. quasi che la colpa non fosse dei soliti noti che ormai conosciamo da decenni, ma solo di chi disturba il manovratore..
E francamente comincia a darmi noia.. anche perchè, se stiamo tutti zitti e mosca.. diventiamo un gregge.. e di lupi pronti ad azzannare quel poco che è rimasto ne troveremo sempre.

E' rimasto ben poco in effetti, anche se per una inguaribile idealista come me, la speranza non muore mai.

Non muore mai, ma sempre e solo per prenderla nei denti.. ormai me li hanno rotti davvero tutti, sono vicina alla pensione, e se non dovrò ancora rincorrerla come una chimera, viste le proposte così carine formulate da poco dal nostro governo amico, penso proprio che ci andrò.

Mi dispiacerà moltissimo vedere una scuola, che, rispetto al 1976, quando entrai in ruolo, con tutte le aspettative che c'erano, e in parte conquistate, sta regredendo alla grande, con buona pace di sindacalisti, dirigenti politici e anche scolastici promossi senza onori né gloria ma ai posti di comando di una autonomia che ancora non si riesce a capire a cosa sia servita e a cosa servirà.

Ciao

isa

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