Sempre in alto mare la questione dei docenti inidonei permanentemente all'insegnamento.
Come ormai si sa, la Finanziaria 2003 ne ha decretato l'utilizzazione in altri compiti per soli 5 anni, dovendosi procedere nel frattempo a mobilità interna o intercompartimentale, pena risoluzione del rapporto di lavoro.
Per gli inidonei permanenti ante 2003 i 5 anni sono ormai quasi trascorsi e l'unico provvedimento finora ottenuto dalle sollecitazioni del Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici e delle Organizzazioni sindacali, è stato un comma in Finanziaria 2007 che prevede un piano di mobilità da attuarsi tra giugno 2007 e giugno 2008, spostando semplicemente di un anno il termine per la risoluzione del rapporto di lavoro.
Nella realtà, alla data in cui scriviamo, sembra che i tempi tecnici per un piano organico nazionale di mobilità entro giugno 2007 non ci siano. E in effetti è stato da sempre denunciato che la mobilità intercompartimentale presenta diversi ostacoli:
- le difficoltà di equiparazione di livelli e stipendi
- le modalità di attuazione pratica, attraverso graduatorie con criteri da definire
- le resistenze degli Enti di destinazione che hanno a che fare col blocco delle assunzioni, le carriere interne e non ultima la ricollocazione dei loro stessi inidonei.
Né sembra possibile una mobilità interna, che può essere solo in direzione del profilo ATA, dal momento che si assisterebbe a una dequalificazione di ruoli vietata da diverse sentenze.
In più di 4 anni di lotta il CONBS ha sempre dichiarato che l'unica soluzione a questa complessa vicenda è la cancellazione del comma 5 dell'art.35 che riporterebbe alla situazione precedente, con la salvaguardia di tutte le professionalità che si sono andate formando in questi anni, grazie anche agli stessi progetti ministeriali di formazione e perfezionamento, e che sono - oggi più che mai - necessarie a una scuola con accresciute esigenze di differenziazione dei compiti educativi.
Le OO.SS. hanno risposto nel tempo in modo differenziato, chi propendendo per una mobilità salvaguardata da norme precise e trasparenti, chi - in particolare la FlcCgil - per la cancellazione dell'art.35 e una migliore regolamentazione del fenomeno inidoneità che, anziché diminuire - come nell'intento, forse, del legislatore - tende ad aumentare anche per l'accresciuto disagio lamentato dagli insegnanti ad ogni livello scolare.
Di fatto, però, non si è mai arrivati a una trattativa seria col Ministero e proprio mentre sembra essersi raffreddato l'impegno dei sindacati concertativi, si sono registrati da parte dell'Amministrazione tentativi subdoli di mobilità selvaggia - come la richiesta di trasferimento volontario all'USP di Roma - o di stabilizzazione sottintesa - come i Bibliopoint all'interno dell'accordo MPI-MIBAC per le biblioteche. Inoltre è stata attuata dagli USR una ricognizione del numero e dei compiti dei docenti fuori ruolo per motivi di salute con criteri per lo meno discutibili, viste le difformità tra regione e regione e la mancanza di garanzie circa la trasmissione esatta dei dati forniti dagli interessati.
Questo il Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici ha ritenuto di dover denunciare, con il sostegno dei COBAS, prima nella manifestazione del 13 novembre sotto il Ministero, poi con il sit-in davanti all'USP di Roma il 12 marzo e infine col Convegno-Assemblea nazionale del 23 marzo sempre a Roma.
Quest'ultimo ha registrato una notevole partecipazione e un grande interesse da parte dei numerosi convenuti, decisi più che mai a portare avanti la battaglia per la cancellazione di un provvedimento iniquo e irrispettoso dei diritti elementari alla dignità e al lavoro. Diritti calpestati persino nel caso delle mancate concessioni delle caselle di posta istituzionali, utili ad ottenere i cedolini mensili degli stipendi.
E infatti la battaglia non finisce qui: le iniziative di lotta, sotto la voce di "Protesta dei segnalibri", continuano con la giornata "A un mese dal Convegno" che i Cobas dedicheranno ai "113" il 23 aprile a Roma.
CONBS
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
Giuseppe Comune - 15-04-2007
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Comincio a vergognarmi di averli votati. E il sindacato? I sindacati, anzi, che fanno? Va bene così? Come si può accettare tutto questo? |