Stato di agitazione nelle scuole
CONBS - 27-03-2007
Al termine della prima Assemblea nazionale del personale della scuola collocato in altre mansioni per motivi di salute (i cosiddetti "inidonei"), coindetta da Cobas scuola e Conbs e tenutasi a Roma il 23 marzo, è stato proclamato lo stato di agitazione nelle scuole.

L'assemblea che ha visto la presenza di insegnanti provenienti da tutta Italia, è stata affollata e partecipata ma, soprattutto, determinata nell'affermare i diritti di quanti si sentono parte attiva e integrante nella scuola. Durante l'assemblea è stato tracciato l'escursus normativo che ha portato agli articoli capestro delle due finanziarie, quella del 2003 e quella del 2007, che hanno decretato la mobilità o il licenziamento del personale in questione e che ha reso palese la sostanziale continuità del governo di centro-sinistra con quello di centro-destra.
Tale analisi ha individuato nell'Autonomia scolastica, e nella successiva visione aziendalistica che ne è derivata, l'elemento portante di una miope politica di razionalizzazione applicata alla scuola, che attacca le componenti ritenute più deboli e depriva l'Istituzione Scuola di figure fondamentali per il buon andamento della stessa didattica (bibliotecari, insegnanti con funzioni di supporto alla didattica, etc).

Al termine dell'assembla agli insegnanti hanno ribadito di:

- Rifiutare qualunque tentativo di trattare i problemi creati dalle Finanziarie 2003-2007, attraverso la semplice concertazione dei criteri con i quali gestire la loro fuoriuscita dalla scuola.
- Ritenere che a fronte di più di 10.000 scuole presenti sull'intero territorio nazionale (e di 42.000 edifici in cui sono articolati plessi, sezioni coordinate e staccate) solo poco più di 4.000 unità di personale cosiddetto "inidoneo" è utilizzato in qualità di
bibliotecario.
- Rispedire al mittente il tentativo di licenziamento (mentre si immettono in ruolo migliaia di insegnanti di religione, i quali percepiscono peraltro stipendi più alti degli insegnanti laici).
- Rilanciare una battaglia per l'ampliamento e la riqualificazione delle biblioteche scolastiche, da considerare come veri e propri laboratori multimediali, centro e anima di quella pratica didattica viva della scuola italiana di cui tali insegnanti si fanno promotori.
- Proclamare lo stato di agitazione con l'obiettivo ad arrivare all'eliminazione dei commi con i quali si prevede la mobilità intercompartimentale e il licenziamento, nella finanziaria 2008.

Gli insegnanti indicono pertanto: assemblee territoriali in tutta Italia, sit-in di protesta, partecipazione alle assemblee dei sindacati confederali e dello Snals per chiedere conto di cosa hanno inserito nelle rispettive piattaforme contrattuali per la soluzione del loro problema.

Dichiarano la propria adesione allo sciopero dell'11 maggio nella cui piattaforma non solo ci si schiera contro la Finanziaria dei tagli alle classi, agli organici, al sostegno, ma si chiede senza ambiguità il mantenimento al proprio posto del personale cosiddetto "inidoneo" e l'istituzione almeno di una biblioteca in ogni scuola.

Roma, 25 marzo 2007

Per i Cobas scuola
Anna Grazia Stammati

Per il Conbs
Maria Teresa De Nardis

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf