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Scenari
Ilaria Ricciotti - 26-03-2007


Appena svegli, quali scenari vorremmo vedere?



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 I.R.    - 26-03-2007
La luce che penetra dalla fessura delle imposte mi trasmette allegria, voglia di fare, di rivoltare il mondo, di sorridere a questa unica vita, a volte limitata da mille legacci troppo spessi per essere tagliati.

Voglio correrle incontro, senza limitazioni, senza pudori o resistenze che potrebbero accartocciarla come una foglia ormai priva della sua linfa vitale.

Sono stata svegliata da un forte fragore. Da un odore di fumo. Da urla di bimbi, di donne e di uomini impauriti.

Anch’io corro, corro senza fermarmi mai, senza guardare indietro. Corro senza sapere verso quale

destino: un sicuro riparo o il sordido fragore di un’arma?

Stancamente mi sveglio per rifare ciò ormai è diventata un’abitudine. Ogni giorno è uguale a quello precedente, senza che possa cambiare neanche una virgola. Tutti mi reclamano. Tutti vogliono da me più di ciò che posso dare. Io non mi ribello. Ormai non ho più la forza e la voglia di farlo.

La sveglia mi sveglia. Debbo andare. Debbo correre. Debbo arrivare puntuale al lavoro. Il padrone reclama, io non posso deluderlo. Debbo fare, produrre. Non mi debbo fermare un attimo. Un panino e via! Fisso lo schermo. Premo i tasti, scrivo, calcolo, invio. La giornata è finita ma io sto ancora qua in attesa di una promozione che ancora non arriva.

 Giuseppe Aragno    - 26-03-2007
Quasi non lo so più, ma non guardo indietro, non dico "ai miei tempi". Uscendo di casa al mattino, vorrei che i due ragazzi che al crocicchio lavano le auto mi salutassero felici: abbiamo un lavoro e ci sentiamo accolti. Vorrei che l'uomo che dorme in macchina col suo cane a poche centinaia di metri dalla mia abitazione trovasse un appiglio per non scivolare nel nulla, ucciso dall'indifferenza della gente, dalla mia, che m'incupisco ma non so aiutarlo. Vorrei che alle solite riunioni tra antichi compagni ci fosse una folla di ragazzi e mi piacerebbe ascoltare un politico capace di mettere insieme un discorso comprensibile. Ora ch'è primavera, mi picerebbe sentire per le vie dalle città il profumo dei fiori. Vorrei svegliarmi e scoprire che Berlusconi e Prodi hanno lasciato la vita politica. Non sarebbe la rivoluzione, non cambierebbe molto e avremmo ancora una produzione industriale di guai e di delusioni. Avrei però certamente sorrisi da regalare.

 ilaria ricciotti    - 31-03-2007
Questa notte ho sognato draghi, serpenti, spaventosi mostri con il volto dei miei compagni di scuola e dei miei insegnanti. Mi rincorrevano senza che io riuscissi a distanziarli o a rifugiarmi in qualche anfratto sicuro.
Mi sono girato a e rigirato-a più volte nel letto. Ho chiamato mia madre che però non è venuta a soccorrermi. Oggi dovrò vivere un altro giorno di assurda sofferenza. Sarò schernito. Sarò rimproverato, additato come il più asino della classe. Eppure sento che questi epiteti non si addicono al mio modo di essere. Vorrei gridare a squarciagola ”Smettetela!” . Ma, l’urlo mi rimane in gola.
Aiutatemi a non fare più questi sogni!

 ilaria ricciotti    - 01-04-2007
Io amo. Sì amo quasi tutti gli esseri viventi, tranne quelli che vorrebbero soffocarmi, schiacciarmi, tenermi in pugno, riducendomi ad una larva. Non amo i prepotenti, gli ipocriti e coloro che mi usano per poi gettarmi via. Quando sono circondata da persone come me, riesco a dare molto, a tirar fuori risorse insospettabili. Riesco a spandere felicità e ad assaporarla. Mi esprimo senza limiti. Ma, sono poche le persone con le quali sperimento questa empatia che mi permette di donare tutto il mio essere, travolto da una passione intensa.Sono pochi i momenti in cui mi sento catapultata in questo paradiso; quando ciò succede godo. Godo senza limiti. Sono felice e sono pronta ad affrontare anche i più acerrimi nemici. Nessuno mi spaventa più, neanche chi si diverte a muovere i fili di una marionetta che di volta in volta ha il compito di interpretare personaggi diversi.

 ilaria ricciotti    - 01-04-2007
Ho acceso la TV . Il giornalista informa che la guerre non appartengono più a questo mondo.Che ogni sorta di violenza verrà bandita, perseguita e sepolta. Che tutti avremo da mangiare e da bere. Che saremo in grado di combattere le malattie. Che la vita si allungherà di molto. Che ogni essere imparerà rapidamente a rispettare persone e cose. Che non si avrà più il bisogno di giudici, di tribunali e di avvocati.
Ed allora mi son chiesto-a:” Questa vita mi annoierà?”

 Giuseppe Comune    - 01-04-2007
Un mondo umano, onesto, giusto, solidale, nel quale il dolore sia sopportabile e la felicità equamente divisa.

 ilaria ricciotti    - 04-04-2007
A Parigi alcuni bambini i cui genitori non hanno potuto pagare la retta scolastica sono stati costretti a mangiare pane e a bere acqua.
Queste ed altre brutture che i minori sono costretti a subire, non sono degne di un mondo umano, civile e democratico.