breve di cronaca
Partiti di lotta e di governo. Che confusione.
Tuttoscuola - 20-03-2007
La formula del "partito di lotta e di governo" fu adottata in Italia negli anni settanta, nell'ambito della marcia di avvicinamento dell'allora PCI a funzioni di governo, o meglio di coinvolgimento istituzionale e politico di quel partito in importanti scelte riguardanti il destino del Paese. Motivazioni alte, dunque, che condussero in parte, fra l'altro, ad una linea di moderazione nella politica sociale e sindacale, all'insegna della "austerity".
L'accento, insomma, sembrava cadere piu' sul governo che sulla lotta.
Il contrario sotto certi aspetti sembra accadere ora. Dopo l'annuncio della partecipazione del segretario del PRC, Franco Giordano, allo sciopero indetto dai sindacati confederali della scuola per il prossimo 16 aprile, a sostegno del nuovo contratto, anche il presidente della commissione cultura della Camera, Pietro Folena (compagno di partito di Giordano), ha deciso di aderire all'iniziativa. Con quali motivazioni, essendo anche Folena espressione della maggioranza di governo?
"Stiamo ancora attendendo di capire come gli impegni presi in finanziaria contro il precariato verranno mantenuti", spiega Folena, che denuncia il calo degli investimenti per la scuola e dichiara apertamente che "l'impegno del governo appare per ora insufficiente su quello che invece dovrebbe essere il terreno piu' importante della sua azione".
Un discorso che non e' certamente di appoggio al governo, ed ha anzi un evidente sapore di "lotta" contro di esso, o almeno contro una parte di esso, quella che fa capo al rigorista ministro dell'Economia, Padoa-Schioppa. Che riceve invece l'approvazione del governatore della Banca d'Italia, della Commissione europea e delle principali autorita' monetarie internazionali. Una situazione confusa, in cui i ruoli di governo e di opposizione si confondono. I sindacati fanno il loro mestiere, che e' anche quello di "lottare" nell'interesse della parte sociale che rappresentano, ma non spetterebbe a chi sta al governo di fare la sintesi, stabilire le priorita' ed assumersi le proprie responsabilita' senza fare due parti in commedia?

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 gp    - 20-03-2007
I delegati di base riuniti, nei giorni scorsi, in assemblea a Fiuggi hanno deciso. Non lavoreranno per il “Re di Prussia” fornendo “truppe” al, tardivo, sciopero confederale del 16 marzo. Sono proprio curiosa di conoscere quale atteggiamento avranno i "compagni" di lotta e di governo ... quando GILDA manifesterà a Roma ... invitando le personalità politiche e istituzionali. Nel frattempo propongo il commento di Tuttoscuola.

Gilda sciopera da sola. A giugno con gli scrutini

L'assemblea nazionale del sindacato Gilda ha deciso: per il rinnovo del contratto manifesta, sciopera e protesta per proprio conto.

Comincia il 2, 3 e 4 aprile con assemblee sindacali nelle scuole, aggiungendo sit-in di protesta presso gli uffici scolastici regionali.

A maggio seguirà una manifestazioe nazionale con dibattiti e iniziative varie.

Momento clou dell'azione di Gilda sarà lo sciopero degli scrutini a giugno.

Un calendario così lungo di proteste fa capire quale pessimismo vi sia da parte della Gilda per una rapida soluzione della vertenza.

E' comunque un modo per "smarcarsi" dallo sciopero confederale del 16 aprile.

E lo Snals cosa ha deciso?