Filodiretto
Fuoriregistro - 17-03-2007
In meno di due mesi il filodiretto Lo vogliamo questo Ministro o no si è popolato di 80 interventi. Meno di quelli che avremmo scommesso, più di quelli necessari per avere un quadro generale e significativo del malcontento.

Tranne due, che vorrebbero un certo ordine nelle scuole (uno chiede di ripulirle dalla "massa di incapaci" che approfitta della situazione confusa e l'altro lamenta le troppe vacanze degli insegnanti, che dovrebbero recuperare), ma non rispondono precisamente alla domanda posta, gli altri elencano una serie di ragioni per le quali un'evidente, cocente delusione fa dire no, questo Ministro non lo vogliamo.

Nel dichiarare chiuso lo spazio, volutamente stringato e percettivo, e nel ringraziare chi ha positivamente collaborato, le elenchiamo tentando una sintesi.


Che cosa non ha fatto Fioroni?

1. non ha mantenuto le promesse del Programma
2. non ha abrogato la Riforma Moratti
3. non ha costruito alternative reali alla precedente proposta
4. non ha preso in considerazione la proposta di legge d'iniziativa popolare
5. non ha fatto i passi necessari per conoscere i reali problemi delle scuole
6. non è stato trasparente nelle scelte
7. non ha affrontato i problemi (violenza, pornografia, indagini sugli insegnanti) in maniera adeguata
8. non si è occupato dei Programmi nella scuola di base
9. non si è adeguatamente occupato dell'handicap
10. non si è adeguatamente occupato dei docenti inidonei
11. non ha fatto pressioni per il rinnovo del contratto
12. non ha dato soluzione al problema dei docenti precari
13. non ha dato soluzione al problema dei docenti inidonei
14. non ha immesso in ruolo il personale ata


Che cosa ha fatto Fioroni?

1. ha mantenuto una fattiva continuità con Moratti e Berlinguer
2. ha tagliato le risorse
3. ha ascoltato chi ha voluto lui
4. ha introdotto le Fondazioni, segno e simbolo di un liberismo dilagante
5. ha favorito, con l'introduzione di enti e privati, l'aziendalizzazione e commercializzazione della scuola
6. ha tagliato fuori la formazione professionale
7. ha destrutturato la scuola pubblica in favore di quella privata e cattolica in particolare
8. ha rappresentato l'ala clericale e codina della borghesia
9. ha provocato una sfiducia nel Governo in buona parte dell'elettorato di sinistra
10. ha favorito gli interessi dei Partiti
11. ha incrementato il regresso, la dispersione e l'abbandono scolastico soprattutto da parte dei preadolescenti.


La discussione può continuare tra un commento e l'altro. Il nostro, un po' sottovoce, si fa domanda: esistono, oggi, alternative serie, dalle quali ripartire per costruire un modello di scuola che non ceda al ricatto liberista? E che si occupi con dignità, portafogli alla mano, del nostro mestiere?

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 CONBS    - 18-03-2007
LA PROTESTA DEI SEGNALIBRI

Venerdì 23 marzo 2007 ore 9.00 - 16.00

CONVEGNO NAZIONALE del personale collocato fuori ruolo per motivi di salute (ex art.113)

Aula Magna della S.M.S. "G.Mazzini" Via delle Carine 2 - Roma

Programma

ore 9, 00 Registrazione presenti

ore 9,30 Presentazioni e saluti

ore 10,00 I provvedimenti per gli inidonei dall'art. 35 a oggi Anna Grazia Stammati

I 113 : una risorsa nella scuola che cambia

L'art 113 è una tutela per l'insegnante che non è più in grado di lavorare in classe. Non è accettabile che a questi non venga assicurata una vita dignitosa. Se è in grado di lavorare al di fuori della classe, deve poter rimanere nella scuola. Perchè la sua professionalità docente rappresenta una risorsa preziosa per tutte le attività che sono indispensabili ad una scuola che si apre al mondo: dalle biblioteche scolastiche alla progettazione e realizzazione di attività che non sono più degli optional (alternanza scuola lavoro, dispersione scolastica, scambi internazionali, integrazione stranieri ecc.)

I 113 in biblioteca Annelise Madia Dal Libro bianco esempi di attività Maria Teresa De Nardis I 113 nei progetti Maria Grazia Melegari Resoconti di esperienze dirette Il video Sannazaro : una dimostrazione di cosa può essere una BS gestita da 113

ore 11, 15 Pausa caffè

ore 11,30 Come si diventa e si vive da 113

Le cause di inidoneità e le visite di verifica: Chiara Cocciarelli
Il mobbing nella scuola: un fenomeno sottostimato e in crescita: Carmen Manduchi
Presentazione dell'ipotesi di nuovo contratto: Maria Teresa De Nardis

Pausa pranzo

ore 14,30 Quattro anni e ancora lotta

Resoconto azioni già attuate :Angela Scassa
Riflessioni a margine: Francesco Salvatori
Strategie di azioni da attuare: Piero Castello

Risultati Censimento

Dibattito



Relatori

Anna Grazia Stammati - Presidente del Cesp
Annelise Madia - Docente utilizzata nella biblioteca dell'ITC Gramsci di Milano - Referente Conbs
Lombardia Maria Teresa De Nardis - Docente utilizzata nella biblioteca dell'IPSSAR Matteotti di Pisa - Referente Conbs Toscana
Maria Grazia Melegari - Docente utilizzata l'Ufficio Interventi Educativi dell'U.S.P. di Verona
Titti Mazzacane - docente ex 113 Cobas Scuola
Chiara Cocciarelli - Docente utilizzata nella biblioteca della Sc. Elementare Marco Polo di Roma - Referente Conbs Lazio
Carmen Manduchi - Docente utilizzata nella biblioteca del Liceo Classico Raffaello di Urbino - Referente Conbs Marche
Angela Scassa - Docente utilizzata nella biblioteca del Liceo Labriola di Napoli - Referente Conbs Campania
Francesco Salvatori - Docente utilizzato nella biblioteca dell'IPSSAR Saffi di Firenzeù Piero Castello - Esecutivo Nazionale Cobas Scuola
Pino Iaria - Direttivo Nazionale Cobas Scuola


IL CESP - CENTRO STUDI PER LA SCUOLA PUBBLICA - è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola (Decreto Ministeriale 25/07/06 prot.869) ESONERO DAL SERVIZIO PER IL PERSONALE ISPETTIVO, DIRIGENTE E DOCENTE E ATA Con diritto alla sostituzione in base ai commi 4-5-7 art.62 CCNL 2002/'05


Come raggiungere il convegno:

Metro B Colosseo una volta usciti dalla Metro prendere la scala mobile e salire a Largo Agnesi - spalle al Colosseo dopo 20 mt la prima traversa a sinistra

 Francesca Muntoni    - 18-03-2007
Non è facile dare una risposta alla domanda finale, di fronte alla ritirata strategica dell'esercito antimoratti. Sembra che alla sinistra sia consentito tutto quello che non accettiamo dalla destra. Questo dimostra che il movimento per la scuola ha scarsa autonomia e credibilità. Io credo che una battaglia per la scuola non si possa fare solo nel quadro di una battaglia per una nuova società. Un percorso da costruire, ma una cosa ho chiara: il problema più grande è la crisi della politica e della rappresentanza. Io non voterò più, perché non ho chi mi rappresenti. Spenderò però tutte le mie energie lottando nei movimenti per cercare una soluzione alla questione di fondo: l'autonomia e l'autogestione.