breve di cronaca
In classe c'è un ragazzino disabile e ...
Repubblica - 31-01-2007
...i genitori ritirano i figli dalla scuola


Il caso in una media di Ragusa. Le famiglie: "Quell'alunno compromette le lezioni"
Il ministro all'Istruzione manda gli ispettori. Giovedì riunione dal Prefetto


In classe c'è un ragazzino disabile i genitori ritirano i figli dalla scuola

Il provveditore vicario: "Va aiutato ma dobbiamo tutelare anche gli altri scolari" La mamma: "E' stato l'insegnante di sostegno a dare un ceffone a mio figlio"

RAGUSA - I genitori della media Vann'Antò di Ragusa minacciano di ritirare i figli da scuola: non sopportono più che i loro bambini dividano la seconda G con un ragazzino disabile con gravi problemi psichici. "E' aggressivo - ammette Gaetana Tuminello, provveditore vicario di Ragusa - ma è un essere umano e come tale dobbiamo rispettalo senza però dimenticare di proteggere gli altri scolari".

Il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, ha dato disposizioni al direttore scolastico regionale per la Sicilia perché invii già domani un ispettore nella scuola media. "Giovedì - annuncia il Provveditore di Ragusa Cataldo Dinolfo - in una riunione con il Prefetto e il servizio neuropsichiatrico dell'Asl, prenderemo una decisione".

Anche questa mattina il ragazzino ha aggredito l'insegnante di sostegno e la preside dell'istituto è stata costretta a richiedere l'intervento di una volante del 113 per riportare la calma nella classe. E non è l'unico episodio: nei giorni scorsi se ne sono verificati altri che hanno messo in allarme i genitori degli alunni.

"Se mai è stato l'insegnante di sostegno a dare un ceffone a mio figlio". Lo dice la madre dell'alunno, casalinga separata, e il suo convivente, dipendente di una catena si supermercati: "Atti come questo sono già avvenuti ma stavolta presentiamo una denuncia ai carabinieri". Il ragazzino è stato operato 7 anni fa al "Gemelli" di Roma per un tumore al cervello, un astrocitoma, che gli provocava periodi di "assenza" dalla realtà e una sintomatologia tipica dei malati di epilessia. Il tumore non è stato estirpato del tutto perchè c'era il reale pericolo - spiega il convivente della madre - che provocasse danni cerebrali più gravi come mutismo e paralisi.

L'intenzione dell'autorità scolastiche provinciali è quella di trovare una soluzione che consenta di non emarginare il disabile e permetta il regolare svolgimento delle lezioni. Gaetana Tulminello, provveditore vicario di Ragusa, conosce bene il caso: "Il bambino è affetto da gravi disturbi. Era seguito da un maestro d'appoggio alle elementari; ha un professore di sostegno anche adesso che frequenta la media. Ma nel frattempo è cresciuto, oramai è un bambino di cento chili che ha acquisito una forza fisica non indifferente, capace di travolgere tutto ciò che trova sul suo passaggio, una porta, una vetrata, come un professore o un compagno di classe. Dobbiamo contenere questa sua "esuberanza", garantendo da un lato il diritto all'istruzione e all'incolumità degli altri scolari, e dall'altro rispettando il bambino che, sopra ogni altra cosa, è un essere umano, con i suoi diritti e le sue fragilità. E' un problema di difficile soluzione, a cui però stiamo pensando da tempo e a cui presto troveremo una soluzione".


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