Ora ai russi resta solo un atto di forza

 

di Indro Montanelli

 

FONTE: Corriere della Sera 2 novembre 1956

 

A Budapest, arrivandoci ieri nelle prime ore del pomeriggio, ho visto una cosa che non avrei mai creduto di poter vedere: i carri armati russi che abbandonavano la città, tallonati dalle motorette stivate di patrioti con il mitra sotto l’ascella puntato contro di loro. Se i carri avessero un capo, quelli russi, lo avrebbero mostrato chino; se avessero una coda, quelli russi l’avrebbero tenuta in mezzo alle gambe. Invece avevano un cannone, con il quale avrebbero potuto mandare in frantumi le motorette e mezza città. Ma lo avevano coperto con un tappo. E se ne andavano via al piccolo trotto, ballonzolando sul selciato, in mezzo a una popolazione che non era nemmeno ostile, ma soltanto indifferente, come se non avesse fatto la rivoluzione proprio per mandarli via (…)”.