suggerimenti per missione terrestre n° 3
Obiettivo
Scoprire
il piacere di rilassarsi in quiete
Portare
l’attenzione su se stessi
Dilatare
la percezione uditiva fine
Approccio
Rilassamento
al suolo
Motivazione
Il
mondo dei suoni ambientali, in città, è solitamente causa di disturbo, stress e
distrazione; cioè è causa di situazioni che ci fanno "uscire da noi
stessi", divorziare dal nostro corpo, diventare meno sensibili ai nostri
stati interiori (sia quelli fisici che quelli psichici).
Contenuti
Col
gioco dei 3 rumori cominciamo un percorso che riprenderemo nel "gioco dei
pianeti" (missione 10). Si tratta
di situazioni che riportano l'attenzione della persona su sé stesso, sul
proprio mondo fisico e psichico.
Metteremo
a fuoco l’ascolto prima su suoni lontani, poi su suoni vicini, infine
gradualmente sull’interno del nostro corpo. Nel "terzo gruppo di rumori" arriveremo ad ascoltare i
suoni della fisiologia metabolica (pulsazioni cardiache, respirazione, sistema
nervoso in azione...); non è solo un
ascolto asettico e clinico: è un'emozione, è un'impressione. E' un evento che
per i bambini vale molto, per i ricchi significati simbolici e li aiutano ad
avere il "senso di sentirsi vivi" che a molti manca (adulti e
bambini) e cui spesso si sopperisce con surrogati che sono, emotivamente, "rumore".
Per chi
non segue la sequenza di missioni proposta,è bene sapere che il "gioco dei
pianeti" (missione 13) segue in modo efficace e pregnante quello dei 3
rumori.
Importanza
di questo tema
Qualcuno,
ritenendo di essere più "razionalista", può saltare questi aspetti
legati alla psicologia e alla percezione, pensando che siano secondari o
addirittura fuorvianti in un'attività scientifica.
Invece
i bambini sono sempre più "inquinati" da stimoli che li allontanano
dall'equilibrio. Ciò rende le classi più dispersive e i singoli bambini più
individualisti, esosi, sovraeccitati, incapaci di ascolto...
Infatti:
1. c'è un legame strettissimo tra benessere quotidiano e
inquinamento da stimoli sensoriali (principalmente uditivi, ma anche relativi
ad altri sensi).
2. c'è un legame strettissimo tra la competenza sociale di un
bambino e la sua situazione comunicativa quotidiana (tra parentesi: noi adulti non abbiamo spesso lo stesso
problema?)
3. c'è un legame strettissimo tra cognizione e identità.
1.
Errori da evitare
Non
partite accelerati
Spesso
l'orologio psichico dell'insegnante corre più svelto di quello dei bambini;
quindi li acceleriamo credendo di rincorrere la loro velocità.
La
velocità dell'eloquio, della deambulazione e della gesticolazione
dell'insegnante sono l'orologio che detta il ritmo ai bambini. Un orologio importantissimo e spesso poco
usato. Sforzatevi di rallentare.
Non
sottovalutate i disturbi ambientali
qualsiasi
lavoro legato al rilassamento al suolo estende le capacità sensoriali dei
percettori; diventa importante evitare
il suolo freddo, la luce non soffusa, un bidello che entra repentinamente
durante la seduta...
Non
lasciatevi innervosire dai "disturbatori professionali"
Qualsiasi
lavoro legato al rilassamento al suolo fa venire a galla le inquietudini
interiori. Proprio chi ha più bisogno psicologico di queste attività, ha anche
più ostacoli iniziali a praticarle. Se vi lasciate innervosire manifesterete
debolezza, e senza un "capo" sereno e saldo il benessere è più difficile per tutti.
2.
Variabili in ordine all'età
Coi
piccoli: ricordate che il contrario di vivo non è morto (una
lavatrice non è stata mai uccisa da nessuno ), ma inanimato.
Coi
ragazzi sopra i 9 - 10 anni. La reciproca investigazione coi fonendoscopi può
essere più difficile, specialmente se non sono stati adeguatamente educati al
contatto non aggressivo.
Fatalmente
per i ragazzetti di età maggiore il lavoro risulterà un po' più freddo e
"clinico", ma non sarà inconcludente, subentrando la sfida di abilità
alla percezione fine.
Andando
verso l’adolescenza, per ovvi motivi, l’auscultazione cardiaca si può fare
sulla schiena.
3.
Tempo
Il
gioco per questa missione dura circa 3/4
d’ora, ma bisogna tener conto dei tempi morti (spostarsi verso l'aula di
psicomotricità) e del rallentamento
necessario per cominciare il primo gioco nel ritmo giusto.
L'indomani
è bene ripensare a quello che è stato scoperto. Infine si scrivono/realizzano
le testimonianze e si prepara la busta
(per i piccoli) o la e-mail (per i grandi) da spedire ai Qwrtp
3.1
Cosa fare prima
Il
giorno prima della missione, se volete, potete creare curiosità e risvegliare
l'attenzione sul concetto di vivente e non vivente, specialmente dei piccoli.
Raccontate
e/o consegnate la storia di Nico d'Aria prima di cominciare l'attività.
3.2
Cosa fare dopo
Per chi
non vuole seguire la sequenza consigliata. Il gioco è una ottima premessa per
sviluppare i temi delle missioni n° 4 e 5, oppure per passare al gioco dei
pianeti (n° 10).
Se
seguite il programma, nella missione 10 si chiederà di ripeterle il gioco dei 3
rumori per favorire l'entrata psicologica nella situazione di
rilassamento.