Comitato Nazionale di collegamento per la difesa della scuola pubblica”

 

Invito

a tutti gli insegnanti, i genitori, le RSU,

gli eletti nelle istituzioni e negli organi collegiali

A seguito della proposta lanciata dal “Manifesto dei 500” e ripresa dal “Coordinamento insegnanti e genitori” di Roma e Firenze, vi invitiamo a BUCCINASCO (Milano), il prossimo 24 maggio, alla

“Conferenza Nazionale per l’abrogazione della riforma Moratti,

delle circolari applicative  e per la difesa della scuola pubblica”.

 


Cosa vuol dire battersi contro la “riforma” Moratti

e per la sua abrogazione, ora che è diventata legge?

 

La “riforma” Moratti è diventata legge lo scorso 12 marzo. Ma in realtà il testo approvato dal Parlamento necessita ora dei decreti e delle circolari applicative per entrare davvero in vigore. Per esempio, il 12 aprile il governo ha pubblicato la prima circolare applicativa che riapre le iscrizioni per le elementari per i bambini nati a gennaio e febbraio del 1998…..prevedendo di inserirli nelle classi già formate intasandole fino a 28 alunni per classe !

Il secondo atto, annunciato con questa circolare, potrebbe essere il decreto che smantella il Tempo Pieno e i Moduli alle elementari, abolisce i programmi nazionali, dimezza i curricoli di storia, geografia e scienze, distrugge il gruppo classe, istituisce il tutor, prevede che i bambini cambino anche 7-8 insegnanti nel corso della settimana.

Queste direttive sono già pronte, e si possono consultare sul sito del ministero sotto il nome di “bozze”.

Il problema è semplice: battersi contro la “riforma” Moratti oggi vuol dire impedire che queste direttive diventino circolari e, se lo diventassero, mobilitarsi più largamente possibile per il loro ritiro, per la difesa del Tempo Pieno, dei Moduli, dei programmi del 1985….

Di fronte a questo pericolo imminente, il gruppo organizzativo della Conferenza Nazionale ha costituito a Torino e Milano un “Comitato di allerta per la difesa del Tempo Pieno (40 ore/due insegnanti titolari) e dei Moduli (tre ins. per ogni classe)”. Questo comitato si prepara a convocare assemblee generali e formulerà nel corso della Conferenza Nazionale le sue  proposte di mobilitazione.

 

La “Conferenza Nazionale” discuterà quindi di cose molto concrete

 

Si tratta  di dibattere quali iniziative prendere se dovesse uscire questa circolare, come coordinare la mobilitazione tra le diverse città, come preparare assemblee in tutta Italia, come difendere il Tempo Pieno e i Moduli.

Lo stesso metodo sarà usato per gli altri temi della “riforma”: come battersi per il ritiro dei decreti applicativi che distruggeranno i programmi della scuola media e obbligheranno alcuni insegnanti ad andare a lavorare alle elementari (come scritto nelle indicazioni del ministero)? Come mobilitarsi per impedire l’abolizione dei diplomi attualmente rilasciati a 19 ani, che verrebbero spostati a 21-22 con corsi universitari dequalificati e molto costosi? Come impedire la regionalizzazione degli istituti professionali e il passaggio di molti insegnanti di queste scuole e degli Istituti Tecnici alle Regioni (come previsto da un odg del Parlamento)?

Come impedire che i ragazzi vengano avviati al lavoro gratuito e sfruttati  con il pretesto della formazione?

Come impedire che i bambini di 2 anni e mezzo vengano inseriti in classi di 28 alunni di 3 o 4 anni più grandi?

 

Ci dicono: dovete attendere e vedere come verrà applicata questa legge.

 

E intanto tengono nascosto quello che si prepara, lasciando credere che la “riforma” consista nell’”inserire i computer e l’inglese”, o altre manipolazioni di questo tipo.

 

Bisognerebbe dunque “attendere” con pazienza di vedere un disastro annunciato,

scritto, programmato, ribadito nei documenti del ministero?

 

La nostra conferenza va nella direzione esattamente opposta: organizzare la resistenza per impedire che una legge devastante venga applicata attraverso lo spezzettamento delle circolari e dei decreti.

Nello stesso tempo la Conferenza discuterà quali iniziative prendere per l’abrogazione definitiva della legge.

 

Sono decine le leggi italiane approvate dal Parlamento che in seguito si sono incagliate nella realizzazione pratica. Sono decine i decreti, le leggi, le circolari che abrogano norme precedenti.

A coloro che affermano oggi “è una legge dello Stato, e dunque va applicata”, ricordiamo che la democrazia si fonda sul diritto di ognuno a battersi e organizzarsi liberamente contro leggi considerate ingiuste, reazionarie, peggiorative.

“E’ una legge dello Stato, e dunque va applicata”  è uno slogan coniato dal governo per associare tutti, sindacati, dirigenti, insegnanti, genitori alla messa in opera di una legge devastante.

Molte opinioni esistono sul futuro della scuola, e noi ci impegniamo a rispettarle tutte. Ma oggi  l’urgenza della situazione e il pericolo rappresentato dalla legge Moratti impongono di unirsi su un unico punto: impedire l’attuazione della legge, battersi per l’unità degli insegnanti e dei genitori con tutti i sindacati su questa base, per l’abrogazione della “riforma”.

 

Venite alla Conferenza: insieme sapremo fare dei passi avanti su questa strada.

 

 

Il comitato organizzatore della Conferenza Nazionale, 26 aprile 2003

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Mi iscrivo alla “Conferenza Nazionale per l’abrogazione della riforma Moratti

 e la difesa della scuola pubblica”, che si svolgerà a Milano il 24 maggio 2003.

 

Per permettere il più ampio dibattito ed assumere iniziative concrete alla Conferenza parteciperanno delegati delle scuole, di gruppi di ins e/o genitori, di assemblee, di comitati, di coordinamenti, di sindacati ecc.

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Delegazione della scuola/gruppo/associazione……………………………………………………………………

 

di……………………………………….provincia di…………………………………………………………….

 

Numero dei partecipanti alla delegazione (eventuali nominativi):

 

……………………………………………………………………………………………………………………

 

……………………………………………………………………………………………………………………

 

Referente della delegazione:  nome e cognome…………………………………………………………………

 

Indirizzo………………………………………..Tel………………………………Email……………………..

 

 

Le iscrizioni possono essere inviate per fax (011/6690142) o e.mail (manifestodei500@hotmail.com) entro il 21/5

La Conferenza inizierà alle ore 10.30 e terminerà alle ore 16,30.

Indicazioni utili per raggiungere la sala, verranno comunicate entro qualche giorno.

Segreteria organizzativa:Defeudis Rita 02/94965090  Guido Montanari 335/5860759

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Il “Comitato Nazionale di collegamento per la difesa della scuola pubblica” si è costituito a Roma il 23 giugno 2001 al termine di un incontro nazionale promosso dal “Coordinamento ins-gen di Roma” (riunito intorno alla rivista “Il Bambino e l’acqua sporca”) e dal “Manifesto dei 500 insegnanti e genitori”. A questo incontro avevano partecipato insegnanti e genitori di tutta Italia, delegati e responsabili sindacali e di associazioni, rappresentanti di movimenti e partiti. Riunitosi a Firenze per la terza volta il 24 novembre 2001, il “Comitato” ha approvato un “Manifesto per la difesa della scuola pubblica” (disponibile sul sito di riferimento) che ha raccolto migliaia di adesioni in 17 province italiane. L’8 maggio 2002 una delegazione dei firmatari ha incontrato in Parlamento i rappresentanti di tutti i partiti per chiedere il ritiro della “riforma” Moratti. A seguito della delegazione, è stata promossa una campagna di invio di fax in massa ai parlamentari. Nell’ottobre 2002 il Comitato di collegamento ha lanciato un appello rivolto ai dirigenti sindacali per l’unità “per una grande manifestazione nazionale per il ritiro della riforma Moratti” Sulla base delle migliaia di firme raccolte (tra cui più di 140 RSU di tutti i sindacati e numerosi eletti nelle istituzioni) una delegazione è stata ricevuta a Roma lo scorso 26 marzo dai segretari nazionali di CGIL-CISL-UIL e SNALS (verbali sul sito). Tutte le iniziative sono completamente autofinanziate.  Contatti: Lorenzo Varaldo, c/o sc. el. "S. Aleramo", v. Lemie, 48, 10149 Torino. Mario Sanguinetti, 06/99805457. Guido Montanari, 335/5860759. Fax  011/8192074.          e-mail: manifestodei500@hotmail.com - sito Internet: members.xoom.virgilio.it/appello