CI VEDIAMO A SAN PATRIGNANO

MORATTI CONVOCA UN VERTICE UE NELLA COMUNITÀ.

CGIL E MOVIMENTI: LO CONTESTEREMO

 

ROMA

 

Non poteva passare inosservato l'ennesimo scivolone del ministro dell'istruzione Letizia Moratti, che con arroganza continua a lanciare messaggi ben precisi sul suo progetto di scuola. L'ultima trovata è l'incontro, organizzato per il 3 e 4 ottobre, nell'ambito del semestre europeo per discutere di «Disagio giovanile e dispersione scolastica». Su questo cruciale tema il ministro italiano ha convocato i ministri europei dell'Istruzione e del Welfare nella comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano, il modello prediletto dal governo quando si tratta di affrontare i temi del disagio giovanile, che si parli di droga o di dispersione scolastica. «Un'offesa alla scuola pubblica», commenta il segretario della Cgil scuola Enrico Panini, che annuncia la decisione del direttivo nazionale del sindacato della scuola di convocare una manifestazione nazionale il 3 ottobre a San Patrignano. «Riteniamo inaccettabile che il tema della dispersione scolastica sia discusso proprio nella comunità di San Patrignano, luogo per antonomasia del contenimento e della segregazione. Ci sembra un messaggio molto preciso da parte del ministro Moratti su come intendere e trattare un tema centrale come il disagio giovanile e la dispersione scolastica. Per l'ennesima volta il ministro fa capire che la scuola pubblica non serve, quando invece la scuola italiana può vantare un'esperienza decennale nel recupero della dispersione scolastica, dai maestri di strada di Napoli a quelli dei carruggi di Genova ai maestri di quartiere di Bari». Ma non sarà solo la Cgil scuola a mobilitarsi contro il progetto del ministro. Anche il social forum riminese si sta impegnando da settimane per costruire una mobilitazione unitaria contro il megaconvegno. «Abbiamo preso contatto con molte realtà locali, sono parecchie le persone indignate per la decisione di svolgere questo incontro a San Patrignano», spiega Manila del social forum di Rimini. Per ora, dopo un'assemblea a Bologna, è stato deciso di organizzare un'assemblea al Teatro degli Atti a Rimini il pomeriggio del 3 ottobre dalle 15 alle 18, in cui interverranno esponenti dei Cobas, della Cub, della Cgil, dei Disobbedienti e di altre realtà: «Per cercare di legare insieme i temi della privatizzazione dei saperi e della privatizzazione dei servizi della persona in Europa e nel mondo, come si è tentato di fare nella riunione del Wto a Cancun», spiega ancora Manila. Dopo l'assemblea ci sarà un concentramento in largo D'Augusto.

 

Sul programma del convegno non ci sono molte informazioni. Si sa che verrà presentata una specifica risoluzione, da portare all'approvazione del consiglio dell'istruzione, per coordinare le azioni degli stati europei proprio sulla questione del disagio giovanile. Un tema caro al ministro, che in questi anni ha già mosso i passi necessari per imprimere un indirizzo inequivocabile all'approccio del problema. Non è la prima volta, infatti, che il ministro Moratti tira sul carro delle iniziative per la scuola la comunità di San Patrignano, di cui è sostenitrice da più di vent'anni. Basti pensare che nel 2002 proprio dalla comunità di San Patrignano il ministro annunciò il varo del progetto Enjoy (European network for a joint organization). 13 milioni di euro da spendere in due anni per creare 20 centri di aggregazione giovanile pomeridiana, con lo scopo di evitare che i ragazzi passino troppo tempo in strada. Quali sono le associazioni chiamate a rimboccarsi le maniche? San Patrignano, ovviamente. E poi la Compagnia delle opere, l'Agaras (che lavora a stretto contatto con San Patrignano). E a controllare i progetti, una commissione presieduta dal professor Ferdinando Aiuti. Un bel quadretto di famiglia.

 

 

Cinzia Gubbini per  Il Manifesto