Mobilitazione :
ministra Moratti a S.Patrignano
Rimini
Social Forum
Il rimini social forum ha promosso, a livello
regionale, una mobilitazione in occasione della presenza della ministra Moratti
a S.Patrignano il 3 e 4 ottobre dove terrà una riunione informale dei ministri
del welfare, istruzione, commissari europei di riferimento, famiglie e
volontariato sulla dispersione scolstica e disagio giovanile.
L' argomento è, in apparenza, specifico, ma
tutto rientra nell' ambito della riforma e, soprattutto, nel quadro globale
degli accordi internazionali sulla privatizzazione dei servizi (GATS).La
ministra sarà a Rimini solo il 3 sera per la cena al palazzo dell' Arengo
(palozzo sede del comune di Rimini) alle 20 ca.
Perciò, proponiamo per la giornata del 3
ottobre un forum di discussione regionale (dalle 15 alle 18 :30, luogo
ancora da definire) e mobilitazioni sul territorio (presidi, corteo, blocchi
dal tardo pomeriggio del 3/10 a serata inoltrata ecc...)
Ecco il documento dell'iniziativa :
L' istruzione di massa è il risultato di
decenni di lotte che, nel secolo scorso, si sono poste la priorità di vedere
riconosciuta la necessità di un libero accesso al sapere per tutte/i. L'
estensione a tutte/i del diritto allo studio e dell' accesso al sapere, si
contrappone, oggi, una volta di più, alla logica neoliberista di mercificazione
dei diritti degli individui.
Il concetto di mercificazione dei diritti e
dei soggetti, prevede non solo e non più la formazione finalizzata all'
ingresso nel mercato del lavoro sempre più caratterizzato dall' elemento
flessibilità inteso come precarizzazione dei diritti, ma vuole l' ingresso dei
privati come erogatori di servizi e, specularmente, il coinvolgimento delle
scuole nelle iniziative promosse dal privato.
Emerge, così, sempre più chiaramente, il
progetto politico di chi vuole la sfera dei diritti interamente subalterna alle
dinamiche produttive ed agli equilibri di mercato. Si delineano, così, percorsi
formativi prevalentemente informati allo spirito del mercato, caratterizzati da
una sempre più diretta dipendenza dalle esigenze produttive, che mirano a
formazioni specifiche e che produrranno livelli di istruzione diversi, di
classe, oltre ad un abbassamento generalizzato della qualità del sapere.
Il tema si collega a quello dell'
"autonomia" inteso come strumento di iniziative ed apertura :
oggi, cosa significa ciò, nel quadro liberista ? Negli anni settanta si
diceva scuola aperta e veniva in mente un contesto sociale, il quartiere, le
grandi istituzioni della società civile ; oggi si dice scuola aperta e
viene in mente l' azienda, il mercato, lo sponsor. Così, dall'
"autonomia" berlingueriana alla riforma Moratti, si sta delineando il
disegno di smantellamento di un servizio pubblico nel quadro generale di
privatizzazione degli stessi servizi pubblici.
In antitesi al dettato dell' art. 33 della
Costituzione - che prevede il carattere pubblico dell' istruzione e nessun
onere per lo Stato riguardo all' istruzione privata - la riforma Moratti, sta
dequalificando e distruggendo la scuola pubblica. Sempre di più la Carta
Costituzionale viene svilita tramite una elusione continua del suo dettato
ormai non riscontrabile, in alcuni dei suoi principi fondamentali, - basti
pensare agli interventi bellici italiani - nella costituzione materiale.
Si consideri :
L'affossamento
del tempo pieno nella scuola dell'obbligo, attraverso la riduzione del tempo
scuola a 30 ore settimanali e la scomparsa dell'organico funzionale
Il
taglio degli organici, che sta provocando la perdita di oltre diecimila posti
di lavoro per gli insegnanti e di personale non docente (ATA) mentre si cedono
a privati servizi che riguardano il funzionamento della scuola La sciocchezza
pseudopedagogica dell'insegnante unico "prevalente" nella scuola
primaria, preceduta da decenni di ottima sperimentazione e faticoso
aggiornamento ;
La
frammentazione dell'istruzione superiore attraverso la regionalizzazione degli
Istituti tecnici e professionali.
La
"saturazione" dell'orario cattedra che renderà impossibile ogni
continuità didattica sulle classi, con caroselli di insegnanti ogni anno, e
qualsiasi attività di programmazione e progettazione didattica.
Il
continuo taglio delle risorse e degli investimenti nella scuola pubblica (300
milioni di euro in meno)
Il
progressivo aumento dei finanziamenti pubblici alle scuole private : vedi
decreto interministeriale del 2 settembre con il quale vengono erogate risorse
per 30 milioni di euro - senza considerare i redditi - per ciascuno degli anni
2003, 2004 e 2005 a favore delle famiglie che iscrivono i figli minori presso
le scuole paritarie. Le risorse saranno destinate a erogare contributi alle
famiglie a parziale rimborso delle spese sostenute per il pagamento delle rette
scolastiche.
Il
trattamento vergognoso ed indegno riservato ai precari storici con la
conseguente "guerra tra poveri" tra questi ed i precari dei corsi
abilitanti.
La
cancellazione di vari milioni di euro per l'autoaggiornamento dei docenti.
Tutto questo in un contesto internazionale che obbliga l' Unione Europea a
presentare, in sede WTO, la sua proposta di un' apertura del mercato dei
servizi - incluse scuola e sanità - a tutti i paesi membri dello stesso.
Nonostante le rassicurazioni di qualcuno circa l' esclusione dalla
commercializzazione di certi servizi essenziali, sorgono forti dubbi sulla
tenuta di tale posizione : infatti, è molto forte la pressione di certi
partner commerciali - quali USA e Australia - che hanno già liberalizzato i
settori scuola e sanità.
Oltretutto riscontriamo la totale mancanza di
trasparenza in sede di trattativa UE : anche per questo il movimento dei
movimenti si mobiliterà su Riva del Garda e poi Cancùn, dove i Ministri, prima
europei poi del mondo, decideranno la progressiva privatizzazione dei servizi
(GATS) in un quadro giuridico che mostra la sua trasformazione in ordinamento
sovranazionale che, quindi, porta alla subalternità degli stati e dei loro
ordinamenti nei confronti di un nuovo diritto internazionale
"commerciale", espressione di poteri non rappresentativi ed autoreferenziali.
L' istruzione, nei prossimi accordi GATS,
diventerebbe oggetto di scambio alla stregua di altre merci : ci
sarebbero, allora, cambiamenti tali da mettere in discussione il diritto
collettivo all' istruzione, l' accesso ai saperi, ecc..
I paesi del nord del mondo vedranno minacciati
alcuni pilastri del welfare come l' abbiamo conosciuto sino ad ora ; i
paesi del sud subiranno una sorta di nuova colonizzazione economica e
culturale.
All' interno di queste dinamiche, va collocato
la "riunione informale" della Ministra Moratti con i colleghi europei
del Welfare e dell' Istruzione, i Commissari UE di riferimento, le associazioni
delle famiglie europee e rappresentanti del volontariato : riunione
convocata "a casa sua", e cioè in quella istituzione totale che è S.
Patrignano.
Noi continueremo a lottare per un sapere ed
una istruzione collettivi, pubblici e laici, intese come patrimonio da
socializzare e non come bene da allocare sul mercato.
Perciò, lanciamo la proposta di un' iniziativa
regionale di movimento per il giorno 3 ottobre 2003, a Rimini, con un forum di
discussione su riforma Moratti e GATS e iniziative sul territorio.
Rimini, 04.09.03