COMUNICATO STAMPA

 

Riforma Enti di Ricerca


(Roma, 24 gennaio 2003) Sono stati presentati oggi al Consiglio dei Ministri dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, tre schemi di decreti legislativi. Sono oggetto di riordino il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), l'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), l'Asi (Agenzia spaziale italiana). Gli schemi di decreti erano stati precedentemente presentati, il 23 gennaio, alla comunità scientifica e alle rappresentanze sindacali.

Obiettivi principali

1.       Focalizzare tutte le attività degli enti su obiettivi strategici per il Paese delineati nelle Linee guida per la ricerca;

2.       creare un sistema di ricerca all'altezza della sfida del mondo globalizzato;

3.       realizzare reti di ricerca capaci di integrarsi nel sistema delle reti europee;

4.       aiutare il nostro sistema produttivo a recuperare competitività tecnologica;

5.       favorire la convergenza delle attività di ricerca sugli obiettivi interdisciplinari individuati nel VI Programma quadro;

6.       sviluppare la cultura manageriale di progetto dei ricercatori;

7.       superare le criticità derivanti da inefficienze, sovrapposizioni o duplicazioni di attività che portano a dispersioni di risorse.

Nell'ambito della riorganizzazione ha funzione essenziale il Dipartimento, affidato a un Direttore, responsabile della programmazione e della valutazione dell'attività di ricerca. Il Dipartimento è introdotto nel Cnr, nell'Inaf. Per l'Asi, che svolge attività di Agenzia, si è ritenuto invece di strutturare il modello organizzativo su settori tecnici.

La finalità perseguita con il riordino è essenzialmente quella di adeguare la missione e la struttura organizzativa del sistema pubblico di ricerca al mutato contesto europeo, così da favorirne l'inserimento nelle reti di ricerca europee e internazionali. Va infatti sottolineato che il VI Programma quadro dell'Unione Europea prefigura la realizzazione di un sistema europeo della ricerca e concentra i finanziamenti su reti di centri di eccellenza e su programmi integrati, a carattere interdisciplinare; e che le Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo, approvate dal Cipe il 19 aprile 2002, recepiscono tali indicazioni a livello nazionale.

In particolare le Linee-guida forniscono le seguenti indicazioni:

1.       la competitività e lo sviluppo sostenibile del Paese necessitano della capacità di innovazione endogena generabile con meccanismi di intreccio tra ricerca, innovazione e sviluppo, e con la capacità di stimolare le sinergie tra soggetti pubblici e privati;

2.       è necessario completare il processo di riforma del sistema della ricerca italiana;

3.       è necessario procedere al riordinamento del sistema della ricerca pubblica, per favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese, attraverso la ridefinizione della strategia scientifica e tecnologica, realizzando strutture di eccellenza idonee ad attrarre investimenti italiani e stranieri, sviluppando la capacità innovativa del tessuto delle piccole e medie imprese, incentivando le relazioni tra scienza e impresa, investendo nel capitale umano e valorizzando le sinergie con il territorio.

Cnr - Consiglio nazionale delle ricerche

In relazione alla necessità di ridisegnare gli specifici ruoli dei singoli enti nel sistema della ricerca in Italia, il Cnr aggrega i seguenti enti:

Le principali coordinate del modello di riordino del Cnr sono:

1.       l'individuazione delle aree prioritarie d'intervento dell'Ente, sulle quali focalizzare l'attività di ricerca;

2.       la centralità della rete scientifica degli Istituti nei processi di programmazione e nella conduzione autonoma delle attività di ricerca;

3.       l'istituzione di una nuova unità organizzativa, i Dipartimenti, con il compito di coordinare la rete degli Istituti, garantendone l'integrazione e assicurando l'efficiente allocazione delle risorse sulla base dei programmi deliberati dal Consiglio di amministrazione;

4.       l'istituzione di un Consiglio di amministrazione, tutto composto da elementi altamente qualificati nel mondo della ricerca e designati dal Ministero, dal presidente della Conferenza Stato-Regioni, dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane, dal sistema produttivo;

5.       il Comitato di valutazione;

6.       il Consiglio scientifico;

7.       il Consiglio scientifico dei Dipartimenti.

I Dipartimenti e gli Istituti rappresentano la rete scientifica dell'Ente. Ai Dipartimenti afferiscono gli Istituti in relazione alle macro-aree di ricerca prioritarie dell'Ente, per evitare la frammentazione e duplicazione delle attività e per favorire al contrario l'integrazione delle competenze e la multidisciplinarietà.

Le macro-aree sono così individuate:

a.       biotecnologie;

b.       scienze e tecnologie mediche;

c.       scienza e tecnologia dei materiali;

d.       scienze e tecnologie ambientali e della terra;

e.       scienze e tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni;

f.        scienze e tecnologie per i sistemi avanzati di produzione;

g.       scienze giuridiche, socio-economiche ed umanistiche.

Asi - Agenzia spaziale italiana



Il nuovo modello organizzativo dell'Asi, prevede la costruzione di una struttura operativa articolata in Settori tecnici a presidio degli ambiti di intervento in campo spaziale e aerospaziale. I Settori tecnici sono le unità organizzative con le quali l'Ente realizza le attività di Agenzia, aventi l'obiettivo di favorire l'integrazione con il territorio e lo sviluppo di grandi progetti e programmi sulle materie di competenza, anche a livello internazionale.

Inaf - Istituto nazionale di astrofisica



Al fine di presidiare con un unico soggetto le attività di ricerca nel campo dell'astrofisica, della radioastronomia, dell'astrofisica spaziale e della fisica dello spazio interplanetario, il decreto interviene anche a riordinare la disciplina dell'Istituto nazionale di astrofisica.

Vengono aggregati all'Inaf:


Relativamente agli organi di gestione il modello si ispira a quello individuato per il Cnr.

Il Consiglio di amministrazione dell'Ente è composto da quattro componenti, di cui due nominati dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca tra professionalità di alto profilo scientifico o tecnico-amministrativo, uno eletto fra gli astronomi straordinari e ordinari, associati e ricercatori in servizio negli Osservatori astronomici dell'Inaf, uno eletto fra i professori e ricercatori universitari del settore scientifico-disciplinare di astronomia e astrofisica. La rete scientifica dell'Ente è costituita da Divisioni, Osservatori ed Istituti.