Corriere online, 13 ottobre

 

Abusi sul paesaggio: il governo chiede la fiducia

 

Chi ha commesso un illecito edilizio non sarà più perseguito penalmente ma avrà solo una sanzione. L'ira dell'opposizione

 

ROMA - Il governo mette la fiducia sulla sanatoria penale per gli abusi contro il paesaggio: se il provvedimento sarà approvato chi ha commesso un illecito edilizio in un'area vincolata non potrà mai più essere perseguito penalmente ma se la caverà con una semplice sanzione amministrativa. È la clamorosa novità prevista dalla legge delega ambientale - un provvedimento contestatissimo da associazioni ambientaliste e dall'opposizione - sulla quale il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, ha chiesto la fiducia. Il voto è previsto per giovedì 14 ottobre al Senato.

«DELEGA INAUDITA»
- Il provvedimento, che dovrà comunque tornare alla Camera, prevede «non solo la depenalizzazione di gravi abusi ma affida al governo una delega inaudita per ampiezza, portata e durata per mettere mano in assoluta libertà a gran parte delle norme sull'ambiente» accusano Associazione Bianchi Bandinelli, Comitato per la Bellezza, Fai, Greenpeace, Inu, Italia Nostra, Lac, Lav, Legambiente, Lipu, Vas e Wwf. Il provvedimento contiene infatti una «delega in bianco al governo per la riscrittura nell'arco di due anni (cui se ne aggiungono due per emanare ulteriori decreti legislativi contenenti non precisate norme integrative o correttive) dell'intero corpo normativo e regolamentare riguardante tutti gli aspetti nevralgici della normativa ambientale». Il governo ha però inserito norme per accelerare l'abbattimento degli eco-mostri a cominciare da Punta Perotti, in Puglia.

«COLPO DI MANO» - «A questo devastante condono - afferma il Verde Sauro Turroni- ed estinzione del reato sono poste alcune limitazioni del tutto risibili. L'effetto più micidiale di questa disposizione -c onclude Turroni- è che essa consente la sanatoria e la depenalizzazione di tutti i reati commessi sul paesaggio dalle due leggi Bottai del 1939 fino al 30 settembre 2004»

L'ITER
- La delega ambientale ha avuto un iter lungo e tormentato. Il testo, presentato oltre tre anni fa dal ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, ha fatto più volte spola fra Camera e Senato ed è stato più volte modificato. Oltre alla revisione di provvedimenti storici, come la legge Ronchi sui rifiuti o quella sui parchi nazionali, forti critiche suscita la previsione di far scrivere le nuove leggi non dal Parlamento ma da una Commissione di superesperti composta da 24 membri particolarmente qualificati e presieduta dal ministro dell'Ambiente. I testi unici dovrebbero riguardare: gestione dei rifiuti e dei siti contaminati; tutela delle acque dall'inquinamento e gestione delle risorse idriche e difesa del suolo e lotta alla desertificazione.