"TuttoscuolaNEWS" n. 155
 
 
Istituti tecnici e professionali/1: le novita' in arrivo
 
Sembra vicina alla conclusione la lunga fase preparatoria dello schema
di decreto attuativo del secondo ciclo. E nelle prossime settimane  la
fitta    nebbia  che  grava  sul  destino  degli  istituti  tecnici  e
professionali potrebbe cominciare a diradarsi. Non e' ancora chiaro se
sara' totalmente o parzialmente accolta  la  proposta  avanzata  negli
ultimi mesi da AN, e con qualche variante anche  dalla  Confindustria,
di canalizzare il grosso degli istituti tecnici verso  gli  almeno  11
indirizzi  nei  quali  si  articolerebbero  il  liceo  tecnologico  (8
indirizzi) e il liceo economico (3 indirizzi).
Pero' si fanno consistenti gli elementi che inducono  a  ritenere  che
questa sara' la strada lungo la quale si  avviera'  il  Miur.  Le  pur
scarne indicazioni che si ricavano dal comunicato del Ministero dell'8
giugno  portano  infatti  in  questa  direzione.  Il  comunicato,  nel
riassumere  i  risultati  dell'incontro  dei  sottosegretari  Aprea  a
Siliquini con i rappresentanti del mondo delle professioni  (ordini  e
collegi professionali), sottolinea che “il  dibattito  ha  evidenziato
(…) la  necessita'  di  valorizzare  l'istruzione  tecnica  nel  nuovo
sistema dei licei e la  formazione  professionale  nel  nuovo  sistema
dell'istruzione e formazione professionale”.
Da notare che il comunicato parla di “formazione  professionale”,  non
di “istruzione professionale”.  Questo  lascia  pensare  che  tra  gli
indirizzi dei costituendi licei tecnologico  ed  economico  potrebbero
trovare spazio il grosso degli istituti tecnici nonche' degli  attuali
istituti professionali di Stato, che con il “Progetto  ‘92”,  e  ancor
piu' con il “Progetto 2002”, hanno accentuato gli elementi di analogia
con i corrispondenti istituti tecnici.
Il ministro Moratti non si sarebbe  ancora  espresso  nel  merito,  ma
l'analisi del contenuto del comunicato rafforza il  convincimento  che
si vada verso un modello di secondo ciclo nel quale i  due  sistemi  
“istruzione” e “istruzione e formazione professionale” – si porrebbero
in qualche modo in  continuita'  con  le  esperienze  passate:  quelle
scolastiche a sviluppo quinquennale  da  una  parte,  e  quelle  della
formazione   professionale  regionale  dall'altra,  con  i  correttivi
portati   dalla  sperimentazione  in  corso  sui  corsi  triennali  di
qualifica.
 
Istituti tecnici e professionali/2: la terza via
 
Se prendera' corpo, l'ipotesi di  mantenere  gli  istituti  tecnici  e
professionali all'interno del sistema di istruzione porra'  un  argine
alla fuga da questo tipo di scuole, in direzione soprattutto dei licei
scientifici, diffusamente registratasi nelle preiscrizioni per  l'anno
2004-2005.
La conseguenza sara' quella della coesistenza, all'interno del sistema
dei licei, di  due  aree,  una  generalista,  a  terminalita'  aperta,
propedeutica ad altri studi, e un'altra, comprendente gli indirizzi  a
carattere tecnico-professionale, mirata alla formazione di  competenze
di base in campo tecnologico ed  economico,  a  terminalita'  plurima,
aperta cioe' sia verso gli studi universitari e la formazione  tecnica
superiore    non   universitaria,  sia  verso  percorsi  compositi  di
transizione alla vita attiva, in alternanza studio-lavoro.
La domanda sociale che alimenta attualmente le iscrizioni verso questo
tipo di scuole secondarie  (60%  del  totale)  potrebbe  stabilizzarsi
attorno   a  valori  comunque  alti,  superiori  al  50%,  almeno  nel
breve-medio periodo, e dar luogo ad un “tertium genus”  di  formazione
secondaria, accanto ai licei generalisti (40-45%)  e  alla  formazione
professionale regionale rivisitata (5-10%).
Quest'ultima    non  potrebbe  certo  ambire  a  quella  condizione  e
considerazione sociale di “pari  dignita'”  con  i  licei  prefigurata
nella legge n. 53: troppa sarebbe  la  sproporzione  dimensionale  (90
contro 10%), sociale (aspettative delle famiglie assai differenti),  e
anche di qualita' formativa, inevitabilmente schiacciata sulla valenza
pratico-addestrativa.