LA DOPPIA MORALE

 

Dialogo con Edo Patriarca, portavoce del

Forum Permanente del Terzo Settore

 

Un chiaro attacco alle forme di rappresentanza che faticosamente abbiamo costruito in questi anni con percorsi chiari e trasparenti

e attraverso la condivisione e la partecipazione.

Maroni parla di doppia morale?

Faccia i nomi e  riconosca le reti.

 


Un bilancio post conferenza.


Le critiche già mosse precedentemente restano, e vengono confermate. In primo luogo, lo scarso spazio ritagliato per il volontariato. I tempi dati alle associazioni per manifestare le proprie opinioni sono stati stretti e contingentati, rispetto a quelli destinati ai ministri. Nello specifico: introduzione e conclusione della Conferenza sono stati fatti dal ministro Maroni, mentre i componenti dell’Osservatorio hanno avuto cinque minuti a testa per parlare, e le tavole rotonde non prevedevano dibattito pubblico. Infine, i gruppi di lavoro hanno relazionato in assenza dei ministri

 


Come torna a casa il volontariato italiano dopo Arezzo?


Torna con un’immagine matura. C’è stato, tra le tante associazioni, dibattito, confronto, lavoro. In più, un rinnovo di adesione ai valori, l’impegno per i deboli, i dimenticati. La volontà di dar voce a chi non ce l’ha. Ad Arezzo, il volontariato ha riconfermato l’impegno ‘politico’, nella sua accezione più bella del termine, cioè come volontà di costruire una città più matura ed accogliente. Questo è l’aspetto positivo. Peccato, dunque, che il ministro Maroni sia scaduto in questo battibecco finale, senza entrare nel merito delle proposte, e liquidando il volontariato come schierato a sinistra.

 


Il ministro ha alluso a rappresentanti di associazioni con “doppia morale”.


Bene. Faccia allora nomi e cognomi, usando la ‘franchezza’ tipica del suo collega Bossi. Un’altra cosa mi ha stupito: quest’idea, un po’ populistica, del ministro che intende parlare al volontario, in prima persona. Forse dimentica che, in nome della riforma del titolo V della Costituzione, il terzo settore sul territorio già interloquisce con i rappresentanti locali. Piuttosto, il ministro riconosca le reti che abbiamo costruito nel tempo. Se poi vorrà creare il Forum delle associazioni di centro-destra, lo faccia

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Come intende procedere il Forum del terzo settore?


Il Forum non vuole rappresentare tutto e tutti. E’ un luogo dove, su alcuni grandi temi, si costruiscono percorsi politici e piattaforme: ben venga che ognuno dica la propria. Le diversità non sono un limite, piuttosto una ricchezza. Siamo pronti comunque a riprendere un confronto, a fare proposte concrete e motivate. A partire dalla Finanziaria, su cui il 16 ottobre, mercoledì, presenteremo pubblicamente le nostre proposte: ci attendiamo attenzione dal Governo e da tutte le forze politiche