Auschwitz: diario di
un corvo nero
Evitati ed odiati dai compagni di
sventura; sfruttati, malmenati e maltrattati dagli aguzzini.
E’ stato questo l’ambiguo destino del Sonderkommando
– la squadra speciale di detenuti, per lo più ebrei, obbligati a lavorare
all’interno dei forni crematori e delle camere a gas.
Riaffiora – dopo decenni di oblio –
l’orrore assoluto nel racconto di uno di essi obbligato a lavorare nel
crematorio.
E’ la testimonianza di una vittima
dimenticata che – dopo circa sessant’anni torna alla luce in Israele grazie
all’impegno di Haim Wollerman che ha inteso realizzare un impegno
morale: restituire al mondo il racconto dell’inferno.
Riporto – integralmente – il testo
pubblicato sul Corriere della Sera (8 giugno 2001) e la recensione di
Frediano Sessi
(grazia perrone)