AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE MORATTI
AL DIRETTORE SCOLASTICO REGIONALE   DEL LAZIO
AL DIRETTORE DEL C.S.A. DELLA PROVINCIA DI FROSINONE

AL DIRIGENTE SCOLASTICO ISTITUTO COMPRENSIVO SAN DONATO VAL DI COMINO

 

 Documento redatto e approvato dall’assemblea sindacale del personale docente e ATA dell’Istituto Comprensivo San Donato Val di Comino del 05/03/2004

 
L’assemblea del personale docente e ATA ritiene che la legge di riforma e il relativo decreto attuativo introducano nei tre ordini di scuola significativi cambiamenti, che minacciano l’impianto pedagogico, educativo - didattico, creano situazioni discriminatorie e criteri illegittimi che minano la pari dignità professionale dei docenti e le pari opportunità di sviluppo degli alunni.

TEMPO SCUOLA

Nella scuola elementare e media sono abolite le positive e consolidate esperienze del Tempo Pieno e del Tempo Prolungato.
Lo stesso orario “normale” viene ridotto, con la conseguenza di rendere l’insegnamento più convulso ed inefficace e di contrarre l'offerta formativa.

MATERNA

La scuola dell’infanzia viene trasformata in “un parcheggio a rischio” dove i bambini da due anni e mezzo possono essere tenuti fino a dieci ore al giorno, senza compresenza degli insegnanti. Non più scuola, ma luogo di assistenza e custodia.


ELEMENTARI

Il nuovo modello di organizzazione dell'orario scolastico che, pur mantenendo la possibilità di un numero di ore di tempo-scuola fino a 40 ore settimanali (comprensive di 10 ore eventualmente dedicate alla mensa-ricreazione), di fatto elimina l’attuale tempo pieno che non è solo “ una quota oraria “, ma un modello che prevede due insegnanti contitolari di classe, che operano per un progetto didattico, organico e coerente per tutti i ragazzi, con momenti di contemporaneità.

MEDIE

La riduzione del tempo scuola obbligatorio da 30 a 27 ore settimanali, comprensive delle quote regionali e della seconda lingua, comporta:

 -la riduzione delle ore di lettere
-il dimezzamento delle ore di prima lingua straniera
-la riduzione drastica delle ore settimanali di educazione tecnica

 -la riduzione o azzeramento delle ore di educazione artistica, musicale e fisica.

 

 IMPIANTO ORGANIZZATIVO E DIDATTICO
Viene istituita la figura del docente “tutor”, che sarà l’unico responsabile della classe.
che creerà la gerarchizzazione degli insegnanti.
L’insegnante “tutor”, sarà l’unico titolare dei rapporti con i genitori, il compilatore del portfolio e del piano personalizzato e il coordinatore degli altri insegnanti.
Con questo terminerà la cooperazione educativa e l'insegnamento fondato sui principi di collegialità, corresponsabilità, contitolarità dei docenti in un modello di scuola democratica alla quale sono stati riconosciuti grandi meriti (es. indagine IEA del ’92 e  del ’02 che pone la scuola elementare italiana nei primissimi posti  nel mondo).
Questa nuova figura di insegnante, insieme alla riduzione a 27 ore del tempo scuola, delegittima la pari dignità degli insegnanti e delle discipline e mina la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione.

 PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E PORTFOLIO
Il portfolio delle competenze individuali rischia di diventare un documento burocratico di aggravamento per i docenti e di delineazione precoce del percorso scolastico, piuttosto che uno strumento utile a valorizzare le esperienze di osservazione, documentazione e valutazione personale di ogni singolo alunno così come è stato fino ad ora nella scuola dell’infanzia.
La personalizzazione, presentata come una risposta data dalla scuola all’individuo, comporta un insegnamento personalizzato con una diversificazione dei percorsi e dei risultati e il relativo ritorno alle “classi differenziali”.

 RIDUZIONE DEGLI ORGANICI
Il calcolo degli organici, negli anni successivi al 2004-2005, sarà effettuato su base nazionale e senza tener conto delle classi di Tempo Pieno, Modulare e Prolungato, per questo motivo si profilano notevoli perdite di posti di lavoro che andranno ad aggiungersi a quelli già persi per effetto delle ultime leggi finanziarie e di fatto sarà resa impossibile l’organizzazione delle attività di Tempo Pieno così come vengono attualmente realizzate


A SEGUITO DI QUESTE CONSIDERAZIONI E RITENENDO CHE LA RIFORMA MORATTI NON POSSA E NON DEBBA ESSERE APPLICATA  L’ASSEMBLEA CHIEDE CHE:

siano le scuole, alle quali la Costituzione ha riconosciuto l’autonomia, a definire la qualità dell’offerta formativa all’interno del tempo scuola garantito fino ad ora;

non si proceda all’introduzione dell’insegnante tutor perché rompe la cooperazione fra docenti che tanti risultati positivi ha dato in questi anni;

non si proceda all’individuazione dei criteri che dovrebbero istituire la personalizzazione degli apprendimenti e la creazione del portfolio;

siano riconfermati nella stessa quantità e composizione gli organici dei docenti anche per gli anni successivi al 2004/’05, come condizione irrinunciabile per garantire l’attuale offerta di istruzione;

venga abrogata la legge di riforma 28 marzo 2003, n.53;

venga ritirato il Decreto Legislativo del 23/1/04 che istituisce la figura del tutor e abolisce il tempo pieno, i moduli e i programmi nazionali vigenti.


L’assemblea, CHIEDE, altresì, che il presente documento venga trasmesso al Ministro della Pubblica Istruzione, al Direttore Scolastico Regionale, a tutti gli Organismi Sindacali, al Comune di San Donato Val Comino,  al Comune di Settefrati, al Comune di Gallinaro, alla Stampa.
L’assemblea CHIEDE, inoltre, che il presente documento sia assunto  come delibera dal Collegio Unitario dell’Istituto Comprensivo di San Donato Val di Comino e dal Consiglio di Istituto del medesimo.

San  Donato Val di Comino, 05 marzo 2004

 

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