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Il processo dell'Unione Europea e l'iter legislativo

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Ultima modifica: luglio 2003

Il processo legislativo dell'Unione Europea sulle sostanze chimiche

IIl processo di adesione ed adozione di una legge dell'Unione Europea è molto lungo. La Commissione ha pubblicato il Libro Bianco sui composti chimici nel febbraio 2001, proponendo idee per una migliore regolamentazione delle sostanze. I punti cardine del REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals) furono discussi e pienamente sostenuti dal Consiglio e dal Parlamento Europeo; entrambe le istituzioni hanno richiesto regole più restrittive di quelle proposte dalla Commissione.

A maggio, la Commissione ha pubblicato una prima bozza di legislazione su Internet, richiedendo pareri entro il 10 luglio 2003. Ora la Commissione ha il compito di analizzare i responsi, rivedrà la corrente bozza ed ha dichiarato di presentare una proposta formale della nuova legge entro Ottobre 2003. Questa proposta sarà, quindi, l'oggetto del processo legislativo tra il Parlamento Europeo ed il Consiglio che potrà durare fino a due anni (vedi la tabella sottostante).

La Commissione Europea prepara ed elabora tutta la normativa dell'Unione ed è organizzata in 24 Direzioni Generali (DG), responsabili di differenti aree di azione. Ogni Direzione Generale è sotto la responsabilità di un Commissario, che in un certo senso svolge compiti simili a quelli di un Ministro di governo. La responsabilità per la legislazione in campo chimico è divisa tra la DG per le Imprese e la DG per l'Ambiente, con lo stretto coinvolgimento di quella per la Salute e la Tutela dei Consumatori . Questa responsabilità condivisa all'interno della Commissione è parzialmente responsabile del fallimento della gestione attuale delle sostanze chimiche, dal momento che la DG Ambiente valuta i rischi dei composti chimici e la DG Imprese propone misure di gestione dei rischi. In molti casi la DG Imprese ha ignorato la valutazione dei rischi e la necessità di attuare controlli precauzionali.

Il Consiglio è composto dai Ministri dei governi degli Stati Membri. I due consigli chiave per la politica in materia chimica sono il Consiglio Ambiente ed il Consiglio della Competitività . Si suppone che le posizioni dei Ministri all'interno del Consiglio, preparate dai rappresentanti permanenti di ogni Stato Membro in Bruxelles, rappresentino il loro orientamento di governo. Gli incontri programmati del Consiglio sono stabiliti dallo Stato che detiene la Presidenza (a rotazione ogni 6 mesi; detenuta dall'Italia dalla seconda metà del 2003 a cui seguiranno, in ordine, Irlanda, Paesi Bassi, Lussemburgo, Regno Unito), che stabilisce e negozia, inoltre, le posizioni accolte dal Consiglio. Un dibattito preliminare sulla politica delle sostanze chimiche sta avvenendo nel Consiglio Ambiente. Ciononostante, l'ultima Presidenza detenuta dalla Grecia e quella attuale dell'Italia stanno coinvolgendo il Consiglio Industria/ Competitività , assecondando la richiesta da parte degli industriali di fornire ai Ministri dell'industria un veto sulla legislazione ambientale. La maggior parte dei voti del Consiglio sulla legislazione ambientale sono sottoposti ad un sistema complesso, definito Voti Qualificati di Maggioranza, che garantisce un maggior numero di voti agli Stati Membri grandi rispetto ai paesi più piccoli dell'Unione.

Il Parlamento Europeo. Attualmente è formato da 626 membri provenienti da tutti gli Stati dell'Unione Europea (l'ultima elezione risale al 1999). La prossima elezione è prevista per Giugno 2004 ed il numero dei membri salirà a 730 unità, a seguito dell'entrata di 10 nuovi paesi nell'Unione. La maggior parte del lavoro è condotto nelle Commissioni Parlamentari Permanenti, con le posizioni finali votate in una sessione plenaria. Alcune proposte possono essere votate attraverso una semplice maggioranza – la maggioranza dei presenti in aula, ma le risoluzioni finali sulla legislazione necessitano della maggioranza assoluta di tutti i membri; ad esempio con una presenza pari al 75% è necessario il voto del 67% dei presenti affinché la legge possa passare. Nel processo in questione, il Relatore per questa legislazione e quelli “ombra” degli altri gruppi politici giocano un ruolo chiave nella Commissione per l'ambiente, la salute pubblica e la tutela dei consumatori. Alla revisione della politica chimica prenderà parte anche la Commissione per l'industria, il commercio estero, la ricerca e l'energia. Il Relatore redige la relazione sulla legislazione da parte del comitato, quindi il comitato intero vota gli emendamenti a questo rapporto – i relatori “ombra” portano avanti la discussione nei loro rispettivi gruppi partitici.

Piano dei lavori previsto per la riforma della politica chimica

2003

Commissione Europea

Parlamento Europeo

Stato Membro/Consiglio

Lug/Ago/Set

 

Relatore incaricato: Guido Sacconi MEP (Italia, PSE)

Presidenza Italiana

Ott/Nov/Dic

Proposte Legislative

Inizio delle discussioni nel Comitato Ambiente e negli altri Comitati ->

 

2004

 

 

 

Gen/Feb/Mar

 

-> e possibile votazione sulla relazione del Comitato Ambiente

Presidenza Irlandese

Accordo Politico

Apr/Mag/Giu

Commissione allargata dai 10 nuovi Membri

Elezioni in 25 paesi

 

Lug/Ago/Set

 

Formazione di un nuovo Comitato e designazione di un Relatore.

Decisione se continuare con la precedente relazione del Comitato Ambiente.

Sessione Plenaria: voto prima lettura

Presidenza Olandese

Ott/Nov/Dic

 

 

2005

 

 

 

Gen/Feb/Mar

Posizione sull'orientamento comune del Consiglio

 

Presidenza Lussemburghese

Posizione Comune

Apr/Mag/Giu

 

Discussione nelle Commissioni ed adozione delle relazioni.

Sessione Plenaria: voto seconda lettura

 

Lug/Ago/Set

Opinione sul secondo voto di lettura

 

Presidenza britannica

Il Consiglio raggiunge un accordo sul voto di seconda lettura

Ott/Nov/Dec

Conciliazione assistita

Inizio della conciliazione

Termine della conciliazione

2006

 

 

 

Gen/Feb/Mar

 

Testo Unico e Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale - il regolamento diviene legge in tutti i 25 Stati Membri

Spiegazione del Piano dei Lavori

Le proposte legislative (bozze di legislazione) saranno pubblicate dalla Commissione a seguito della consultazione interna (inter-servizio). La Direzione Generale Imprese pubblicherà una valutazione più dettagliata in merito all'impatto sul commercio mentre la DG Ambiente pubblicherà una relazione sui vantaggi.

Le proposte legislative, poi, entreranno in Parlamento per la prima lettura: con molta probabilit il Comitato Parlamentare Ambiente far da guida ed identificher un Relatore (che si occupa della bozza - tecnicamente il relatore ha un anno di tempo per redigere una relazione). Anche gli altri Comitati, incluso Industria e Affari Legali, avranno il compito di esaminare la legislazione. Dopo che il rapporto stato approvato nel Comitato Ambiente (prendendo in considerazione gli emendamenti alla legislazione), la relazione viene discussa, emendata e votata da tutto il Parlamento in sessione plenaria.

Il Consiglio (composto dagli Stati Membri) riceverà, quindi, il testo proveniente dal Parlamento. Avranno già discusso la bozza di legislazione della Commissione e probabilmente raggiunto un accordo politico antecedente al voto di prima lettura del Parlamento. Una volta che il Consiglio ha ricevuto il testo del Parlamento, finalizzeranno la loro Posizione Comune, che generalmente include una serie di emendamenti alla proposta legislativa della Commissione che può riflettere o meno quelli apportati dal Parlamento.

Quando il Parlamento riceve la Posizione Comune del Consiglio, inizia la seconda lettura – che ha un tempo limitato, ed il Parlamento ha 3 mesi (4 in caso di festività, come ad esempio il Natale) per decidere se presentare emendamenti, accettare o rifiutare la Posizione Comune del Consiglio in un voto plenario. Come in precedenza, la discussione inizia nei Comitati e termina con un voto plenario (gli emendamenti alla posizione del Consiglio devono essere sostenuti da una maggioranza assoluta dei membri del Parlamento, che significa circa il 70% dei membri normalmente presenti in aula). La Commissione ha la possibilità di accettare o rifiutare gli emendamenti del Parlamento, quindi sottopone nuovamente la legislazione al Consiglio, che ha 3 mesi per raggiungere un accordo (votando con il sistema della Maggioranza Qualificata se gli emendamenti sono stati accettati dalla Commissione e all'unanimità se la Commissione li ha rifiutati). Se il Consiglio accetta ogni emendamento del Parlamento Europeo la proposta legislativa diventerà legge (improbabile nel nostro caso), altrimenti la proposta legislativa entra nella fase di Conciliazione.

Il Consiglio forma un comitato di Conciliazione, composto da 15 membri del Consiglio, 15 del Parlamento ed un membro non votante della Commissione. Il comitato di Conciliazione deve raggiungere un accordo sul Testo Unico entro 6 settimane, tramite un voto di Maggioranza Qualificata dei rappresentanti del Consiglio e di maggioranza semplice di quelli del Parlamento; se l'accordo non viene raggiunto la legislazione decade (un incentivo sostanziale per raggiungere il compromesso).

Sebbene possano esserci ritardi nella pubblicazione, dovuti a ulteriori procedure formali o alla traduzione in tutte le lingue dell'Unione Europea, il Testo Unico rappresenta il testo finale della normativa, che diventa legge al momento della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Una volta che la nuova legislazione è stata accordata, essa deve essere attuata. Nel caso della politica chimica, la normativa sarà nella forma di un Regolamento e, quindi, direttamente applicabile negli Stati Membri. E' probabile che la legislazione lascerà molte problematiche non definite in dettaglio, e queste continueranno ad essere sviluppate nei Comitati guida della Commissione ('Comitology'), coinvolgendo gli Stati Membri e gli esperti della Commissione, con la partecipazione di tutti i soggetti interessati.

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