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24 OTTOBRE 2003 - SCIOPERO GENERALE

LA SCUOLA SCIOPERA L’INTERA GIORNATA

 

Nei prossimi otto anni almeno 400.000 lavoratori della scuola matureranno il diritto ad andare in pensione con i meccanismi attualmente in vigore. Gran parte di loro conseguirebbe i requisiti oggi richiesti alla data del 2008, indicata dal governo come limite per l’introduzione delle nuove regole. Se queste verranno effettivamente varate per essi si prospetta un secco slittamento della data di pensionamento, da almeno 3 anni fino a ben 7 anni.

Inoltre, per coloro che non faranno in tempo a usufruire del pensionamento tra i 35 e i 40 anni d’anzianità, si prevede il passaggio al sistema di calcolo contributivo, che vuol dire il dimezzamento della pensione a fronte dell’aumento dei contributi versati dopo il 1996.

Per lavoratori della scuola, come per tutti i lavoratori, si prospetta il rischio concreto di perdere il diritto alla pensione d’anzianità, indicata, senza alcuna ragione oggettivamente verificabile, come causa di dissesto degli enti previdenziali.

L’estensione del lavoro precario, fenomeno di dimensioni già ora enormi nel settore scolastico, e l’introduzione di nuove forme di lavoro sempre meno continuativo impedirà di fatto o ritarderà all’inverosimile il raggiungimento persino dei minimi pensionistici

 

Di fronte al calo produttivo e al dissesto economico il governo promette alle aziende la decontribuzione che svuota le casse degli enti previdenziali e, per compensarla, taglia le pensioni dei lavoratori

 

E’ COSI’ CHE SI OTTIENE Il DISSESTO DELLA

PREVIDENZA PUBBLICA!!!

 

Nello stesso tempo il governo

 

>>> non mette in finanziaria i soldi per il rinnovo biennale 2004-05 e non prevede fondi per il recupero del differenziale d’inflazione reale per il biennio precedente. Prevede, infatti, un’inflazione programmata del 1,7%, mentre l’istat ormai ammette che i prezzi aumentano del 6%.

>>> NON PROCEDE ALL’ASSUNZIONE DEL PERSONALE PRECARIO.

>>> PROSPETTA UNA RIFORMA DELLA SCUOLA CHE COMPORTERÀ, TRA L’ALTRO, PERDITA SECCA DI POSTI DI LAVORO, CANALIZZAZIONE PRECOCE, SEPARAZIONE DEI PERCORSI SCOLASTICI, LA FINE DEL TEMPO PIENO E PROLUNGATO, E CON RICADUTE MOLTO NEGATIVE SUI RAPPORTI TRA I DOCENTI E SULLA LORO PROFESSIONALITÀ

 

SONO MISURE CHE MODELLANO UNA SOCIETA’ PIU’ PRECARIA

CON MENO DIRITTI, MENO SOLIDARIETA’, MENO SICUREZZA SOCIALE

 

 

 

PER QUESTO IL 24 OTTOBRE I LAVORATORI DELLA SCUOLA SCIOPERANO!

ADERISCI ANCHE TU!