Roberto Malini - ultimi interventi
Roberto Malini - 23-04-2010
C'è chi ha paura della politica "di destra", paventando una sua natura ancorata a valori obsoleti o addirittura illiberali, antitetici allo spirito di libertà e rispetto reciproco che caratterizzano la democrazia ideale. E' un errore, che nasce da pregiudizi le cui radici affondano nella Storia e sono ormai tagliate da tempo. La destra non può essere identificata pregiudizialmente come erede del fascismo o del nazionalsocialismo, così come la sinistra non può essere ritenuta figlia di Stalin o di Mao Zedong. La destra è rappresentata in Europa dal Partito Popolare Europeo, che è attualmente il gruppo di maggioranza e in quanto tale ha espresso quale presidente il polacco Jerzy Buzek. Nel PPE l'Italia è rappresentata dal Popolo della Libertà, dall'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, dall'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, dai Popolari UDEUR; il Partito Popolare Sudtirolese (Südtiroler Volkspartei) è accolto non come membro, ma in qualità di osservatore.
Roberto Malini - 16-09-2009
Chiediamo al Ministero dell'Interno di fare chiarezza quanto prima sulle dichiarazioni della Procura riportate dalla stampa. Se infatti venissero confermate, e non smentite, ci troveremmo di fronte a una forma di discriminazione istituzionale i cui esiti potrebbero scatenare nuova violenza omofobica, quando il numero di episodi di violenza a sfondo omofobico aumentano in misura preoccupante e quasi mai vengono denunciati da vittime particolarmente vulnerabili.
Roberto Malini - 22-08-2009
Milano, 22 agosto 2009. Mirko ha 11 anni. Nel dicembre del 2006 subì un'aggressione razziale da parte di una ronda padana a Opera (Milano). Sua madre fu spinta a terra e umiliata. Il suo fratellino, più piccolo di due anni, da quel giorno ha problemi con il linguaggio. Lui non ha mai dimenticato. "Quando sarò grande," dice con il viso rosso dall'agitazione, "voglio essere forte, per proteggere la mia famiglia dalla Lega Nord". I nemici di Mirko, i persecutori dei bambini, delle donne e del popolo Rom non sono cambiati. Sono solo diventati più potenti, hanno raggiunto posizioni da cui possono scrivere e far applicare leggi terribili contro i Rom e i migranti, da cui possono organizzare - protetti dalla loro legge - la più spietata e disumana caccia all'uomo che si sia mai vista in Italia.
Roberto Malini - 19-08-2009
L'emigrazione porta con sé fenomeni positivi (lavoro, diversità culturali, idee) e negativi (competizione nel mondo del lavoro, disagio, criminalità). A differenza di quanto affermi la propaganda razziale, gli italiani non sono diversi dagli altri popoli. Il crimine organizzato di origine italiana (i cui membri non appartengono solo al Sud, ma in alta percentuale anche al Nord Italia) conta oggi 25 mila membri e 250 mila affiliati nel mondo, per un giro d'affari di oltre un miliardo di dollari annui.