Miha - ultimi interventi
Miha - 17-01-2009
Chi ha ucciso il tempo pieno? Per rispondere credo sia bene contestualizzare le bizzarrie che stanno avvenendo nella scuola in un orizzonte più ampio.
Se consideriamo, ad esempio, che queste norme sono partorite da un governo sponsorizzato dai peggio interessi di mafia e massoneria, come Travaglio dimostra, e che tale governo se ne sta inzuppato come un babà in un contesto internazionale degenerato al punto di accettare supinamente un macello come quello di Gaza beh allora anche la follia di distruggere uno dei pochi settori pubblici ancora funzionanti in Italia, trova una sua ragione.
Può essere comunque istruttivo analizzare come questo sia avvenuto e prospettare, in tempi di scrutini, qualche forma di opposizione creativa.
miha - 24-12-2008
Il regista sporcaccione per eccellenza ha annunciato recentemente che il suo sogno è di avere la Gelmini in un suo film. Saremmo quasi portati a prendere la battuta sul ridere mentre immaginiamo una commedia all'italiana girata a scuola e condotta dall'inflessibile direttrice (Valentina Aprea) con la severa ma ammiccante prof. Gelmini e l'allupato bidello (Alvaro Vitali).
A ripensarci bene però c'è ben poco da ridere perchè l'avere scelto, in una fase così complicata per la scuola, un ministro per l'unica ragione che è fotogenica getta un'ulteriore fosca tinta sulle novità in arrivo.
Miha - 17-12-2008
Per dimostrare che la scuola italiana stia andando a pezzi non c'è neppure bisogno di cercare molte metafore, basta leggere la cronaca dell'ultimo mese: il 5 dicembre crolla un controsoffitto nella scuola elementare Malerba di Catania, 16 dicembre a Naro (AG) crolla il soffitto di un'aula, per fortuna gli alunni erano a provare la recita di Natale nella classe accanto, 22 novembre crolla il controsoffito nel liceo Darwin di Rivoli, muore uno studente e 20 rimangono feriti. In una nazione normale questo dovrebbe scatenare un'ondata di proteste e indignazione e il governo dovrebbe mettersi all'opera per risanare una situazione evidentemente critica. Invece in Italia lo stato decide che si spende troppo per la scuola che bisogna risparmiare su stipendi, numero di insegnanti e bidelli. Per l'edilizia scolastica si può aspettare. Vengono tagliati anche i fondi per i Comuni, proprietari e responsabili nella maggior parte dei casi dell'edilizia scolastica.
Miha - 12-12-2008
Le recenti mosse del governo sulla scuola hanno spinto molti commentatori a gioire sulla retromarcia innestata dalla Gelmini con i body-guard Sacconi e Brunetta. Più realisticamente altri evidenziano il possibile Cavallo di Troia contenuto nelle ultime disposizioni.

Innanzitutto valutiamo i tempi: nello stesso giorno esce la prima Circolare parzialmente attuativa della legge 169 e il governo incontra in magna pompa i sindacati sbandierando dialogo e tempi distesi, esibendo sorrisi e pacche sulle spalle per tutti alla vigilia dell'ennesimo sciopero. Per chi ha seguito con un po' di attenzione le relazioni delle Commissioni cultura di Camera e Senato però queste modifiche risultano il frutto non tanto dei pareri della società civile o del sindacato quanto di membri della stessa maggioranza. La concomitanza tra i due fatti è comunque sospetta e ricorda il solito inganno del mago che attrae l'attenzione da una parte mentre vi prepara il trucco dall'altra.

Rimane poi sullo sfondo la sinistra figura di Tremonti e della sua "clausola di garanzia"...
Miha - 04-12-2008
Perchè in questo periodo e nello specifico dal D.L. 185 del 29/11/08 oltre all'ennesima truffa della vacanza contrattuale il governo sta introducendo la pericolosa pratica del "decido io" punto. Vuol dire che non c'è più contrattazione ovvero se le parti sociali sono d'accordo allora firmano altrimenti ciccia, il governo mette in busta gli aumenti che ha deciso e i lavoratori si attaccano. Dovrete ammettere che per quanto sgarrupati siano i sindacati questa alternativa è decisamente poco allettante. Si cancella in un sol colpo un secolo di lotte sociali e i sindacati si suicidano pubblicamente.
Miha - 29-11-2008
Spesso alla nostra associazione Scuolafutura viene richiesto, quando vengono organizzate serate sulle nuove norme scolastiche, di avere un contaddittorio ovvero un dibattito tra chi sostiene il pro e il contro. Richiesta sacrosanta ma che ahimè cozza con la scarsa-nulla disponibilità di trovare un esperto, un dirigente, un qualcuno che spieghi pubblicamente le ragioni di tanto sconquasso. Già durante la riforma Moratti era dura trovare qualche sostenitore, però alla fine veniva un collega di Bertagna che provava a spiegare da dove veniva l'idea del Portfolio, del Tutor o la profondità delle Indicazioni Nazionali, salvo poi concludere che però lui non era d'accordo su come fossero state applicate tali teorie. Adesso è il vuoto e giustamente l'on. Ghizzoni ieri sera faceva notare che siamo alla schizofrenia pura tanto che anche Valentina Aprea ha da ridire sulle norme del Governo. Sembra che l'unico favorevole a questo disastro sia il ministro Tremonti che ovviamente di scuola non capisce alcunchè e quindi ben si guarda di andarsene in giro per l'Italia a fare figure da pollo per difendere cose indifendibili. Ma questa è la democrazia, baby...
Ieri sera durante il consiglio comunale aperto a Carpi c'era la ghiotta occasione di sentire le ragioni del provveditore di Modena che si è fatto notare ultimamente per iniziative abbastanza virulente...
Miha - 17-11-2008
Ultimamente il formidabile politologo Giovanni Sartori sfoggia tutte le sue competenze per portare acqua alla sponda della Gelmini la quale, leggiamo nell'editoriale del Corriere del 14/11, "nel complesso si è mossa bene". Beh, penserete voi, una che è riuscita in pochi mesi a provocare una compatta onda di protesta dalle materne all'università, che ha causato il più compatto sciopero del comparto da anni e che non si può neppure mostrare a un dibattito pubblico per timore di essere linciata forse non si è mossa poi così bene.
Ma cosa volete saperne? Mica siete stati Albert Schweitzer Professor in the Humanities alla Columbia University mica siete stati nominati Comendador della Ordem do Cruzeiro do Sul dal presidente della Repubblica Federale del Brasile. Lasciate spiegare dal Sartori dunque che dall'alto della sua esperienza nel settore afferma "il ripristino del maestro unico non è una tragedia...se tagli ci debbono essere, questo non è esiziale". Sarà così, però il Politologo non spiega cosa ci sia di veramente esiziale se non lo è l'educazione pubblica in un fase complessa come l'infanzia e come mai i tagli debbano colpire proprio l'unico segmento dello stato italiano che raggiunge risultati positivi a livello internazionale e non lo sperpero che i suoi colleghi Stella e Rizzo hanno così brillantemente illustrato.
Miha - 31-10-2008
Il sistema è come un proprietario del supermercato: non gli interessa se noi compriamo la pasta di marca o quella sottoprezzo perchè lui, evidentemente, ci guadagna comunque. La cosa che gli interessa, eventualmente, è la nostra motivazione, il nostro stile di vita frutto evidentemente della nostra cultura. Similmente nel calderone delle spese dello stato gli otto miliardi tagliati alla scuola sono bazzecole, circa il 2% della spesa totale, che assolutamente non giustificano l'accanimento con il quale vengono perseguiti.
Miha - 18-10-2008
Ieri sera la ministra avrebbe dovuto intervenire ad un convegno a Carpi al quale aveva dato la propria adesione. Naturalmente non c'era ed è strano che una personalità pubblica che afferma di non capire le ragioni di chi sciopera rifiuti sistematicamente ogni occasione di confronto. Che abbia la coda di paglia?
Ecco il volantino che abbiamo distribuito all'ingresso.

Qualche domanda che avremmo voluto fare alla ministra Gelmini.

La scorsa settimana il World Econonomic Forum di Ginevra ha pubblicato la classifica della competitività mondiale, elaborata su 134 paesi tenendo conto delle caratteristiche strutturali delle loro economie. Non stupisce che l'Italia sia scivolata di altre tre posizioni piazzandosi al 49°posto dietro Porto Rico o la Tailandia: colpisce invece che questa ricerca salvi del nostro paese solo la scuola obbligatoria e la sanità. Che senso ha, o signora Ministra, il tagliare fondi ad uno dei pochi settori che ancora funzionano nella pubblica amministrazione?
Miha - 12-10-2008
Premetto di non avere alcuna tessera sindacale in tasca e di voler cercare semplicemente le soluzioni più logiche per un'istituzione basilare come la scuola. Sono perciò rimasto davvero sconcertato alle affermazioni del segretario generale Bonanni sullo sciopero del 30 e la riforma scolastica.
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