Indymedia - 04-10-2007
Dopo 25 anni di lavoro come sindacalista degli edili napoletani Ciro Crescentini è stato licenziato dalla CGIL a seguito di una intricata vicenda che vede come protagonisti i più alti vertici sindacali di categoria della provincia.
La storia comincia nell'ottobre del 2006 quando Crescentini invia all'Ispettorato del lavoro di Napoli una denuncia a carico di alcuni cantieri napoletani. La denuncia finisce misteriosamente sulla scrivania del segretario Generale della Fillea CGIL di Napoli Giovanni Sannino. Insospettito dal fatto il sindacalista chiede allora un'indagine interna al sindacato e denuncia l'Ispettorato del lavoro per violazione della privacy e del segreto istruttorio. In seguito, insieme ad altri colleghi della segreteria provinciale, riceve una lettera direttamente da Sannino in cui gli si ricorda, stranamente, che "qualsiasi iniziativa verso le Istituzioni, Enti, Stazioni Appaltanti, Enti Bilaterali ed Istituti che a vario titolo afferiscono ai nostri settori produttivi deve essere sottoposta a conoscenza preventiva della Segreteria Generale".
La storia comincia nell'ottobre del 2006 quando Crescentini invia all'Ispettorato del lavoro di Napoli una denuncia a carico di alcuni cantieri napoletani. La denuncia finisce misteriosamente sulla scrivania del segretario Generale della Fillea CGIL di Napoli Giovanni Sannino. Insospettito dal fatto il sindacalista chiede allora un'indagine interna al sindacato e denuncia l'Ispettorato del lavoro per violazione della privacy e del segreto istruttorio. In seguito, insieme ad altri colleghi della segreteria provinciale, riceve una lettera direttamente da Sannino in cui gli si ricorda, stranamente, che "qualsiasi iniziativa verso le Istituzioni, Enti, Stazioni Appaltanti, Enti Bilaterali ed Istituti che a vario titolo afferiscono ai nostri settori produttivi deve essere sottoposta a conoscenza preventiva della Segreteria Generale".
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