Cobas - ultimi interventi
Cobas Napoli - 31-01-2019
Con la chiusura dello SPRAR di Riace, capofila nei progetti italiani, divenuto modello di inclusione riconosciuto a livello internazionale grazie al coraggioso lavoro del sindaco Mimmo Lucano, si manifesta in piena evidenza la matrice persecutoria
Cobas Bologna - 03-06-2017
Difendiamo la scuola pubblica e le maestre di San Pietro in Casale dalle falsità e dalle minacce dei cosiddetti No-gender e della loro falange fascista.
Ci risiamo, è partita l'ennesima campagna
Precari Scuola - Docenti in lotta contro la 107 - Cobas - 16-05-2017
Sono passati due anni da quel 5 Maggio di ribellione in cui 650.000 docenti, studenti e lavoratori della Scuola pubblica scesero in piazza per difendere la propria dignità e il proprio ruolo educativo...
Cobas scuola Bologna - 08-06-2015
Iniziano ad affluire i primi dati che testimoniano la volontà e la determinazione degli operatori della scuola a non volere il DDL Renzi.
Cobas Bologna - 16-05-2014
Anche i/le bambini/e che fanno attività alternativa alla religione cattolica hanno diritto alle somme per i libri di testo.
Cobas Bologna - 04-02-2014
Perché vogliamo una deroga alla quota del 3% per permettere a tutti i precari/ie di poter usufruire delle ore per il diritto allo studio.
Cobas Bologna - 29-01-2014
1000 euro all'anno sottratti ai docenti meno garantiti e remunerati.
Cobas - 13-04-2013
Dal 7 al 16 maggio prossimi nella scuola italiana, dalle elementari alle superiori, si ripeterà il distruttivo rito dei quiz-Invalsi, imposti come presunta misura della qualità del lavoro dei docenti e degli studenti e come valutazione, velleitaria e strumentale, del livello di istruzione fornita dai singoli istituti. In strutture inadeguate e in classi sovraffollate il MIUR (Ministero Istruzione, Università, Ricerca) cercherà di accelerare ulteriormente il percorso verso una distruttiva scuola-quiz, in un quadro generale di progressivo immiserimento dell'istruzione pubblica del nostro paese, che peserà come un macigno sulle future generazioni. La politica continua di tagli agli investimenti nella scuola e nell'Università dell'ultimo ventennio non poteva che determinare la situazione patologica attuale, che spiana la strada alle "proposte" private.
Cobas scuola - 15-10-2010
Napoli affronta ogni giorno con estrema fatica il grave problema di una criminalità, così aggessiva da sembrare talvolta fuori controllo. Non occorrono inchieste e studi approfonditi per valutare l'impatto micidiale che le devastanti politiche di smantellamento della scuola e dell'università pubblica hanno su un tessuto sociale disgregato. La città, afflitta dal pauroso binomio licenziamento-disoccupazione, soffocata dall'economia del vicolo e avvilita dallo stereotipo della "città di plebe", subisce ora l'oltraggio di poltiche repressive, volute da un governo reazionario, in cui la figura del Ministro dell'Interno, il leghista Roberto Maroni, assume un ruolo centrale e inequivocabile. Ieri, come risulta chiaramente da un comunicato stampa dei Cobas Scuola, ingenti forze dell'ordine non hanno trovato di meglio da fare che impegnarsi nella sorveglainza di quella pericolosissima e nota combriccola di "sovversivi" costitutita da professori, studenti e ricercatori, che atraversavano la città in unpacifico e democratico corteo di protesta che chiedeva le scarosante dimisisoni del ministro Gelmini. Un ricercatore è stato così "assicurato alla Giustizia"
Carlo Salmaso per i Cobas scuola Padova - 12-06-2007
Gli esami di Stato (la "vecchia" maturità) si avvicinano a passi da gigante. E con essi le relative dolenti note. Tutti ricordano che lo scorso anno il Ministro Fioroni, appena eletto, dovette intervenire d'urgenza per sanare la situazione che si trascinava incresciosa da un paio d'anni per cui molti commissari d'esame non erano ancora stati pagati.
Da quest'anno le commissioni sono ridiventate al 50% esterne, logico quindi che ci siano più spostamenti e quindi che necessitino più investimenti.
Considerato tutto questo, la legge 11 gennaio 2007 (Riforma degli esami di Stato), a fronte di una spesa stimata di almeno 160 milioni di euro, ha stanziato solamente 138 milioni di euro, accorpando tutti i capitoli di spesa precedentemente gestiti dagli uffici scolastici regionali.
Risultato: l'Amministrazione è costretta ad arrampicarsi sugli specchi per fare tornare i conti.
Le ipotesi che si profilano sono due...