un - anno scolastico 2011-2012
L'università che vogliamo - 01-07-2012
A un anno e mezzo dalla nomina del suo Consiglio direttivo da parte della ministra Gelmini, mentre ancora sono accesissime le polemiche intorno all'impostazione del più grande esercizio di Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) in Italia, la nuova Agenzia Nazionale per la Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) propone per le prossime abilitazioni criteri di selezione per commissari e candidati che vorrebbero innovare in senso maggiormente meritocratico lo svolgimento di concorsi già lungamente rimandati, ma che si limitano in effetti a indicare parametri puramente quantitativi, dai quali è impossibile desumere la dignità di studioso (il merito!) di chi si sottopone al giudizio e di chi giudica.
Lorenzo Picunio - 16-06-2012
Si diffonde in certi ambienti l'idea che ogni intervento sull'handicap è antieconomico, e che il cittadino disabile è un peso e non una risorsa per la società. Non a caso, quando si è aperta la discussione sull'art. 18 sono state poche le voci che hanno fatto presente come le prime vittime della libertà di licenziare sarebbero stati lavoratori disabili, donne incinte, lavoratori vicini alla pensione. Immancabilmente si sono visti arrivare gli effetti di questo "nuovo modo di pensare". Alla ricerca della "spending rewiew" la fantasia italica di molti Uffici Scolastici Regionali si è scatenata nel cercare di tagliare insegnanti di sostegno inventando nuovi limiti, variegati, per le certificazioni. Chi ha rispolverato l'idea di "disabilità uguale invalidità", chi si è lamentato di un'eccessiva disponibilità della Magistratura rispetto alle richieste dei genitori, e così via.
Lorenzo Picunio - 06-04-2012
Da quest'anno le scuole primarie non hanno più contemporaneità orarie, e quindi si perde ogni possibilità di attività di laboratorio. L'edilizia, in edifici scolastici che ormai sono in gran parte arrivati a 50-60 anni di vita è pressochè un disastro. I servizi che i comuni assicurano alle scuole (mense, trasporti, Itinerari Educativi) sono tagliati dalle finanziarie dei vari governi. Lo stesso accade per i servizi psico-pedagogici delle Asl. Non si chiamano le supplenti, e i bambini vengono divisi per le classi. Non è una richiesta ideologica chiedere che alla scuola sia assicurato il necessario per funzionare: è un interesse di tutta la società, compresi gli imprenditori.
Lorenzo Picunio - 18-02-2012
Compie novant'anni il maestro Mario Lodi, una colonna della scuola attiva italiana (quasi ognuno che è stato bambino negli ultimi trent'anni ha letto a scuola "Cipì"). Nominarlo senatore a vita sarebbe un modo per dimostrare che la scuola è importante, che il valore dell'istruzione è riconosciuto, che le politiche di sostegno alla conoscenza vincono sui tagli indiscriminati. Poi serve anche altro, ma il segnale sarebbe importante.
Lorenzo Picunio - 07-02-2012
L'Ufficio Scolastico regionale per il Veneto chiede alle scuole di comunicare a febbraio i dati sugli alunni disabili per l'anno scolastico a venire, comprese le richieste di maggior sostegno o di classi meno numerose. L'intento è buono: poter determinare il numero degli insegnanti a giugno e non a settembre, e quindi diminuire il turn over degli insegnanti stessi.
Non solo: ma viene fatta balenare un'altra possibilità positiva: alle scuole un organico funzionale (incrementato del 3% circa rispetto all'organico fissato per legge per le classi), per coprire supplenze e necessità eventuali, misurato sulla serie storica degli ultimi anni.
Lorenzo Picunio - 16-01-2012
L'inserimento nella scuola pubblica dei bambini con disabilità è un grandissimo risultato di civiltà, sancito in modo definitivo dalla legge 517 del 1977. L'esperienza di più di 30 anni dimostra quanto quella scelta abbia fatto il bene non soltanto dei bambini disabili, ma anche di tutti quei cittadini adulti di oggi che sono stati nelle scuole, da alunni, a contatto con i bambini disabili. Ogni individuo è una ricchezza, ognuno ha qualcosa da dare alla collettività. Quella dell'inserimento dei bambini e ragazzi con disabilità nella scuola di tutti è un'esperienza italiana che meriterebbe di essere generalizzata negli altri paesi.
Una bimba e la sua mamma - 21-12-2011
anche quest'anno ti scrivo per ricevere dei doni.
Mi chiamo Giulia e faccio la IV elementare in una bella scuola. A volte starei a casa volentieri con la mia mamma, ma poi penso agli amici e alle maestre ai giochi fatti insieme, alle discussioni ma anche alle tante cose che imparo, che la mia mamma dice mi serviranno da grande, e allora corro verso la mia scuola.
Nella mia scuola sono cambiate tante cose, da quando ci veniva mia sorella che ora fa la prima media. Quando sono entrata io avevamo due bidelle che ci aiutavano per andare in bagno o per trovare la giacca giusta all'uscita. Ora ne abbiamo mezza e al mattino la campanella la suona una delle maestre.
Lorenzo Picunio - 09-12-2011
Avevamo un'ottima scuola di base, in Italia. Mario Lodi, Bruno Ciari, andando indietro fino a Maria Montessori, ne sono stati - come dire - i padri fondatori. Innestata su un filone forte di attivismo cattolico e socialista, su una battaglia per l'istruzione che si è combattuta per cent'anni contro resistenze di ogni tipo. Il nerbo solido dell'Italia unita, nord con sud, città con campagna, fino alla grande conquista della legge 517/1977 con l'inserimento degli alunni disabili nella scuola di tutti; e fino all'altra grande battaglia ancora in corso, quella per l'inserimento dei "nuovi italiani".
Non l'hanno ancora del tutto sfasciata, questa scuola di base.
Lorenzo Picunio - 25-10-2011
Ridurre il numero degli insegnanti di sostegno è uno fra gli obiettivi ipotizzati da qualcuno nel cercare soluzioni per ridurre la spesa pubblica.
Tutti i lettori sanno cos'è un insegnante di sostegno? Una legge, la 517 del 1977 ha riconosciuto il diritto dei bambini con handicap ad essere inseriti nella scuola di tutti. Veniva riconosciuto un intervento di 6 ore settimanali, allora, per ogni bambino, creando quindi la figura di un insegnante apposito per questo compito.
Lorenzo Picunio - 11-10-2011
Le istituzioni scolastiche in Italia sono circa 9 mila, con una media di 80 insegnanti e 20 unità di personale A.T.A. per ciascuna. Cinque anni fa la media era maggiore di circa 5 e 3 unità rispettivamente, mancano cioè all'appello 45 mila insegnanti e 30 mila A.T.A., per un totale di 75 mila lavoratori. Questo è l'effetto di 20 mila pensionamenti all'anno, circa 30 mila assunzioni, ma queste ultime soltanto quest'anno, e soprattutto di un fenomeno ben più corposo.
Lorenzo Picunio - 03-10-2011
La discussione sulla crisi economica di questi mesi sembra volutamente ignorare (almeno nella versione diffusa da molti giornali) almeno tre aspetti importanti, che invece sono ben presenti all'attenzione degli economisti.
Da una parte il tema della spesa pubblica può essere affrontato attraverso l'imposizione fiscale sui grandi patrimoni, quella "tassazione dei ricchi" che è stata da poco decisa negli USA da Obama. Si è dimostrato che anche con un'aliquota ancora inferiore a quella sui lavoratori dipendenti, tassare i grandi patrimoni porta a risultati fiscali importanti per i bilanci nazionali.
Lorenzo Picunio - 08-09-2011
Centomila insegnanti in meno in quattro anni, 25 mila all'anno. E un calo altrettanto consistente del personale ausiliario, tecnico, amministrativo. Anche le poche assunzioni di quest'anno non modificano la sostanza di questo calo. Meno insegnanti, meno ausiliari, meno - anche - Dirigenti Scolastici (e quindi più reggenze, un preside per due istituzioni scolastiche)

Il governo Merkel, uguale schieramento politico di quello italiano, non ha toccato le spese per l'istruzione. Il governo inglese si è amaramente pentito dei tagli fatti negli ultimi anni. L'Europa non può salvarsi che con l'istruzione, la cultura, la ricerca. Tanto che - a suo tempo - l'Unione Europea aveva fissato l'obiettivo dell' 80% di diplomati nel 2020. La classe di età che avrà 18 anni nel 2020 è la classe 2002, quella che andrà in questi giorni in quarta elementare.