Mara - anno scolastico 2011-2012
Enrico Maranzana - 28-08-2012
Il superamento del centralismo e la valorizzazione dell'autonomia delle scuole sono tesi ricorrenti, condivise ma .. solo nominalmente. Situazione resa evidente dalla sovrapposizione dei postulati di molti politici, sindacalisti e commentatori alle loro dichiarazioni ufficiali. Un eloquente esempio è fornito dal regolamento di valutazione del sistema scolastico, benevolmente accolto e senza contestazioni, nonostante prefiguri una scuola eterodiretta.
La dimostrazione dell'assunto avverrà attraverso l'immersione del decreto ministeriale nel sistema di regole in cui vivono le scuole, attribuendo alle parole il significato loro assegnato dalle norme vigenti. L'argomentazione prende avvio dall'incipit del regolamento che, "in particolare", richiama l'art. 1 della legge 27 dicembre 2006 n. 296 che, al comma 610, dichiara di operare "Allo scopo di sostenere AUTONOMIA SCOLASTICA".
Enrico Maranzana - 13-08-2012
Le norme del disegno di legge sull'autogoverno delle istituzioni scolastiche statali - versione 6 agosto 2012 - non contengono elementi atti a ammodernare il servizio .. anzi!
La sterilità del provvedimento deriva dal fatto che il termine "GOVERNARE", finalità del dispositivo, è travisato: l'univoco significato, elaborato nei secoli, è stato raggirato.
L'art. 1 del DDL circoscrive il campo, oggetto dell'intervento e precisa che "Gli statuti delle istituzioni scolastiche regolano l'istituzione, la composizione e il funzionamento degli organi" da concepire "sulla base del principio della distinzione tra funzioni di indirizzo, funzioni di gestione e funzioni tecniche" [art. 2]. Una riformulazione che intorpidisce IL PRINCIPIO DI DISTINZIONE: la netta linea che separa i poteri politici dai poteri dirigenziali è molto, molto meno visibile rispetto alle formulazioni canoniche, quasi nascosta. Occultamento che appare in tutta evidenza confrontandola, ad esempio, con l'art. 37 del decreto legislativo 150/2009: "Le funzioni di indirizzo e CONTROLLO spettano agli organi di governo, le funzioni di gestione amministrative spettano alla dirigenza".
Roberto Cammarata - 09-08-2012
Sono passati esattamente nove anni, e la notizia potrebbe essere la stessa.
Anche oggi, dopo gli incendi dello scorso week-end,
la Riserva dello Zingaro non esiste di più.
La storia non ci insegna nulla...
Enrico Maranzana - 07-08-2012
La convocazione per il 6 agosto della commissione cultura della Camera per discutere il DDL sull'autogoverno delle istituzioni scolastiche ha sollevato critiche e proteste. Se la problematica fosse stata collocata nel suo ambito naturale ogni resistenza sarebbe evaporata.

LA SCUOLA È UN'"AZIENDA" in quanto "SISTEMA" orientato alla promozione delle capacità e delle competenze dei giovani.

L'efficacia della sua azione dipende dalla struttura organizzativa in cui fluiscono i suoi progetti che, in conformità ai dettami della scienza dell'amministrazione che la legge ha fatto propri, incrocia le responsabilità amministrative della dirigenza con quelle di indirizzo e controllo spettanti agli organismi collegiali.
Enrico Maranzana - 26-07-2012
L'autonomia e la partecipazione sono le finalità dichiarate dall'art 1 del DDL sull'autogoverno delle istituzioni scolastiche.

Questo scritto analizza il provvedimento per valutarne la funzionalità e la coerenza:
• l'autonomia è sollecitata e sostenuta?
• la partecipazione è stimolata e rinforzata da organismi in grado di incidere?
Enrico Maranzana - 15-07-2012
Gli studenti quando affrontano un compito in classe esibiscono comportamenti tipici e ricorrenti: la prima fattispecie è costituita da quanti leggono il testo del compito, ne individuano le richieste, specificano il risultato atteso, reperiscono i dati necessari, formulano ipotesi, le concretizzano in strategie, elaborano le risposte. Una seconda squadra è formata da quanti piegano il testo alle conoscenze e alle regolo conosciute e ne riformulano la richiesta. Ci sono infine quelli che fanno affidamento sui suggerimenti dei compagni.
Si tratta di una chiave di lettura di quanto oggi serpeggia nel mondo della scuola e che si è reso manifesto per "La Finlandia che sull'onda dei successi di PISA, ha imparato a "vendere" all'estero la propria immagine di Paese leader nell'istruzione. Il nuovo prodotto di esportazione è l'architettura scolastica".
La questione che qui si pone è: quali sono i nodi da sciogliere per adeguare l'istituzione scuola al mondo contemporaneo?
Enrico Maranzana - 11-07-2012
"L'Europa non ha niente da suggerirci in materia?" è la domanda conclusiva di uno scritto apparso in questi giorni sull'esame di Stato che, traslata, produce l'equivalente: "Mamma: dammi la mano, non so dove devo andare!".
La noncuranza per il sistema delle norme che regola la vita delle scuole, la mancanza di una terminologia condivisa, l'assunzione di un punto di vista inadeguato, l'assenza della cultura dell'organizzazione sono all'origine del diffuso disorientamento..
Enrico Maranzana - 07-07-2012
Nel corso del convegno nazionale Riordino e Nuove Tecnologie: verso Europa 2020 - Lecce maggio 2012, Maurizio Tiriticco ha aperto il suo intervento dicendo: "Non bisogna mai perdere l'insieme" .. "Non parliamo più di scuola, è scorretto parlare di scuola" e ha rinforzato gli enunciati affermando che "Oggi viviamo in una società così complessa in cui la scuola e l'istruzione costituiscono un sistema, un sottosistema del sistema paese".

"SCORRETTO" e "NON BISOGNA" sono espressioni che pongono a fondamento della vita delle scuole la visione sistemica e le condizioni prospettiche dell'equilibrio gestionale. Si tratta di una questione trascurata, in dispregio della volontà del legislatore: tematiche micro-organizzative offuscano il campo del problema e ne allontanano la razionale soluzione. E' quanto sta avvenendo per le norme sull'autogoverno delle istituzioni scolastiche, ormai in dirittura d'arrivo.
Le disposizioni su "L'autogoverno delle istituzioni scolastiche" che la commissione cultura della Camera sta definendo in sede legislativa prevedono l'abrogazione delle norme che modellano la struttura decisionale delle scuole.
Enrico Maranzana - 20-06-2012
Il ministro Profumo ha parlato dell'esame di Stato e, dopo averne tratteggiato gli aspetti positivi, ha affermato che "il nostro paese deve avviare un percorso che dia maggior trasparenza ai processi, per dar una cultura in questa direzione ai suoi cittadini ". Se tale indirizzo fosse applicato alla legge sull'esame di maturità del 69 si vedrebbero le negligenze che hanno contrastato e che continuano ad avversare l'ammodernamento del servizio scolastico: il rifiuto della cultura sistemica; l'indisponibilità dei dirigenti a superare l'obsoleto modello organizzativo gerarchico che li pone al vertice dell'istituzione; la fissità dei docenti che non accettano le mete formative che la legge indica e restano abbarbicati ai libri di testo cui delegano le loro responsabilità professionali...
Enrico Maranzana - 08-06-2012
Premiare lo studente dell'anno, gratificare chi si è distinto per il livello dei risultati ottenuti: una questione mutevole, che varia in funzione dell'ambiente di riferimento.
Il ministro Profumo ha rilasciato un'intervista in cui afferma di essere "profondamente rispettoso degli organismi collegiali" e di avere "una lunga esperienza di scuola". Per quanto riguarda il suo vissuto l'università è il riferimento primario le cui problematiche hanno natura e struttura diversa da quelle della scuola. Sul versante degli organi di governo delle istituzioni scolastiche le anticipazioni sulle linee portanti la sua "riforma" contraddicono la prima affermazione.
Questo scritto esplora la premialità quale agente di miglioramento del servizio scolastico.
Enrico Maranzana - 01-06-2012
Sono molti a pensare che il ritorno all'insegnamento tradizionale, alla buona vecchia scuola sia la via maestra, da percorrere per ridarle la dignità perduta: non è così. Un atteggiamento conservativo che è la conseguenza di riferimenti concettuali immutabili e intangibili e, in particolare, di un vocabolario rimasto vincolato ai tipici parametri dei primi anni del secolo scorso . Le conseguenze di tale fissità si possono accertare sfogliando i POF: la trasmissione della conoscenza ne costituisce l'asse portante .
La lettura della circolare sull'adozione dei libri di testo del 2012 offre l'occasione sia per mettere a fuoco le resistenze frapposte al cambiamento, sia per indicare la via all'ammodernamento del servizio scolastico.
Enrico Maranzana - 23-05-2012
Le resistenze frapposte alla laboriosità dell'INVALSI derivano dal fatto che l'organo di valutazione è un corpo estraneo al mondo della scuola, concepito per rispondere a una sollecitazione europea che richiedeva di controllare dall'esterno i risultati conseguiti. La sua costituzione è viziata da una grave carenza: l'assenza di una visione sistemica. Ben diversa sarebbe stata la situazione se la legge costitutiva fosse stata elaborata come risposta alle esigenze delle scuole e, in particolare, alla valorizzazione e al sostegno dell'autonomia che "si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione".
Enrico Maranzana - 10-05-2012
L'apprendimento, inteso come comportamento intriso di capacità e di competenze, è il fondamento del servizio scolastico: la conoscenza non è più il fine ma lo strumento, l'occasione per il potenziamento delle qualità degli studenti. Si tratta di un cambiamento epocale che ha condotto a un nuovo modello d'organizzazione scolastica. Profonde e significative sono le conseguenze del nuovo assetto sul versante della professionalità dei docenti.
Enrico Maranzana - 06-04-2012
Il ministro Francesco Profumo, in concerto con la fondazione Agnelli, ha individuato nella scuola media il punto più debole del sistema scolastico e ha espresso la volontà di riformarla: "Quelli transitori sono i momenti più difficili ai quali fino ad oggi la scuola ha dedicato poca attenzione e sui quali lavoreremo con impegno". Un'affermazione che ha il peso di una macina da mulino che, decodificata, accusa le scuole di indolenza, causa del mancato conseguimento della finalità istituzionale.
Enrico Maranzana - 21-03-2012
L'autogoverno è l'obiettivo dichiarato del DDL Aprea: l'esatta e circostanziata definizione dell'ambito in cui sorge il problema é la necessaria premessa alla ricerca dell'itinerario risolutivo.
Come il governo di una nave richiede la conoscenza delle correnti marine, dei venti, della rotta, della velatura e il possesso di una bussola e di un timone ben funzionante .. così quello della scuola implica l'identificazione delle caratteristiche dell'ambiente socioeconomico - culturale in cui è immersa, la specificazione dei caratteri del traguardo, l'ideazione di una struttura organizzativa, adeguata alla tipologia e alla dimensione del problema, assetto da equipaggiare con meccanismi di autoregolazione. Si tratta di introdurre procedimenti di controllo che capitalizzino le informazioni contenute negli scostamenti obiettivi -
risultati: il feed-back.
Enrico Maranzana - 17-03-2012
Il concetto di competenza è stato introdotto nell'ordinamento scolastico da molti decenni ma, solo in questi ultimi tempi, ha assunto rilevanza e centralità. Il fatto che sia stata necessaria una sollecitazione dell'Europa per innescare questo cambiamento di prospettiva è carico di significato.
L'innovazione ha generato un acceso dibattito che si è concentrato sulla ricerca di analogie, differenze, conflitti tra una scuola orientata alle conoscenze e un'altra che mira alla promozione di competenze.
Questo scritto vuole illuminare le ragioni che hanno impedito l'univoca interpretazione del termine "competenza".
Enrico Maranzana - 05-03-2012
Il ciclone "valutazione" si è abbattuto sulla scuola, originato da raccomandazioni europee. Il fatto che l'INVALSI radichi su una sollecitazione esterna, formulata da un ente che opera per ottimizzare l'impiego delle risorse, è di notevole significatività: la scuola è vista come una entità impenetrabile, i cui processi interni sono privi di significato per cui il controllo sarà da esercitare sui risultati che l'istituzione produce. La lettura dell'articolo della legge che ha costituito l'istituto romano offre molti elementi a sostegno di questa tesi.
Non è messa in discussione l'importanza di un organismo di vigilanza che, in parallelo con l'ordinaria gestione, segnali le devianze dall'ordinato, coordinato, strutturato, finalizzato itinerario verso la meta, per migliorarne la percorribilità.
Enrico Maranzana - 27-02-2012
Il Presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni il 27 gennaio scorso ha presentato un progetto di Legge Regionale "Per la crescita lo sviluppo e l'occupazione". In particolare nell'art.5 la proposta consente alle scuole statali di reclutare il personale docente con un concorso di istituto che realizza l'incrocio diretto fra domanda e offerta.
Enrico Maranzana - 17-02-2012
Una titolazione così perentoria deriva dall'inventariazione dei due principali nodi problematici della scuola: nulla è stato fatto per la loro soluzione, anzi, è mancata perfino la loro percezione.

La filosofia anarchica e l'individualismo, che identificano la loro controparte nello Stato, non hanno subito scalfitture: nella scuola la volontà del legislatore è sempre stata sistematicamente travisata e sterilizzata, risolta nella sola compilazione di carte di lampante inutilità.
Enrico Maranzana - 13-02-2012
La legge ha sostituito il termine "scuola" con "sistema educativo di istruzione e formazione".
Il legislatore ha affrontato il problema scolastico in conformità alle moderne tecniche per il trattamento delle situazioni complesse: lo ha scomposto in sottoproblemi e ne ha affidato la soluzione a soggetti diversi.
L'esistenza di una molteplicità di organismi implica sia la distinzione delle funzioni, sia il relativo coordinamento.
Si tratta di una problematica aggredita e risolta dall'art. 37 del decreto legislativo 150/2009 sulla dirigenza pubblica che riafferma e "rafforza il principio di distinzione tra le funzioni di indirizzo e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti alla dirigenza".
Ecco perché il voler "valorizzare il ruolo e la leadership del dirigente all'interno dell'autonomia scolastica e della comunità professionale" è sintomo di disorientamento e di confusione.
Enrico Maranzana - 27-12-2011
Il ministro Profumo ha detto: "Se uno dei miei nonni si svegliasse: capirebbe poco degli strumenti con cui funziona la società italiana .. poi se tornasse a scuola... beh, lì gli si presenterebbe un panorama sostanzialmente uguale .. con gli stessi banchi di formica verde". "I nostri ragazzi sono nativi digitali e a scuola si impara solo il 20%". "Una scuola che ha bisogno di strumenti diversi". "I libri si spostino sui tablet".
La sostanziale immutabilità del servizio è stata riconosciuta mentre la direzione della futura azione del governo non appare convincente in quanto deriva da una visione di superficie e dalla mancata percezione dell'origine del male che ammorba l'istituzione scuola.
In questa nota si tratteggeranno alcuni interventi di natura culturale, giuridica, sistemica, organizzativa, utili al riallineamento della scuola al mondo contemporaneo.
Enrico Maranzana - 15-12-2011
La torre di Babele e la confusione dei linguaggi sono un'analogia calzante della situazione in cui versa la scuola italiana.
L'attenta lettura dell'articolo cardine del D.P.R. sull'autonomia offre materia sufficiente per illuminare la scena e fornisce l'occasione per riflettere sul significato di alcuni concetti: "L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento"
Enrico Maranzana - 19-11-2011
Per incidere sulla qualità dell'istruzione è necessario agire nella fase di ideazione e di specificazione dei risultati attesi, in quelle dello svolgimento e dell'applicazione delle strategie gestionali, della misurazione e della valutazione degli scostamenti dei risultati conseguiti con gli obiettivi programmati e, infine, collocando l'assetto generale nel lungo periodo per valutarne dinamica e adeguatezza.
Enrico Maranzana - 26-10-2011
Il mondo corre e la scuola sta a guardare, ferma agli inizi del '900, quando la sua funzione era integrare gli studenti in un contesto socio-economico-culturale in lentissima evoluzione. Oggi, che tutto cambia e si ristruttura velocemente, anche per effetto della tecnologia, la questione relativa "al cosa e al come insegnare" si complica a dismisura, senza trovare risposte convincenti. Eppure il legislatore, interpretando le istanze della società contemporanea, ha elaborato indirizzi chiari e univoci che le scuole, però, hanno disatteso.
Enrico Maranzana - 13-10-2011
Il ministro Gelmini, commentando l'eliminazione di circa un quinto delle domande predisposte per selezionare la futura classe dirigente della scuola, ha affermato: "La commissione che ha prodotto i test non l'ho nominata io. Sono errori gravi, non mi capacito. Gli autori non saranno retribuiti e l'agenzia che li ha scelti sta valutando se chiedere i danni" [la repubblica 9/10]. La batteria di test, però, è stata pubblicata sul sito del ministero, interfaccia dell'istituzione con il paese. Inoltre molti membri della commissione sono persone competenti, di indubbia professionalità e esperienza. Quali sonoallora le cause di questa stupefacente situazione? Eccone alcune.
Enrico Maranzana - 07-10-2011
L'immobilismo, il rifiuto della scientificità e la negligenza caratterizzano l'attuale gestione della scuola italiana: alle direttrici elaborate dal legislatore per sviluppare e adeguare l'istituzione al contesto contemporaneo si contrappongono l'indisponibilità al cambiamento e l'irrazionale difesa di una mentalità e di un'operatività primordiali.
Il concorso bandito per la selezione della futura classe dirigente della scuola fornisce materia sufficiente per dimostrare la fondatezza della denuncia: si metteranno a confronto le norme vigenti con le batterie dei test preselettivi elaborati dal MIUR.
Enrico Maranzana - 20-09-2011
Il 10 settembre il MIUR ha diramato due comunicati in cui "sottolinea l'importante ruolo che le università sono chiamate a ricoprire in questa fase di attivazione dei TFA transitori e dei futuri percorsi abilitanti" e in cui prefigura un "Tirocinio da svolgere direttamente a contatto con le scuole e col «mestiere» di insegnante, perché insegnare non può essere solo teoria ma anche pratica".
I laboratori costituiscono l'architrave dell'intero impianto formativo delineato dal ministero: riflettendo sul suo significato si realizza il primo foro del crivello di cui si parla nel titolo.
La scelta di far gravitare la formazione iniziale dei docenti sui laboratori è obbligata e ha una duplice origine.
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