un - anno scolastico 2009-2010
Laura mamma di un bambino dislessico - 27-07-2010
Dopo 10 anni di lunga attesa è stata recentemente approvata alla Camera, all'unanimità, la legge di tutela degli studenti con DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia - ora al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva.
Per tutti i genitori di bambini e ragazzi dislessici/DSA è un importante traguardo, preannunciato dall'approvazione negli ultimi anni di numerose leggi regionali volte a colmare il vuoto legislativo nazionale. Ma non possiamo ancora esultare. Per l'approvazione definitiva il Senato deve convalidarne le numerose modifiche. E se non lo facesse? Basterebbe anche una sola virgola per rimettere tutto in discussione e riprendere il rimpallo parlamentare, anche all'infinito. Funziona così in Italia, a meno che non ci sia il traino di forti interessi economici. Ma di mezzo, in questo caso, c'è qualcosa di ben più importante, dal valore inestimabile: c'è il futuro di tanti bambini e ragazzi intelligenti che non riescono a leggere, scrivere ed operare con i numeri con la stessa naturalezza dei loro compagni. Per apprendere e mettere in campo tutte le loro capacità hanno solo bisogno di modalità didattiche diverse, capaci di bypassare le difficoltà strumentali. Spesso invece, incompresi, tacciati di stupidità e pigrizia, derisi dai compagni e lasciati ai margini, perdono ogni motivazione allo studio e scivolano nell'insuccesso scolastico che ben presto si riversa negativamente in ambito personale, sociale e relazionale.
Unione Sindacale di Base della scuola - 31-05-2010
Un senatore del PDL, tal Giorgio Rosario Costa, presenta un disegno di legge che pare sia il più corto della storia, soltanto 16 parole, col quale propone di far slittare l'avvio dell'anno scolastico ad ottobre. Questo il testo: "Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre". La telegraficità di tale proposta fa comprendere quale sia la considerazione di cui gode la scuola pubblica tra le fila del governo. Il ministro Gelmini si dichiara immediatamente "molto aperta" alla proposta di far cominciare l'anno scolastico dopo il 30 settembre. Come si può evitare di pensare che dietro si nasconde qualche altro brutto scherzo a danno dei lavoratori della scuola e soprattutto dei precari?
Antonio Budruni - 14-05-2010
Di fronte al disastro della scuola pubblica, ai tagli delle risorse, del monte ore e del personale, di fronte al dilagante degrado di uno dei principali pilastri dello sviluppo economico, sociale e culturale del Paese, non si può stare a guardare.
Pensiamo che l'intera categoria debba reagire con forza di fronte allo smantellamento della scuola di tutti.
L'ultima arma che la categoria può utilizzare per incidere davvero è il blocco degli scrutini e degli esami.
Noi sottoscritti siamo pronti ad agire, ma abbiamo la consapevolezza che l'azione di una sola scuola sia improduttiva. Chiediamo a tutti i colleghi e al personale della scuola italiana di esprimersi.
Attendiamo fiduciosi.
una maestra - 04-05-2010
Ore 9,00 del giorno lunedì 3 maggio 2010. i bambini in classe sono tutti presenti, e la mia collega di italiano decide di somministrare una prova propedeutica allo svolgimento dei test INVALSI relativi alla sua area disciplinare che sarà distribuita nei prossimi giorni.

La prova consiste in cinque fotocopie il cui contenuto prevede l'abilità del bambino nell'abbinare una ventina di parole circa ai relativi disegni equivalenti.

Siamo in una II elementare, e a questi bambini viene richiesto nell'arco di cinque minuti, molti di più di quelli previsti dall'INVALSI che ne richiede due, di associare circa un'ottantina di parole ad altrettanti disegni, e siamo sempre in una II elementare (!)

Una bambina, allo scadere del tempo, non riesce a completare il lavoro, e dunque si mette a piangere, ha un respiro affannoso a causa dell'agitazione, il suo senso di disagio e di disuguaglianza è palpabile ed è quindi in preda ad una piccola (come d'altronde lei) crisi di panico.
Laura mamma di un bambino dislessico - 08-03-2010
Gentile Direttore,
sono mamma di un bambino dislessico e mi trovo nuovamente di fronte ad insegnanti che intervengono non solo nelle scuole ma anche nei media ad inveire furiosamente contro il riconoscimento della dislessia e degli altri disturbi specifici di apprendimento (disgrafia, disortografia e discalculia) in nome di un egualitarismo tanto massificante quanto anacronistico.
Ma a cosa serve tutta la loro decantata esperienza di insegnamento se non hanno ancora capito che è la scuola che deve riconoscere le specificità individuali, che è la scuola che deve adattarsi ai bisogni formativi degli allievi (e non viceversa), che è la scuola che deve dare gli strumenti di apprendimento di cui ciascun bambino ha bisogno? Equità non significa dare a tutti la stessa cosa ma a ciascuno ciò di cui ha bisogno.
Lorenzo Picunio - 30-01-2010
"Obiettivo di Lisbona" è l'80% di diplomati entro il 2020. Questo 80% di diplomati sarà all'interno dai nati nel 2002, 2003 (cioè i bambini che sono oggi in prima e seconda elementare) ed oltre. Questo significa che occorre - oggi, non domani - un formidabile piano di investimenti per la scuola pubblica. Esattamente il contrario di quello che il ministro Gelmini ha intenzione di fare.
Infatti: alle scuole viene tolto - decisione di poche settimane fa - circa metà del fondo per il finanziamento comprendente voci quali le supplenze, le pulizie, il materiale didattico. Naturalmente il tema più significativo è quello delle supplenze...
Una piccola studentessa di quarta liceo - 13-01-2010
... E allora, voi che avete i mezzi per comunicarlo alla gente, urlatelo al mondo, che così non va! Che bisogna cambiare. Che non si può semplicemente lasciare che la realtà scorra, fregandocene. Aprite gli occhi, perché stiamo sbagliando, e ci perdiamo la vita. Aprite il cuore, perché queste cose non succedano mai più. Credo che sarebbe una cosa utile e importante, che riflettessimo un po'. Anche se a dirlo sono solo io, una piccola studentessa di quarta liceo.
Lorenzo Picunio - 09-01-2010
Il trattato di Lisbona prevede che entro il 2020 dovremo avere l'80% di diplomati.
Per arrivare a questo si tagliano - Circolare Ministeriale del 21 dicembre 2009, regalo di Natale - circa metà dei fondi destinati alle scuole per miglioramento dell'offerta formativa, supplenze, pulizie, funzionamento amministrativo e didattico.

Già le scuole soffrono del taglio del personale, già risentono dei tagli alle A.S.L. (si pensi al sostegno e alle accudienti) e agli enti locali, già le classi superano i 25 alunni.

Si risolve questa situazione?
Lorenzo Picunio - 19-12-2009
Le parole di Matteo risuonano in tutte le grandi religioni. Sembrano il contrario della frase di Bush «Il tenore di vita degli americani non è negoziabile». Diritti contro interessi, umanità contro denaro. Il reato di clandestinità è appunto la ...