Lorenzo - anno scolastico 2009-2010
Lorenzo Picunio - 30-01-2010
"Obiettivo di Lisbona" è l'80% di diplomati entro il 2020. Questo 80% di diplomati sarà all'interno dai nati nel 2002, 2003 (cioè i bambini che sono oggi in prima e seconda elementare) ed oltre. Questo significa che occorre - oggi, non domani - un formidabile piano di investimenti per la scuola pubblica. Esattamente il contrario di quello che il ministro Gelmini ha intenzione di fare.
Infatti: alle scuole viene tolto - decisione di poche settimane fa - circa metà del fondo per il finanziamento comprendente voci quali le supplenze, le pulizie, il materiale didattico. Naturalmente il tema più significativo è quello delle supplenze...
Lorenzo Picunio - 09-01-2010
Il trattato di Lisbona prevede che entro il 2020 dovremo avere l'80% di diplomati.
Per arrivare a questo si tagliano - Circolare Ministeriale del 21 dicembre 2009, regalo di Natale - circa metà dei fondi destinati alle scuole per miglioramento dell'offerta formativa, supplenze, pulizie, funzionamento amministrativo e didattico.

Già le scuole soffrono del taglio del personale, già risentono dei tagli alle A.S.L. (si pensi al sostegno e alle accudienti) e agli enti locali, già le classi superano i 25 alunni.

Si risolve questa situazione?
Lorenzo Picunio - 19-12-2009
Le parole di Matteo risuonano in tutte le grandi religioni. Sembrano il contrario della frase di Bush «Il tenore di vita degli americani non è negoziabile». Diritti contro interessi, umanità contro denaro. Il reato di clandestinità è appunto la ...
Francesco Di Lorenzo - 25-11-2009
L'aria che si respira in giro non è delle migliori. Aria di assuefazione, in qualche modo. Forse dovuta principalmente alla mancanza di un progetto politico alternativo. In breve, non c'è 'nessuno' che dia forma e forza al disagio che pure si vive. Ma, questo è un altro discorso, forse. Sulla scuola, però, le mistificazioni passano, crescono e diventano abitudini mentali. I percorsi, tortuosi e profondi che prendono il via da una parte e arrivano a sposare idee e concetti della parte opposta, sono infiniti. Neanche si riesce più a ricavarne la genesi.
Francesco Di Lorenzo - 15-09-2009
La rivolta studentesca nel sessantotto investe Berkeley, Berlino, Nanterre, Tokyo, Londra, Milano...e tutte le altre città e cittadine di mezzo mondo. La rivolta iniziata nei campus universitari americani si trasforma in una protesta contro l'ordine sociale, la guerra, la famiglia, i valori della società borghese. Spontanea, gioiosa, libertaria e creativa, ma anche violenta, rivendicava "l'immaginazione al potere" e consacrò la nascita di una 'controcultura'.

In Italia la ricostruzione storica del clima di allora può essere quella del giornale Il Giorno, nelle cui pagine un articolo di Sergio Turone allarma: "Scuola, si apre un anno difficile". La vera e propria esplosione si ha all'inizio dell'anno scolastico..., e non era difficile da prevedere....