Laura - anno scolastico 2009-2010
Laura Alberico - 21-08-2010
E' notizia di oggi il perdono inviato tramite facebook che il giovane salvatosi nell'incidente stradale ha trasmesso al suo compagno purtroppo deceduto. Un perdono che come tutti i sentimenti viene "consumato" insieme a milioni di persone senza quel necessario velo di riserbo che le emozioni più profonde richiedono. Il punto su cui bisogna riflettere è proprio questo: la necessità diventata quasi parossistica dei giovani di mettere allo stesso livello gli aspetti concreti della vita con quelli che invece riguardano la sfera affettiva e sentimentale.
Laura mamma di un bambino dislessico - 27-07-2010
Dopo 10 anni di lunga attesa è stata recentemente approvata alla Camera, all'unanimità, la legge di tutela degli studenti con DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia - ora al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva.
Per tutti i genitori di bambini e ragazzi dislessici/DSA è un importante traguardo, preannunciato dall'approvazione negli ultimi anni di numerose leggi regionali volte a colmare il vuoto legislativo nazionale. Ma non possiamo ancora esultare. Per l'approvazione definitiva il Senato deve convalidarne le numerose modifiche. E se non lo facesse? Basterebbe anche una sola virgola per rimettere tutto in discussione e riprendere il rimpallo parlamentare, anche all'infinito. Funziona così in Italia, a meno che non ci sia il traino di forti interessi economici. Ma di mezzo, in questo caso, c'è qualcosa di ben più importante, dal valore inestimabile: c'è il futuro di tanti bambini e ragazzi intelligenti che non riescono a leggere, scrivere ed operare con i numeri con la stessa naturalezza dei loro compagni. Per apprendere e mettere in campo tutte le loro capacità hanno solo bisogno di modalità didattiche diverse, capaci di bypassare le difficoltà strumentali. Spesso invece, incompresi, tacciati di stupidità e pigrizia, derisi dai compagni e lasciati ai margini, perdono ogni motivazione allo studio e scivolano nell'insuccesso scolastico che ben presto si riversa negativamente in ambito personale, sociale e relazionale.
Laura Alberico - 07-07-2010
La comunicazione significa letteralmente "mettere in comune" e su questo presupposto la collettività fonda i suoi valori di uguaglianza e democrazia. Soltanto in queste condizioni è possibile costruire una società aperta e pluralistica nella quale la ...
Laura Alberico - 11-06-2010
Immagino la scuola come una signora attempata, desiderosa a tutti i costi di non mostrare la sua vera età. E per questo ogni anno affida il suo corpo alle cure estetiche più avanzate, un ritocco di qua e poi un ridimensionamento dove gli "accumuli" di grasso hanno lasciato il segno di forme tondeggianti. Sono cure costose ma necessarie per apparire sempre in forma e pronta a dimostrare che gli anni passano ma si può fare qualcosa per fermare il tempo. La signora è sempre pronta a fare qualunque sacrificio economico pur di apparire in perfetta forma fisica, le apparenze d'altronde hanno il potere di costruire una immagine perfetta e priva di difetti.
Laura Alberico - 05-06-2010
Ci sono sogni che non si avverano perchè rimangono nel limbo dei pensieri, un'anticamera della realtà dove i diritti e i doveri sono ancora soldati senza macchia e pronti a difendere gli ideali calpestati e ignorati. Non c'è guerra senza perdenti e ...
Laura Alberico - 27-05-2010
Essere e avere non hanno più radici di appartenenza e di crescita personale perchè sono diventati modelli privi di contenuto e di valori, un parametro di riferimento instabile a cui l'individuo conferisce, di volta in volta, il significato più utile e spendibile sul piano concreto. I verbi ausiliari restano sulla carta e le loro declinazioni, i modi e i tempi, appartengono a un passato...remoto. C'è una massima molto bella del politico francese Jean Jaurès che riesce in qualche modo a ridare colore e vitalità a una funzione importante come quella dell'insegnamento: " Non si insegna ciò che si sa o si crede di sapere, si insegna e si può insegnare soltanto quello che si è". Parole semplici ma essenziali e significative che racchiudono il segreto di una individualità critica, capace di riuscire a trasmettere quei valori oggi in gran parte sopraffatti da una cultura di massa che si basa soltanto sul verbo "avere".
Laura Alberico - 22-05-2010
Come ogni anno i docenti sono chiamati ad esprimersi in merito alla valutazione degli alunni. Questo momento evidenzia in tutta la sua complessità quello che separa, nelle istituzioni scolastiche, il dire dal fare. Facendo un passo indietro ripercorro gli inizi dell'anno scolastico e tutte le parole spese per progettare e sciogliere i nodi della didattica e dell'innovazione, in nome di un non ben identificato obiettivo che è poi quello dove confluiscono saperi e competenze, abilità ed educazioni.
Laura Ceccon - 21-05-2010
Le esternazioni "negazioniste" sulla dislessia e i DSA (disturbi specifici di apprendimento), tornano alla ribalta ogni qualvolta la legge nazionale in discussione faccia un piccolo passo in avanti. Solitamente sono espresse sui media da "gente comune" che riprende con toni da crociata le note campagne denigratorie contro la psichiatria ed in particolare contro l'ADHD mettendo nel calderone, senza alcun distinguo, anche i DSA.
Stupisce però vedere scritte le stesse identiche affermazioni (pubblicate da un quotidiano a fine aprile) a firma del Prof. Giorgio Israel, consulente del Ministero dell'Istruzione, ma si sa non è il titolo né l'occupazione a garantire la qualità.
Laura Alberico - 10-05-2010
In questa società malata le difese immunitarie tendono ad abbassarsi sempre più. Si parla spesso di "immunità parlamentare", quel concetto poco conosciuto che attribuisce ai politici una sorta di salvaguardia inattaccabile contro accuse e processi che non vedono quasi mai la fine e pertanto restano relegati nel limbo del dubbio.C'è però anche l'immunità delle persone comuni, quelle che ogni giorno conducono una vita di precariato e che esercitano il loro mestiere in quartieri dove il disagio è il pane quotidiano.
Laura Alberico - 17-03-2010
Non siamo nati con la penna in mano eppure sembra che il nostro lavoro sia sempre stato quello di uno scrivano fiorentino. Ma quelli erano altri tempi, luoghi e incontri di ideali e sentimenti, parole adesso vuote che nonostante tutto ci portiamo dietro come un bagaglio di ricordi su cui con fatica ricucire il presente.

Le storie personali degli insegnanti non sono tutte uguali eppure raccontano la quotidianità nella sua spesso impossibile ricerca del significato e del valore intrinseco della comunicazione, quel ponte instabile sul quale idee e convinzioni si intrecciano e si consumano, voci sempre più flebili e inascoltate perchè avulse dalla realtà concreta in cui il verbo avere ha cancellato e screditato il verbo essere.
Laura mamma di un bambino dislessico - 08-03-2010
Gentile Direttore,
sono mamma di un bambino dislessico e mi trovo nuovamente di fronte ad insegnanti che intervengono non solo nelle scuole ma anche nei media ad inveire furiosamente contro il riconoscimento della dislessia e degli altri disturbi specifici di apprendimento (disgrafia, disortografia e discalculia) in nome di un egualitarismo tanto massificante quanto anacronistico.
Ma a cosa serve tutta la loro decantata esperienza di insegnamento se non hanno ancora capito che è la scuola che deve riconoscere le specificità individuali, che è la scuola che deve adattarsi ai bisogni formativi degli allievi (e non viceversa), che è la scuola che deve dare gli strumenti di apprendimento di cui ciascun bambino ha bisogno? Equità non significa dare a tutti la stessa cosa ma a ciascuno ciò di cui ha bisogno.
Laura Alberico - 18-02-2010
Ad uso e consumo la televisione ci offre ogni anno lo spettacolo del Grande fratello. L'occhio indiscreto della telecamera cattura e amplifica le "naturali" attitudini dei partecipanti: esternazioni e imprecazioni, discussioni e aggressività a buon mercato. E ogni anno lo scenario diventa più greve e inutile nella sua totale mancanza di stimoli positivi per il pubblico giovane, abituato ormai ad assorbire modelli e copioni da riprodurre inconsapevolmente nella vita reale. Si parla spesso e forse troppo della preoccupante mancanza di valori dei giovani, della loro superficialità e aggressività senza ragione. Notizie che fanno scalpore ma che subito vengono messe nel dimenticatoio perchè dopo le parole mancano i fatti.
Laura Alberico - 13-02-2010
Una vita povera quella in cui si consuma tutto, soprattutto i sentimenti e le emozioni. Si consumano parole velate di moralità e pregiudizio, di comprensione e immedesimazione per confondere ed anestetizzare verità e debolezze di una società al limite del collasso. Opinionisti in prima fila a confondere le acque, a spiegare i dubbi dell'animo con benevolenza ed empatia, ad indicare le strade possibili per risorgere dalla condizione di perdente.
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