L - anno scolastico 2009-2010
Laura Alberico - 21-08-2010
E' notizia di oggi il perdono inviato tramite facebook che il giovane salvatosi nell'incidente stradale ha trasmesso al suo compagno purtroppo deceduto. Un perdono che come tutti i sentimenti viene "consumato" insieme a milioni di persone senza quel necessario velo di riserbo che le emozioni più profonde richiedono. Il punto su cui bisogna riflettere è proprio questo: la necessità diventata quasi parossistica dei giovani di mettere allo stesso livello gli aspetti concreti della vita con quelli che invece riguardano la sfera affettiva e sentimentale.
Gianfranco Pignatelli - 20-08-2010
Le rosse - recita un luogo comune - portano male. Non ci credete? È solo superstizione? Allora stiamo ai fatti. Siena, vigilia del Palio dell'Assunta, contrada - manco a dirlo - della civetta. Un turista francese partecipa alla rituale cena che precede la competizione quando, puntuale, la festa si tramuta in dramma. Da un balconcino si stacca un supporto in pietra che cade, giusto giusto, sulla testa del malcapitato turista. Morto. Eppure la ministra Michela Vittoria Brambilla, detta "la rossa", lo aveva detto chiaro e tondo. Il Palio va eliminato. Porta male, uccide. Lei per certo - sussurrano in tanti - neanche porta bene. Sì, la sortita era una boutade estiva, lanciata per guadagnare la ribalta della cronaca. Intanto, il sospetto che la rossa porti iella si concretizza.
Gianfranco Pignatelli - 07-08-2010
La corruzione indebita ogni italiano per 25.000 euro all'anno. Per pagarlo, un professore di liceo deve lavorare 20 mesi ogni anno. L'evasione fiscale, poi, costa più del doppio: 150 miliardi di euro, quanto basterebbe per una legge finanziaria al mese. A beneficiarne le cosche dei soliti furbi e farabutti.

Con i politici finalmente in ferie, gli spot per il governo sono affidati ai rincalzi. E' il momento di Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate, che, raggiante, espone il record, così lo definisce. Il risultato, che merita un'intervista a reti unificate, ammonta a cinque miliardi, integralmente recuperati all'evasione. Un risultato lusinghiero, non c'è dubbio. Peccato che l'evasione fiscale italiana superi i 150 miliardi all'anno.

Libero Tassella - 31-07-2010
1) Immediato e integrale rispetto della sentenza TAR Lazio promossa a seguito del ricorso indetto dallo Snals con ridefinizione dell'organico di diritto 2010/11 per istituti tecnici e istituti professionali, con rifacimento della mobilità nella scuola secondaria pubblicata il 23.7.2010.
2) Integrale rispetto della sentenza TAR Lazio promossa da flc CGIL e altri con il ripristino in organico di fatto dei posti tagliati a seguito dell'applicazione della circolare ministeriale sull'organico di diritto 2010/11, disposto con una nuova circolare sull'organico di fatto.
3) Concessione di tutti i posti in deroga per il sostegno richiesti dalle scuole.
4) Integrale rispetto nelle classi prime della norma sul tetto degli alunni in presenza di disabile grave.
5) Applicazione per gli immessi in ruolo negli anni scolastici precedenti per quanto riguarda le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie delle medesime norme previste per i trasferimenti, art 2 comma 2 CCNI, in applicazione legge 124/99 con l'eccezione dei docenti destinatari di precedenze, come accade per la provincia di Trento.
6) Depennamento immediato degli immessi in ruolo 2010/11 dalle GE con una precisazione in merito all'art 36 del CCNL, non applicabile nell'anno dell'immissione in ruolo.
7) Ripristino della norma in merito all''attribuzione degli spezzoni orari
Laura mamma di un bambino dislessico - 27-07-2010
Dopo 10 anni di lunga attesa è stata recentemente approvata alla Camera, all'unanimità, la legge di tutela degli studenti con DSA - Disturbi Specifici di Apprendimento quali dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia - ora al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva.
Per tutti i genitori di bambini e ragazzi dislessici/DSA è un importante traguardo, preannunciato dall'approvazione negli ultimi anni di numerose leggi regionali volte a colmare il vuoto legislativo nazionale. Ma non possiamo ancora esultare. Per l'approvazione definitiva il Senato deve convalidarne le numerose modifiche. E se non lo facesse? Basterebbe anche una sola virgola per rimettere tutto in discussione e riprendere il rimpallo parlamentare, anche all'infinito. Funziona così in Italia, a meno che non ci sia il traino di forti interessi economici. Ma di mezzo, in questo caso, c'è qualcosa di ben più importante, dal valore inestimabile: c'è il futuro di tanti bambini e ragazzi intelligenti che non riescono a leggere, scrivere ed operare con i numeri con la stessa naturalezza dei loro compagni. Per apprendere e mettere in campo tutte le loro capacità hanno solo bisogno di modalità didattiche diverse, capaci di bypassare le difficoltà strumentali. Spesso invece, incompresi, tacciati di stupidità e pigrizia, derisi dai compagni e lasciati ai margini, perdono ogni motivazione allo studio e scivolano nell'insuccesso scolastico che ben presto si riversa negativamente in ambito personale, sociale e relazionale.
Libero Tassella - 21-07-2010
Ci hanno tolto gli scatti, la progressione di carriera, conservarla per la CISL sarebbe stato utopistico, ciò appare dalla lettura del suo comunicato del 15 luglio in cui è presentato come grande risultato la sola promessa di un risarcimento economico esclusivamente per chi matura lo scatto nel prossimo triennio, sempre che i Ministeri Istruzione e Finanze si mettano d'accordo, sentite le OOSS, utilizzando a questo fine soldi già nostri, presi dai tagli delle classi, cioè dalla dismissione della scuola pubblica statale; ma gli scatti in pratica non ci sono più. Non credo che l'altro ramo del Parlamento ora possa correggere quanto è stato approvato in Senato, non c'è tempo e poi, come sappiamo, ancora una volta sarà posta la fiducia da parte del governo Berlusconi. Se la finanziaria dei tagli è stata quella della dimissione della scuola pubblica statale con la perdita di migliaia di posti di lavoro, questa seconda è la finanziaria della miseria per gli insegnanti italiani.
Antonio Vigilante - 21-07-2010
La distinzione tra trasmettere e comunicare è al centro della riflessione di Danilo Dolci. Per Dolci la scuola, come i mass-media, non comunica, ma fa semplice trasmissione, che è ciò che accade quando v'è un processo unidirezionale, il passaggio di un messaggio dall'emittente al destinatario, senza che quest'ultimo possa a sua volta parlare all'emittente. Nella trasmissione non c'è vero scambio umano: è il processo sterile dell'indottrinamento. È solo nella comunicazione, nello scambio circolare e reciproco, che si cresce, ci si arricchisce a vicenda, si fa autentica cultura.
Gianfranco Pignatelli - 21-07-2010
Le occasioni, si sa, sono da cogliere.

Il 19 luglio di occasioni ce n'erano ben due.

Una, a Palermo, dove si commemorava un martire dello stato e della mafia.

L'altra, a Milano, dove si premiava chi fa martire lo stato con le mafie. ...
Antonio Vigilante - 19-07-2010
La Gelmini annuncia il progetto "Qualità e merito", ispirato dal guru Roger Abravanel, autore di un libro che si intitola "Meritocrazia".
Sembra un valore incontestabile, la meritocrazia. Ognuno di noi, quando finisce in ospedale, vorrebbe essere curato da medici preparati e da infermieri competenti; ognuno vorrebbe che il proprio docente universitario - o il docente dei propri figli - occupasse quella cattedra per i suoi meriti, e non per diritto di successione; ognuno vorrebbe, infine, essere governato dai migliori, e non da avanzi di galera.
E tuttavia la parola ha in sé qualcosa di sospetto.
Meritocrazia vuol dire che nella società fa strada chi ha i meriti. E chi decide chi ha i meriti? La scuola, nel periodo di formazione; e poi le commissioni dei concorsi, che selezionano docenti, medici, magistrati, eccetera. Ma come avviene questa selezione?
Francesco e altri - 14-07-2010
Domenica 4 luglio 2010 si è tenuto a Parma l'Incontro Nazionale delle Scuole, al quale hanno preso parte genitori e docenti impegnati nella Difesa della Scuola della Costituzione provenienti dalle seguenti città: Torino, Novara, Milano, Bologna, Modena, Ferrara, Piacenza, Vicenza, Padova, Roma, Napoli, Carpi, Parma, Versilia, Lucca, Livorno, Genova.
L'Incontro Nazionale delle Scuole si poneva i seguenti obiettivi:
1) comprendere dalla voce di chi ne è stato testimone e protagonista, il livello di mobilitazione che le diverse realtà territoriali hanno espresso nell'anno scolastico appena concluso;
2) valutare il livello di mobilitazione che sarà possibile esprimere nei prossimi mesi, ed in particolare nel mese di settembre 2010;
3) confrontarsi sulle iniziative di protesta e di sensibilizzazione finora realizzate contro la "riforma" Gelmini, i tagli agli organici e ai finanziamenti alla scuola pubblica;
4) delineare possibili strategie da mettere in atto a livello locale e nazionale a partire dalle prossime settimane.
Giocondo Talamonti - 13-07-2010
La cronaca sportiva ci propina ogni giorno notizie che nulla hanno a che vedere con i principi ispiratori dello sport. La competitività e la presenza di sponsor hanno modificato il quadro di riferimento, spesso trasfigurandolo fino al punto da rendere tollerabili comportamenti sleali, manomissioni di risultati, scorciatoie per la vittoria. In una parola, la perdita dei valori fondanti il gesto atletico si è così diffusa, per effetto del ricorso a strumenti alternativi all'impegno e alla solidarietà, da divenire compatibile con l'atteggiamento di chiunque pratichi una disciplina sportiva. E, quel che è peggio, anche in assenza di pungoli provenienti da sponsor esigenti, ma suggeriti da un unico, assillante, irrinunciabile obiettivo: la vittoria. Se questa arriva come conseguenza di comportamenti coerenti con l'etica sportiva, sarà un utile esempio per quanti ne seguono le vicende che l'hanno determinata, ma se deve essere ottenuta a tutti i costi, allora è quanto di più deleterio si possa indicare.
77° Commissione del LS Segrè di Torino - 13-07-2010
Ma, in realtà, non è questione di quei quattro soldi che non ci vogliono dare. Si tratta di altro. È in primo luogo e soprattutto una questione di principio. Da anni ci vediamo trattati sempre peggio in quanto lavoratori della scuola in specifico e del settore pubblico in generale. Dobbiamo essere consapevoli che se continuiamo a tacere, tale situazione procederà e si aggraverà ulteriormente. Soltanto prendendo posizione in modo unitario, solidale, fattivo, soltanto da una risposta collettiva in questa direzione possiamo attenderci qualcosa.
Quello che vogliamo allora non sono semplicemente i nostri quattro soldi, che potremmo sempre devolvere a calciatori, veline e imprenditori bisognosi... Il senso del nostro discorso è che si metta un punto fermo a una situazione in rapida degenerazione, si acquisisca consapevolezza di quanto accade e si agisca di conseguenza.
Linda - 10-07-2010
Negli ultimi giorni, forse a causa del caldo, devo dire che gli onorevoli ci stanno dispensando perle di saggezza come fossero acqua.
Vorrei riflettere insieme a voi, su quelle che riguardano il settore della scuola.
Il Presidente Fini ha dichiarato: in Italia è in emergenza educativa!
Autorevolissimo, tra l'altro detto da un dottore in pedagogia.
Ha affermato anche che "il servizio nel campo dell'istruzione rappresenta un primario interesse per l'intera comunita' nazionale''.
Tradotto dal politichese al cittadinese vuol dire soldi cash!
Ma se d' "investimenti" si parla, il problema è che non sono per scuola pubblica, alla quale sono rivolti solo tagli, ma riguardano esclusivamente la scuola privata.
Afferma inoltre l'onorevole Fini che ovviamente, essa dovrebbe essere oggetto di valutazioni, ma mi chiedo: quando, quali, da chi?
Lidia P. - 08-07-2010
Lettera aperta all'Onorevole Mariastella Gelmini, Ministro della Pubblica Istruzione

Onorevole Ministro,
sono una docente a tempo indeterminato di una Scuola Secondaria di 1° grado, quest'anno incaricata come Presidente di commissione agli Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di Istruzione.
Voglio condividere con Lei alcune riflessioni, derivanti dalla mia esperienza personale e da tante affermazioni ascoltate da colleghi dell'Istituto Comprensivo in cui lavoro e di quello in cui ho presieduto gli esami.
Vorrei parlarLe di tanti aspetti della nostra Scuola, dal suo livello generale ai programmi (ad esempio di Storia), dal monte ore alla formazione delle cattedre, ma sono convinta che affrontare tanti temi significa spesso non svilupparne adeguatamente alcuno, per cui mi limito a quello che in questo momento mi preme maggiormente, ovvero la VALUTAZIONE.
Francesco Masala - 07-07-2010
A Los Angeles davanti al giudice che esamina coloro
che vogliono diventare cittadini degli Stati Uniti
venne anche un oste italiano. Si era preparato seriamente
ma a disagio per la sua ignoranza della nuova lingua
durante l'esame alla domanda:
che cosa dice l'ottavo emendamento? rispose esitando:
1492.
Poiché la legge prescrive al richiedente la conoscenza della lingua nazionale,
fu respinto. Ritornato
dopo tre mesi trascorsi in ulteriori studi
ma ancora a disagio per l'ignoranza della nuova lingua,
gli posero la domanda: chi fu
il generale che vinse la guerra civile? La sua risposta
fu: 1492 (con voce alta e cordiale). Mandato via
di nuovo e ritornato una terza volta,
alla terza domanda: quanti anni dura in carica il presidente?
rispose di nuovo: 1492. Orbene
il giudice, che aveva simpatia per l'uomo, capì che non poteva
imparare la nuova lingua, si informò sul modo
come viveva e venne a sapere: con un duro lavoro. E allora
alla quarta seduta il giudice gli pose la domanda:
quando
fu scoperta l'America? e in base alla risposta esatta,
1492, l'uomo ottenne la cittadinanza.
Laura Alberico - 07-07-2010
La comunicazione significa letteralmente "mettere in comune" e su questo presupposto la collettività fonda i suoi valori di uguaglianza e democrazia. Soltanto in queste condizioni è possibile costruire una società aperta e pluralistica nella quale la ...
Mila Spicola - 03-07-2010
Secondo un sondaggio l'idea del "docente fannullone", promossa da Brunetta, rilanciata da Tremonti e accolta dalla Gelmini, ma attecchita senza resistenze nell' opinione pubblica italiana, deriva non tanto dalla qualità del lavoro offerto (il 65% dei genitori intervistati è sostanzialmente soddisfatto dei docenti dei proprii figli, il 20% addirittura entusiasta, con un indice di gradimento molto alto se conforntato con quello di altre categorie di lavoratori del pubblico impiego) quanto da altri fattori: rapporto lavoro vacanze in primis.
Vediamo di saperne di più.

STIPENDIO
Lo stipendio medio di un insegnante tedesco è superiore, e non di poco, rispetto a quello dei suoi omologhi italiani. Lo stipendio medio di un professore di scuola secondaria superiore in Italia dopo quindici anni di insegnamento è di 27.500 euro lordi annui Un insegnante tedesco, allo stesso livello di carriera, guadagna 45.000 euro all'anno.
Salvatore Nocera - 02-07-2010
Sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe immaginato che le persone con disabilità, di solito poste al centro dell'attenzione della retorica nazionale, potessero divenire oggetto di una discriminazione politica ufficiale.Sino a quando cioè il Ministro dell'economia lanciava il messaggio che l'Italia non era economicamente competitiva col resto del mondo a causa dei troppi invalidi; con ciò egli ha dato delle persone con disabilità un'immagine totalmente negativa, a dispetto degli spot pubblicitari sulla creatività delle persone condisabilità, intese come risorsa, diffusi dal suo collega Ministro per le pari opportunità.
Sino a qualche giorno fa, nessuno avrebbe potuto supporre che le assicurazioni date alle persone con disabilità potessero essere cinicamente irrise dai politici.
Scuola della Repubblica - 01-07-2010
o l'ordinanza del TAR che ha sospeso le circolari ministeriali sulle iscrizioni e sugli organici: cosa si può fare (o si dovrebbe fare se il Ministero avesse un minimo di senso dello Stato?)
(nota di Corrado Mauceri del Tavolo regionale toscano per la difesa della scuola statale)

Il TAR del Lazio ha sospeso le circolari con le quali il Ministero ha disposto le iscrizioni nelle scuole superiori di II grado i tagli agli organici delle scuole di ogni ordine e grado sulla base di una normativa ancora inesistente ed in palese violazione della normativa vigente.

A fronte di tale macroscopica violazione della normativa vigente, i Giudici del TAR, ovviamente increduli di un tale comportamento del Ministero, hanno sospeso le circolari ministeriali e nello stesso tempo hanno chiesto alla Ministra una documentata relazione, rinviando ogni ulteriore decisione all' udienza del 19 luglio.prossimo..
Giovanni Pontillo - 29-06-2010
Mar, 29/06/2010 - 08:01
Giovanni - Cara Lalla, seguo con molto interesse e da molti anni le Tue interessanti risposte ai quesiti posti da noi Docenti Precari. Oggi credo che sia arrivato il mio turno e quindi, ti pongo un quesito che per molti versi è simile a tanti altri ai quali hai già dato delle risposte, che ritengo sufficientemente discutibili.
Mi spiego meglio, l'argomento non è dei più facili, anzi è il più controverso e paradossale degli ultimi trent'anni del mondo della scuola - Io lo definisco "Provvedimento FOLLE" - Sto parlando del Salva Precari 2009/2010 e non mi azzardo neanche a pensare cosa potrà accadere con il Salva Precari 2010/2011 - Come detto, seguendo le tue risposte sul tema, sono stato colpito da una in particolare, di cui ti riporto il contenuto:

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"Fabio - nel salvaprecari 2010/11 resterà inserito (o si potrà inserire) chi è già nel salvaprecari 2009/10 ma non ha raggiunto i 180gg lavorativi nel 2009/10 ?? Grazie
Lucio Garofalo - 27-06-2010
Negli ultimi 16 anni i ministri che si sono avvicendati alla guida del dicastero della Pubblica Istruzione, hanno provveduto solo a varare la propria "riforma" per lasciare un segno, inevitabilmente infausto, nella storia. L'istruzione è ormai una cavia istituzionale, esposta agli azzardati e scellerati esperimenti "riformistici" che si sono rivelati semplicemente devastanti. Questi esponenti di governo hanno scambiato lo Stato per un'impresa privata e l'hanno ridotto a brandelli. Su tutti il ministro Mariastella Gelmini, un vero e proprio flagello della cultura che ha oltraggiato profondamente la scuola. Un'istituzione che era il vanto della nazione, con una scuola materna e una scuola elementare giudicate tra le migliori realtà pedagogiche del mondo. E' evidente che gli ideologi del centro-destra sanno bene che il ruolo della scuola è di natura formativa ed "eversiva", in quanto ha il compito di forgiare personalità libere e critiche.
Giuliana Cavallo Guzzo - 26-06-2010
invio in allegato un documento sul riordino degli Istituti Alberghieri redatto dall'IPSAR "Carlo Porta" di Milano e sottoscritto da 111 docenti, nel quale segnaliamo alcuni aspetti che a nostro avviso impoveriscono il profilo professionale dei futuri operatori dei servizi ristorativi e alberghieri. Vi preghiamo, se possibile, di pubblicarlo e di aiutarci a diffonderlo.
Libero Tassella - 26-06-2010
Tremonti e il governo Berlusconi mettono a segno un bel colpo e lo annunciano per primo ai quattro sindacati del teatro Quirino ( CISL UIL SNALS FGU), che gli offrono una platea plaudente e anche un bel momento di relax ( visione di una partita del mondiale), il giorno prima dello sciopero generale CGIL. Insomma Tremonti ci restituisce quanto non ci poteva togliere, per sua stessa ammissione, e si riprende quel 30% ( circa un miliardo) della prima manovra (leggi tagli attuati con la riforma Gelmini) che era stato destinato alla scuola.
Libero Tassella - 24-06-2010
La prova Invalsi, unica per tutto il territorio nazionale (sic!), esca definitivamente dalle prove di esame della scuola secondaria di primo grado e sia fatta eventualmente a campione, a metà anno scolastico, corretta a livello centrale e somministrata da esterni alla scuola. Dobbiamo intraprendere una lotta culturale, politica, sindacale, legale, affinché sia raggiunto questo obiettivo già dal prossimo anno scolastico. Le prove dovranno dare un quadro statistico delle scuole del Paese, ma non dei ragazzi e delle ragazze alla conclusione del primo ciclo di studio in sede di esame, sottoposti a ben 5 prove scritte.
Francesco Masala - 23-06-2010
...Uno scorpione vuole attraversare un fiume, ma non sa nuotare. Chiede a una rana di traghettarlo. La rana non si fida, ma lo scorpione la rassicura: "se ti pungessi annegherei". La rana generosamente accetta, ma a metà percorso lo scorpione la colpisce con il suo aculeo velenoso. La rana, disperata e morente, gli chiede "Perché?". Lo scorpione, prima di morire annegato, risponde "È la mia natura"...
Francesco Mele - 22-06-2010
Dopo la campagna di informazione condotta in primavera sui fondi consistenti che il MIUR stanzia ogni anno per il finanziamento delle attività alternative all'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), molte scuole finalmente si avviano a programmare tali attività per il prossimo anno scolastico, rispondendo ad un preciso diritto di studenti e famiglie, sapendo di poter contare sulla possibilità di avere fondi a disposizione e nel caso di potere anche nominare supplenti.
Provo allora a riassumere alcune informazioni utili che possano servire alle scuole per raggiungere lo scopo.
Laura Alberico - 11-06-2010
Immagino la scuola come una signora attempata, desiderosa a tutti i costi di non mostrare la sua vera età. E per questo ogni anno affida il suo corpo alle cure estetiche più avanzate, un ritocco di qua e poi un ridimensionamento dove gli "accumuli" di grasso hanno lasciato il segno di forme tondeggianti. Sono cure costose ma necessarie per apparire sempre in forma e pronta a dimostrare che gli anni passano ma si può fare qualcosa per fermare il tempo. La signora è sempre pronta a fare qualunque sacrificio economico pur di apparire in perfetta forma fisica, le apparenze d'altronde hanno il potere di costruire una immagine perfetta e priva di difetti.
Libero Tassella - 07-06-2010
La scuola con le riforme di ordinamento ( tagli di organico ) è stata munta di 8 miliardi e con i tagli agli stipendi del personale ( sarà munta di altri 2 miliardi) per un totale di 10 miliardi di euro.
In questo momento di attacco frontale alla scuola statale, tanto da far parlare di dismissione del servizio scolastico statale inteso come spesa e non come investimento per favorire quello privato, azione che dura dall'inizio di questa legislatura di centrodestra; gli insegnanti, il personale tutto della scuola, gli studenti devono trovare un'unità d'intenti e di mobilitazione tra Presidi, docenti, personale tutto e soprattutto tra le famiglie e gli studenti delle suole pubbliche statali. Questo doveroso richiamo è necessario perché quello della scuola è un "mondo" oramai scisso, frammentato e sulle divisioni hanno sempre fatto leva i Governi , soprattutto sulle divisioni sindacali.
Laura Alberico - 05-06-2010
Ci sono sogni che non si avverano perchè rimangono nel limbo dei pensieri, un'anticamera della realtà dove i diritti e i doveri sono ancora soldati senza macchia e pronti a difendere gli ideali calpestati e ignorati. Non c'è guerra senza perdenti e ...
Francesco Masala - 05-06-2010
"...Questa storia non è successa nei giorni in cui in Sud Africa c'era l'apartheid o nei tempi bui prima che sorgesse il movimento dei diritti civili negli Stati Uniti o in un ghetto dell'Europa malata della Seconda Guerra Mondiale.
Le due alunne che indossano uniformi di colori diversi sono ragazzine Ebree della colonia Israeliana di Immanuel nella West Bank, che prospera sotto le bandiera e la protezione armata delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). La scuola inoltre riceve i finanziamenti del contribuente Israeliano.

La colpa delle due studentesse è di avere origini etniche diverse. Una è Ebrea Askenazita, di una famiglia le cui radici sono in Europa, e la sua compagna è un'Ebrea Mizrahi, la cui famiglia proviene dal Medio Oriente e dal Nord Africa. È per arrivare a questo che lo stato d'Israele ha creato la sua strada attraverso fiumi di sangue dei suoi figli e dei suoi nemici? Neanche nei tempi più bui in Iraq, Egitto e Libano, i bambini Ebrei Musulmani e Cristiani sono stati separati a scuola..."
Libero Tassella - 03-06-2010
Il Ministro Gelmini non ha speso una sola parola per gli insegnanti, a differenza del Ministro Bondi per gli Enti culturali, su cui si è soffermato lo stesso Napolitano, e La Russa per la difesa. Cresce la distanza tra questo Ministro, a mio avviso a termine, e la Scuola reale; credo che al primo rimpasto, compiuta la missione affidata all'avvocato bresciano, Gelmini andrà via per ricoprire altre cariche; abbiamo saputo dalla Stampa che questo dicastero è molto richiesto dalla Lega che preme per un federalismo scolastico, ma io credo che rimarrà saldamente nelle mani dell'ex Forza Italia, forse potrebbe andare all'Aprea...
(a partire da) genitori di Bologna - 02-06-2010
Per farsi sentire il più possibile con una catena di mail numerosissime e impossibili da ignorare, per dissociarci e dire la nostra su queste pratiche di circolari in odore di intimidazione di altri tempi, un appello a tutti per inviare un messaggio al dott. Limina...
Francesco Masala - 01-06-2010
Esiste un sindacato non confessionale che non tralascia il suggerimento del Consiglio di Stato (non di un centro sociale occupato), se non ci ha mai pensato prima, e indice un'ora di sciopero alla settimana, fino a quando il Ministero e il Governo e lo Stato non provvedono a creare 25000 cattedre circa (lo stesso numero degli insegnanti di religione cattolica) di "materie alternative", per chi non vuole frequentare le ore di religione cattolica, con insegnanti presi fra DOP e supplenti, cioè da graduatorie pubbliche e trasparenti?
Unione Sindacale di Base della scuola - 31-05-2010
Un senatore del PDL, tal Giorgio Rosario Costa, presenta un disegno di legge che pare sia il più corto della storia, soltanto 16 parole, col quale propone di far slittare l'avvio dell'anno scolastico ad ottobre. Questo il testo: "Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre". La telegraficità di tale proposta fa comprendere quale sia la considerazione di cui gode la scuola pubblica tra le fila del governo. Il ministro Gelmini si dichiara immediatamente "molto aperta" alla proposta di far cominciare l'anno scolastico dopo il 30 settembre. Come si può evitare di pensare che dietro si nasconde qualche altro brutto scherzo a danno dei lavoratori della scuola e soprattutto dei precari?
Gianfranco Irlanda - 29-05-2010
Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC) identificato dall'articolo 50-bis: /Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera diventando l'articolo nr. 60.
Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta". In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog a disobbedire (o a criticare?) ad una legge che ritiene ingiusta, i providers dovranno bloccare il blog. Il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo e ciò la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta".
Laura Alberico - 27-05-2010
Essere e avere non hanno più radici di appartenenza e di crescita personale perchè sono diventati modelli privi di contenuto e di valori, un parametro di riferimento instabile a cui l'individuo conferisce, di volta in volta, il significato più utile e spendibile sul piano concreto. I verbi ausiliari restano sulla carta e le loro declinazioni, i modi e i tempi, appartengono a un passato...remoto. C'è una massima molto bella del politico francese Jean Jaurès che riesce in qualche modo a ridare colore e vitalità a una funzione importante come quella dell'insegnamento: " Non si insegna ciò che si sa o si crede di sapere, si insegna e si può insegnare soltanto quello che si è". Parole semplici ma essenziali e significative che racchiudono il segreto di una individualità critica, capace di riuscire a trasmettere quei valori oggi in gran parte sopraffatti da una cultura di massa che si basa soltanto sul verbo "avere".
Claudia Fanti - 25-05-2010
La coscienza si ribella dinanzi all'arroganza del potere (qualsiasi!) quando pretende di prenderci in giro col parlare di efficienza e efficacia del sistema, magari raggiunte per mezzo di prove sul territorio volte a leggere un pezzettino degli apprendimenti-insegnamenti (per poi farla lunga sui risultati), ma si ribella fino all'urlo finale con "stramazzamento" per perdita di sensi, quando, zac e zac, di contro, anzi di lato, con elegante nonchalance, ci ritiene esseri unici, non importa la nostra età di maestre/i, non importa la nostra formazione iniziale in lingua straniera, non cale l'ormai abominevole pronuncia acquisita e non più modificabile, insomma non importa cosa e come insegneremo, non importa la competenza, non importano più per nulla l'efficacia, l'efficienza, non importa la carenza di sussidi indispensabili...e...ci formerà in poche centinaia di ore dicendo: "Lazzaro, alzati e cammina...in inglese!"...
Libero Tassella - 24-05-2010
La circolare riservata del direttore USR dell'Emilia Romagna, scritta il 24 aprile 2010 ed individuabile col n. di protocollo 489/ris, è un atto gravissimo alle libertà fondamentali, quale raramente si è visto dal dopoguerra in poi, posto in essere, è questo il dato sconcertante, da un alto funzionario dello Stato. Crediamo che debba essere ampiamente condannato dai docenti italiani e ci auguriamo che intervenga nel merito anche il Capo dello Stato, supremo garante della Costituzione Repubblicana, richiamando chi su quella costituzione ha giurato; purtroppo fino a questo momento è rimasto in silenzio.
Ci auguriamo anche che tutti i sindacati facciano unitariamente pressione per la rimozione del funzionario e del Ministro Gelmini, e si costituiscano come parte civile contro il Direttore Regionale dell'Emilia Romagna.
Barbara Serfogli - 24-05-2010
In diverse scuole pisane sono state approvate mozioni per sospendere l'adozione dei libri di testo (per le classi prime nei licei, per tutte le classi nei tecnici e professionali). Il 19/5 è uscita una circolare ministeriale - prot. 3931 - con la quale si prorogano al 31/5 i termini per le adozioni dei libri di testo ".... in via eccezionale e solamente per quanto riguarda le adozioni delle classi prime" e, sulla base di questa nuova circolare alcuni presidi, che si trovano senza libri di testo adottati, stanno nuovamente convocando il collegio docenti. Ma...
Cub Scuola - 22-05-2010
Molto interesse ha suscitato nell'opinione pubblica una nota riservata del Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna Limina che scrive ai dirigenti per richiamarli sulla necessità di sensibilizzare il personale a non fare critiche a mezzo stampa. Al solerte funzionario non è mancato, peraltro, il pieno sostegno del Ministro Gelmini.
La CUB Scuola ritiene opportuno fare una modesta proposta al ministro.
Francesco Mele - 22-05-2010
Le confermo quanto le ho già detto stamane: sarò pronto ad insegnare e fare il mio dovere nella scuola riformata quando sarà un provvedimento regolarmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sarò messo nelle condizioni ottimali per farlo. Del resto ha un bel dire che il governo ha chiarito che i suoi provvedimenti hanno pieno valore anche se non sono pubblicati in gazzetta; per me rimane valido quanto in quel regolamento è scritto all'art. 9 comma 4: Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Fino ad allora considererò del tutto provvisoria, irregolare ogni riga di quello schema di regolamento.
Laura Alberico - 22-05-2010
Come ogni anno i docenti sono chiamati ad esprimersi in merito alla valutazione degli alunni. Questo momento evidenzia in tutta la sua complessità quello che separa, nelle istituzioni scolastiche, il dire dal fare. Facendo un passo indietro ripercorro gli inizi dell'anno scolastico e tutte le parole spese per progettare e sciogliere i nodi della didattica e dell'innovazione, in nome di un non ben identificato obiettivo che è poi quello dove confluiscono saperi e competenze, abilità ed educazioni.
Laura Ceccon - 21-05-2010
Le esternazioni "negazioniste" sulla dislessia e i DSA (disturbi specifici di apprendimento), tornano alla ribalta ogni qualvolta la legge nazionale in discussione faccia un piccolo passo in avanti. Solitamente sono espresse sui media da "gente comune" che riprende con toni da crociata le note campagne denigratorie contro la psichiatria ed in particolare contro l'ADHD mettendo nel calderone, senza alcun distinguo, anche i DSA.
Stupisce però vedere scritte le stesse identiche affermazioni (pubblicate da un quotidiano a fine aprile) a firma del Prof. Giorgio Israel, consulente del Ministero dell'Istruzione, ma si sa non è il titolo né l'occupazione a garantire la qualità.
Libero Tassella - 20-05-2010
Ci auguriamo che a fine anno scolastico i Sindacati della scuola, dopo un anno di divisioni, sappiano in questo momento drammatico trovare la necessaria unità d 'intenti con una manifestazione nazionale unitaria a Roma. L'obiettivo: congelare gli organici, annullare tutti i provvedimenti che prevedono tagli e soprannumerarietà, immissioni in ruolo sui posti vacanti e confermare gli organici nella misura di quelli di fatto 2009/2010, che già sono stretti in rapporto alla crescita degli alunni e alle necessità dell'offerta educativa sui territori, prevedendo organici funzionali, gestiti dalle scuole autonome.
Federazione Italiana Superamento Handicap - 19-05-2010
Nonostante la costante enfasi sulla tenuta dei conti pubblici, il Governo si appresta a varare in queste settimane una manovra anticrisi pesante, di circa 25 miliardi di euro, per il biennio 2011-2012.
Da quanto si apprende, le linee di intervento in via di definizione comprenderebbero, quasi per certo, una "stretta" sulle indennità di accompagnamento; alcuni quotidiani riportano, più dettagliatamente, l'ipotesi che l'erogazione dell'emolumento potrebbe essere condizionata al reddito.
La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) esprime la sua decisa preoccupazione rispetto all'eventualità di tagli nei confronti di quella che, tuttora, rappresenta l'unica forma certa di sistema assistenziale in Italia.
Coordinamento Presidenti Consigli Circolo e Istituto Bologna - 18-05-2010
Cari genitori,

forse non vi sarà mai capitato di ricevere una lettera firmata da questa strana sigla.
Siamo i genitori da voi eletti negli organi collegiali della scuola, e vi vogliamo parlare di scuola, sperando abbiate la pazienza di leggerci fino in fondo.
La scuola così come la conoscete oggi sta per scomparire, sta peggiorando in modo irrimediabile.
Lo Stato ha deciso di risparmiare tagliando i finanziamenti destinati alla scuola pubblica di 8 miliardi, mentre ha triplicato i finanziamenti alle scuole private (da mezzo a 1 miliardo e mezzo di euro).
Noi presidenti dei Consigli di Circolo e d'Istituto, visto i gravi problemi comuni alle nostre scuole, abbiamo deciso di uscire dalla nostra solitudine e di unirci insieme in un Coordinamento e, prima di rivolgerci direttamente a voi come stiamo facendo ora, abbiamo inviato tre lettere al Dirigente scolastico regionale richiedendogli un incontro per discutere di queste gravi difficoltà, ma non ci ha mai risposto, se non indirettamente e a mezzo stampa, dichiarando che "le scuole dell'Emilia-Romagna non hanno reali problemi di soldi, il ministero interviene per ripianare le reali e vere sofferenze degli istituti".
Francesco Masala - 17-05-2010
È fantascienza una manovra che anziché deprimere i consumi e il morale delle classi medio-basse colpisca i patrimoni, che non sono distribuiti in misura proporzionale? Poi faranno quello che vogliono, ma qualcuno dica a voce alta che qualche piccola, modesta alternativa di politica economica e fiscale esiste. E poi, oltre le parole, ci saranno mobilitazioni serie, o alla fine qualcuno "si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità"?
Tavolo regionale Toscana in difesa della scuola statale - 17-05-2010
Ormai è evidente: la politica di questo Governo segnerà la fine della scuola della Costituzione.
A fronte di questa dissennata politica scolastica non c'è stata finora un'adeguata risposta; si ha la sensazione che non sia stata avvertita la gravità della situazione; non ci si rende conto che l'attacco alla scuola statale ed ai principi costituzionali che la sorreggono è un attacco alla nostra democrazia.
Lanciamo un appello a tutte le realtà che dovrebbero essere, come noi, preoccupate per la politica scolastica di questo Governo e proponiamo sin da ora una mobilitazione di tutti e tutte.
Francesco Masala - 13-05-2010
Il Consiglio di stato "ha riconosciuto la legittimità - continua viale Trastevere - delle ordinanze nelle quali si stabiliva che ai fini dell'attribuzione del credito scolastico, determinato dalla media dei voti riportata dall'alunno, occorreva tener conto anche del giudizio espresso dal docente di religione". Il perché è presto detto. "Il Consiglio di Stato infatti ha stabilito che, nel caso l'alunno scelga di avvalersi di questo insegnamento, la materia diventa per lo studente obbligatoria e concorre quindi all'attribuzione del credito scolastico", riporta il quotidiano La Repubblica il 10-05-2010.
La seguente è la parte della sentenza scritta con inchiostro simpatico...
Carla Giulia - 12-05-2010
Oggi è una giornata "orribile".
Una giornata che la mia mente ha subito associato al 5 agosto 1938, giorno in cui fu pubblicato il " Manifesto degli scienziati razzisti".
Sì oggi altri "scienziati" hanno firmato un documento scellerato: una lettera al P.D. pro CENTRALI NUCLEARI.
Da ragazza pensavo al ventennio fascista, a tutte le brutture che questa dittatura ha reso possibili , e mi chiedevo: come è potuto succedere?
In questi anni di governo Berlusconi l'ho capito.
E' successo quello che sta succedendo oggi: propaganda, individuazione di un nemico / capro espiatorio (ieri gli ebrei oggi gli immigrati), promozione di una guerra tra poveri, un uomo solo al comando, avidità ecc...
Franco Labella - 12-05-2010
Trasmetto, in allegato, il nostro comunicato stampa relativo alle adozioni nelle prime classi delle superiori interessate al riordino.
Ad oggi non sono vigenti nè le Indicazioni nazionali per i Licei nè le Linee guida per Tecnici e Professionali.
Quelli che vengono spacciati come documenti cogenti sono solo bozze di lavoro e come tali sono prive di valore giuridico.
Il Collegio dei docenti, come organo tecnico competente a deliberare le adozioni proposte dai Consigli di classe, ha il dovere di verificare l'esistenza dei pressupposti normativi necessari perchè le adozioni siano adeguate sotto il profilo didattico e siano legittime dal punto di vista amministrativo.
Elena Carlomagno - 11-05-2010
E' del 5 maggio 2010 la nuova ordinanza del Consiglio di Stato che annulla i provvedimenti del TAR di Basilicata che negavano il rapporto in deroga a due bambine Lucane affette da disabilità, frequentanti il I Circolo della Scuola Primaria "G. Marconi" di Lauria.
In parole povere il Consiglio ha affermato che nella negazione dell'insegnante di sostegno con rapporto 1 a 1, da parte delle Istituzioni scolastiche prima e da parte del TAR poi, non si è tenuto conto della legge nella sua integrità, applicandone solo la parte che salvaguardava gli interessi economici e non quella, costituzionalmente rilevante, che contemplava la salvaguardia delle effettive esigenze del minore.
Il dato negativo è che la sentenza arriva a fine anno scolastico, quando per le due bambine in questione il danno è stato ormai compiuto.
Per evitare il ripetersi di tale triste Calvario, l'associazione AMA tutti sulla stessa Barca, invita le Istituzioni scolastiche a prestare la dovuta attenzione all'atto delle richieste degli organici di fatto per il prossimo anno, visto che gli organici di diritto sono ormai, a quanto ci risulta, stati assegnati.
Claudia Fanti - 10-05-2010
Carissimi colleghe e colleghi,

"mi scuso" dice la maestra, vera, in carne d'ossa, non certamente virtuale, una di quelle che sono passate dalla maestra unica, al team, ai moduli stellari, al tempo pieno modularizzato con 50 alunni, al tempo pieno normale, una di quelle che non hanno mai lasciato indietro nessuno/a, né bambino/a né famiglie, costantemente aggiornata sia sul piano delle discipline sia su quello della conduzione della classe e sulla relazione, rigorosamente laureata, "mi scuso se ho tradito la fiducia di qualcuno di quelli che sanno che solitamente se ho un'idea la applico, ma siccome é meglio vedere con i propri occhi, ho voluto verificare ciò che ho sostenuto da tempi immemorabili: anche io, con i miei alunni di classe seconda (seconda classe?), ho partecipato alle prove Invalsi di italiano come classe campione. Io, maestra della classe, fuori dall'aula predisposta per la somministrazione, l'osservatrice esterna e una maestra somministratrice incaricata dalla scuola.
Laura Alberico - 10-05-2010
In questa società malata le difese immunitarie tendono ad abbassarsi sempre più. Si parla spesso di "immunità parlamentare", quel concetto poco conosciuto che attribuisce ai politici una sorta di salvaguardia inattaccabile contro accuse e processi che non vedono quasi mai la fine e pertanto restano relegati nel limbo del dubbio.C'è però anche l'immunità delle persone comuni, quelle che ogni giorno conducono una vita di precariato e che esercitano il loro mestiere in quartieri dove il disagio è il pane quotidiano.
Francesco Mele - 08-05-2010
L'antefatto qualcuno lo ricorderà. A distanza di un mese e mezzo sono successi alcuni episodi degni di essere riferiti.
Ricordo solo che cinque giorni prima del collegio, la cui convocazione era stata chiesta da 64 docenti su 115, avevamo chiesto al dirigente dell'USP e al direttore generale dell'USR (con lettera a firma di 20 docenti) se fosse lecito che il DS eliminasse 4 punti su 6 dall'odg indicato dai firmatari della richiesta.
Lunedì 3 maggio, all'insaputa dei più, si presenta a scuola un ispettore di Parma, con tanto di scrivano, che procede ad una serie di "interrogatori".

Dico all'insaputa dei più, perché si è appurato che uno solo dei tre RSU fosse stato avvisato dal DS tra giovedì e venerdì precedenti (senza che poi questi avvisasse gli altri due), e probabilmente ne avranno avuto notizia i due vice, ma nulla è trapelato, forse perché si voleva sfruttare l'effetto sorpresa, nel più scontato stile poliziesco.
Comitato Precari della Scuola - 07-05-2010
Non c'è ironia né sarcasmo nei termini con cui Vi appelliamo, ma solo la presa d'atto di una conversione che avete unanimemente intrapreso e condotto a termine senza opporre resistenze e senza resipiscenze. Si tratta del passaggio "iniziatico" dal ruolo di fautori e garanti di processi culturali e formativi al ruolo di promoter, gestori di fondi e procacciatori d'affari dell' "azienda-scuola".
Non vogliamo innescare una sterile e retorica contrapposizione tra alti "valori umanistici" e vili "assiomi mercantilistici": vogliamo solo contestare - avallati dalle esperienze vissute e dall'evidente regresso registrato a tutti i livelli dell'attività scolastica a partire dalla stagione della "autonomia" - l'applicazione impropria ed indebita di tali idealità e pratiche alla scuola, che presenta peculiarità relazionali e statutarie tali da escludere aprioristicamente ogni appiattimento sul modello del "servizio" da rendere, con conseguente valutazione dell'impatto economico in entrata e in uscita, soddisfazione dell' "utenza" e gratifica per i sottoposti "meritevoli", cioè per quelli che abbiano meglio saputo prosternarsi di fronte alle pretese del cliente.
Inutile cercare di raggirarci o di persuaderci che sono la nostra scarsa preparazione, il nostro presunto "passatismo" o la nostra altrettanto presunta ignavia ad acuire la sensazione di allarme: è sotto gli occhi di tutti, infatti, che la scuola si è ridotta a un diplomificio squallido e livellante perché è stata costretta a mutare radicalmente le sue priorità, ponendo al vertice delle sue preoccupazioni non più l'educazione e l'istruzione libera e seria dei giovani, ma la capacità di far quadrare i conti e risparmiare soldi pubblici.
Tre mamme di Bologna - 06-05-2010
Cari genitori

noi, come voi, siamo genitori di giovani uomini e donne che frequentano la scuola statale pubblica. Mamme e papà sinceramente, intimamente preoccupati per quanto sta accadendo alla nostra scuola da ormai troppo tempo.
La scuola che anche noi abbiamo frequentato anni fa, impoverita e trascurata ogni giorno di più, sta morendo.

Quella scuola che generazioni di genitori vedevano come unica possibilità di riscatto o più semplicemente come l'unico modo per assicurare ai propri figli una vita dignitosa, sta morendo.

Gente semplice o istruita, ricca o povera, a costo di sacrifici a volte immani faceva di tutto per mandare a scuola i propri figli, consapevole dell'importanza vitale di assicurare loro una buona istruzione. Quella scuola, aperta a tutti, gratuita, luogo primo di conoscenza e convivenza, fonte inestimabile di saperi e di memoria, di uguaglianza e di amicizia, sta morendo.
Rosalinda Gianguzzi - 05-05-2010
L'astensione dopo il parto, sulla quale lei oggi con tanta leggerezza motteggia, è definita OBBLIGATORIA ed è un diritto inalienabile previsto da quelle leggi, per cui donne molto più in gamba di lei e di me, hanno combattuto strenuamente, a tutela delle lavoratrici madri.
Discorso diverso è il congedo parentale, di cui si può fruire, dopo i tre mesi di vita del bambino, per un totale di 180g, solo in parte retribuiti integralmente.
Ovviamente per persone come lei, con un reddito di oltre 150.000 euro l'anno, pari quasi a quello del governatore della California Arnold Schwarzenegger, discutere di retribuzione, in questo caso più che un privilegio, è un'eresia.
Ovviamente lei non può immaginare, perché può permettersi tate, tatine, nido "aziendale" al ministero, ma LA GENTE NORMALE, che lei dice di comprendere, ha a che fare con file d'attesa interminabili per nidi insufficienti e costi per babysitter superiori a quelli della propria retribuzione.
Voglio dirle una cosa però, consapevole che le mie affermazioni susciteranno più clamore delle sue, DA PEDAGOGISTA E DA ESPERTA, affermo che fruire dell'astensione OBBLIGATORIA oltre che un DIRITTO è anche un DOVERE, prima di tutto morale e poi anche sociale.
Come vede ho più volte sottolineato la parola OBBLIGATORIA, che già di per se dovrebbe suggerirle qualcosa.
Ioannis Lioumis - 01-05-2010
In questi giorni i Consigli d'Istituto delle scuole si stanno riunendo per discutere, tra le altre cose, anche dei criteri per la formazione delle classi. Per effettuare tutti i tagli previsti dall'art. 64 della legge 133, le classi previste saranno composte di un numero molto alto di allievi. Alle superiori, le classi iniziali devono avere un numero minimo di 27 alunni e poi i resti vengono distribuiti fino a 30, ma in sede di organico di fatto si potrà pure arrivare a 33.
Sono numeri che peggioreranno la qualità del servizio e faranno andare le aule scolastiche ed i laboratori fuori norma.
Elena Duccillo - 29-04-2010
Non faccio distinzioni di sorta tra organizzazioni, associazioni, organi di stampa, etc, uso i contatti che ho in memoria.
Non mi faccio scudo dei miei incarichi e delle mie competenze.
Chiedo la pubblicazione della seguente lettera aperta con urgenza a tutti coloro in cui ho fiducia e che sanno quante energie ho dedicato in passato alla questione "Invalsi".
A chiunque si senta di rendere pubblico e diffondere il mio appello dichiaro che mi assumo la responsabilità di quanto ho scritto e che sono reperibilissima per dare conto di quanto dichiaro senza timori.
Dopo la terza testimonianza ricevuta di persone attendibili che mi dichiarano i danni che subiranno figli, alunni, immagine delle scuole inclusive, ho deciso di non avallare con il silenzio ciò che è imminente.
Maria Carmela Lapadula, Cinzia Piccinini, Flora Villani - 29-04-2010
Caro Ministro Gelmini,

la ringraziamo per il suo impegno teso a ricercare le modalità più idonee per premiare i docenti meritevoli, ma ci permettiamo di farle presente che non siamo interessati.
Certamente tra i docenti italiani, come succede in tutte le categoria professionali, ma forse meno che nelle altre categorie, si annida una quota parte di incompetenti. Siamo anche disposti ad ammettere che tra i docenti ce ne siano alcuni non all'altezza della loro funzione. Ma le possiamo garantire, gentile Ministro, che la stragrande maggioranza dei docenti italiani è "meritevole" per antonomasia. E' meritevole quando entra in classe per svolgere con onestà ed abnegazione il proprio lavoro, magari in condizioni difficili, in cambio di una retribuzione da sempre inadeguata e carente. E' meritevole quando cerca di sopperire con la fantasia alle croniche carenze di bilancio. E' meritevole quando ignora gli insulti e il dileggio nei confronti della categoria di certi media e la scarsa considerazione sociale di cui gode. Questa scarsa considerazione sociale, non si creda, arriva anche in aula, e a volte fair play ed eleganza non bastano a sconfiggere la maleducazione o la denigrazione ignorante.
Libero Tassella - 26-04-2010
Con o senza contrattazione ci stanno preparando un altro bel concorsone accompagnato a una raccolta di certificati e a una batteria di test da compilare poi il concorso con il suo codazzo clientelare come ogni concorso. Un Berlinguer bis o qualcosa di simile.
Questi soldi maledetti sono il frutto dei tagli di organici che rendono la scuola pubblica statale il simulacro di se stessa e pertanto tali soldi devono andare a retribuire meglio gli insegnanti; per le " carriere" e il carrierismo docente ci vogliono "soldi freschi dello Stato", eliminando i tanti sprechi, quelli che ogni settimana la Gabanelli nella trasmissione Report ci documenta; senza che nulla succeda. Ognuno alla fine rimane al suo posto e la macchina pubblica è come come quegli acquedotti piene di perdite con rivoli che si disperdono nell'altopiano carsico del mal governo o del malaffare.
Roberto Malini - 23-04-2010
C'è chi ha paura della politica "di destra", paventando una sua natura ancorata a valori obsoleti o addirittura illiberali, antitetici allo spirito di libertà e rispetto reciproco che caratterizzano la democrazia ideale. E' un errore, che nasce da pregiudizi le cui radici affondano nella Storia e sono ormai tagliate da tempo. La destra non può essere identificata pregiudizialmente come erede del fascismo o del nazionalsocialismo, così come la sinistra non può essere ritenuta figlia di Stalin o di Mao Zedong. La destra è rappresentata in Europa dal Partito Popolare Europeo, che è attualmente il gruppo di maggioranza e in quanto tale ha espresso quale presidente il polacco Jerzy Buzek. Nel PPE l'Italia è rappresentata dal Popolo della Libertà, dall'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, dall'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, dai Popolari UDEUR; il Partito Popolare Sudtirolese (Südtiroler Volkspartei) è accolto non come membro, ma in qualità di osservatore.
Ioannis Lioumis - 19-04-2010
Oggi lunedì 19 aprile ho consegnato di persona alla preside del liceo scentifico Wiligelmo, e al presidente del consiglio d'Istituto, una nota informativa (firmata da quasi 50 insegnanti su un totale di 60) per denunciare le evidenti contraddizioni tra le direttive del Ministero (art. 64 legge 133 del 6 Agosto 2008) che impongono l'aumento degli alunni per classe e la normativa esistente in materia di sicurezza e agibilità dei locali scolastici (Decreto Interministeriale del 18 Dicembre del 1975; Decreto del 26 Agosto del 1992 del Ministero dell' Interno; Decreto legislativo n. 81 del 9 Aprile 2008: testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro).
Dopodichè dobbiamo sensibilizzare l'opinione pubblica facendo in modo che arrivi anche alle famiglie degli alunni.
Francesco Masala - 15-04-2010
Per migliaia di anni è esistita solo l'elargizione da parte delle classi abbienti verso i poveri, se, quando, a chi, come, perché, in cambio di cosa, era deciso dalla bontà del ricco.
Nella seconda parte del XX secolo nasce il concetto e la pratica della redistribuzione dei redditi, il welfare, a partire dalla Gran Bretagna, finanziato dall'imposizione fiscale.
Il concetto e la pratica si sono diffusi nei paesi sviluppati.
I poveri hanno pensato e cominciato a trasmettersi l'idea di avere dei diritti, per il fatto di essere cittadini, anche se poveri, di avere diritto a un sostegno per la sopravvivenza, in quanto esseri umani, un reddito di cittadinanza.
Questo non va bene, questi vogliono il figlio dottore, ognuno deve stare al suo posto.
RdbCubScuola - 12-04-2010
Il governo ha risolto "brillantemente" il problema degli organici anche per il 2010/2011 ha previsto il
25.600 insegnanti
15.000 personale ATA
5.000 ex-LSU ditte di pulizie e co.co.co delle segreterie

TOTALE: 45.600 tagli anche per il prossimo anno scolastico!
Risolve la questione salariale, che da anni affligge la nostra categoria (in 15 anni il potere d'acquisto reale dei nostri stipendi è calato di circa il 20%), "offrendoci" un paio di caffé.
Giocondo Talamonti - 27-03-2010
Specialisti blasfemi, bestemmiatori per antonomasia, erano una volta i carrettieri, categoria oggi scomparsa, ma degnamente sostituita dai calciatori. I quali, caduti nelle ire della Lega Calcio, decisa a stroncare il deprecabile vizio, hanno pensato bene di farsi difendere, nientepopodimenoché, dall'Associazione Mondiale, dico mondiale, dei calciatori professionisti, rivendicando il diritto, tanto di moda in questi tempi, di libertà d'opinione.
Mila Spicola - 27-03-2010
Caro don Lorenzo,
sono passati quanti anni dalla lettera che mi hai inviato? 42? 43? Il mondo è cambiato mille volte da allora. E' cambiato il mondo, sono cambiata io, anche se ho esattamente gli stessi anni di quella lettera che tengo sul comodino e conosco a memoria. Eppure io mi ritrovo a insegnare incredibilmente nella scuola dei tuoi poveri Giovanni, sempre più distinti dai ricchi Pierini. Non a Barbiana, bensì in una periferia palermitana, in Sicilia, nella regione più povera d'Italia. Quella che avrebbe bisogno di attenzioni e aiuti e invece ha avuto, indistintamente, gli stessi identici tagli che si sono verificati altrove. Solo che qui un taglio è la decapitazione. "Non si divide una torta in parti uguali tra diseguali", così mi hai spiegato e mi avevi convinta. 40 anni fa, ci avevi convinti tutti. Noi insegnanti e quelli che decidono. Avevamo capito la tua lezione. Ci abbiamo provato a fare una scuola migliore. E l'avevamo fatta, lasciamelo dire, prima che arrivasse questo disastro.
Francesco Mele - 23-03-2010
Al Meucci di Carpi il preside ha impedito di mettere ai voti una mozione presentata dalla grande maggioranza dei docenti.
Davanti alla sua ostinazione ottusa e frustrante ho fatto una cosa che il giorno prima in assemblea avevo ventilato tra il serio e il faceto e della quale avevamo riso: ho chiamato il 113 e ho spiegato loro che era in atto un abuso istituzionale e veniva leso un mio diritto inviolabile, mi veniva impedito di votare.
Assemblea docenti IIS Meucci, Carpi - 23-03-2010
E' un momento di grande fermento nella scuola modenese in generale e carpigiana in particolare. Non si è ancora alla reazione a catena ma la massa critica cresce sempre di più e ogni giorno è un passo avanti verso un coinvolgimento a macchia d'olio di realtà che tagliano trasversalmente i soggetti coinvolti nella scuola, dagli studenti, ai docenti, ai genitori, ai cittadini in generale.

Comincio a raccontarvi dalle lettere che lunedì mattina [14 marzo - ndr], una quindicina di docenti del Meucci, dal decano ormai al suo ultimo anno di lavoro, alla giovane precaria 29enne, entrambi, e tutti, pieni della stessa passione ed eccitazione, hanno consegnato agli studenti davanti ai cancelli della scuola.
Libero Tassella - 22-03-2010

Nasce la contestazione ai sindacati concertativi, era ora! Ora certi sindacati cominceranno ad avvertire sempre più i risultati della loro lunga inerzia, della loro opposizione parolaia, capiranno che il sindacato, ridotto a patronato in regime di monopolio, non basterà più; pagheranno quella loro preoccupazione, ormai ben visibile, di stare dalla loro parte, in difesa; e non dalla nostra e le classi dirigenti sindacali, in esonero permanente ed effettivo, inamovibili e mummificate pagheranno finalmente per la loro proterva politica conservatrice degli assetti del loro potere interno.
Mariangela Bastico - 20-03-2010
L'idea di avviare approfondimenti a scuola sulla costruzione delle centrali nucleari dimostra, soprattutto, la distanza che separa il Ministro dalla realtà quotidiana delle scuole italiane: pensare, in un momento così difficile, a indottrinare gli studenti sulla scelta del nucleare, è un'operazione propagandistica che nulla ha a che vedere con la sostenibilità ambientale e tanto meno con la didattica.
Dina Galdi - 18-03-2010
Non sarà nuovo, ma è attuale. Molti certamente lo conosceranno, ma a nessuno spiacerà rileggerlo. Qualcuno può darsi non l'abbia mai letto e non c'è stato momento più adatto per farlo.

Discorso di Piero Calamandrei in difesa della scuola dell'11 febbraio 1950 ...
Marianna Palermo - 17-03-2010
Sono una insegnante di sostegno di ruolo da un pò e vorrei gentilmente sapere i riferimenti legislativi per cui veniamo ancora utilizzati per sostituire i docenti che mancano nel momento in cui è assente il nostro alunno.
Laura Alberico - 17-03-2010
Non siamo nati con la penna in mano eppure sembra che il nostro lavoro sia sempre stato quello di uno scrivano fiorentino. Ma quelli erano altri tempi, luoghi e incontri di ideali e sentimenti, parole adesso vuote che nonostante tutto ci portiamo dietro come un bagaglio di ricordi su cui con fatica ricucire il presente.

Le storie personali degli insegnanti non sono tutte uguali eppure raccontano la quotidianità nella sua spesso impossibile ricerca del significato e del valore intrinseco della comunicazione, quel ponte instabile sul quale idee e convinzioni si intrecciano e si consumano, voci sempre più flebili e inascoltate perchè avulse dalla realtà concreta in cui il verbo avere ha cancellato e screditato il verbo essere.
Giocondo Talamonti - 15-03-2010
177 morti, 177.228 infortuni, 4430 invalidi (dati del 3.3.2010 presi dal roller di Telegalileo) e la catena non si ferma nonostante che la Sicurezza sia diventata un problema sociale che investe non solo gli addetti ai lavori, ma ogni cittadino che considera questo dramma una priorità. Alla scuola spetta il compito di sensibilizzare e formare i giovani a comportamenti corretti e responsabili facendo loro acquisire la cultura della prevenzione...
Giocondo Talamonti - 15-03-2010
Dunque, la Commissione Provinciale per l'Istruzione si è riunita per la seconda volta in pochi mesi per deliberare sul dimensionamento scolastico a Terni, che ha già visto accorpamenti impossibili, e decidere quello che aveva deciso nella precedente seduta. Cioè, niente.
Ai danni prodotti dall'uscente assessorato di Donatella Massarelli all'organizzazione scolastica della nostra provincia, quello attuale ha pensato bene di aggiungere la beffa (cosa che non guasta mai): far vedere che l'amministrazione è sensibile alle crescenti proteste delle vittime (studenti, famiglie, docenti, personale ATA) ma, contemporaneamente, non fare niente per cambiare le cose.
Giulia Martorana - 11-03-2010
Più volte avevo pensato di affidare alle pagine di un diario tutte le emozioni, ricordi, ansie, gioie, paure e timori che hanno accompagnato la mia carriera di insegnante di sostegno.Tra i tanti volti di ragazzi cari a me del passato e del presente quello che mi suscita un'emozione sempre grande, è quello di F.Vuoi perché ero all'inizio della carriera di " supplente " o perché mi ha colpito in modo profondo, ne porto sempre con me il ricordo.
E' d'uopo fare una premessa: poca esperienza didattica, fresca fresca di corso di specializzazione polivalente ( già il solo possedere un titolo con questo nome ti tranquillizzava ), la testa infarcita di nozioni, parole, idee e... tanta voglia di fare. Arriva il gran giorno...
Laura mamma di un bambino dislessico - 08-03-2010
Gentile Direttore,
sono mamma di un bambino dislessico e mi trovo nuovamente di fronte ad insegnanti che intervengono non solo nelle scuole ma anche nei media ad inveire furiosamente contro il riconoscimento della dislessia e degli altri disturbi specifici di apprendimento (disgrafia, disortografia e discalculia) in nome di un egualitarismo tanto massificante quanto anacronistico.
Ma a cosa serve tutta la loro decantata esperienza di insegnamento se non hanno ancora capito che è la scuola che deve riconoscere le specificità individuali, che è la scuola che deve adattarsi ai bisogni formativi degli allievi (e non viceversa), che è la scuola che deve dare gli strumenti di apprendimento di cui ciascun bambino ha bisogno? Equità non significa dare a tutti la stessa cosa ma a ciascuno ciò di cui ha bisogno.
Libero Tassella - 06-03-2010
Io non mi sento più rappresentato da certi sindacati, oggi ancora rappresentativi; dobbiamo necessariamente votare! Denunciamo ogni rinvio teso a conservare, per i prossimi anni l'attuale assetto di rappresentanza sindacale nella scuola!. Negli scorsi mesi si è verificato un gravissimo vulnus alla democrazia sindacale che doveva essere denunciato con maggiore forza. Si sta rischiando ora la mummificazione della rappresentanza sindacale.
Giocondo Talamonti - 06-03-2010
La ricorrenza della "festa della donna", che tutto il mondo celebra l'8 marzo, ha radici antiche ed ha assunto, nel tempo, una valenza elogiativa che nasconde, però, le debolezze di una società ancora alla ricerca di un' effettiva uguaglianza e parità di diritti fra i sessi.

In ogni cultura, la donna è un riferimento ricchissimo e le sue doti di creatività e sensibilità non meritano che gli apprezzamenti e le attenzioni si concentrino nel solo giorno dell'anno in cui, tanti, con ritualità, si sentono in dovere in sentenziare sui principi di parità, di uguaglianza, di reciproco rispetto.
Emanuela Cerutti - 05-03-2010
Caro Raj,

ho saputo solo ieri sera del lutto che ha colpito la tua famiglia.

Mi ero chiesta come mai tu non fossi venuto a lezione le ultime volte. Me lo chiedo sempre, è normale per un insegnante preoccuparsi dei propri studenti. Farsi domande, immaginare per riempire il vuoto del non sapere. Succede con i bambini, ma anche con gli adulti. Forse con gli adulti come te di più.

E' un problema di modelli culturali, di abitudini sociali: i nostri bambini, nella maggior parte dei casi, hanno un guscio protettivo in cui lasciano scivolare le fragilità per rinforzare i tentativi. I nostri bambini si nutrono in quel nido che hanno da sempre chiamato casa: imparare a volare via è per loro un fatto naturale. Così nel tempo provano a gestirsi, qualche volta in originale, qualche volta in fotocopia, comunque in genere senza troppi problemi. E se anche qualche domanda arriva, la risposta è pronta, premurosa e rassicurante. I nostri bambini conoscono la certezza dei confini e la legittimità della difesa.

Per gli adulti come te è diverso...
ADI Associazione Docenti Italiani - 05-03-2010
Nella calda atmosfera dell'antico salone della biblioteca di San Domenico in Bologna si sono dipanate, in un clima di grande partecipazione intellettuale ed emotiva, le due giornate del seminario Perché mi bocci? La sfida dell'apprendimento personalizzato organizzato dall'ADi e dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
Una partecipazione assolutamente fuori dal consueto, che ha costretto i responsabili dell'organizzazione a chiudere le iscrizioni una settimana prima del previsto.
E' stata palpabile per tutte le sessioni la voglia di approfondire e confrontarsi, di scorgere i profili di una scuola nuova entro cui i giovani del XXI secolo non si sentano E.T., come la mascotte del nostro seminario.
Giovanni Pontillo - 03-03-2010
Buongiorno Governo, non ho resistito al desiderio di ringraziarvi personalmente per il Vostro impegno, nel tentativo non facile di trovare una soluzione intelligente, risolutiva e GIUSTA che aiuti i PRECARI della Scuola - Docenti e ATA - a trovare una Stabilizzazione Lavorativa dopo anni e anni di incertezze, delusioni ed ingiustizie.

Ancora Grazie!

Tutto quello che è accaduto e continua ad accadere in questi mesi nel mondo della Scuola non rappresenta, però, una bella pagina di storia per la nostra Italia e voi Parlamentari tutti, in questo delicatissimo momento della vita del nostro paese, non state dimostrando particolari qualità nella conoscenza dei meccanismi che regolano la scuola in generale e le supplenze in particolare, altrimenti diventerebbe inspiegabile tutto quanto è stato legiferato fino ad oggi a partire dal decreto Salva Precari.
Salvatore Nocera - 02-03-2010
In meno di un anno la Corte costituzionale con la Sentenza n. 80/2010 ha risolto il problema creato agli alunni con disabilità dall'art 2 commi 413 e 414 della Legge finanziaria n. 244/08 che hanno fissato un tetto massimo al numero di docenti da nominare annualmente per il sostegno vietando contestualmente la possibilità di assegnare ore in aggiunta a quelle fissate in organico di diritto.
La vicenda era cominciata al TAR di Catania che aveva negato la richiesta di ore aggiuntive, rispetto a quelle concesse dall'Ufficio scolastico, ad un'alunna con certificazione di grave disabilità, con la motivazione che ormai la legge sopraccitata aveva abrogato la possibilità di deroghe con la concessione di ore aggiuntive, precedentemente consentita. La famiglia era ricorsa in appello al Consiglio di giustizia amministrativa della regione siciliana, che aveva invece accolto l'eccezione di incostituzionalità delle norme citate.
La Corte con la sentenza depositata il 26 Febbraio scorso ha accolto il ricorso, dichiarando incostituzionali le norme citate, poiché in contrasto con gli art 2,3,10, 34e 38 della Costituzione.
Salvatore Nocera - 01-03-2010
Il Giornale del 28 Febbraio 2010 con un articolo dal titolo "La Consulta beffa le Camere" denuncia uno scorretto uso della Giurisdizione da parte della Corte costituzionale per aver dichiarato incostituzionali, con la Sentenza n. 80/2010, i commi 413 e 414 delll'art 2 della L.n. 244/07 che ribadivano il numero massimo di circa 90.000 docenti per il sostegno all'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, vietando contestualmente la possibilità di assegnare più ore di sostegno nei casi certificati di maggiore gravità, cosa sino a tale legge invece consentita.
Alessandra Righini - 01-03-2010
Con toni trionfalistici il Ministro della Pubblica Istruzione Gelmini ha annunciato, il 4 febbraio scorsa, un evento epocale: l'avvio della Riforma delle Scuole Superiori.
Gli annunci ad effetto sono, infatti, una specialità di chi ci governa, ma è impossibile per chi ha un minimo di capacità critiche non vedere i punti di debolezza della questione, anzi, il caos in cui si trovano la scuola e le famiglie italiane.
Innanzitutto, a voler essere precisi, questa non è una Riforma bensì un semplice riordino delle Superiori, o, peggio ancora, una Controriforma. Affermo questo perchè non è stato minimamente avviato un dibattito intorno al modello di cittadino e di società verso il quale si vuole andare in futuro, dibattito dal quale sarebbero potuti emergere gli obiettivi di una riforma coerente e ben costruita.
Coordinamento migranti e realtà antirazziste torinesi - 01-03-2010
Noi, donne e uomini di ogni paese. Noi, immigrati, italiani, figli di immigrati e di emigranti; noi sappiamo che le immigrate e gli immigrati hanno arricchito l'Italia con la loro cultura e il loro lavoro. Noi rifiutiamo le proposte dei politici che vogliono criminalizzare gli immigrati. Noi rifiutiamo le politiche razziste che colpiscono gli immigrati per poter sfruttare meglio loro e gli italiani che lavorano. Siamo indignati perché negli ultimi anni sono state approvate leggi razziste che negano i principi dei diritti umani. Leggi in contrasto con la Costituzione Italiana, che prevede uno stato democratico, senza discriminazioni di "razza, sesso o religione".
Per questo abbiamo deciso che il 1 marzo deve essere una giornata di lotta.
Francesco Sola - 27-02-2010
Pervengono alla sede sindacale SAB richieste di chiarimenti in merito alla formulazione delle graduatorie d'istituto e di compilazione dei vari modelli consegnati in questi giorni dalle scuole per l'individuazione di eventuali soprannumerari a.s. 2010/2011.
Il sindacato SAB, che aveva già denunciato tale illegittimità, in relazione alle schede consegnate ed alla tempistica prevista dal contratto sulla mobilità del personale scolastico, fa rilevare quanto segue.
Giocondo Talamonti - 27-02-2010
Il gruppo del PDL del Comune di Terni ha pensato di dare dimostrazione di efficienza e razionalità decidendo di sottoporsi al test antidroga, interpretando così i desideri delle famiglie dei disoccupati, dei precari, di quanti cercano lavoro senza trovarlo e di quanti lo hanno perso. Intanto la notizia, secondo la quale la Basell intenderebbe chiudere il sito di Terni entro l'anno, ha gettato sconforto e preoccupazione fra i 130 dipendenti e le loro famiglie.
Claudia Fanti - 26-02-2010
Però bisogna credere in una società diversa che tenda all'ideale della cooperazione per vincere le sfide della storia, dell'ambiente, delle difficili e confuse vicende delle relazioni fra i popoli. Si parte dal basso che non è basso perché piccolo. E' il primo periodo della formalizzazione, è fondamento e fondamenta per costruire una cittadinanza rigorosa, seria, ricercatrice del sé e dell'altro. E' l'avvio alla reale integrazione di persone e culture. E' l'unico antidoto ai mali che affliggono da sempre l'uomo e il suo esistere: corruzione, malversazione, crimini di ogni tipologia si fondano su sistemi educativi violenti e competitivi, su storie di soprusi ed emarginazione, su invidia e gelosia dello status sociale e intellettuale altrui. La malattia del nostro vivere è l'affanno unito alla spietata corsa ai risultati del qui e adesso, del "far vedere"ciò che si fa a scapito del cosa si pensa e dei percorsi riflessivi e lungimiranti opposti alla mitologia dell'apparire.
Florenti - 25-02-2010
Puntuale, a riforma Gelmini in decollo (?), arriva questo rapporto a ribadire una situazione ben nota agli addetti ai lavori.
Sono condizioni storiche,strutturali,ambientali ecc. a creare in Italia questo divario. E il ministero dell'istruzione com'è intervenuto? Facendo di tutta un'erba un fascio, utilizzando da anni in modo scorretto alcuni dati statistici per bollare in negativo i prodotti della scuola italiana tutta, per poi concludere che data questa scarsa qualita' non vale la pena investire in questo settore, e via con i tagli, anziche' intervenire opportunamente a seconda delle varie specificita'.
Anche questo Rapporto Agnelli ritardato andrà poi interpretato, fatto è che la nostra categoria è stata additata dal e al risentimento di luoghi comuni ben noti e diffusi fra la gente, gente d'altra parte incantata dal sortilegio che in italia conduce a questo inquietante esperimento spettacolar-politico, gente fra la quale si annoverano incredibilmente molti stessi insegnanti.
Libero Tassella - 24-02-2010
Resto sempre più convinto che i sindacati facciano iscritti o li mantengano non, come dovrebbe essere, sulle e per le loro posizioni politiche, sulle idee che riescono a mettere in campo, sulla strategia, sulla loro capacita di aggregare e di lottare, bensì quasi esclusivamente sul patronato e questo patronato è ormai esercitato in un regime di assoluto monopolio dalle centrali e dalle centraline sindacali. Un patronato in effetti, a totale carico dello Stato, fatto da professionisti della burocrazia vecchia e della nuova online.
Gianfranco Pignatelli - 22-02-2010
Uomini in comodato d'uso. Appartengono a questa categoria quelli di Silvio. Morale, reputazione e dignità date in gestione al loro padrone. Lui nomina, gratifica, santifica. Oppure protegge, giustifica e assolve. Capita così che, se ti dimostri più vorace che capace, arriva lui. Da indagato, vai bene, da imputato meglio. Perseguitato, prima che giudicato. Condonato o amnistiato, prima che condannato. Tutto grazie a lui. Se sei suo, saranno tue immunità e impunità. Silvio arringa come un tribuno, ma guai a pretendere un contraddittorio.
Valerio Pensabene - 20-02-2010
Da quando il Ministero dell'istruzione ha deciso di sostituire all' Educazione (degli adulti) l'istruzione (degli adulti) senza nessun fondamento epistemologico e contro ogni sensato principio pedagogico, il settore annaspa nell'incertezza più assoluta.
Gli operatori, che peraltro continuano con la solita abnegazione a svolgere il loro lavoro faticoso e disagiato, hanno visto sfilacciarsi progressivamente il tessuto di un sistema che è abortito poco dopo l'annuncio della sua gestazione...
Laura Alberico - 18-02-2010
Ad uso e consumo la televisione ci offre ogni anno lo spettacolo del Grande fratello. L'occhio indiscreto della telecamera cattura e amplifica le "naturali" attitudini dei partecipanti: esternazioni e imprecazioni, discussioni e aggressività a buon mercato. E ogni anno lo scenario diventa più greve e inutile nella sua totale mancanza di stimoli positivi per il pubblico giovane, abituato ormai ad assorbire modelli e copioni da riprodurre inconsapevolmente nella vita reale. Si parla spesso e forse troppo della preoccupante mancanza di valori dei giovani, della loro superficialità e aggressività senza ragione. Notizie che fanno scalpore ma che subito vengono messe nel dimenticatoio perchè dopo le parole mancano i fatti.
Claudia Fanti - 18-02-2010
...Noi viaggiamo sempre e costantemente al ritmo dell'autocorrezione, mentre chi detiene il potere percorre la strada dell'arroganza, dei tagli alla scuola statale, del totale disinteresse verso i figli comuni di gente comune...
Quei bambini e quelle bambine con i loro cappottini dentro le aule fredde sembrano sfortunati e indifesi, eppure cresceranno in modo tale che nulla li fermerà come successe un giorno non troppo lontano ai nostri nonni e alle nostre nonne ormai defunti: decisero di alzare la testa dopo tanto penare, molti di loro autodidatti, arrabbiati, confusi, eppure consci che la loro umanità, i loro corpi avevano diritto a un senso, e quel senso glielo diedero essi stessi con la resistenza, con l'orgoglio, con la potenza del loro pensiero che si fece politica alta e applicata a una nuova società...
Amanda Cossovel - 16-02-2010
Trovo davvero incomprensibile e deprimente questo silenzio dei media, nessuno escluso a parte quale sito internet del settore, in merito della riduzione degli insegnamenti del diritto e dell'economia nella scuola superiore italiana.
L'opinione pubblica in questi giorni si è concentrata sui tagli orari subiti da altre discipline ma si sta ignorando, mi chiedo se volutamente, il destino subito dalle materie giuridico-economiche che, in seguito alla riforma Gelmini, saranno insegnate solamente nei bienni delle scuole tecniche e professionali e in alcuni trienni delle medesime scuole, mentre fino ad oggi in quasi tutti i trienni degli isituti tecnici tali insegnamenti non erano mai stati eliminati.
ScuolaOggi - 16-02-2010
La scorsa settimana il Governo ha dato risposta ad un'interrogazione parlamentare presentata in Commissione in data 13 gennaio 2010 e ad un 'interpellanza urgente illustrata in aula l'11 febbraio 2010, ambedue elaborate dal Gruppo PD della Commissione Cultura della Camera.

Entrambi gli atti esprimono precise osservazioni e fondate preoccupazioni in merito ai pesanti tagli apportati ai fondi destinati alla pubblica istruzione e alle gravi riduzioni di risorse finanziarie comunicate dalla circolare n. 9537 del 14 dicembre 2009 a ciascun istituto scolastico per la predisposizione del programma annuale relativo all'anno 2010, circolare con la quale tra l'altro, vengono fornite indicazioni normative contabili di bilancio vincolanti per gli stessi istituti scolastici.
Gianfranco Pignatelli - 15-02-2010
In Italia protezione sa di racket e prostituzione, di pizzo e pizzi, cioè tangenti e merletti. Di organizzazioni che hanno poco di civile e tanto, ma proprio tanto, della piovra. Quella che infiltra tentacoli ovunque e arraffa tutto con le sue ventose. Ha l'attivismo degli avvoltoi, sempre pronti a sciacallare su ogni sventura nazionale. Duttile, tempestiva e spavalda quanto solo le mafie italiche sanno essere. Fa suo il modello imprenditoriale nostrano, quello parassitario che succhia soldi allo Stato e specula anche sulla caritatevole consuetudine all'obolo dei nostri connazionali.
Lucio Garofalo - 15-02-2010
Così come gli antichi greci si occupavano liberamente e amabilmente di politica, filosofia, poesia e belle arti, godendo dei piaceri concessi dalla vita, essendo esonerati dal lavoro manuale svolto dagli schiavi, parimenti gli uomini e le donne del mondo odierno potrebbero dedicarsi alle piacevoli attività del corpo e dello spirito, affrancandosi finalmente dal tempo di lavoro assegnato alle macchine e condotto grazie ai processi di automazione ed informatizzazione della produzione dei beni di consumo.
Giocondo Talamonti - 13-02-2010
Nell'imminenza della festa di S. Valentino si ritiene opportuno richiamare l'attenzione di tutti su una celebrazione che assume, nella dimensione urbana, la volontà e il senso di interrogarsi su il sentimento dell'Amore in un mondo in cui, troppo spesso, prevalgono individualismi ed egoismi.
Al di là del sicuro legame che contrassegna l'innamoramento tra due persone, la riflessione si sposta sul significato autentico della parola "Amore" che, come ricordato nel corso della presentazione delle manifestazioni valentiniane, va ricondotto nell'ampio ambito delle relazioni che devono instaurarsi tra gli appartenenti di una più globale comunità.
Laura Alberico - 13-02-2010
Una vita povera quella in cui si consuma tutto, soprattutto i sentimenti e le emozioni. Si consumano parole velate di moralità e pregiudizio, di comprensione e immedesimazione per confondere ed anestetizzare verità e debolezze di una società al limite del collasso. Opinionisti in prima fila a confondere le acque, a spiegare i dubbi dell'animo con benevolenza ed empatia, ad indicare le strade possibili per risorgere dalla condizione di perdente.
Francesco Sola - 13-02-2010
Continuano a pervenire nelle sedi del sindacato SAB richieste di interventi con chiarimenti in merito alla formulazione delle graduatorie d'istituto per l'individuazione dei docenti e personale ATA soprannumerari per l'a.s. 2010/11.
Denunciamo l'illegittimità dell'operato di alcuni dirigenti scolastici che, noncuranti delle disposizioni contrattuali in merito, formulano le predette graduatorie prima della pubblicazione del contratto sulla mobilità che regolamenta modalità e termini per dette operazioni incidenti, profondamente, sulle posizioni giuridiche dei soprannumerari.
Giocondo Talamonti - 12-02-2010
Abete intende, giustamente, punire chi bestemmia in campo riattivando la prova moviola, dimenticando che la punizione non modificherà atteggiamenti analoghi in futuro. Ancora una volta, si fa finta di ignorare che il problema risiede nella carenza educativa di famiglie, scuola e società, e che quelle intemperanze sono sintomi di violenza, di sopraffazione e che si è persa l'abitudine a controllare civilmente il dissenso e la propria opposizione. Che ci si deve aspettare, d'altronde, dalle manifestazioni di opinioni personali da contrapporre a quelle degli altri se giornalmente in televisione si assiste al turpiloquio, all'offesa continua, alla volgarità becera di sopraffare l'interlocutore alzando la voce?
Francesco Mele - 12-02-2010
Le opzioni alternative all'insegnamento della religione cattolica hanno fondi cospicui per ogni regione e per ogni ordine di scuola. Il diritto deve, e può, essere garantito a tutti coloro che le scelgono.

Grazie al prezioso contributo di Antonia Sani e di Osvaldo Roman, sono riuscito finalmente a trovare la fonte normativa che dimostra che lo Stato, ad ogni finanziaria, stanzia una somma consistente per ogni Ufficio Scolastico Regionale e al suo interno per ogni ordine di scuola (materne, elementari, medie, superiori) per finanziare.....
Silvia Minardi - 08-02-2010
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in data 4 febbraio 2010 la (non) riforma delle scuole superiori che prende avvio dal prossimo anno scolastico. Nei mesi scorsi, quando la rete ci consegnava versioni anche molto diverse tra loro sulle ipotesi di riforma, lend aveva messo in evidenza l'azione di propaganda del ministro che non solo elimina dal curricolo obbligatorio l'insegnamento della seconda lingua straniera, ma indebolisce anche l'insegnamento della lingua inglese.

Ieri, però, dalla propaganda sulle lingue nelle ipotesi di riforma siamo passati alle bugie. Infatti con l'approvazione della riforma si parla - anche su molti organi di stampa - di un potenziamento dell'insegnamento delle lingue straniere nella riforma delle superiori.

Così non è.
Franco Labella - 08-02-2010
Il 4 febbraio, in occasione della conferenza stampa di presentazione del riordino, dal prossimo anno scolastico, delle scuole superiori italiane il Ministro Gelmini ha parlato di svolta epocale ed il presidente del Consiglio ha affermato che il riordino è il frutto di un ampio confronto con il mondo della scuola.

Il 5 febbraio, senza alcun preavviso e senza alcuna motivazione, sono stati oscurati tutti i Forum presenti sul sito istituzionale di Indire raccolti in un thread intitolato "Conosci e commenta la Riforma".
Tavolo Regionale Toscano - 04-02-2010
Nel prossimo quinquennio il ruolo delle Regioni per la scuola sarà molto importante sia per quanto concerne le funzioni che spetteranno alle Regioni sia per il ruolo politico che la Regione in ogni caso potrà svolgere rispetto alla politica scolastica nazionale.
Il nuovo attacco alla scuola statale riguarda la regionalizzazione del reclutamento degli insegnanti, della contrattazione sindacale e il progressivo ingresso dei privati nel mondo della scuola (DDL Aprea). La regione nonostante la possibile tentazione ad esercitare poteri sostitutivi rispetto a quelli che lo Stato ha svolto fin'ora dovrà continuare, in accordo con i principi costituzionali e per la difesa degli organi collegiali come organi di autogoverno dell'istituzione scolastica , a svolgere un ruolo politico attivo a sostegno del carattere pubblico e statale della scuola italiana.
Oliver - 04-02-2010
La scuola è diventata in alcuni anni l'ambito lavorativo più precario in assoluto, nonostante tutto i mass media rivolgono l'attenzione al processo breve o altre faccende del "padrone d'Italia", tutti proni ma anche incapaci di immaginarsi in una società che a lungo andare si ritorcerà contro tutti.
La mancanza di soldi non permette in alcuni casi di poter svolgere percorsi didattici semplici come piantare semi utilizzando l'ovatta, i soli per comperarla li ha tirati fuori l'insegnante.
Nella mia scuola il pianoforte è stato acquistato da incassi che i genitori hanno fatto con diverse feste come pure i soldi per le cartucce delle stampanti.
Siamo in un baratro...
Elena Carlomagno - 02-02-2010
E' datato 29 gennaio 2010 il provvedimento del Tar di Basilicata che nega a due bambine disabili frequentanti la scuola primaria nel comune di Lauria, la sospensiva dell'atto che assegna loro l'insegnante di sostegno per sole 13 ore settimanali, a fronte della richiesta di 22 ore fatta dalla AUSL competente, in base alle patologie riscontrate nei due rispettivi casi. Tale diniego è simile ad altri provvedimenti emessi dal tribunale amministrativo regionale avverso i ricorsi presentati dalle famiglie di bambini diversamente abili, di tutte le aree della regione, contro il taglio del sostegno scolastico, (alcune delle quali, in vero, a seguito di ricorso al Consiglio di Stato avrebbero visto ribaltata la sentenza del Tar di Basilicata)...
...Su un caso analogo il Tar del Lazio, in questi giorni, in maniera contraria si pronuncia a favore di un minore residente a Firenze affermando "sufficienti profili di fondatezza nella parte in cui si lamenta che l'amministrazione nell'assegnare al minore di cui trattasi l'insegnante di sostegno per n. 14 ore, anziché 22, non abbia considerato la particolare gravità".

Coordinamento Presidenti Circolo e Istituto Bologna - 02-02-2010
Il nostro Coordinamento, riunitosi il 25 gennaio 2010 per discutere delle modalità di formazione del Programma annuale 2010 che dovrà essere approvato entro il 15 febbraio 2010, ha sottolineato la grave situazione economica in cui versano tutti gli istituti, con crediti verso il MIUR che superano i 100.000 euro e con punte oltre i 300.000 euro. Crediti dovuti a somme stanziate e mai versate dal Ministero fin dal 2005 e imputabili soprattutto alla mancata copertura finanziaria delle ore di supplenza effettuate. Situazione creditoria che ha avuto gravi ripercussioni sulla gestione delle supplenze brevi anche nel corrente anno scolastico...
Si aggiunga a questa situazione la nota della Direzione Generale del MIUR del 14 dicembre 2009, pervenuta alle scuole il 22 dicembre a ridosso del periodo di chiusura per le festività natalizie, che contiene istruzioni su come costruire il Programma annuale e che ha creato confusione e sconcerto in tutte le componenti che debbono intervenire nella sua stesura e approvazione.
Franco Labella - 30-01-2010
c'è la necessità del riordino e si decide che le Discipline giuridiche ed economiche non rientrano nel core curriculum.
Ma, in realtà, come ha acutamente osservato Tiziana Pedrizzi qualche tempo fa, su Sussidiario.net , non c'è stata in Italia alcuna discussione sul core curriculum.
C'è stata la decisione, non motivata da altro che da nobili ragioni di tagli alle spese (sic), di ridurre a 30 ore l'orario settimanale massimo "sopportabile" dagli studenti italiani del 2000.
Il riferimento di D'Avolio a 30 come monte ore adeguato , però, è pure sbagliato perché , per il biennio (e la disciplina "Diritto ed Economia" nei Brocca lì viene insegnata) le ore settimanali non sono 30 (quelle originariamente previste) bensì 27.
Sarà perché il cervello dei quindicenni è meno "capiente" di quello dei diciassettenni, che si è arrivati a questa importante determinazione?
Lorenzo Picunio - 30-01-2010
"Obiettivo di Lisbona" è l'80% di diplomati entro il 2020. Questo 80% di diplomati sarà all'interno dai nati nel 2002, 2003 (cioè i bambini che sono oggi in prima e seconda elementare) ed oltre. Questo significa che occorre - oggi, non domani - un formidabile piano di investimenti per la scuola pubblica. Esattamente il contrario di quello che il ministro Gelmini ha intenzione di fare.
Infatti: alle scuole viene tolto - decisione di poche settimane fa - circa metà del fondo per il finanziamento comprendente voci quali le supplenze, le pulizie, il materiale didattico. Naturalmente il tema più significativo è quello delle supplenze...
Lucio Garofalo - 28-01-2010
La posizione contraria al sionismo non può essere confusa, se non in malafede, con l'antisemitismo, tantomeno con il negazionismo. Bisogna condannare qualsiasi manifestazione razzista, contrastare ogni insorgenza neonazista, rigettare le opinioni che tendono a separare gli uomini e i popoli in "superiori" e "inferiori". Proprio per tali ragioni ritengo che l'assunzione del sionismo come fondamento dello Stato israeliano abbia condotto a politiche aggressive e persecutorie verso i popoli confinanti e soprattutto verso i legittimi abitanti della Palestina, gli Arabi Palestinesi.
Coordinamento Presidenti Circolo e Istituto Bologna - 27-01-2010
Nelle nostre scuole accade sempre più frequentemente che in caso di malattia dell'insegnante i bambini ed i ragazzi vengano divisi, distribuiti e "parcheggiati in altre classi", inficiando così il diritto allo studio previsto dalla Costituzione ed in molti casi anche andando contro le condizioni di sicurezza stabilite per legge. Tale "soluzione" non è mai stata prevista da nessuna legge o circolare, e del resto non potrebbe essere altrimenti ... I nostri Dirigenti scolastici, con cui volentieri e volontariamente collaboriamo al governo della scuola, ci hanno fatto "informalmente" capire di essere costretti a ricorrere a tale "necessità" perché fortemente preoccupati dell'esposizione finanziaria degli Istituti che non sarebbero in molti casi più in grado di garantire l'effettivo pagamento in caso di nomina dei supplenti necessari.
Giulio Cesare Viva - 26-01-2010
Il Parlamento italiano, in questi primi giorni del 2010, sembra ondeggiare tra esigenze di recupero del proprio primato politico e morale e interventi poco popolari ma necessari per raddrizzare la baracca Italia. Maggioranza e minoranza da tempo si fronteggiano stupidamente cercando di non essere travolte dagli agguati dei massimalismi politici, degli integralismi religiosi, del giustizialismo chiuso, della rabbia degli ultimi e del qualunquismo strisciante, dall' esasperato campanilismo e dalle utopie dei senza se e senza ma. Tutti i gruppi hanno difficoltà nel fare scelte coerenti con i programmi dichiarati e sembrano essere come dadi che, dopo essere stati agitati in un bicchiere, sono improvvisamente rovesciati su un tavolo mostrando, a caso, una delle sei faccia che spesso non è quella necessaria per vincere la posta in gioco.
Omero Sala - 26-01-2010
Nel giorno della memoria voglio ricordare quelli che sono stati inghiottiti dal nulla, quelli che sono scomparsi insieme a tutte le persone che li amavano, quelli cancellati dalla terra insieme alla loro casa e al loro villaggio, quelli che nessuno a pianto mai perché chi li poteva piangere è stato con loro eliminato.
Io riservo il mio pensiero e la mia commiserazione a chi ha avuto illacrimata sepoltura. E ricordo e piango oggi quel povero cristo che, vedendosi morire, sapeva già che nessuno mai lo avrebbe pianto o ricordato.
Riccardo Ghinelli - 25-01-2010
Mia moglie dice che nella scuola le donne sono pagate come gli uomini.

Per me non è vero.

Sono gli insegnanti che sono pagati come le donne.

Maria Teresa di Palma - 25-01-2010
Vorrei segnalare l'appello per il mantenimento delle ore di insegnamento della geografia nella Scuola secondaria superiore, che la riforma ormai in dirittura d'arrivo vorrebbe cancellare in molti casi e negli altri diminuire fortemente.
Non si tratta di una questione "corporativa", ma necessaria nell'ottica di una educazione alla cittadinanza in tempi di globalizzazione.
Claudia Fanti - 21-01-2010
Maestro/a unico (prevalente?), tagli e limitazioni di spazi o tempo non fanno riforme, bensì cadaveri di potenzialità, morte della passione-ragione, uccisione della motivazione, isterilimento di metodi, didattica, pedagogia...Nascono invece gli individualismi dei primi della classe fra alunni e alunne, fra docenti e docenti, fra dirigenti e dirigenti...Rinasce quella cosa antica del fare e rifare le stesse cose rassicuranti di un tempo, portandosi i vecchi quaderni degli anni precedenti da casa per timore di non portare a termine il "programma", il quale, tra l'altro, non è neppure più un programma, esso rimane il fantasma di ciò che eravamo a cui si corre costantemente ad aggrapparsi nei periodi di oscurantismo, perché si sa, l'essere umano, in genere, se non stimolato da politiche avanzate, tende a essere conservatore...per sopravvivere con meno problemi possibili!
Lucio Garofalo - 19-01-2010
Nel caso odierno, la fuoriuscita dalla crisi è possibile solo attraverso la fuoriuscita definitiva e totale dal sistema capitalistico. Ovviamente tale prospettiva, sempre meno teorica e sempre più realistica, turba non poco i capitalisti e i loro servi. Per arginare l'esplosione di rivolte, sommosse e conflitti sociali come quelli a cui stiamo assistendo ovunque nel mondo, i capitalisti invocheranno l'adozione di soluzioni politiche, magari estreme, di segno apertamente autoritario e reazionario (stile nazifascismo in versione aggiornata, per intenderci), e che sul versante propriamente economico potranno condurre ad una nuova, pericolosa corsa al riarmo e, di conseguenza, ad uno sbocco bellico imperialistico, ad un lungo periodo di guerre sanguinose su scala internazionale.
La Redazione del Phenomenology Lab - 16-01-2010
Un pericolo grande minaccia in questo momento la nostra comunità nazionale. Se ci arrischiamo a denunciarlo pubblicamente, in un modo e con mezzi che non sono quelli del nostro mestiere - e cioè la ricerca, la formazione e l'informazione - è perché non ci pare che ce ne sia ancora sufficiente consapevolezza. Scorgiamo segni di questo pericolo in alcune dichiarazioni pubbliche di esponenti politici, in particolare quelle che urtano manifestamente contro alcuni articoli della nostra Costituzione. Fin dal 1988 la Corte costituzionale ha detto in modo netto che "i principi supremi" della Carta non possono essere "sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale" e che i diritti inviolabili dell'uomo non sono "sopprimibili neanche dalla maggioranza e neanche dalla unanimità dei consociati" perché "patrimonio irretrattabile della persona umana". Ignorare questi principi è rischiare la distruzione degli elementari presupposti etici o pre-politici di uno Stato di diritto.
Giocondo Talamonti - 16-01-2010
Ingredienti di qualità non bastano a fare un buon piatto. Se si trascurano temperature e tempi di cottura si rischia di cucinare un 'pancotto' o di preparare un 'tizzone'. Allo stesso modo, non è sufficiente saper giocare al calcio per diventare automaticamente campioni; il carattere, la serietà sportiva, l'impegno, la continuità, sono elementi indispensabili a chiunque, avendo le doti di base, intende fare una professione della sua disposizione innata. La storia del pallone è piena di esempi negativi. I meno giovani ricorderanno Nicolè, centravanti juventino dalle mille promesse, ma anche tanti altri scomparsi dal panorama calcistico prima ancora di diventarne protagonisti. Ammoniva Franco Lelli nel suo libro "Voglio fare il calciatore" (Ed. Tagete, Viterbo) che "entrare nel mondo del calcio non è come imboccare un'autostrada, dove è sufficiente seguire le indicazioni per arrivare a destinazione". Sono ben altre le componenti che concorrono a delineare un campione.
Ilaria Ricciotti - 15-01-2010
Ho letto che diversi Docenti della 7/A "Arte della fotografia e della grafica pubblicitaria" hanno segnalato a più soggetti istituzionali la "paradossale situazione che si verrebbe a creare se non venissero apportate modifiche al regolamento previsto dal MPI" ...

Chiedo pertanto ai lettori di Fuoriregistro, specialmente a sindacalisti, docenti, presidi ed onorevoli che si faccia chiarezza su quanto esposto sopra...
Una piccola studentessa di quarta liceo - 13-01-2010
... E allora, voi che avete i mezzi per comunicarlo alla gente, urlatelo al mondo, che così non va! Che bisogna cambiare. Che non si può semplicemente lasciare che la realtà scorra, fregandocene. Aprite gli occhi, perché stiamo sbagliando, e ci perdiamo la vita. Aprite il cuore, perché queste cose non succedano mai più. Credo che sarebbe una cosa utile e importante, che riflettessimo un po'. Anche se a dirlo sono solo io, una piccola studentessa di quarta liceo.
Lorenzo Picunio - 09-01-2010
Il trattato di Lisbona prevede che entro il 2020 dovremo avere l'80% di diplomati.
Per arrivare a questo si tagliano - Circolare Ministeriale del 21 dicembre 2009, regalo di Natale - circa metà dei fondi destinati alle scuole per miglioramento dell'offerta formativa, supplenze, pulizie, funzionamento amministrativo e didattico.

Già le scuole soffrono del taglio del personale, già risentono dei tagli alle A.S.L. (si pensi al sostegno e alle accudienti) e agli enti locali, già le classi superano i 25 alunni.

Si risolve questa situazione?
Francesco Mele - 09-01-2010
Come Coordinamento dei CdI e CG della provincia di Modena abbiamo creato un gruppo su Facebook dal titolo: SCUOLE PUBBLICHE: BILANCI IN ROSSO .
Lo scopo è di fare informazione sfruttando tutti i mezzi che la rete mette a disposizione e coinvolgere più energie possibile in un percorso che se ha qualche speranza di riuscire è nel coinvolgimento responsabile di più gente possibile.

Vogliamo far conoscere le ragioni che ci hanno spinto a costituire il Coordinamento e provare a mettere in rete tutte la scuole della provincia.
Lucio Garofalo - 07-01-2010
Pochi giorni fa sono convolato felicemente a nozze, celebrate in chiesa con il rito misto.
Qualcuno mi ha chiesto, in modo ironico e provocatorio: "Un comunista che si sposa in chiesa?".

Per tale ragione ritengo giusto ed opportuno esporre le mie ragioni, provando a precisare la mia posizione rispetto alla scelta compiuta. Ebbene, chiarisco immediatamente che il sottoscritto si è sposato in chiesa in qualità di ateo dichiarato.
Infatti, io e la mia consorte abbiamo deciso e concordato con il parroco la formula del rito misto, la quale prevede la possibilità di contrarre matrimonio tra membri della chiesa cattolica apostolica romana ed esponenti di diverse confessioni religiose, non cattolici oppure non credenti ed atei come il sottoscritto, che siano battezzati o meno.
Lucio Garofalo - 27-12-2009
Ultimamente si è cianciato molto a sproposito di violenza, per cui ho elaborato una riflessione personale su un tema su cui vale sempre la pena di spendere qualche parola.

La violenza, intesa come comportamento individuale, ha senza dubbio un'origine più profonda e complessa, insita nella struttura sociale. Nelle realtà capitaliste, la violenza del singolo, la ribellione apparentemente senza causa, la follia, il vandalismo e il teppismo, la criminalità comune, la perversione di quei soggetti qualificati come "mostri", sono sempre il frutto (marcio) di un'organizzazione sociale che ha bisogno di creare e alimentare odio e violenza, sono la manifestazione di un sistema che, per sua natura, genera divisioni e conflittualità, costringendo alla depravazione dell'animo umano che in tal modo viene intimamente condizionato dall'ambiente esterno.
Libero Tassella - 26-12-2009
Ecco, di seguito, quanto Professione Insegnante proponeva ai sindacati rappresentativi della scuola lo scorso agosto 2009 per l'anno scolastico 2009/2010. Invece la storia, come ben sapete, è andata in senso del tutto opposto e ovviamente a farne le spese è stata ancora una volta la categoria dei docenti e più in generale il personale della scuola; i sindacati si sono divisi su tutto, ognuno purtroppo ha proceduto e procede per proprio conto, a ranghi sparsi o per il proprio tornaconto; dimostrando a tutti i costi di essere nel giusto e/o facendo professione di "alta" strategia politico-sindacale, filogovernativa o antigovernativa a seconda dei casi.
Gigi Monello - 23-12-2009
C'è, in Tv, un'allegra trasmissione di capitomboli, urti e sbattimenti. La ammannisce una rete privata; è longeva e apparentemente innocente. È "Paperissima", la gaia rubrica di disgrazie ed accidenti vari con sottofondo di risate e marcette.
Mi sono preso la briga di seguirne una intera puntata di mezzo Agosto; eccone il menu:
1) due giapponesini giocano gentilmente a puntarsi l'emissione di un phon direttamente in faccia; 2) motociclette schizzano a pazza velocità con cadute rovinose dei piloti; 3) leone scorreggia, con abbondanti materiali escrementizi gioiosamente proiettati a distanza; 4) acquascooter finisce a folle velocità su una riva piena di gente;
Omero Sala - 22-12-2009
Sono bresciano e me ne vergogno un po'.
I media nazionali (e da oggi anche quelli internazionali, purtroppo!) rimandano un'immagine di noi bresciani, a dir poco, sconfortante. Prima la notizia del White Christmas di Coccaglio, dove il sindaco ordina controlli a tappeto in tutte le case per liberare il paese dai clandestini (ricordate Erode?); poi l'ordinanza di chiusura di un seminterrato, a Cologne, utilizzato dagli musulmani per la preghiera (ricordate le catacombe?); poi il divieto per i membri della comunità islamica di parlare arabo in un locale di Trenzano dove vengono - perfino! - somministrate bibite, perlopiù analcoliche (ricordate la chiusura dei circoli operai nel ventennio?).
Lorenzo Picunio - 19-12-2009
Le parole di Matteo risuonano in tutte le grandi religioni. Sembrano il contrario della frase di Bush «Il tenore di vita degli americani non è negoziabile». Diritti contro interessi, umanità contro denaro. Il reato di clandestinità è appunto la ...
Giocondo Talamonti - 18-12-2009
Si riuscirà mai a capire che un incontro di calcio, al quale assistono tanti giovani emuli, deve imporsi, prima del risultato, l'obbligo di offrire uno spettacolo di lealtà sportiva, che la ragione di un confronto risiede sempre nel rispetto delle regole del gioco, che il ricorso a scorciatoie è sempre un esempio pessimo per chi assiste e per chi pratica uno sport, che è una tacita accettazione di ogni altro mezzo illegale per raggiungere comunque un obiettivo?
Forum Precariscuola - 16-12-2009
Ribadito che il Forum Precari Scuola è contrario a qualsiasi forma di violenza, vorremmo però avviare una riflessione sul concetto stesso di violenza.
Accanto alla violenza fisica chiaramente riconoscibile e da punire secondo legge, riteniamo che ci siano altre forme di violenza che, anche se non fisiche, vanno considerate ugualmente gravi per i loro effetti devastanti e perciò sono da respingere e da combattere.
Nell'ambito della scuola e dell'istruzione, riteniamo che costituisca violenza...

Felicetta Lombardi - 16-12-2009
Finalmente si riparla della scuola, spero che gli avvenimenti di questi giorni, anche se gravi, non oscurino le tematiche sulla scuola e l'università.
Spero che mettiate la giusta attenzione anche per quelle scuole che non possono permettersi di avere le 40 ore perchè i Comuni non investono nemmeno un euro in tali istituti, neanche per le manutenzioni ordinarie.
Giuliana De Tata - 14-12-2009
L'assonanza è con ...troppo sfigato e ci sta bene, per raccontare quello che ieri è accaduto ad un amico di mio figlio, ma che era già accaduto mesi fa allo stesso mio figliolo. Procediamo con ordine: Enzo e Vincenzo hanno anche lo stesso nome, sono due ingegneri poco più che trentenni; hanno studiato con impegno e si sono laureati presto a Napoli in Ingegneria per l'Ambiente e territorio. Hanno iniziato subito a lavorare,per fortuna, ma non mancano quotidianamente di vivere sulla pelle:
1. le storture del sistema economico (nella fattispecie occupazionale) ,
2. il dramma di essere casertani.
Oliver - 10-12-2009
Vivere la scuola è indescrivibile per l'immensa gioia che mi determina, l'impegno è trascurabile se penso a tutte le soddisfazioni che via via concorrono allo star bene; si è circondati da colleghi capaci, che evidenziano notevole professionalità, con loro è possibile aggiungere anche momenti ludici ad un buon livello (natale, fine anno, gite e uscite didattiche), con i bidelli e gli addetti alla segreteria un po' meno.
Elena Duccillo - 04-12-2009
... non dovevi offrire questo tuo spazio ai tuoi affezionati lettori, primo perché mi hai provocato su un campo che ci accomuna, la facilità di penna e poi su quello che non ci manca: il coraggio di ricominciare ogni volta che gli eventi ci travolgono. Non parlo, Franco, del ricominciare da zero, ma di farlo guardando quanto di buono si è costruito, senza nascondere di contro pericolosi arretramenti che appaiono obiettivi.
Getto un sasso nello stagno in questo 3 dicembre 2009, cerco di usare parole semplici per chi non vive come me da sempre nel mondo della scuola.
Giuseppe Luca - 04-12-2009
Di fronte ad un "bombardamento mediatico", che "sbatte", spesso, in prima pagina, l'immagine di questo o quel docente "fannullone", impreparato e/o dal comportamento discutibile/criminoso, che, in definitiva, fa pensare ad una scuola tutta sesso, droga, devianza, bullismo... coinvolge ora gli alunni, ora gli operatori scolastici, occorre "uno scatto di orgoglio" da parte di tutti gli uomini di scuola, per impedire un ulteriore deterioramento dell'immagine delle istituzioni.
In uno dei miei primi corsi di aggiornamento - siamo negli anni '60 - mi è stato insegnato che, perché un docente diventi un vero professionista deve sapere e sapere insegnare.
Francesco Masala - 02-12-2009
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività, dice l'art.53 della Costituzione italiana vigente. Quando i prezzi salgono è facile passare a un'aliquota superiore, e quindi avere meno reddito disponibile, pur avendo lo stesso, o magari inferiore, potere d'acquisto. Questo fenomeno si chiama drenaggio fiscale (fiscal drag in inglese), come spiega anche wikipedia.
Insegnanti Scienze Naturali - 01-12-2009
Il riordino della scuola secondaria superiore in via di approvazione mette in pericolo, a causa di drastici tagli, il futuro dell'educazione scientifica nel nostro Paese e dello sviluppo ad essa collegato.

I sottoscritti, come rappresentanti di docenti, genitori e cittadini interessati all'efficacia della scuola e al futuro degli studenti, chiedono al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di garantire che il riordino della scuola italiana riconosca all'educazione scientifica un ruolo di primo piano e lo spazio adeguato.
Giocondo Talamonti - 27-11-2009
La chiamano "mano de Dios", il gol segnato con la mano e decisivo per vincere un incontro con l'inganno. L'ipocrisia di scomodare l'Onnipotente per casi così banali (fra l'altro s'ignora se Lui sappia giocare al calcio, anche se gira voce che se la cavi in ogni disciplina), è invece tipicamente umana, in linea con la sua natura vigliacca e con i tentativi goffi di nascondere la vergogna.
A Maradona, una pari impresa riuscì perfettamente in un incontro mondiale contro l'Inghilterra, eliminandola, senza troppi travagli di coscienza. Anzi, se ne fece un vanto, sbandierando il gesto come sostenuto da una volontà superiore di ripristinare con l'equità sportiva, le diseguaglianze economiche, sociali, militari e nazionali (l'Argentina aveva appena perso la battaglia delle Falklands).
Francesco Di Lorenzo - 25-11-2009
L'aria che si respira in giro non è delle migliori. Aria di assuefazione, in qualche modo. Forse dovuta principalmente alla mancanza di un progetto politico alternativo. In breve, non c'è 'nessuno' che dia forma e forza al disagio che pure si vive. Ma, questo è un altro discorso, forse. Sulla scuola, però, le mistificazioni passano, crescono e diventano abitudini mentali. I percorsi, tortuosi e profondi che prendono il via da una parte e arrivano a sposare idee e concetti della parte opposta, sono infiniti. Neanche si riesce più a ricavarne la genesi.
Barbara Pianta Lopis - 25-11-2009
Cimitile è un piccolo paese ai confini della provincia di Napoli. Circa 6/7000 abitanti e uno dei più importanti siti archeologi di chiese e arte paleocristiana. Tre plessi scolastici di scuola materna, elementare e media. Per le superiori bisogna spostarsi nei centri più grandi limitrofi (Nola e Cicciano).

La storia che vi vengo a raccontare vuole essere testimonianza di quanto anche i piccoli centri, dove notoriamente regna la tranquillità e la pace, comincino a dormire sonni poco tranquilli.
Lucio Garofalo - 21-11-2009
Il 23 novembre di quest'anno ricorre il 29esimo anniversario del terremoto che scosse con violenza un vasto territorio del Sud Italia, il cui epicentro fu individuato in un'area compresa tra l'Irpinia e la Lucania, precisamente a Conza della Campania. Il sisma, caratterizzato da una fortissima intensità che superò il 10° grado della scala Mercalli e da una magnitudo 6,9 della scala Richter, investì con furia numerosi paesi, spazzando via in pochi attimi intere comunità e decimando le popolazioni locali. Per comprendere la devastante potenza sprigionata dal terremoto del 1980, basta compiere una semplice analisi comparativa con quello dell'Abruzzo, che ha raggiunto i 5,8 gradi della scala Richter.
Lea Borrelli - 17-11-2009
Bari, 31 ottobre 2009

- Al Ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca Mariastella Gelmini
- Ai principali organi di stampa

Gentile Ministro,

nella riunione del 15 ottobre scorso, il Collegio dei Docenti del nostro Liceo ha discusso sul Piano dell'Offerta Formativa gravemente compromesso da una grave situazione di sofferenza e incertezza finanziaria, dovuta, come rilevato dall'analisi effettuata dal DSGA e dal Dirigente Scolastico da:

- assenza di finanziamenti nel P.A. 2009 per il Funzionamento e per le varie attività in rapporto ai finanziamenti ex L. 440/97
- crediti dovuti da parte dell'Amministrazione a partire dall'anno finanziario 2005...
Alfonso De Vito - 16-11-2009
Li aspettavamo di notte, sono arrivati alle 8 del mattino. Oltre 60 mezzi blindati e 650 uomini (in tre turni..) tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e perfino la forestale (?) per procedere allo sgombero coatto dell'insediamento di immigrati marocchini a San Nicola Varco, una traversa anonima della Statale 18 a dieci kilometri da Eboli.
Vivono quì quasi millecento braccianti tra i venti e i quarant'anni che faticano dodici ore al giorno per venticinque euro meno i tre che trattiene il caporale. La "colpa" di questa comunità è di sopravvivere da oltre dieci anni in una struttura di proprietà regionale costata miliardi di vecchie lire...
Giocondo Talamonti - 13-11-2009
Ripensi alle dichiarazioni uscite dai telegiornali prima che l'influenza si diffondesse in territorio italiano e ripensi anche alla solidarietà che ti ha preso per tutto il genere umano prossimo alla decimazione, provando vergogna per l'incolpevole privilegio di essere tu, italiano, escluso dalla pandemia.
Lì per lì non ti riesci a spiegare perché mai la nostra penisola sia esclusa da una simile tragedia; poi, ti viene in mente che anche dagli effetti deleteri della crisi economica mondiale l'Italia è esente e provi a giustificare l'intangibilità con la benevolenza divina e con la febbrile attività vaticana per tener fuori il popolo devoto; poi ti ricordi che noi la crisi l'avevamo superata già prima che si fosse presentata.
Gruppo SSIS X ciclo - 11-11-2009
Siamo un gruppo di congelati Ssis e non abilitati. Stiamo promuovendo una iniziativa per la riapertura della formazione iniziale dei docenti.
Ci troviamo infatti al secondo anno accademico consecutivo di assenza di un canale ordinario alla carriera docente e non esistono tuttora provvedimenti definitivi in materia. Inoltre, risulta difficile seguire l' iter dello schema di regolamento ai sensi dell' art 2 c 416 L. 244/07 mancando un sito ufficiale ad esso dedicato e dei canali
ufficiali di informazione sull' avanzamento del provvedimento e sulle modifiche in itinere.
Aldo Ettore Quagliozzi - 10-11-2009
Non appaia, a chi mi conosce, a chi ha letto con infinita pazienza del mio scribacchiare, a chi conosce quindi il mio pensare, non appaia provocatorio se non irriverente il titolo scelto per il post. Io, semplicemente, non difendo il crocifisso. Anche se alla sua " ombra " inquietante ho trascorso e trascorro la mia vita. Come tutti o i tanti di questo paese, sono stato cooptato, ancora in fasce, in una confessione religiosa. Una delle tante. Depositaria di una sua verità. E niente altro. Cooptato senza saperlo. Senza volerlo. Confessione religiosa che, con il trascorrere dei miei anni, mi è divenuta sempre più estranea, una camicia di forza della quale non è semplice liberarsi. La sua azione costrittiva continua infatti nelle occasioni del vissuto sociale; dover fare i conti con un'appartenenza che non mi appartiene più e da un pezzo. Ho fatto mio da tempo un pensiero, di quelli pesanti, ritrovato nel corso della lettura del volume " La vita eterna " - edito da Laterza ( 2007 ) - di Fernando Savater. Scrive l'illustre Autore alla pagina 170 del Suo splendido lavoro: " ( ... ) L'esistenza di Dio è tanto desiderabile che difficilmente può essere vera... Sarebbe troppo bello! ( ... )"
Sono a questo punto per le questioni importanti della mia vita.
Paolo Madonia - 09-11-2009
In riferimento ai cambiamenti previsti dallo schema di regolamento relativo al riordino degli istituti professionali, approvato dal governo nell'ambito della riorganizzazione del sistema scolastico, che entrerà a regime il prossimo primo settembre del 2010, vogliamo denunciare in modo chiaro gli effetti devastanti che tale riforma comporterà ...
Se da un lato questo governo ha recentemente dato vita al Ministero del Turismo, cosa sicuramente positiva per il settore, dall'altro in un colpo solo assesta un fendente mortale alla scuola che dovrebbe formare i professionisti del futuro, con l'unico obbiettivo di tagliare i finanziamenti alla scuola pubblica.
Certi che tutte le istituzioni scolastiche e le parti coinvolte nel settore turistico alberghiero, condividano le nostre preoccupazioni, proponiamo uno scambio di informazioni e di proposte che nell'ambito dell'autonomia scolastica e della gestione degli spazi di flessibilità previsti dalla riforma, potranno ridurre al minimo i prevedibili danni.
Claudia Fanti - 07-11-2009
Carissime/i,
dove sta andando la scuola dei piccoli? Non si sa più, sta navigando a vista, sta procedendo giorno dopo giorno arrangiandosi, letteralmente abbandonata a se stessa. Non interessa più! E' carta straccia, come carta straccia è la mole di lavoro condiviso da generazioni di maestre/i abituati ad arrovellarsi per condividere, creare percorsi interdisciplinari, per mettere in discussione il proprio modo di insegnare confrontandolo nei team. Valutazione, attenzione acquisita in materia di competenze, conoscenze, abilità, saperi, saper essere e saper fare, metodologie e didattiche cooperative, analisi delle discipline e dei nodi concettuali...puff! Rimane un pallido ricordo che quotidianamente deve affrontare l'abbandono economico, le ristrettezze di personale e materiali... sempre di più...sempre di più...I frammenti si frammentano fino a divenire polvere...
Gianni Gandola - 05-11-2009
Sappiamo bene anche noi che ci sono problemi ben più urgenti e drammatici del crocefisso nelle aule scolastiche. Non c'è bisogno che ci si ricordi che c'è una grave crisi economica, imprese che chiudono, gente che rimane senza lavoro, famiglie senza reddito eccetera eccetera. E neanche che al mondo ci sono migliaia di bambini che muoiono di fame ogni giorno. O che ogni giorno ci sono persone e diritti umani che vengono calpestati.
Ma non ci piace neanche essere annoverati fra quelli per i quali, quando un argomento di carattere etico-giuridico viene riproposto alla discussione, "i problemi sono ben altri". Il benaltrismo spesso si rivela un alibi o un éscamotage per sfuggire al merito di un problema, in assenza di argomenti veri e fondati. Allora si preferisce "parlare
Francesco Masala - 30-10-2009
Tutti dicono che bisogna abbassare le imposte, oggi la minoranza delle grandi imprese paga imposte, l'evasione fiscale, per i non dipendenti, è alta; buon ultimo Marino, del PD, ha parlato di regalare ai dipendenti e pensionati le imposte della tredicesima, proposta che spesso lanciano tutti, a destra e sinistra.
Provo a spiegare perché è una castroneria...
Franco Labella - 28-10-2009
Gentili senatrici e senatori,
abbiamo letto con notevole attenzione ed interesse la mozione che avete presentato in difesa della Costituzione.
Ne condividiamo lo spirito di intervento a tutela di un sistema di ruoli e competenze che, fino alla sua modifica formale secondo le procedure dell'art.138, non può che essere rispettato evitando fughe in avanti e suggestioni pericolose.
E' necessario, però, che le vostre dichiarazioni di principio siano accompagnate anche da atteggiamenti conseguenti.
Come docenti vi diciamo che alle giovani generazioni non si può lasciare l'onere di difendere una Costituzione che per essere difesa deve essere prima conosciuta e studiata.
Nel disegno di riforma della scuola superiore italiana, così come delineata nei Regolamenti in via di approvazione definitiva, questa necessità di assicurare la conoscenza dei contenuti della Costituzione agli studenti italiani non è assolutamente stata prevista né perseguita.
Giulio Cesare Viva - 27-10-2009
Qualche tempo fa nel vecchio giardino di famiglia è venuto meno l'ultimo residuo di un mastodontico albero di fico che negli anni della mia fanciullezza era stato scenario naturale per giochi ed avventure. Era stato anche fornitore di frutti genuini e dal sapore intenso che noi tutti bambini, a partire dall'inizio dell'estate, aiutavamo a maturare presto seguendo i consigli di Nonno Peppino che ci aveva suggerito di "ungere" con olio di oliva il foro che ogni frutto aveva in basso . In seguito, con l'avanzare dell'estate, i rami dell'albero avrebbero finito col toccare terra fornendo, a noi bambini, ottime occasioni durante gli impegnativi giochi a nascondino.
La Redazione - 24-10-2009
"Brace, brace, brace" (prepararsi all'impatto) è l'ordine che il comandante dà ai passeggeri prima del disastro.

Da qui il nome di una nuova "rubrica" che Fuoriregistro propone e apre, come sempre, alla collaborazione di chiunque ne abbia voglia.

Il tentativo sarebbe quello di descrivere, raccogliere storie, analizzare ciò che di peggio sta nel nostro paese, con la convinzione che "where everything is bad, it must be good to know the worst".

E però anche con la speranza che la "conoscenza del peggio" smuova le coscienze e animi verso quel cambiamento nel pensiero e nell'azione che da molte parti ormai è riconosciuto come necessario.
Francesco Masala - 21-10-2009
L'interpretazione dell'uscita del commercialista di evasori, come dice D'Alema (ogni mille una l'azzecca anche lui), sul posto fisso, è difficilmente interpretabile, e infatti tutti sono spiazzati. Ma diventa chiara con gli occhiali del ciclismo, un nuovo strumento interpretativo.
Uno (Tremonti) fa uno scatto per tentare la fuga, la maglia rosa (Berlusconi) lo raggiunge in scioltezza, il gruppo (la Lega , AN, Pdl) si ricongiunge.
L'obiettivo è la maglia rosa, il ruolo di piccolo padre, demagogico e populista. E spiegare a tutti che la precarietà nasce dai governi di centrosinistra (vedi Treu).
Giocondo Talamonti - 20-10-2009
"L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro", recita l'articolo 1 della Costituzione. Quindi, dire ad altri: "a lavorare, andate a lavorare...", non viola alcuna legge di buona creanza, anzi, è perfettamente costituzionale. Tuttavia, occorre fare delle distinzioni: analizzare bene a chi è diretta la frase e chi è che la pronuncia.
Se si tratta di un coro che parte dagli spalti di uno stadio di calcio, all'indirizzo di giocatori svogliati, può essere un invito a provare quanto sia duro il lavoro in fabbrica per portare a casa un millesimo dello stipendio che, di solito, i calciatori prendono per giocare, nonché uno sprone ad avere più rispetto per i soldi del biglietto tirati fuori da chi assiste alle loro mediocrità.
Se, al contrario, a pronunciare la stessa frase è un allenatore, rivolto al pubblico (Lippi, tanto per non fare nomi, ma solo cognomi), allora l'esortazione diventa offesa; offesa a chi sulle gradinate il lavoro ce l'ha, ma teme di perderlo, al precario che lo vede a sprazzi, all'ostinato che lo cerca senza trovarlo, al giovane che studia con tante paure per il suo futuro.
Antonio Vigilante - 17-10-2009
Nell'Italia regressiva, sclerocardica, tetramente autoritaria e al tempo stesso grottescamente libertina di questi anni la violenza contro i bambini non fa notizia. Non, almeno, la violenza di chi dovrebbe educare. Essa è benefica, in fondo, anche quando si esagera. A Mestre un maestro ha scaraventato un alunno di nove anni contro un armadio. Gli ha gonfiato la faccia, gli ha rotto gli occhiali. I giornali nazionali non ne parlano, ne danno notizia* solo quelli locali. Il maestro resta al suo posto, nessuno lo sospende, come è accaduto invece a Franco Coppoli**, colpevole di aver tolto il crocifisso dal muro. Il ministro Gelmini, che pochi giorni fa ha annunciato che le scuole che non hanno risposto all'invito di esservare un minuto di silenzio in onore dei soldati italiani morti in Afghanistan (non comprendendo, evidentemente, che nell'Italia di oggi un invito equivale ad un ordine) saranno sanzionate, non ha avuto nulla da dire. Altri invece parlano. E dicono cose terribilmente inquietanti. Alcuni docenti italiani discutono della vicenda nel loro gruppo di discussione (it.istruzione.scuola). Ecco le loro parole...
Giulio Cesare Viva - 17-10-2009
Se la conoscenza della nostra lingua e della nostra cultura è necessaria ai fini di una più rapida ed immediata integrazione perché la scuola deve separare i giovani stranieri dai loro coetanei italiani? Non si imparano le lingue soggiornando tra coloro che le parlano? I corsi di lingua italiana per stranieri, che sembrano stare nei pensieri dell'attuale Ministra, ben vengano se servono per "integrare" e non "per differenziare"; ben venga l'aiuto della scuola pubblica italiana alla migliore conoscenza del nostro paese da parte degli stranieri che, all'uopo, dovrebbero utilizzare quelle ore aggiuntive che gli alunni italiani utilizzano per studiare quelle discipline lasciate alla libera scelta delle famiglie. Gli alunni stranieri potrebbero così avere crediti scolastici extra curriculari in lingua e cultura italiana come gli altri alunni italiani potrebbero averli in musica, in storia della Cina, in cultura islamica, in lingua latina, etc.
Aldo Ettore Quagliozzi - 15-10-2009
" Che ci faccio in cattedra? " è stato, tempo addietro, il titolo di una corrispondenza dello psichiatra Umberto Galimberti. Essa poneva, e penso ponga tuttora, domande inquietanti, in un paese nel quale il problema della scuola è ben ridotto alle solite comparsate ed alle invenzioni dei provvisori titolari del Ministero in parola. Sono addivenuto alla amara conclusione che il problema della scuola non interessi più di tanto agli abitatori del bel paese, tanto da delegarne completamente le problematiche ai soli addetti ai lavori, considerati, anche se non pubblicamente dichiarati, al pari dei giudici, " stralunati " esseri, nullafacenti o quasi, gloriosamente dediti, e senza tanti riconoscimenti e ricompense, a qualcosa per la quale la sedicente società civile d'oggigiorno - grassa ed operosa e mediaticamente asservita - ha ben poco da dedicare o da spendere. In tale contesto la scuola è divenuta purtroppo rifugio o approdo dei tanti che in verità avrebbero meglio potuto impiegare il loro tempo in altre faccende o mansioni socialmente più utili. Ne ho fatta esperienza personale in quanto genitore, per via naturale, ed in quanto insegnante, per scelta inizialmente molto convinta e motivante, e con il senno del poi, del tutto " sconclusionata ".
Irma Melandri - 15-10-2009
Sono una mamma innanzitutto e poi una rappresentante del plesso Viviani scuola dell'infanzia di Cavalleggeri a Napoli 53CD.
Abbiamo cominciato il 21 settembre a tornare nella ns. sede a piazza Neghelli dopo due anni di consolidamento statico dei ...
Francesco Masala - 14-10-2009
La tesi è: nell'età dell'obbligo scolastico tutti siano obbligati a frequentare la scuola pubblica, a totale spesa dello stato. Elenco i motivi a favore:

- Se esiste solo la scuola pubblica obbligatoria per tutti, da 1 a 16 anni, tutti saranno interessati a farla funzionare bene, se esiste anche quella privata in alternativa, chi può abbandona la pubblica, che avrà meno finanziamenti, perché i rappresentanti parlamentari dei gruppi più abbienti dirotteranno le risorse, sempre più scarse, verso la scuola privata, che spesso funzionerà a poco prezzo anche per chi non potrebbe permettersela, abbandonando ancora di più la scuola pubblica. La scuola privata esisterebbe, in più, per chi vuole, la sera, a totale sua spesa.
Giocondo Talamonti - 10-10-2009
Nell'intervento effettuato in qualità di relatore il 2 ottobre 2009, durante il Convegno organizzato dall'AGE Associazione dei genitori e dal Liceo Scientifico "Donatelli" di Terni, si sono esaminati, in sintesi, i comportamenti dei giovani in rapporto all'istituzione scolastica con particolare riferimento alle problematiche che sorgono sotto il profilo educativo.
La prima e sicuramente la più grave riguarda la tendenza a sottovalutare l'impronta formativa che, insieme alla famiglia, la scuola si sforza di lasciare in chi la frequenta. Fra i moltissimi giovani convinti che l'elevazione culturale giova a progettare il loro futuro tanti , purtroppo, sono coloro che pensano di poterne fare a meno. Da qui il triste fenomeno della dispersione scolastica che registra ragioni di ordine intrinseco come la sfiducia verso l'organizzazione sociale, maturata in condizioni valoriali e culturali avverse, insieme ad altre di natura estrinseca attribuibili alle difficoltà che si generano nell'ambiente di vita o nel nucleo familiare; cito ad esempio la disoccupazione, i bassi redditi, la bassa qualificazione al lavoro, il clima affettivo ostile ecc.
Giulio Cesare Viva - 08-10-2009
Un rigurgito di individualismo sfrenato e di rivendicazioni regionalistiche frastorna ed irrita, da qualche mese, soprattutto gli ITALIANI delle regioni meridionali che non condividono le motivazioni dei PADANI i quali, per inseguire egoistici sogni di regionali autonomie, aspirano a tirarsi fuori dalla NAZIONE ITALIA. Certa stampa e certa TV assecondano questo progetto e fanno intendere che le autonomie regionali siano un vantaggio per tutti. Il MERIDIONE è preoccupato circa le vere intenzioni e ed alle condizioni di terra coloniale, di riserva di mano d'opera a basso prezzo, di carro al traino del Nord non intende ritornare ed osserva che quando le cose andavano bene il Nord era paladino del libero commercio e blaterava contro i governi che assistevano il Sud; ora che la situazione è diventata critica lo stesso Nord, o almeno parte di esso, si è convertita allo statalismo puro e semplice ed ha chiesto e preteso dalle casse dello Stato, aiuti e assistenza finanziaria. Per chi realmente muore di fame ha ritenuto bastevoli misere sovvenzioni per l'acquisto di generi di prima necessità finalizzati al semplice mantenimento in vita. Incentivi su incentivi ha promesso ad altri per l'acquisto di quei beni di consumo che altrimenti rimarrebbero nei depositi degli stabilimenti delle industrie produttrici. Si tratta di tenere in vita l'asino per continuare a trarne i soliti vantaggi che verrebbero meno se il povero animale dovesse morire.
Florenti - 05-10-2009
Cari colleghi,

in espressione del coordinamento di lettere del biennio s'intende con questo sensibilizzare su come i tagli progettati dalla riforma Gelmini , nella prospettiva delle ore di studio per l'istruzione secondaria superiore , vadano in larga misura a toccare le materie d'italiano, storia e geografia e in che modo ciò possa influire negativamente sulla formazione dell'alunno e del cittadino, favorita soprattutto dall'insegnamento umanistico per ciò che concerne gli aspetti psico-pedagogici e socio-culturali.
Francesco Masala - 02-10-2009
Frugando nel sito http://www.ellisisland.org, nel quale sono registrati gli ingressi, solo negli Stati Uniti d'America, nell'isola di Ellis Island ( per ricordare, o sapere, si può iniziare dal bel film di Emanuele Crialese "Nuovomondo", del 2006), ...
Claudia Fanti - 01-10-2009
Obama parla al mondo della catastrofe climatica e dà inizio all'era del darsi da fare entro breve per rimediare.
Ok, si sa che i GRANDI della Terra possono con le parole esorcizzare addirittura il senso del tempo che è passato inesorabilmente vuoto di contenuti e idee. Parlano, e i media si occupano delle loro parole, le ripetono fino a farle sembrare concrete, foriere di cambiamenti possibili. Potenza del potere dei GRANDI!

La realtà però sta lì inosservata, incapace di essere, di farsi verità. La guardiamo scorrere, mutare, trasformarsi. Per secoli l'essere umano ha la possibilità di guardarla in faccia, ma non la sa osservare, non la sa amare, non la sa gestire a suo favore, non la sa misurare col futuro possibile.

E' quella della catastrofe culturale che abbiamo sotto gli occhi, il nulla.
Lentamente le idee devastanti della conservazione della propria specie per mezzo di quella dei processi produttivi, economici, consumistici, divengono azioni di governo, azioni spaventate di irrigidimento, inflessibili politiche di rigore.
Massimo Barbagli - 28-09-2009
I giornali di questi giorni raccontano il dramma della perdita di lavoro di molti insegnanti. Con l'inizio di settembre, infatti, a macchia di leopardo, ma come una pandemia, si sono diffuse le proteste dei precari dell'istruzione contro i tagli di cattedre e posti decisi dal governo: incatenati a Milano, sciopero della fame a Palermo, sui tetti a Benevento, ecc.. Emblematico della situazione e della risposta del governo è il confronto tra un professore precario e un consulente della Ministra dell'Istruzione avvenuto la mattina del 3 settembre a RaiNew24. L'insegnante - cinquantotto anni di età, precario da 25 anni, 1.200 € al mese (esclusa l'estate), perdente posto - era preoccupato per il suo futuro e quello dei suoi colleghi; l'on. G.C. Stracquadanio - consulente della Ministra, minimo 12.000 € al mese - , per niente toccato dal fatto, ha invitato i precari a rivolgersi a quel fatidico compensatore della domanda e dell'offerta, in questo caso di lavoro, che è il "libero mercato" il quale funzionando in "modo perfetto" avrebbe risolto qualsiasi problema; peraltro, ha aggiunto, anche lui è un precario nell'incognita di non essere rieletto tra quattro anni (per inciso: l'Italia è piena di ex parlamentari in estreme difficoltà economiche!).
Voci del verbo insegnare - 25-09-2009
Sul "Corriere della sera" del 13 settembre 2009 viene pubblicato un editoriale di Ernesto Galli Della Loggia, che ci è stato segnalato con l'accompagnamento di due commenti.
Pubblichiamo il tutto come contributo ad un dibattito sulla scuola. I due commenti sono, senza dubbio, critici, ma il dissenso che espone le proprie ragioni dovrebbe trovare (il condizionale è d'obbligo perché sembra che nel nostro paese sia diventato, invece, intollerabile) una tranquilla accettazione.
Francesco Masala - 24-09-2009
Non potrà essere scrutinato chi ha più del 25% delle assenze. Ma stiamo parlando del numero dei giorni grezzi? Perché non costringere chi dice e decreta queste cose a essere conseguente? Entro nel merito dei numeri...
Per essere chiari, chi non ha il 75% delle ore che si devono fare, e non di quelle fatte, non dovrà essere scrutinato, per essere seri e rigorosi, come sloganizzano in Viale Trastevere. Con l'enorme carenza di ore a disposizione di capisce che almeno metà degli studenti, fra uscite anticipate, entrate posticipate, ore di abbandono negli anditi e nei cortili delle scuole, non sarebbero mai scrutinabile e scrutinati, con danno per loro e le famiglie.
Giovanni Pontillo - 22-09-2009
Viste le ultime novità in fatto di Decreto (Salva-Precari) e leggendo chi verrebbe incluso e chi no sull'ARCA della vita, mi chiedo chi è stato quel 'Genio' di consigliere della nostra Ministra che ha partorito i Criteri di Ammissione o Espulsione.

Evidentemente, sarà un 'ESSERE Speciale'!!!

Ma, che ha qualche problema nel comprendere come funziona la Scuola ITALIANA.

Da qui, mi sono posto una domanda...
Gianfranco Pignatelli - 22-09-2009
Il governo ne ha annunciato un altro. L'ha chiamato "Pacchetto salva-precari" ma per gli interessati è solo un "pacco", l'ennesimo raggiro. Di buono ha che non è stato approvato né pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, non l'ha controfirmato il Presidente della Repubblica, non è stato discusso in Parlamento e neanche calendarizzato. Per certo, il provvedimento scontenta tutti e non risolve nulla. Ecco perché.
Salvo Mangione - 21-09-2009
In un futuro prossimo, quando le proteste si saranno placate e gli ultimi contestatori di questi anni sceglieranno un'altra occupazione, allora avrà inizio una nuova era per l'istruzione. In cui gli insegnanti sono preposti ad altro incarico e i presidi comandano con piglio autoritario. Proprio come oggi.
Antonio Vigilante - 17-09-2009
Uno studio sull'efficacia educativa della violenza può essere ancora oggi un contributo al dibattito sui metodi educativi. Che i genitori debbano "correggere" i figli, che abbiano il diritti e il dovere di farlo, è una cosa la ricercatrice dà per scontata. E', invece, all'origine della violenza nei confronti dei bambini: e non è detto che quella fisica sia la violenza peggiore. La violenza è nella pretesa stessa di dar forma ad un essere umano secondo un proprio modello. Il bambino, l'adolescente non esistono, e per questo non sono soggetti di diritti. Quello che conta è ciò che saranno in futuro, l'uomo e la donna che diventeranno. Questa educazione - l'educazione maledetta - è fondata sulla disconferma, sul messaggio "tu non esisti, forse esisterai, se ti comporti come dico io", ripetuto infinite volte.
Roberto Malini - 16-09-2009
Chiediamo al Ministero dell'Interno di fare chiarezza quanto prima sulle dichiarazioni della Procura riportate dalla stampa. Se infatti venissero confermate, e non smentite, ci troveremmo di fronte a una forma di discriminazione istituzionale i cui esiti potrebbero scatenare nuova violenza omofobica, quando il numero di episodi di violenza a sfondo omofobico aumentano in misura preoccupante e quasi mai vengono denunciati da vittime particolarmente vulnerabili.
Francesco Masala - 15-09-2009
"Criticare è legittimo ma comportarsi così significa far politica a scuola e questo non è corretto. Se un insegnante vuol far politica deve uscire dalla scuola e farsi eleggere" dice Gelmini.


Si dice in "Lettera a una professoressa":

"Ho ...
Francesco Di Lorenzo - 15-09-2009
La rivolta studentesca nel sessantotto investe Berkeley, Berlino, Nanterre, Tokyo, Londra, Milano...e tutte le altre città e cittadine di mezzo mondo. La rivolta iniziata nei campus universitari americani si trasforma in una protesta contro l'ordine sociale, la guerra, la famiglia, i valori della società borghese. Spontanea, gioiosa, libertaria e creativa, ma anche violenta, rivendicava "l'immaginazione al potere" e consacrò la nascita di una 'controcultura'.

In Italia la ricostruzione storica del clima di allora può essere quella del giornale Il Giorno, nelle cui pagine un articolo di Sergio Turone allarma: "Scuola, si apre un anno difficile". La vera e propria esplosione si ha all'inizio dell'anno scolastico..., e non era difficile da prevedere....
Gianfranco Pignatelli - 15-09-2009
È definito, scherzosamente, l'ossario. In effetti è l'antro della sala professori dove i docenti ripongono registro personale, compiti, libri ed il cassino e le penne che "sennò non le trovi più". Si sviluppa a "C" su tre pareti e appare come un insieme ordinato di rettangoli metallici, ciascuno con al centro la serratura e al lato la targhetta col nome. Un tempo ci si accapigliava sulla posizione del proprio loculo. C'era chi lo voleva in alto, chi in basso e chi più vicino all'uscita: "così faccio prima". C'era anche chi pretendeva di averne più d'uno. Ma non era possibile. Almeno, mai, prima d'ora. Erano tutti chiusi e occupati. Oggi, molte di quelle ante sono ribaltate e hanno la chiavetta che penzola tristemente.
Antonio Vigilante - 12-09-2009
"Se l'insegnamento della religione fosse limitato ad un'esposizione delle diverse religioni, in un modo comparativo e neutro, si potrebbe creare confusione o generare relativismo o indifferentismo religioso", dice la lettera della Congregazione per l'educazione cattolica a proposito dell'insegnamento della religione nella scuola. E allora? In uno stato democratico, laico, pluralistico, l'indifferentismo in fatto di religione e il relativismo sono esiti possibili e legittimi di un processo educativo.
Francesco Masala - 08-09-2009
Credo chi in un momento così difficile occorra provare a capire come si è arrivati a questa situazione. La ricostruzione che segue è di responsabilità personale dell'autore, ogni somiglianza con fatti realmente accaduti non è casuale. Evito di fare nomi di sindacati, ognuno capirà.
La cronologia inizia con l'autonomia.
Continua con il fondo d'istituto, una mancia (se si fa la media fra tutti i lavoratori, un bottino pari a qualche mensilità se diviso fra pochi) lanciata nelle scuole, nata per dividere i lavoratori (perché devo scioperare per un contratto migliore o solo per l'aumento di stipendio? Col fondo me lo faccio io l'aumento) - Chi ha protestato?
Oliver - 04-09-2009
Il 1 settembre alle ore 16.00 siamo tutti a scuola ... Purtroppo, non ritroviamo tanti dell'anno precedente, qualcuno chiede informazioni, sono al CSA da giorni per cercare una soluzione al rischio di non poter lavorare. Provo ad immedesimarmi ponendomi delle domande: cosa faranno per un anno intero senza lavoro, come giustificheranno in famiglia e tra gli amici questo periodo senza vita sociale e relazionale ...
Qualcuno dei colleghi presenti ha detto forse dovremmo salire sui tetti anche noi ...
Global Beach - 03-09-2009
Era dagli anni Sessanta che non assistevamo a cariche della polizia alla Mostra de Cinema di Venezia. Questo edificante spettacolo ci è stato riproposto oggi, quando un gruppo di precari e attivisti di Global Beach ha tentato di entrare all'Hotel Des Bains, uno dei luoghi simbolici della Mostra e del Lido stesso, per tenere una conferenza stampa.