Lia - anno scolastico 2008-2009
AID Associazione Italiana Dislessia - Direttivo Nazionale - 31-07-2009
Periodicamente ricompaiono sulla stampa e sui media lettere che affrontano il problema di disturbi specifici di apprendimento (DSA) nella scuola italiana, con toni quasi di crociata. Tali lettere sono spesso condizionate da posizioni pregiudiziali (es., non tocchiamo i bambini sottoponendoli a esami "psichiatrici" che producono etichette pericolose), posizioni basate purtroppo ancora sull'ignoranza e sul pregiudizio e talvolta anche sulla malafede. Sostanzialmente tali lettere tendono a negare la realtà della dislessia, riesumando la categoria degli "asini della classe" oppure riferendo la causa a eventuali "cattivi insegnanti". Questi "negazionisti" non si rendono conto di difendere una visione del mondo ampiamente superata dai progressi scientifici e di voler perpetuare una situazione di grave discriminazione e di sofferenza nei confronti delle persone che soffrono di dislessia.
La dislessia e gli altri DSA non sono una moda né un'invenzione degli psichiatri per invadere le scuole e non sono nemmeno la conseguenza di un cattivo insegnamento.
Carla Giulia - 20-06-2009
Vedo ora il cedolino del mio stipendio e così scopro che per un giorno di malattia mi hanno trattenuto, per DEBITO, 25, 37 euro !
Sono allibita, anzi disgustata!
Il diritto ad ammalarsi non è più riconosciuto in ITALIA!
Carla Giulia - 12-06-2009
Sono stanchissima, torno ora da scuola .
Sono stremata dal lavoro di un anno scolastico (che per fortuna ancora mi appassiona).
Pertanto mi scuso subito se non sembrerò sufficientemente chiara (lucida?).
Ebbene mi capita di essere una coordinatrice di classe, e di dover proporre al C.d.C. il voto di condotta!
E come? Semplice , utilizzando una griglia di valutazione...
Colleghe di buona volontà ne hanno costruita una sulla quale ci confrontiamo prima degli scrutini; in quella occasione faccio notare che mi sembra una "gabbia", ricordo che la griglia dovrebbe servire a rendere la valutazione fedele, significativa, precisa ed equa e che dovrebbe facilitare l'operazione della valutazione, cosa che quella griglia non fa ...

Per cortesia qualcuno mi dica che ne pensa.
Benedetta Cosmi, Roberto Maragliano - 24-03-2009
La scuola e l'università vogliono i bravi o i Don Abbondio? "Ripetere i giudizi del Sapegno con la faccia d'uno che i testi se li è letti sull'originale. Li confronta tra loro e li giudica. I professori si contentano che si ripeta quello che dice lui": c'è bisogno di dirlo? Sì, è la (famigerata) Lettera a una professoressa della Scuola di Barbiana, del 1967. Sono passati tanti anni, ma sempre lì siamo. Una scuola come questa (e come quella) non serve a niente, peggio: annienta. Eppure è anche quella scuola lì, quell'idea di scuola che si vuole salvare quando si grida all'invadenza dell'e-learning e delle "nuove tecnologie". E allora, si cambi registro!
prof. Salvatore Miraglia - 29-09-2008
ovvero...
...Lenta agonia del sistema scuola



Della scuola di questa nuova legislatura s'è già detto tutto. Tutto e di più. Nella mia vita scolastica, iniziata nel 1978, ho conosciuto tanti Ministri della Pubblica Istruzione, e alcuni di questi a volte si sono prodigati abbastanza per affossare l'agenzia formativa per antonomasia. Dal centro, passando per la destra e la sinistra c'è stato un gran da fare per rendere poco funzionale il settore dell'istruzione. Questo IV governo Berlusconi (ricordo l'enfasi delle famose tre "I", dell'emancipazione, dell'aziendalismo, dell'avanguardia, dell'americanismo ripresi dal precedente consesso) s'è dimostrato da subito il più debole e il più incompetente di tutti. Il neo Ministro Maria Stella Gelmini, nome prezioso e caro al Presidente del Consiglio, ha mostrato da subito la sua "competenza nell'incompetenza". A prescindere dal fatto che non ha ancora spiegato agli italiani il perché dei suoi esami di stato per diventare avvocato da Brescia a Reggio Calabria. Lei per coprire le sue "debolezze", visto che alcune "dritte" le sono arrivate direttamente dal Ministro Tremonti, un defenestrato del precedente Governo Berlusconi, s'è nascosta dietro il dito affermando che nella sua famiglia madre e sorella sono delle docenti, per cui lei, per la proprietà transitiva, ha acquisito quelle competenze (incompetenze) che le permettono di dirigere un dicastero così importante. Alla "ministra" io sento di dire che pur non essendo ingegnere, considerato che nella mia scuola vi sono tanti bravi docenti ingegneri, io, per la stessa proprietà transitiva, ho acquisite quelle competenze tecniche che fanno di me un altrettanto bravo ingegnere. Detto questo andiamo a conoscere le prime stupidità del neo ministro.