Gianfranco - anno scolastico 2008-2009
Gianfranco Pignatelli - 21-05-2009
Strano Paese il nostro. Luogo di traffici e traffichini. Di immigrazione clandestina che viaggia da sud a nord sui barconi dei disperati. Ma anche di istruzione truffaldina che viaggia da nord a sud su eurostar e mercedes con figli di papà che non sanno nulla ma hanno troppo.
Gianfranco Pignatelli - 28-04-2009
Ma chi ha detto che l'economia è algida? Noi, per esempio, abbiamo un ministro appassionato e fantasioso. Non solo per la sua finanza creativa ma anche per la comunicazione adottata, sempre varia e ad effetto. Un paio di tormentoni, però, lo contraddistinguono. Il primo: abbiamo il terzo debito pubblico del mondo pur non essendo la terza economia mondiale. Secondo: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Il ministro lo ha ripetuto anche in occasione degli interventi pro-Abruzzo. Così gli italiani le mani nelle tasche se le sono messe da soli. E il governo? Con destrezza ha subito fatto da croupier, sia per i denari derivati dalla generosità individuale e sia per quelli provenienti dalla solidarietà internazionale e comunitaria. Un grande affare: nessun onere e tutti i benefici mediatici e politici. Si spende e si spande con le tasche altrui. Tutti i meriti al governo a costo zero.
Gianfranco Pignatelli - 07-04-2009
Un contributo di solidarietà. È questo che i precari della scuola si aspettano, perché i colleghi in ruolo pongano un freno a quel "cannibalismo professionale" che li porta a passare dal bene al meglio, incuranti di quanti versano in condizioni di perenne precarietà. Alla politica delle ridotte quantità e dei tagli o della "razionalizzazione delle risorse", che dir si voglia, praticata dal ministero, devono corrispondere scelte di qualità. Per migliorare l'offerta formativa occorre che la politica si adoperi per scelte di buon senso, a costo zero e dal grande valore aggiunto. Tutto questo si può e si deve fare a partire dal DDG per il rinnovo delle graduatorie per gli incarichi e le supplenze nella scuola. Occorre che dagli elenchi siano esclusi tutti gli insegnanti già in ruolo. Perché ciascuno insegni ciò per cui è abilitato e di cui ha acquisito abilità ed esperienze dirette e continuative.
Gianfranco Pignatelli - 21-03-2009
Il ministro Gelmini dà i numeri. E questa volta sono cifre. Le snocciola, a Palazzo Chigi, in sala stampa. La solita, quella con il Tiepolo taroccato sul fondo. Si tratta dei numeri del precariato. Eccoli: "i precari iscritti nelle graduatorie a esaurimento sono 558.316". In realtà si tratta di posizioni in graduatorie, non di persone. Quelle sono circa 268.000. E fin qui la verità. Poi il ministro ha fatto due conti che, in ossequio al luogo, sono risultati rigorosamente contraffatti....
Gianfranco Pignatelli - 28-01-2009
La persona giusta al posto giusto. Avevamo un genio e lo abbiamo messo proprio dove ce ne era più bisogno. Dove si governa l'istruzione, la conoscenza e la sapienza. Da otto mesi a questa parte ne ha fatte tante. Occorre ammetterlo: ha stupito tutti. Non si è confrontata con nessuno ma è apparsa ovunque. Ha scelto le platee di comodo e le tribune virtuali. Internet e You tube su tutti. Visto che quelle sono le nuove frontiere della comunicazione, perché non utilizzarle per avvicinare le famiglie alla scuola?
Gianfranco Pignatelli - 05-01-2009
Il nostro è un Paese di coccodrilli pentiti. I politici, talvolta, si pentono di quanto fanno. All'occorrenza piangono le loro vittime, oppure le scaricano sulle maggioranze precedenti. A Torino come a San Giuliano di Puglia. Oggi come ieri. Al momento, nelle scuole italiane, avvengono oltre centomila infortuni all'anno. L'incremento del 20%, negli ultimi otto anni, la dice lunga sull'accresciuta fatiscenza e pericolosità delle strutture e degli impianti dei nostri edifici scolastici. Tre su quattro sono fuori norma. Uno su due è sprovvisto di certificato d'agibilità statica. Più di un terzo non è fornito di impianti elettrici a norma.
Gianfranco Pignatelli - 24-12-2008
Insegnare a leggere, scrivere e far di conto. Questo, e tanto altro, si chiedeva alla nostra scuola primaria. E, smentendo i diffamatori politici ed i loro zerbini mediatici, le elementari hanno risposto alla grande. Ecco gli ultimi dati. Nel rapporto Timss 2007 (Trend in international Mathematics and Science study), che misura le competenze in matematica e scienze degli alunni al quarto e all'ottavo anno di scolarità di 59 paesi distribuiti nei 5 continenti, la scuola elementare italiana consolida il suo primato internazionale.
Gianfranco Pignatelli - 11-12-2008
L'azione predatoria della CEI s'è fatta sfrontata e più onerosa del solito. Lo ha dimostrato lo scorso venerdì 5 dicembre monsignor Stenco, direttore dell'Ufficio nazionale per l'educazione della Cei, la Conferenza episcopale italiana. Ecco le sue parole rivolte, con tono intimidatorio, al governo Berlusconi per ottenere il finanziamento integrale alle scuole confessionali: «le federazioni delle scuole cattoliche si mobiliteranno in tutto il Paese». Ignorando tutto quanto già fatto dall'attuale governo in favore della scuola cattolica, l'alto prelato ha aggiunto: «qui si vuole la scuola statale e la scuola commerciale, lo stato e il mercato ma non il privato sociale che rappresentiamo noi e che fa la scuola non per interesse privato, ma per interessi pubblici». E non solo. «Tra stato e mercato - ha tuonato ancora - perché colpire proprio il privato sociale?». Dichiarazioni sfrontate di chi mente sapendo di mentire.
Gianfranco Pignatelli - 10-11-2008
Non intesa come battuta, più o meno idiota ed inopportuna, ma come regalo, dazione o merce di scambio che dir si voglia. Il travaso di risorse dalla scuola statale a quella privata è la "carineria" pretesa dal Vaticano che, prima, ha affossato con premeditazione ed ostinazione Prodi e, poi, ha appoggiato con determinazione e convinzione la destra.
Gianfranco Pignatelli - 01-11-2008
Nel decreto sulla scuola (137/08 o Gelmini) ci sono pochi tagli e tanti specchietti per le allodole. Ma non è bastato. Non perché la scuola sia un covo di comunisti. A frequentarla sono solo persone istruite. Capaci d'informarsi e valutare. Di capire e reagire. Persone che non hanno ma sanno. Che non s'accontentano e, ogni giorno, cercano di portare i confini della propria conoscenza sempre una spanna più in là. Sono donne e uomini che non hanno rendite di posizione da difendere ma obiettivi da raggiungere.

Nel frattempo il premier, attraverso i suoi replicanti dall'aria incarognita, ci fa sapere che "la ricreazione è finita". E' una presa di coscienza o una minaccia?
Gianfranco Pignatelli - 21-10-2008
Provate a digitate sussidiarietà e, sullo schermo del vostro pc, vedrete comparire una sottolineatura che evidenzia l'errore. Neanche i computer riconoscono questo termine come corretto. Figuriamoci l'umano buonsenso. Ciononostante questa espressione gergale è entrata nell'intercalare quotidiano dei nostri ministri. Indica l'affidamento ai privati di funzioni costituzionalmente spettanti allo stato. Leggi sicurezza, sanità ed istruzione. Servizi subappaltati a ronde di squadristi locali, cliniche politicamente lottizzate, diplomifici e scuole confessionali. Concessioni, più elargizioni pubbliche, in cambio di voti e, più spesso, di tangenti. Una partita di giro. Così il contribuente diventa cliente e non è più cittadino detentore di diritti. In tal modo paga due volte.
Gianfranco Pignatelli - 16-10-2008
Una scuola per ricchi e una per poveri, una per meridionali ed una per padani, una per gialli ed una per neri, e così via. Di discriminazione in discriminazione. Con un emendamento alla riforma Gelmini, si differenziano le classi come si selezionano i rifiuti. Ogni categoria compressa nella propria aula, tutto in poche scuole, per poco tempo e con sempre meno operatori per il "trattamento". Perché la scuola è inutile e costosa.
Gianfranco Pignatelli - 08-10-2008
Sembra di sentirli. La loro è una strategia netta e chiara: se la scuola va male, tanto meglio farne meno. Ma ci sarà qualcosa da salvare? Certo che sì: ci sono sempre le tre "i". Le ricordate? Le coniò la Moratti, ma le cinguetta anche la neo-ministra Gelmini. Messe una dietro l'altra "i-i-i" sembrano un ghigno beffardo contro la scuola statale. Stanno - anzi starebbero - per inglese, impresa, internet. Certo, non ci crede più nessuno. E, restituite al mittente, oggi, come ieri, le tre "i" sono l'acronimo di inganni, incongruenze, incompetenze.
Gianfranco Pignatelli - 03-10-2008
Il piano Gelmini-Tremonti per la scuola si muove lungo tre direttici: "revisione degli ordinamenti scolastici", "dimensionamento della rete scolastica italiana" e "razionalizzazione delle risorse umane". Il burocratese non basta a nascondere i tagli come obiettivo esclusivo. Eccoli: 87.400 cattedre e 44.500 posti Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) cancellati che, sommati ai tagli già programmati dal precedente esecutivo, arrivano a 160 mila occupati in meno.
Gianfranco Pignatelli - 20-09-2008
Dio solo sa se l'educazione civica serva. Il Paese ne ha fame. Ma basterà un'ora settimanale per restituire, al mattino, quel senso civico, sottratto, di sera, dai vari TG? È proprio durante i telegiornali, infatti, che sfilano il dito medio di Bossi e le corna di Berlusconi, le aggressioni istituzionali e gli sputi onorevoli, il meretricio preelettorale e la compravendita parlamentare, le insolenze e il turpiloquio bicamerale, l'arroganza e la villania, le illazioni e le diffamazioni ministeriali, la sete di potere e i privilegi, l'impunità pretesa e quella estorta.
Gianfranco Pignatelli - 09-09-2008
Per il governo, quindi, la scuola va gestita come la monnezza. Va compattata: sopprimendo le scuole con meno di 600 alunni e riducendo da tre a uno i maestri nella scuola primaria. Va differenziata: tra scuole di pregio (al nord) e pessime (al sud). Va riciclata: trasformandola da pubblica in privata (confessionale o confindustriale) o riconvertita in fondazioni. Infine tocca ai "rifiuti speciali". Tra loro, vanno smaltiti 160.000 operatori scolastici, con tagli di organico, ed oltre 300.000 precari, per mancata assunzione, temporanea o definitiva.
Gianfranco Pignatelli - 01-09-2008
Tra diffamazioni, illazioni e ritrattazioni è finita anche l'estate del ministro Gelmini. Tornando a Roma si è recata in "pellegrinaggio" a Rimini per il meeting di Comunione e Liberazione. Qui, da un decennio, è prassi che il ministro di turno illustri la scuola prossima ventura, o quello che ne resta. Dopo aver assicurato devozione ai ciellini e lauti finanziamenti alla CEI in cambio dello scontato placet, l'indomani, il ministro ha presentato in CdM il ddl con tagli, ritagli e frattaglie di istruzione pubblica, come imposti da Tremonti.