Emanuela - anno scolastico 2007-2008
Emanuela Cerutti - 30-05-2008
Se il Ministero di viale Trastevere sarà per un'Istruzione pubblica o meno non è ancora chiaro.

A oggi il portale per l'autonomia e l'innovazione ha conservato l'url www.pubblica.istruzione.it, e il logo sulla stringa in alto lo conferma. I complementi di specificazione del Ministero risultano però "dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca" e, nelle proprietà generali, la home page risulta chiamarsi MIUR.
MPIUR sarebbe effettivamente impronunciabile.

Del Ministro (del MIUR), stando sempre al suddetto portale, non si sa ancora nulla: lo spazio specifico è in allestimento, nonostante il giuramento risalga a venti giorni fa. Giuramento espresso dalla formula rituale prevista per tutti i nominati: "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione".
Niente neppure sui collaboratori.
Emanuela Cerutti - 24-05-2008
In un articolo apparso di recente sull'Espresso online, Umberto Eco mette in guardia dai pericoli di una rete senza rete, a cominciare da Wikipedia. L'enciclopedia libera è un'ottima iniziativa, ben fatta e precisa, ma occorre di continuo controllarla per essere certi che le notizie riportate non siano false o tendenziose. E poi controllare che le correzioni apportate non vengano di nuovo stravolte. Nuovi controlli: un lavoraccio.
Emanuela Cerutti - 10-05-2008
Il 5 febbraio scorso, l'allora deputato Gelmini presentava alla camera una proposta di legge d'iniziativa .
Non so quanto l'attuale Ministro Gelmini fonderà la sua proposta per la scuola su tale ipotesi. In ogni caso i primi 2 articoli permettono di aprire un dibattito che potrebbe diventare proficuo, se non altro in termini di chiarezza previa. Ne stralcio alcuni pezzi per esprimere qualche iniziale opinione.
Emanuela Cerutti - 03-05-2008
La prossima settimana la scuola dovrebbe avere un nuovo Ministro.

Non entro nel merito della competenza specifica di chi assumerà l'incarico, né in quello del gioco successivo di cariche annesse, tutte certamente di alta responsabilità.

Mi limito ad esprimere alcuni desideri per nulla originali: infatti non solo sono tutti contenuti in diversi articoli della Costituzione Italiana, ma da tempo costituiscono oggetto di dibattito nell'ambito scolastico reale e virtuale. Sarebbe bello che il dibattito si allargasse e portasse all'invio, perché no?, di desiderata collettivi al prossimo occupante di Viale Trastevere.
Emanuela Cerutti - 05-04-2008
Mentre in Italia è stato bandito e reinviato a data da destinarsi il concorso ispettivo, in Francia qualche ispettore ha preso posizione. E non solo sul merito dei futuri programmi, ma sul senso di un lavoro che sta in bilico tra lealtà e servilismo e che, nel paese dei diritti, richiama a responsabilità talvolta oubliées. Traduco uno stralcio che credo possa dire molto anche oltrconfine.
Emanuela Cerutti - 26-02-2008
Ogni anno, a partire dal prossimo, a tutti i bambini di quinta elementare verrà affidata la memoria di uno degli 11.000 bambini vittime delle leggi "Sarkozy-Hortefeux" contro l'immigrazione.
Gli alunni di quinta dovranno conoscere il nome e la storia di un bambino rispedito in aereo nel suo paese: non c'è nulla di più commovente, per un bambino, della storia di qualcuno che abbia avuto la sua stessa età, "i suoi stessi giochi, le sue stesse gioie e le sue stesse speranze".
Emanuela Cerutti - 16-02-2008
Non rlleggevo Pel di carota da secoli. Per la verità non l'ho mai amato: da bambini è difficile ammettere che tutti possano sentirsi in diritto di trattarti male, che la cosa accada o meno, ma soprattutto è inammissibile confondere i piani: la fantasia deve saper tracciare i suoi confini. Le cattiverie sono accettabili se stanno rigorosamente lontane dal mondo reale; quando lo popolano diventano incubi. A meno che.
Emanuela Cerutti - 04-02-2008
Non so se avete in mente Immanuel. Immanuel Orvieto. Quel ragazzo morto per overdose a Tel Kedar, alle soglie del deserto del Neghev, Israele del sud.
Amos Oz, nel suo Non dire notte, racconta la faccenda della matita. Dopo la sua morte, il padre ringrazia la sua insegnante di letteratura per quella matita regalata, unico dono dall'unica persona che, al liceo, lo capiva. Lei, Noa, non ricorda comprensioni e non ricorda matite. Ci sono ricordi che stentano ad affiorare, perchè con loro emergono alghe.
Emanuela Cerutti - 24-11-2007
Lo sciopero dei trasporti che ha costretto a sveglie precoci molti abitanti dell'Ile de France negli ultimi 9 giorni ha dato luogo a dibattiti e scambi di opinioni nei luoghi più impensati: fermate di autobus, tram, parcheggi velib, persino semafori e supermercati. Non parliamo degli ascensori.
Inizialmente molta incomprensione per i "grévistes", privilegiati che vogliono mantenere i loro benefit, sequestratori di lavoratori, estremisti da pugno di ferro. Poi, con il procedere delle ore, qualche domanda si fa strada: ma che vogliono, alla fine? perché tanta insistenza?
Emanuela Cerutti - 23-10-2007
La discussione si accende in una classe elementare.
Pierino [il nome è ovviamente inventato, l'evento meno - ndr] risponde perfettamente alle domande della maestra di inglese.
"... e che merito ne ha... - biascicano seccatissimi i compagni dell'ultima fila - quello ha la mamma del Devonsciair, capirai che fatica..."
Mica è giusto senza sforzo, solo perché la fortuna ti ha baciato, avere l'ottimo, Pierino, a qualcuno dovrai spiegarlo, anche perché tu stesso cogli l'incongruenza.
D'altra parte non è che puoi star zitto se una, così su due piedi ti chiede "Where're you from?", è normale per te rispondere, e del resto non sarebbe giusto neppure tacere.
Allora dove sta il problema? E dove la soluzione?
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