L - anno scolastico 2006-2007
Giocondo Talamonti - 31-08-2007
La scomparsa di Bruno Trentin lascia un vuoto incolmabile nel panorama del sindacalismo italiano.
E' forse stato l'ultimo interprete di un ruolo svolto in funzione degli interessi dei lavoratori, se il compito di un loro rappresentante viene inteso come esclusiva tutela della dignità del lavoro non mediabile con altre realtà sociali.
Io lo ricordo partecipe alle iniziative scolastiche dell'IPSIA sui temi dell'occupazione, osservatore attento dei mutamenti della società, umile analista dei segnali che avrebbero delineato, da lì a poco, il quadro politico-economico di un'Italia in affanno.
Lo stile colto e i modi raffinati con cui sempre esprimeva le sue teorie, coinvolgendo ogni platea, si univa ad una lettura lucida degli eventi storici per proiettare gli scenari futuri.
Chi ha avuto modo di conoscerlo ne ha apprezzato la semplicità dell'espressione e la profondità delle idee.
Ass. Naz. Per la scuola della Repubblica - 31-08-2007
Il Ministro Fioroni che pure ha giurato di osservare la Costituzione e quindi anche la norma prima citata, non solo ha palesemente violato tale norma costituzionale, ma ha dichiarato che si propone di violarla ulteriormente, regalando alle scuole private altri 60 milioni di Euro, ovviamente sottratti alle scuole statali:tagli per le scuole statali e regali alle scuole private; questa pare la linea del Ministro Fioroni.
Di fronte a tale provocatorio comportamento attendiamo che finalmente le forze laiche del centro-sinistra manifestino la loro presenza e impongano uno stop al Ministro Fioroni o, almeno, il rispetto della Costituzione.
Forum Precariscuola e Precarisalerno - 30-08-2007
Il malcontento e la delusione nel mondo della Scuola sono sempre più tangibili, se questa maggioranza perdesse ulteriormente il consenso del blocco sociale che più di tutti ha contribuito alla vittoria dello scorso anno potrebbe considerare finita la sua permanenza al Governo del paese.
Forum Precariscuola - 28-08-2007
I docenti del forum Precariscuola esprimono la loro più grande indignazione per le affermazioni rese dal ministro Fioroni al meeting di Rimini. L'ineffabile ministro ha annunciato un roseo futuro per le casse delle scuole private, visto che presto - grazie alla sussidiarietà - si aggiungerà la parità economica a quella giuridica sancita ai tempi di Berlinguer.
Fioroni, mentre prepara nuovi regali per gli istituti privati, taglia gli organici della scuola statale proprio nei settori più delicati come il sostegno. E' questa la "nuova" politica per la scuola pubblica che il centrosinistra aveva sbandierato alle elezioni di un anno fa? Come già troppe volte è accaduto, il governo Prodi dimentica che è al potere grazie anche al voto di tanti docenti della scuola statale che oggi si sentono nuovamente presi in giro da comportamenti che denotano come molte promesse siano state soltanto uno specchietto per le allodole.... che si sono recate alle urne.
Direttivo Nazionale C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 13-08-2007
Senti un po' da quale pulpito viene la predica. Fioroni, il ministro dell'istruzione, rimprovera a destra e a manca la disaffezione per la matematica. A sentir lui, i docenti non sanno insegnarla e gli studenti non la studiano. Ma nel suo dicastero non va meglio: lì due conti semplici semplici non riescono proprio a farli. Lo sanno bene gli spezzonisti, i precari che più precari non si può.
Di loro il governo Prodi si è avvalso l'anno scorso per coprire le decine di migliaia di spezzoni orari che non bastano a costituire cattedra. Per tanti laureati, specializzati e pluriabilitati è stato un mezzo di sopravvivenza professionale ed economica. Per la scuola una soluzione funzionale e transitoria, ma anche dignitosa equa e trasparente. Troppo semplice per durare.
I docenti precari del forum www.precariscuola.135.it - 09-08-2007
Assolutamente inaccettabili le dichiarazioni rilasciate dal viceministro Bastico riportate da Italia Oggi del 7 Agosto.
La Bastico afferma: "Che si debbano ridurre le cattedre rispetto allo scorso anno è un dato di fatto. La Finanziaria ne prevedeva 19 mila in meno. Abbiamo concordato con l'Economia che doveva essere ridimensionato a 11.600. E poi con un decreto, di cui i sindacati erano stati informati, abbiamo agito per 7 mila sull'organico di diritto e 4.600 sul quello di fatto. Ma passando alla fase attuativa, ci siamo resi conto che qualcosa non quadrava."
Ancora una volta, prevale un'idea della scuola come costo e non come investimento sul futuro: come si pensa di migliorare la qualità della scuola tagliando così radicalmente il numero di docenti? E' inutile nascondersi, anche se si farà di tutto per fare bene il proprio lavoro, che il docente sarà fortemente penalizzato da classi numerose che nelle zone a rischio saranno santa barbara pronte ad esplodere.
Emanuela Cerutti - 04-08-2007
Non entro nel merito didattico e pedagogico delle Nuove indicazioni per il curricolo, se non per esprimere due sensazioni probabilmente superficiali: di déjà-vu, il che mi fa pensare all'enorme fatica dell'innovare anche in un settore che della ricerca e della sperimentazione dovrebbe fare il suo cardine; e di ancien régime, con quella connotazione di immobilismo che, secondo alcuni storici francesi, lo caratterizza...
... è ... sulla concretezza che mi interessa porre la domanda. Una semplicissima domanda di metodo.
Per la scuola della Costituzione - Comitato di Firenze - 03-08-2007
Il Comitato non può che ribadire il proprio fermo dissenso ed una forte preoccupazione del ruolo marginale della scuola nella politica della maggioranza di centro-sinistra; a questo punto è necessario un chiarimento; è urgente sapere se la maggioranza si sente impegnata ad attuare il programma elettorale su cui ha avuto il voto oppure se vuole continuare le improvvisazioni secondo gli umori del Ministro Fioroni; bisogna soprattutto sapere se per la maggioranza di centro-sinistra la scuola è un servizio subordinato alle logiche di bilancio oppure se è una funzione essenziale e prioritaria cui il bilancio deve adeguarsi.
Forum Precariscuola - 02-08-2007
I docenti precari restano sconcertati di fronte alle inaccettabili risposte fornite dal ministro Fioroni nel corso del question time alla Camera del 1/8/2007

Di fronte alle puntuali contestazioni dell' onorevole Sasso riguardo alla inspiegabile decisione di assegnare gli spezzoni orario inferiori alle 7 ore al personale di ruolo con un forte aggravio di spesa il ministro si arrampica sugli specchi sostenendo che "le supplenze nel personale a tempo indeterminato vengono prevalentemente accettate da chi ha meno di dieci anni di lavoro e non è al termine della carriera e costoro costano meno di quelli che entrano".
In pratica il ministro si affida a dati statistici di dubbia veridicità per giustificare il sicuro aggravio di spesa causato dalla sua decisione, visto che i docenti con meno di dieci anni di servizio costano in modo quasi uguale ai precari, mentre i docenti con molti anni di servizio costano molto di più.
Quindi maggiori spese per il ministero e migliaia di docenti precari che resteranno a spasso il prossimo anno, proprio un bel risultato, Ministro Fioroni !!!
Ma l' attuale maggioranza non aveva fatto della lotta alla precarietà uno dei punti fondamentali del suo programma ?
Lottare contro la precarietà vuol dire assumere il personale precario, non licenziarlo negandogli gli spezzoni orario !!!
Guglielmo La Cognata - 01-08-2007
Carico come una molla, instabile come la nitroglicerina, il docente precario, assediato dalla schiacciante prospettiva dell'ignoto, guarda all'estate con angosciosa aspettativa, come alla pentola della cucina di una strega. Infatti, solo alla fine ...
Giocondo Talamonti - 26-07-2007
No, Oscar Pistorius non è un alieno.
Anche se, quando corre in pista non lascia orme umane.
Di umano, invece, ha l'ostinazione a negare che la vita gli abbia tolto qualcosa, e a dimostrarlo a lei, prima che agli uomini.
Una tesi, la sua, quasi ...
Forum Precariscuola - 25-07-2007
Il ministro della Pubblica Istruzione Fioroni a fine luglio ha tirato fuori dal cilindro della commissione, che ha lavorato finora in gran segreto, il testo delle Nuove Indicazioni Nazionali. Un' autentica delusione! Viene riconfermato l'impianto ...
Salvo Bascone - 24-07-2007
(Berlinguer, Aprea, Sasso, Rutelli e l'alunno Timballo, nella calda estate del 2007)

Il professore Silvio Orlando interroga l'allievo "Timballo"
- Dimmi tutto quello che sai sul Re Sole. Perché lo chiamavano così?
- Perché ha inventato le pasticche per la gola!


NOTIZIA N.° 1

Sul Manifesto di domenica 8 luglio, un anziano e distinto signore, tal Berlinguer Luigi da Sassari, pubblica un lungo articolo intitolato "Scuola senz'arte. Ma di parte" col quale, dopo una corposa analisi della situazione, boccia l'intero sistema formativo del nostro paese, dall'asilo all'università. Bene, bravo, 7+.
Certo, a ben considerare, sembra di leggere un testo da inizi anni'70, con ancora "Lettera a una professoressa" fresco di libreria e la lotta contro la scuola di classe e il sapere astratto e nozionistico ecc. ecc. Bene, bravo, 7+.

Luigi Berlinguer; chi era costui?
Eppure, a conoscerlo devono essere in molti a giudicare dalle tante lettere arrivate alla redazione del quotidiano comunista tant'è che, il 12 luglio, Valentino Parlato sceglie di pubblicarne alcune. Sono lettere di insegnanti, lettere piene di indignazione o stupore o sconcerto.
Berlinguer Revival: redivivo o recidivo?
www.notav-valsangone.eu - 13-07-2007
Linea ferroviaria merci Lione - Torino: un'opera pubblica inutile e dannosa

Val Sangone, 7 luglio 2007

Appello ai membri del Parlamento Europeo contro lo sperpero di un miliardo di euro dei cittadini europei, per la difesa della natura e ...
Per la scuola della Costituzione - Comitato di Firenze - 12-07-2007
Le scelte sbagliate della Finanziaria 2007 che hanno pesantemente penalizzato la scuola statale (e nel contempo hanno regalato 100 milioni di Euro alle scuole non statali!) ed i debiti pregressi, ereditati dal precedente Governo, hanno messo in grande difficoltà il regolare svolgimento dell'anno scolastico.
Alle costanti e retoriche dichiarazioni sull'impegno prioritario per la scuola non hanno finora corrisposto fatti concreti e coerenti; anzi sono state tagliate le risorse ed avviati provvedimenti confusi ed approssimativi; il mondo della scuola è pertanto profondamente deluso dalla politica scolastica della maggioranza di centro-sinistra ed in quest'ultimo periodo si è mobilitato, promovendo numerosi comitati genitori-docenti e si è dato appuntamento a Firenze il 29 settembre per un'assemblea nazionale che dovrà valutare tutte le più opportune iniziative.
Gentile Ministro Fioroni, mi permetto di scriverLe perché dopo aver letto e ascoltato per un anno i Suoi progetti per migliorare la scuola, mi sono accorta che come al solito si tratta solo di belle parole. Le confesso che anni di precariato mi hanno reso scettica, e non nutrivo molte speranze che le cose potessero cambiare davvero: non ne faccio una questione di colore politico, sia chiaro: alla luce dei fatti, credo che nel momento in cui si raggiunge il potere, ci sia un adeguamento e sia più facile lasciarsi sopraffare dalla "finanziaria" e dalla "ragion di stato". confesso che anni di precariato mi hanno reso scettica, e non nutrivo molte speranze che le cose potessero cambiare davvero: non ne faccio una questione di colore politico, sia chiaro: alla luce dei fatti, credo che nel momento in cui si raggiunge il potere, ci sia un adeguamento e sia più facile lasciarsi sopraffare dalla "finanziaria" e dalla "ragion di stato". Certo, è difficile perseguire le proprie idee, metterle in pratica, crederci al punto da attuarle a qualsiasi costo.
Lucio Garofalo - 05-07-2007
Dopo il crollo del muro di Berlino, avvenuto nel 1989, e la dissoluzione dell'intero blocco sovietico, gli USA si sono ritrovati ad essere l'unica superpotenza militare sulla scena globale, per cui hanno decisamente assunto il ruolo di gendarmeria mondiale, esautorando l'ONU e arrogandosi l'esercizio esclusivo della forza e del diritto internazionale, mentre sul piano economico-commerciale e monetario sono emerse nuove rivalità e nuove tensioni tra i maggiori colossi del mercato capitalistico mondiale, vale a dire Stati Uniti, Europa, Giappone, Cina e India. Senza dubbio sono questi i principali protagonisti del nuovo ordine mondiale.
Gianfranco Pignatelli - 03-07-2007
C'è un tesoretto? Allora lo dilapidiamo, si sarà detto il ministro dell'istruzione Peppe Fioroni. Presto fatto, il nostro emana un provvedimento che conferisce ai docenti in ruolo gli spezzoni orari fino a sei ore e li sottrae ai precari, quelli che l'anno scorso li hanno ricoperti. Così il ministro raggiunge due risultati. Innanzitutto spreca maggiori risorse per strapagare, come straordinario, ciò che ai precari è sottopagato in ordinario. Eppoi getta nella disperazione occupazionale gli insegnanti precari. Quelli che, proprio attraverso quegli spezzoni, si sono garantiti la sussistenza professionale, prima che economica, oppure hanno visto riconosciuto il loro sacrosanto diritto al completamento dell'orario cattedra.
IUniScuola - 02-07-2007
Sono state rese note le disponibilità su base nazionale degli organici in dotazione per ogni regione al fine di distribuire sul territorio in maniera uniforme i posti per le nomine in ruolo. Per determinare la percentuale dei posti disponibili in una data provincia basta moltiplicare il numero delle disponibilità per un coefficiente, calcolato in 0,638.
Lucio Garofalo - 30-06-2007
L'Occidente decanta sempre le virtù liberatorie della democrazia, ma quando un popolo decide di autodeterminarsi e di esprimersi liberamente e democraticamente, come è accaduto nel caso dei Palestinesi, e il risultato elettorale non è molto gradito alle potenze occidentali, queste intraprendono una serie di manovre e di tentativi al fine di pregiudicarne e vanificarne ogni valore ed ogni carattere di legalità. Dopo le ultime elezioni palestinesi vinte da Hamas, la comunità internazionale ha imposto un ignobile embargo al fine di ricattare i palestinesi e costringerli a pentirsi di aver votato per Hamas. E' innegabile che Hamas sia un'organizzazione culturalmente retrograda e misoneista, politicamente reazionaria (diciamo islamico-fascista), certamente non progressista, ma è altrettanto ineccebile che Abu Mazen sia una pedina manovrata da USA ed Israele, che hanno appoggiato sia la gravissima decisione di Abu Mazen di sciogliere il legittimo governo guidato da Hamas, sia il golpe di Abu Mazen con il quale è stato formato un nuovo governo che non è minimamente rappresentativo del popolo palestinese, in quanto la decisione presidenziale viola apertamente la Costituzione palestinese, non avendo ricevuto il necessario consenso e la ratifica parlamentare.
dimmi
Gigi Monello - 30-06-2007
Qualche anno fa, a metà Dicembre, una 5a Liceo scomparve dalla mia vista. Gita a Praga. Viaggio d'istruzione. Servirà pure a qualcosa la scuola. Bisogna avere 18 anni e buona salute, per capire sino in fondo cosa l'immaginazione associ ad un viaggio con le compagne di classe. Siccome erano canaglieschi e simpatici, e ci parlavo, al rientro, nei pochi giorni che mancavano a Natale, li intervistai. Ecco una sintesi di quell'umana vicenda...
Iuniscuola - 29-06-2007
Comportamento irresponsabile della classe docente, come sembra pensare il nostro Ministro? O piuttosto delusione e stanchezza diffuse soprattutto in una fascia d'età del personale della scuola (50-55 anni) che vede allontanarsi sempre di più una risoluzione equa ai suoi problemi retributivi e pensionistici e che si sente eternamente sottopagata e ignorata come categoria di lavoratori socialmente utili e diremmo indispensabili?
Ioannis Lioumis - 27-06-2007
Onorevoli Deputati
Vi scrivo in merito alla sospensiva del Tar Lazio che ha riabilitato il punteggio di montagna.
In questa vicenda del Tar, il mio augurio è quello che il Governo faccia qualcosa (chissà, magari un decreto legge d'urgenza) perchè non si mettano a rischio le immissioni in ruolo di migliaia di precari veri che lavorano da tantissimi anni nelle scuole (indifferentemente se in pianura o in montagna in discesa o in salita) e che, da tantissimi anni rivendicano qualcosa di pienamente legittimo e pulito.
Poi, visto che la sospensiva si riferisce ai soli anni scolastici 2003/04 e 2004/05 (già valutati nel precedente aggiornamento), temo che non sia concessa la sospensiva o meglio (anzi peggio) non si dia il doppio punteggio per gli anni 2005-2006, e 2006-2007. A questo punto sono sicuro che, per tutti i precari i quali si vedono superare negli aggiornamenti del 2004 (punteggi regalati a chi per caso si trovava in montagna) e del 2005 (aspettando l'esito dei loro ricorsi al Tar) e si trovano costretti a scegliere la montagna per gli anni 2006 e 2007 unicamente per limitare i danni che annualmente li facevano retrocedere nelle posizioni, il male sarebbe maggiore di quello sofferto.
Però la cosa che più colpisce in questi casi è l'assenza di quelli che dovrebbero proteggere i precari.
Forum Precariscuola - 26-06-2007
Se in Italia ci fosse la certezza del diritto, non ci sarebbero grossi problemi ma, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto dichiarato incostituzionale l'attribuzione del doppio punteggio per i servizi prestati nelle scuole di montagna, ecco arrivare la sospensiva del TAR Lazio sul ricorso dei precari che avevano prestato servizio nelle scuole di montagna ad alimentare dubbi per quanto riguarda la compilazione delle Graduatorie ad Esaurimento.
Vero è che il TAR Agrigento ha affermato che le graduatorie ripulite dal doppio punteggio sono da ritenersi valide; tuttavia in attesa che il Consiglio di Stato si pronunci, su richiesta del MPI, sulla sospensiva decisa dal TAR Lazio, incertezze e dubbi permangono.
Lucio Garofalo - 23-06-2007
Dopo "Tangentopoli", "Bancopoli", "Calciopoli", "Valletopoli", "Spiopoli", "Mafiopoli", "Paperopoli" ecc., l'ultimo scandalo nazionale degno di una "Repubblica delle banane" (senza offesa per le scimmie) quale da tempo sembra essere l'Italia, è "Monopoli". Il caso in questione (ri)emerge a riprova che il nostro "Belpaese" è da tempo diventato "un popolo di ladri, furbetti, banchieri e finanzieri rampanti, calciatori, scalatori e alpinisti, letterine, veline, vallette e vedette, paparazzi, magnacci e papponi, manager falliti, spie e... giocatori di Monopoli". Invece, la vecchia retorica nazional-popolare e idealista esaltava la nostra "amata Patria" come "un popolo di santi, poeti e navigatori".
Lorenzo Picunio - 23-06-2007
Il Consiglio comunale di Venezia impegna il Sindaco a intervenire presso il Governo e il Parlamento nazionali affinché in sede di elaborazione e discussione del Documento di programmazione economico finanziaria (DPEF) vengano assicurate alla scuola pubblica le risorse necessarie a soddisfare il ruolo centrale per lo sviluppo del Paese, che all'istruzione viene attribuito dai programmi dei tutte le forze politiche.
Angela Barlotti - 23-06-2007
Essendo armato pure lui, le pallottole volavano fra le persone definite 'innocenti' che si trovavano in strada. Il peccato peggiore che ha commesso il mio utente ex detenuto, ma soprattutto bosniaco, è quello di avere percorso in fuga il giardino pubblico dove bambini e mamme sostavano in pace. Poi, distesosi nell'erba ancora umida della nebbia notturna, si è sparato alla testa, uccidendosi. Foto di persone che narrano i loro spaventi, la riprovazione verso gli stranieri e le lodi verso i poliziotti, riempiono le pagine del quotidiano locale.
Paolo Apla - 22-06-2007
Ciao redazione,

il tuo amico, prof. paolo apa, ti ha invitato a guardare il video Docenti sordi e ciechi

ed ha aggiunto il seguente messaggio:

Daniele: Zero Assoluto per il consiglio di classe della 3°A dell'ipssct di Paola

Mariangela Bastico - 21-06-2007
"Sono consapevole che molte aspettative (anche perché si tratta di quasi 500 mila ragazzi, ciascuno con la sua ansia e la sua speranza personale) possono essere andate deluse. Ma ho voluto scegliere "prove di maturità", dunque, non quiz o corse ad ostacoli; in ambiti diversi, così come prevede la legge, tali da consentire ai ragazzi di esprimere se stessi, le proprie idee, gli studi compiuti, i saperi acquisiti, e tali da rientrare nelle aree di programmi ed approfondimenti scolastici".
Giuliana De Tata - 20-06-2007
E'altissima la funzione etica della Geografia; non più e non meno di altre discipline, penserà qualcuno, ma si tratta comunque del compito più alto a cui si possa tendere. La lettura del reale, la decodifica, con gli strumenti del geografo, dei fenomeni e naturali e umani, consente di riflettere sulle dinamiche che regolano il rapporto uomo-ambiente, sui comportamenti che gli uomini mettono in atto per appropriarsi delle risorse messe a loro disposizione dalla natura e sulle scelte economiche conseguenti, consapevoli o meno che siano. Le frane che flagellano i pendii appenninici in Italia facendo scivolare a valle case ed opifici, dopo un inverno piovoso, uno tsunami che devasta isole meravigliose quanto lontane, in cui in epoche recenti è stato effettuata una deforestazione selvaggia per far posto ad infrastrutture turistico-alberghiere, l'allarme smog perdurante nelle nostre città afflitte da troppe emissioni gassose, il volto di una città, Caserta, completamente trasformato dall'escavazione dei Colli Tifatini forati da una miriade di cave che producono depositi di polveri dappertutto e persino nei polmoni dei cittadini, un deposito scandaloso (Lo Uttaro) di rifiuti a ridosso dell'abitato di tre grossi comuni, sono solo alcuni dei fenomeni che direttamente i indirettamente cadono sotto l'osservazione geografica e sollecitano occhi e sentimenti sulle responsabilità connesse al viverre quotidiano delle comunità. Con un inesorabile lavoro quotidiano, formiamo cittadini consapevoli, all'occorrenza pronti a denunciare aggressioni al diritto fondamentale ad una buona qualità della vita.
Collegio Docenti Liceo Grassi Lecco - 18-06-2007
Poichè la saturazione delle cattedre a 18 ore ha gravi ricadute sulla programmazione dell'attività didattica e sull'obbligo di sorveglianza degli studenti, contraddice tutte le enunciazioni di principio sul buon funzionamento organizzativo e didattico delle istituzioni scolastiche e determina conseguenze pesanti sulla qualità del lavoro, i Docenti del Liceo scientifico Grassi di Lecco

dichiarano

di non rendersi disponibili ad effettuare supplenze oltre il normale orario di cattedra nè di accettare cattedre con ore eccedenti,

chiedono

al Ministro della Pubblica Istruzione di modificare l'art 35 della legge 289/02 tornando a formulare cattedre coerenti con gli attuali ordinamenti scolastici.
ADACO-CIP-CIPNA-FORUM PRECARI SCUOLA - 16-06-2007
A - Sistema di reclutamento

1.
Il reclutamento a qualsiasi titolo del personale docente deve avvenire esclusivamente dalle Graduatorie di Merito (GM) e dalle Graduatorie ad Esaurimento (GE). Fermo restando il carattere ad esaurimento delle stesse, è preclusa ogni nuova inclusione ma il solo aggiornamento del punteggio degli iscritti. Eventuali attivazioni di nuove procedure abilitanti devono avvenire esclusivamente per le classi di concorso e nelle province le cui corrispondenti GE risultino esaurite. In assenza di comprovata necessità è preclusa qualsiasi attivazione di nuove procedure abilitanti di personale docente. Le nuove procedure abilitanti saranno attivate solo dopo aver stabilito gli aventi diritto, i titoli d'ammissione, le finalità, i tempi e le modalità di svolgimento delle stesse.

2. Differimento sine die (superamento) dell'art. 5 della riforma Moratti. In mancanza di un'adeguata fase transitoria, a salvaguardia degli attuali iscritti nelle (GE) e (GM), è fatto assoluto divieto ai Dirigenti Scolastici (DS) di assumere per chiamata diretta. Le nomine per le supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche sulle cattedre e gli spezzoni disponibili sono attribuite, dall'1/08 al 31/12, per conto dell'Ufficio Scolastico Provinciale (USP), dalle "scuole polo" o di riferimento, perdurando l'obbligo dei DS, fino al 31/12, di nominare esclusivamente dalle GE e, solo in caso di loro esaurimento, dalle Graduatorie di Istituto (GI).

3. Il numero di cattedre da assegnare a Tempo Indeterminato (T.I.) è calcolato nella misura dell'100% dei posti disponibili (organico di diritto e di fatto) e, comunque, resta libero dai vincoli imposti al Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) da altri dicasteri, con l'obbligo per il governo di reperire i mezzi finanziari per dare piena attuazione alla legge 143/2004 e alla legge finanziaria 2007 per tutto quanto afferente la copertura degli organici.

4. Definizione di un regolamento nazionale che disciplini le quote spettanti a quanti si avvalgono della legge 104/92 e/o godono a qualsiasi titolo di apposite riserve, con la facoltà/dovere delle amministrazioni di vigilare sui presupposti alla base del loro godimento, perseguendo con provvedimenti amministrativi e penali quanti ne facciano un uso improprio ed indebito.
Alfredo Brutti - 16-06-2007
Ammettendo la buona fede (per ignoranza della materia) dei giornalisti, sappiate che la TAV non sposterà un etto di merce dalla strada alla ferrovia o,come va di moda dire da qualche tempo, dalla gomma alla rotaia perché queste linee prevedono in ...
Carlo Salmaso per i Cobas scuola Padova - 12-06-2007
Gli esami di Stato (la "vecchia" maturità) si avvicinano a passi da gigante. E con essi le relative dolenti note. Tutti ricordano che lo scorso anno il Ministro Fioroni, appena eletto, dovette intervenire d'urgenza per sanare la situazione che si trascinava incresciosa da un paio d'anni per cui molti commissari d'esame non erano ancora stati pagati.

Da quest'anno le commissioni sono ridiventate al 50% esterne, logico quindi che ci siano più spostamenti e quindi che necessitino più investimenti.

Considerato tutto questo, la legge 11 gennaio 2007 (Riforma degli esami di Stato), a fronte di una spesa stimata di almeno 160 milioni di euro, ha stanziato solamente 138 milioni di euro, accorpando tutti i capitoli di spesa precedentemente gestiti dagli uffici scolastici regionali.
Risultato: l'Amministrazione è costretta ad arrampicarsi sugli specchi per fare tornare i conti.

Le ipotesi che si profilano sono due...
Lucio Garofalo - 11-06-2007
Una posizione nettamente contraria al sionismo come dottrina politica non può essere confusa, se non in malafede, con l'antisemitismo, e tanto meno con il negazionismo. Bisogna ripudiare e condannare qualsiasi manifestazione razzista, contrastare ogni insorgenza nazi-fascista, rigettare tutte le idee e le opinioni che tendono a separare gli uomini e i popoli in "superiori" ed "inferiori". Proprio per tali ragioni ritengo che l'assunzione del sionismo come base fondativa dello Stato di Israele abbia condotto a politiche persecutorie ed aggressive verso i popoli confinanti e soprattutto verso i legittimi abitanti della Palestina. Occorre proclamare con forza che lo Stato di Israele, fino a quando si definirà lo Stato Ebraico anziché uno Stato laico e non confessionale, sarà sempre uno Stato fondato sull'esclusione e sulla discriminazione religiosa e razziale. E' necessario denunciare e riprovare le occupazioni e le aggressioni di Israele contro i popoli e i Paesi dell'area mediorientale, fino a quando lo Stato di Israele continuerà ad aggredire ed occupare territori altrui, violando le risoluzioni dell'ONU.
Francesco Mele - 11-06-2007
a) preparare una campagna nazionale per le DIMISSIONI del ministro Fioroni e del suo staff;
b) lavorare per un Manifesto dei movimenti


Era il lontano 14 gennaio quando proponevo per la prima volta di avviare una campagna per le dimissioni del peggior ministro della Pubblica Istruzione che la Repubblica abbia mai avuto ...


A distanza di cinque mesi le cose, se possibile, sono peggiorate e questo ministro non ha perso occasione per dimostrare non tanto di non essere capace nel ruolo ma di essere un pericolo reale per la scuola della Costituzione, al punto che sembra ormai chiaro che i suoi non sono errori di inesperienza ma il risultato di un'attenta regia volta a riuscire laddove la Moratti aveva fallito.

E' superfluo, a questo punto, fare l'elenco delle azioni contro la Scuola della Costituzione di cui si sono macchiati il ministro e il suo staff; l'elenco è lungo e variegato e basta riavvolgere il nastro di questi cinque mesi per mettere in fila una dietro l'altra le perle del ministero, che vanno aggiunte quelle realizzate negli otto mesi precedenti....

Il mio sogno è una grande manifestazione nazionale a Roma preceduta dalla costruzione di un documento comune e condiviso su Scuola, Pace, Ambiente, Lavoro stabile, Pensioni, ...

I docenti precari del forum www.precariscuola.135.it - 11-06-2007
Il risultato delle recenti amministrative rappresenta indubbiamente un campanello d'allarme che non può essere ignorato dall'attuale governo che, pur non avendo ricevuto propriamente quella che è stata definita da qualcuno una "spallata", d'altro canto non può certo esimersi dal fare i conti con il proprio operato e procedere ad un'accurata analisi relativa alle cause più probabili che hanno determinato un simile risultato.
E' indubbio che molti passi siano stati fatti nella direzione giusta, ma è altrettanto palpabile fra gli elettori la sensazione che il governo - con in primis il ministro per l'Economia Padoa Schioppa - abbia come principale interesse il risanamento dei conti pubblici anche a discapito della possibilità di garantire ai cittadini un'adeguata qualità dei servizi. Da ciò la delusione di molti elettori, tra i quali ovviamente ci siamo anche noi precari della scuola, che dopo 5 anni di sciagurata gestione in "stile Moratti", speravamo in un cambiamento di rotta radicale, volto a garantire ai cittadini una scuola all'insegna dell'efficienza e della qualità.
Ecco quelle che secondo noi rappresentano le principali problematiche che impediscono alla nostra scuola pubblica di essere veramente competitiva a livello europeo:
Flavio Cucco - 09-06-2007
Con la nuova Legge sugli esami di Stato (Legge n. 1 - 11 gennaio 2007) sono state riportate le prove dell'esame di terza media nell'ambito dell'autonomia scolastica, mentre la Moratti le aveva rese nazionali e ne aveva affidato la predisposizione all'Invalsi.
La Capdi propone...
Luciano Pettinari - Sinistra Democratica - 08-06-2007
E' del tutto evidente che è l'insieme della politica che perde sempre più credibilità grazie ad episodi come questi. Anzi. Sono proprio questi episodi che fanno capire quanta demagogia e falsità ci sia in tante frasi sui casi della politica, sugli apparati burocratici, sulle chiusure dei partiti alla società. Chi crede in una buona politica deve sapere che la strada è lunga e assai tortuosa. C'è però la soddisfazione per il voto compatto di tutti i deputati del "Gruppo Parlamentare di Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo". Nessuna persecuzione nei confronti di Neri e Bodega, ma l'idea di voler lasciare aperta la speranza che una politica diversa e pulita è possibile.
Guai a lasciare che viva la convinzione che, pur essendoci le leggi, poi i politici possono operare secondo i loro interessi a prescindere da quelle stesse norme. Abbiamo lanciato un bel segnale e ora vogliamo lavorare perché anche gli altri, in particolare a sinistra, lo raccolgano.
Francesco Mele - 07-06-2007
Dopo un'interessante discussione che ha consentito ad ognuno di esprimere in modo civile le proprie idee e il proprio eventuale dissenso, sono state approvate due mozioni, una sulla trattativa in corso e una sul credito formativo agli studenti che fanno religione. Quest'ultima è stata approvata all'unanimità mentre la prima ha visto un solo astenuto.
Dopo l'approvazione si è deciso di consentire ai lavoratori assenti di aderire allo spirito di entrambe proponendo di firmarle per poi spedire le firme raccolte alle OOSS (la prima) e a Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica (la seconda).
Direttivo Nazionale C.I.P. Comitati Insegnanti Precari - 06-06-2007
Per migliorare il profitto scolastico basta aver fede. Non quella che ti sta a cuore, ma quella alla quale è asservito il ministro Fioroni. Sì, ancora lui. Quello che, a chiacchiere, ripristinò il prefisso pubblica al dicastero della istruzione. Lo stesso che, nei fatti, non ha ancora smesso di saldare il conto ai monsignori Bertone e Clemenz - premier vaticano l'uno, segretario di papa Razinger l'altro - per il grande ed inatteso salto da Viterbo a viale Trastevere.

Veniamo ai fatti.
Claudia Fanti - 05-06-2007
Qui nel nostro Paese, come altrove del resto, il lavoro di una ripresa etica sarà lungo e forse sanguinoso, per cui, diciamocelo francamente, è inutile scandalizzarsi davanti a manifestazioni come quella de L'Aquila, in quanto esse faranno parte del nostro futuro...e anche se si decidesse di reprimerle, coloro i quali hanno partecipato esistono, pensano, sono stati partoriti dalla società che li ha provocati con comportamenti e opere indecenti.
Angelo Verpelli - 05-06-2007
Con questo contributo vorrei proporre uno spunto di riflessione su ciò che può accadere durante le attività extra-scolastiche, d'altra parte anche questi spazi fanno parte del cosidetto tempo scuola, ovvero quella parte di percorso educativo e ludico affidato alla responsabilità della Scuola e dei docenti.

Le attività svolte durante l'orario scolastico che non siano curricolari, comprendono visite a musei, spettacoli teatrali, gite ed altro, un completamento ideale rispetto alla pura attività didattica, l'arricchimento culturale appreso fuori dalla scuola.

Il problema sorge quando lo svolgimento di tale azione avviene mediante del personale esterno, o estraneo, alla Scuola, parliamo di educatori od accompagnatori, quando gli insegnati responsabili della classe delegano a coloro il tutoraggio dei loro alunni.

In un contesto di normalità, e per normale intendo il rispetto dei livelli minimi di Qualità attesi per un gruppo di bambini ospitati in una struttura, il sistema della delega è appunto "normale" poichè affidando dei minori ad altri adulti, si presuppone che coloro abbiano le necessarie competenze certificate per svolgere il ruolo di educatori, un pò come le selezioni effettuate per gli educatori dei Centri Estivi gestiti da privati tramite Bando del Comune di Milano.

Ma chi controlla un agriturismo, a chi si possono richiedere le certificazioni dei loro educatori, cosa succede se....
La Redazione - 04-06-2007
Ci scusiamo con tutte le lettrici e i lettori per il black-out, che ci ha colto di sorpresa dalle prime ore di domenica (fortunatamente a news già inviata:))

Disguidi burocratici hanno infatti impedito a noi di utilizzare il settore admin della ...
Isa, Francesco, Emanuela, Grazia, Giuseppe - 04-06-2007
Tra le firme della petizione di autosospensione della tessera sindacale, qualcuno ha voluto inserire dei commenti di dissenso per l'iniziativa.

Il fatto è, e qui il segnale di una confusione comunicativa ci è apparso chiaro, che una petizione non è un forum: una petizione si firma se si è d'accordo col testo che la rappresenta.

Se non si è d'accordo non si firma e basta. È così con le petizioni cartacee, perché non dovrebbe essere altrettanto vero per quelle online?

Per riportare allora un po' d'ordine nelle maglie di casa nostra, abbiamo pensato di accompagnare la petizione online, che tale è e deve rimanere, con uno spazio di discussione su questo sito; uno spazio in cui tutti possano liberamente partecipare ed esprimere la propria opinione in merito.

Invitiamo tutti coloro le cui firme sono state cancellate dalla petizione online per le ragioni di cui sopra, e tutti coloro che vorrebbero dire qualcosa e non hanno trovato il posto giusto, a postare le loro riflessioni e i loro commenti in questo spazio.
Comitato Scuola Repubblica - 31-05-2007
Il Ministro della Pubblica Istruzione ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato invece di recepire l'ordinanza del TAR Lazio che sospendeva l'art. 8, parr. 13-14, dell'Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007 perché "sul piano didattico, l'insegnamento della religione non può a nessun titolo, concorrere alla formazione del "credito scolastico" di cui all'art. 11 del D.P.R. n. 323/1988, per gli esami di maturità, che darebbe postumamente luogo ad una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono né l'insegnamento religioso e né usufruiscono di attività sostitutive" (Ord. TAR Lazio n. 2048 del 24 maggio 2007).

La situazione è grave ed imbarazzante.
Coordinamento nazionale RSU - 31-05-2007
Cgil Cisl Uil cantano vittoria per aver firmato il 29 maggio un accordo che di fatto prevede in termini economici quanto già era stato ottenuto in accordi firmati solo qualche settimana prima e sui quali già Cgil Cisl Uil avevano cantato vittoria.

Il fatto è però che per ottenere quanto già ottenuto si è infine accettato l'ennesimo pasticcio, cioè quello dell'allungamento della contrattazione da biennale a triennale, che non è cosa da poco.

Già questo basterebbe a descrivere l'inconsistenza delle segreterie nazionali trattanti (categoriali e confederali), pronti ad accettare qualsiasi peggioramento sia in corsa che a traguardo raggiunto, ma c'è ben altro.
Gabriele Boselli - 30-05-2007
Anche in questo caldissimo (metereologicamente) maggio buona parte della gente comune (senza potere e con pochi soldi) tace o chiacchiera vanamente, si ammala nelle fabbriche, schiatta tranquillamente nei cantieri, s'intorda sulle autostrade, s'intontisce nelle discoteche, s'imbecillisce alla televisione, legge rotocalchi; al nord vota entusiasta i potenti e i ricchi nel segno di lega o forzitalia; è indifferente alla depredazione e al depotenziamento dello Stato, alla povertà della scuola e alla demolizione della giustizia. Si guarda il "teatrino" programmato in TV, il reality che ha sostituito realtà, e tanto basta ai più.
La politica pura (conoscenza e progettualità fondazionalmente disinteressate e orientate a una gamma di fini eticamente condivisibili) non è morta ma è sempre più percepita -e spesso effettivamente i suoi professionals corrispondono alla percezione- come denotata da insignificanza (Bauman 2001). L'educazione dei figli e la stessa sicurezza sociale sono cercate non con la garanzia del collettivo ma - chi può - per via privata (ancora Bauman, 2004). Vi è ancora spazio per un pensiero a trascendentalità illimitata, universale della democrazia pensante o solo per quello della plutocrazia? Ovvero, quanto spazio ha un pensiero non-propagandistico ed effettivamente al servizio della cosa pubblica?
Certo, il nostro ragionare di insegnanti e ispettori (da concorso pubblico per esami e titoli) nel loggione della politica non è sereno; è scritto da un punto di coscienza alto ma politicamente infelice. Tuttavia, mentre i filosofi (comprendendo in questa categoria, come all'inizio del sapere occidentale, ogni soggetto di ricerca disinteressata) discutono in libertà, dominano saperi di mascheramento asimmetricamente normativi, ovvero ingiusti, e produttivi di smisurati risultati economici per pochi conseguiti ad altissimi costi umani e ambientali. La ricerca e l'insegnamento di qualsiasi sapere -dalla politica alla fisica- sono ormai promossi all'interno del sintagma finanziario e dunque dell'etica utilitarista (culto delle competenze), delle metodologie di tipo programmatorio (obiettivi etc) e dei sistemi valutativi oggettivanti. Scompare dall'orizzonte della visibilità l'idea di senso, mentre tutta l'intenzionalità personale e collettiva è risucchiata dagli obiettivi, o sensi nani, che del senso sono la caricatura. Mentre la rendicontazione è accuratissima in riferimento a obiettivi di ordine economico (salvo casi Enron- Arthur/Andersen o Parmalat) non si rende conto di nulla rispetto ai grandi valori dell'umanità, ai costi spirituali delle trasformazioni economiche. Ne sono manifestazione in ambito scolastico il trionfo della competenza sulla conoscenza, del criterio di utilità sulla purezza (gratuità), del risultato sul principio, della didattica del dio Mercato sulla paideia della tradizione ebraico-cristiana.
L'approccio minimalista comporterebbe la rinuncia a trasformare tutto il mondo, la speranza nella (propria e di chi altri voglia salvarsi) salvezza. E niente altro. Ma che tristezza, per noi soggetti politici e pedagogici consapevoli, pensare dalla collina della scienza alla città ove infuria la peste mediatica e miliardi di ex-cittadini incretiniscono e s'insudditano alla luce azzurrina di tubi catodici o schermi LCD!
Gianfranco Scialpi - 29-05-2007
I sindacati si sono definitivamente "piegati" al volere del governo amico.
La "Caporetto" inizia con l'accettazione che gli aumenti partano dal Febbraio '07. Mi chiedo: i 12 mesi del 2006 e il primo mese del 2007? Regalati!!!
Altra "Caporetto" è la triennalizzazione del contratto. Se il governo amico non riesce ad " adeguare" i nostri stipendi nei due anni, probabilmente la "sperimentazione triiennale" ci riserverà altre sorprese...
Precariscuola - 28-05-2007
I docenti precari sono sconvolti ed infuriati dopo la lettura della vergognosa bozza del nuovo regolamento per le supplenze.
Grazie a queste pessime decisioni del Ministero si rischia un avvio di nuovo anno scolastico all'insegna del caos più completo per via dei "balletti" dei supplenti: cosa accadrebbe infatti se, come appare molto probabile, le nuove graduatorie d'istituto e di circolo non fossero pronte all'inizio del nuovo anno scolastico? Si dovrebbe fare ricorso alle vecchie graduatorie d'istituto.....A questo punto la stragrande maggioranza dei docenti impegnati in supplenze temporanee sarebbe costretta ad accettare di lavorare in istituzioni scolastiche che non gli sarà stato possibile riconfermare per via della riduzione delle sedi esprimibili. Il tutto con gravi conseguenze sull'efficienza del servizio scolastico ed inevitabili disagi per gli studenti e le loro famiglie.
Alternativa Sindacale (USI) - 26-05-2007
Fiom, Fim e Uilm chiedono 117 Euro di aumento lordo per il 5° livello e non dicono quanto e quando incasserà la stragrande maggioranza che è al terzo livello.

L'altra volta l' "aumento" ( si fa per dire ) è stato di Euro 35,oo + 14,oo + 9,oo e con l'impennata dei prezzi nessuno se ne è accorto .

- Alternativa Sindacale, insieme agli altri Sindacati di Base, chiede 250 Euro lordi, uguali per tutti ed al massimo in 2 rate, per recuperare il reale aumento del costo della vita .
Francesco Mele - 23-05-2007
Sono d'accordo con te Giuliana, l'unico modo per ottenere qualcosa è la trattativa, aggiungo io, con una buona capacità di mobilitazione che la sostenga.

Due cose quindi, la trattativa e la mobilitazione.

Bene, se guardiamo l'operato dei nostri in questi 17 mesi ci accorgiamo che non hanno fatto né l'una né l'altra.

La trattativa poteva partire già dalla finanziaria 2006 (l'ultima di Berlusconi) che doveva contenere i fondi per la copertura dell'inflazione per il 2006, ma conteneva invece solo la vacanza contrattuale.

Mobilitazione? 1 ora di sciopero!
Giuliana Monguzzi - 23-05-2007
Il 4 giugno io sciopererò perchè credo che l'unico modo per ottenere qualcosa, in questo momento, sia la trattativa, che deve essere sostenuta, perchè il governo, qualunque governo, non possa sbattere in faccia, a chi tratta per noi, un penoso numero di partecipanti allo sciopero (a Bologna il 18%!). Visti i risultati di Bologna, ritengo che avrebbero fatto bene a non indire alcuno sciopero, ma visto che, all'interno dei sindacati, ha vinto chi l'ha voluto, non facciamoci ridere dietro...Io mi sentirò "a posto" se contribuirò, pur fallendo, magari, a far sì che ciò non succeda, ma naturalmente ognuno è libero di prendere le decisioni che crede e ad assumersi l'onere morale delle conseguenze.
Francesco Mele - 22-05-2007
Ciao a tutti e tutte,

sollecitato da più parti ho deciso di estendere un'iniziativa che ha già preso avvio nella città di Carpi.
Infatti, dopo le assemblee del 4 maggio a Carpi, il senso di delusione e frustrazione per l'azione dei Sindacati Confederali si è fatto molto profondo.

Per questo motivo alcuni lavoratori della scuola hanno deciso di lanciare un segnale autosospendendo la propria iscrizione a tali sindacati e sottoscrivendo collettivamente una lettera che verrà inviata loro e agli organi di stampa. Contestualmente ciascun firmatario ha compilato e firmato una disdetta della delega sindacale da consegnare in segreteria per essere poi inviata al Tesoro e all'organizzazione sindacale interessata.

Abbiamo definito questa iniziativa "autosospensione" proprio per far capire che non si tratta del passaggio ad altro sindacato ma di uno stimolo al proprio a cambiare politica nella difesa dei diritti dei lavoratori.
Ciascuno poi deciderà quando e se rientrare seguendo le proprie convinzioni personali.
Il testo della lettera è il seguente:
Barbara Pianta Lopis - 22-05-2007
Caro Ministro Fioroni,

la prego non parli di tempo pieno a Napoli, ma soprattutto di tempo pieno a Scampia.
Se non lo sa, allora glielo dico io, perché a Napoli il tempo pieno è quasi inesistente. Tre le motivazioni principali:

1. Strutture inadeguate,
2. Alta disoccupazione
3. disincentivazione all'atto delle iscrizioni.

Io mi ricordo ancora, quando ho iscritto il mio primo figlio a tempo pieno la prima volta, era l'anno scolastico 1998/1999. L'unica scuola più vicina con il tempo pieno, non quella di fronte casa, a circa 1,5 km, mi ha costretto ad accompagnare mio figlio per ben 5 anni ogni mattina con la macchina.
La scuola non ha refettori sufficienti per garantire una qualità di mensa decente, per cui a turno si mangia in classe, la palestra non è sufficiente a garantire le due ore di attività motorie (programmi dell'85) a tutte le classi, non ci sono laboratori, non ci sono sufficienti computer per tutti.
All'atto dell'iscrizione si è fatto di tutto per dissuadermi da questo tipo di iscrizione, elencandomi tutti i difetti del tempo pieno. Solo dopo mia insistenza, hanno accettato l'iscrizione.
Non c'era nemmeno il POF, all'atto dell'iscrizione!

Non abbiamo cortile, che viene invece usato come parcheggio, non abbiamo un'aula di musica, non abbiamo una biblioteca degna di essere chiamata tale. I bambini passano tutto il giorno in classe, con attività frontali, interrotte qualche volta da lunghe ricreazioni. Non abbiamo più le compresenze, e abbiamo sempre sopperito noi genitori per i materiali didattici, per non parlare di carta igienica e sapone.

A volte ho pensato di essere una madre troppo caparbia e ingiusta, nel scegliere un T. P. così poco "tempo pieno" e tanto "tempo vuoto" per i miei figli.

In tali condizioni e con un alto tasso di disoccupazione femminile, quale genitore sceglierebbe 40 ore, invece di 30? (Pardon, 27+3 opzionali e facoltative!)
Vittorio Delmoro - 21-05-2007
Qualche giorno fa il mio ex collega RSU (lui ANP, io CGIL), incrociandomi in corridoio, mi chiede come mai quest'anno nei confronti dei tagli all'organico non faccio come gli anni passati e dal suo sorrisetto ironico capisco che mi attribuisce già prima della risposta intenzioni differenti rispetto a quelle dei tre anni nei quali io spingevo per la mobilitazione e lui frenava.

Ho dovuto faticare non poco per provare a convincerlo che la mia apparente incoerenza era dovuta solamente ad un cambio di tattica su cui non voglio in questa occasione soffermarmi; non credo d'esserci riuscito.

Il fatto è però stato occasione per pormi seriamente la domanda : cosa mi sta succedendo?

Seppure io non miri ad alcuna poltrona e non possa essere sospettato di tradire la causa per separatezza di ruolo, come tutti quelli accusati da Roberto, Isa e compagni (perduti), cui ora voglio aggiungere anche Francesco, se non altro per la sua posizione sullo sciopero, qualcosa deve essere successa nella mia testa per farmi promotore di un (piccolo) dibattito nel quale ho assunto lo scomodo ruolo di difensore di una sinistra accusata di nefandezze tali da necessitare di un certo stomaco per digerirle.
Michele Borrielli - 21-05-2007
Non nel numero di ore di lezione

Dal Disegno di Legge del Governo e dai lavori della Commissione Istruzione della Camera sulla riforma della scuola secondaria, mi pare evidente (e inquietante) l'orientamento, anche da parte del centro sinistra, verso una decisa riduzione degli organici mediante taglio del numero di ore di lezione curricolari per gli alunni: vedasi la parte "monte ore annuale delle lezioni, nei limiti del monte ore complessivo annuale già previsto per i licei economico e tecnologico dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, e del monte ore complessivo annuale da definire ai sensi dell'articolo 1, comma 605, lettera f), della legge 27 dicembre 2006, n. 296" La riforma Moratti esce dalla porta per rientrare dalla finestra???
Gianfranco Zavalloni - 19-05-2007
Diciamolo. Uno dei nodi fondamentali da sciogliere della scuola italiana è la situazione che vivono i ragazzi che la frequentano dagli 11 ai 14 anni. È la stagione della loro maturazione. Germina il loro corpo. Si avverte la fame di relazioni interpersonali profonde e autentiche. L'amicizia diventa la questione capitale. Si scopre la sessualità. Si vivono i primi conflitti forti con i genitori.

Il gruppo dei pari diventa il vero punto di riferimento. In tale contesto, l'attuale scuola media italiana (o secondaria di 1° grado), anello logoro e tagliente, mostra tutta la sua inadeguatezza. I contenuti restano prioritari, diventando perfino la ragion d'essere di ogni "prova di verifica".

Prima di conoscere i ragazzi, si prevedono batterie di "prove di ingresso". Gli insegnanti spesso - loro malgrado - finiscono per ridurre la loro funzione a quella di informatori. È così che la logica dei contenuti si trasforma, facilmente, nella somministrazione di nozioni e di test di valutazione, specialmente ai ragazzi segnalati dalle certificazioni.

Quale logica? Mentre i ragazzi continuano a nuotare nel mare del non-senso, la centralità dei programmi fa capolino ad ogni proposta riformatrice. La scuola media appare fondata sulla frattura fra lezioni e vita reale. I ragazzi non comprendono quale sia l'incidenza - e, dunque, l'importanza - della formazione scolastica per il loro futuro!

La centralità del ragazzo necessita di percorsi rallentati e, soprattutto, di uno spazio ben più ampio da conferire all'ambito affettivo-relazionale. Non è un caso che il cosiddetto 'bullismo' cresca a vista d'occhio e faccia seguaci principalmente nella fascia d'età della prima adolescenza e vada a colpire i più deboli.

Non abbiamo dedicato un punto esclusivo per gli alunni disabili, i giovani stranieri, i portatori di culture e religioni diverse, perché, dal punto di vista dell'inclusività, auspichiamo che tali alunni siano considerati una risorsa e parte attiva del processo educativo, il quale non può essere delegato alla sola insegnante di sostegno.
Cristel - 19-05-2007
Poco dopo l'uccisione di Kurt in America ci fu una vera e proprio catastrofe: tantissimi fan del cantante decisero di imitarlo e nel seguirlo...si tolsero la vita.
E anni dopo la sua morte Kurt, riesce ancora ad affascinare, la morte lo ha reso immortale.
E noi giovani siamo sempre più arrabbiati con il mondo che ci delude, questo mondo che talvolta ci prende a calci in bocca e a pugni in faccia troppo presto, e abbiamo perso i valori, e abbiamo perso i veri eroi, e abbiamo perso la nostra identità come singoli e come giovani che un giorno cambieranno il mondo...
Kurt Cobain è stato definito da molti critici l'ultimo EROE del Rock....ma cosa c'è di eroico nel rinunciare alla vita, senza spenderla in un credo?!?
Ottaviano Molteni - 17-05-2007
Cara Isa, dici qualcosa che racchiude una verità innegabile, purtroppo. Proprio negli ultimi tempi si è sempre più accentuata la richiesta nei nostri confronti di modulistica così incredibilmente variegata che, pur avendo come motivazione la QUALITA', non fa altro che renderci sempre più burocrati e sempre meno educatori.
Ti devo confessare che io sono uno degli ultimi dinosauri rimasti nella scuola elementare. Un uomo che aveva scelto di diventare un maestro perchè credeva fermamente nella "mission" del suo lavoro. credeva fermamente che la formazione degli alunni fosse veramente importante per la nostra società. E devo dire che di esperienze ne ho vissute tante.
Francesco Mele - 16-05-2007
A oggi, 15 maggio 2007 ore 18:30, io sottoscritto dichiaro che non sciopererò il 4 giugno prossimo per le seguenti ragioni:

1) perché forse non sciopererà nessuno, visto che in questo senso si dichiara possibilista la stessa FLC CGIL che ha convocato un direttivo nazionale straordinario per sabato 19 maggio proprio per decidere nel merito (rimane fissato quello del 24 per varare la bozza definitiva di piattaforma contrattuale dopo la consultazione democratica "ampia e capillare");
Vittorio Delmoro - 15-05-2007
Cara Isa, Roberto e compagni... (perduti),

nella mia scuola ormai nessuno più aderisce alle lotte proposte da chicchessia - scrivi e lo dici per evidenziare la totale sfiducia dei tuoi colleghi (ma anche di tanti di noi) nei confronti dei politici e dei sindacalisti, a cominciare da quelli più vicini.

Meglio ancora : lo dici per far capire che per costoro (politici, sindacalisti, in particolare della sinistra più o meno radicale) le parole non contano più nulla, si dicono in un contesto e si negano in un altro, si utilizzano per catturare il consenso (e il voto) e poi si chiudono in un cassetto.

Come smentirti?

Ma forse non ti accorgi che così dicendo porti ancora di più alle estreme conseguenze il problema da me posto nell'intervento precedente : siamo (siete) compagni perduti.
Retescuole - 14-05-2007
Le scuole di Bologna il 18 maggio, all'interno della mobilitazione nazionale, torneranno in piazza per richiedere il tempo pieno vero come diritto per tutti e i soldi per far funzionare le scuole e pagare i supplenti.

Faremo festa, ancora una volta, con i nostri bimbi: oltre al clown e alla musica saranno i bimbi stessi ad intrattenerci, con uno spettacolo organizzato dai bimbi di una scuola che ha ancora il "tempo pieno" per fare anche questo.

Infine "imbucheremo" a casa Prodi il maggior numero possibile di cartoline-ricordo dell'impegno a ripristinare "con urgenza" il tempo pieno con le compresenze, il doppio organico, per tutti coloro che ne facciano richiesta.

Diffondete l'iniziativa nelle vostre scuole e nei vostri indirizzari, tra i vostri amici e parenti, nei luoghi di lavoro... intasiamo il fax e la mail di Palazzo Chigi. Buona mobilitazione e buona cliccata a tutti!
Pierangelo - 14-05-2007
L'8 Dicembre 1965 Paolo VI chiudeva l'avventura del Concilio Vaticano II, consegnando alla Chiesa e all'umanità il mandato di dialogare a tutti i costi. C'era la Guerra Fredda, il terrore nucleare, e l'alternativa al dialogo era solo la fine del mondo. Ma leggendo quel testo, ci si accorge che non si trattava solo di una scelta di ragionevolezza, anzi si nota una passione per tutto ciò che è umano, anche se diverso e non ancora pienamente conosciuto, che fà la differenza tra chi costruisce ponti (e pontefice vuol dire proprio questo) e chi invece innalza muri sentendosi cittadella assediata. Il messaggio che la Chiesa affidava a se stessa e al mondo era che ogni uomo mi interessa, mi sta a cuore, perché è un mio familiare, perché fa parte della grande famiglia umana.
Michele Borrielli - 10-05-2007
Non credono il Ministro Fioroni ed il vice Minisro Bastico che la politica del risparmio, mediante taglio degli organici da effettuarsi mediante taglio del numero di ore di lezione per alunno, faccia male alla scuola?

Non credono il Ministro Fioroni ed il vice Minisro Bastico che nella scuola bisogni invece investire, in particolare evitando tagli di ore di lezione in materie scientifiche ed evitando una assurda commistione tra di esse nella scuola secondaria, come avviene per la Chimica, insegnata sempre di più dai docenti "di scienze" (classe di concorso A060) e non da quelli "chimici" (classe di concorso A013)?
Gianfranco Pignatelli - 09-05-2007
Tra dire e fare - si sa - c'è di mezzo il mare. Se decliniamo il proverbio al presente politico del ministro dell'istruzione Fioroni scopriamo che: tra Di.Co. e faccio ci dovrebbe essere la scuola. Ma di mezzo, in realtà, c'è la CEI. Proprio così. Torniamo al proverbio, al dire: appena insediato, Fioroni, dichiarò di voler essere il ministro della scuola di tutti e per tutti, per questo provvide a ripristinare la dizione Pubblica Istruzione del suo dicastero. In mezzo: un mare di dichiarazioni su tutto ed il suo contrario, una per ogni occasione, tutte per apparire ad ogni costo. Sulla sponda opposta del fare: poco o nulla, e non tutto "confessabile".

Iniziamo dalla dichiarata volontà di manifestare contro i Di.Co., varati dal Consiglio dei ministri al quale era assente solo Mastella. La posizione di Fioroni? Diserta per un giorno la poltrona ministeriale per protestare contro se stesso e contro il governo al quale appartiene. Si dichiara, insomma, contro le pseudo non famiglie. Lo fa contro i figli delle ragazze madri, dei divorziati, di quelli che - per libera scelta - non si sono mai sposati, dei tanti bambini e ragazzi in affido temporaneo a case famiglie o single, che pure affollano la sua scuola. Quella, per l'appunto, di tutti, quella pubblica, laica e pluralista. Quella statale, ma anche paritaria e confessionale, in una parola, pubblica. Complimenti.
Francesco Mele - 09-05-2007
Dopo lo svolgimento delle assemblee dei confederali tenute a Carpi il 4 maggio scorso


L'articolo che ho pubblicato prima era quello preparato in previsione delle assemblee che si sarebbero svolte a Carpi il 4 maggio.

Quelle che seguono sono le risposte - o le non-risposte - le considerazioni, le deduzioni ... che sono scaturite dalle assemblee di Carpi.

Innanzitutto è utile dire che c'erano 4 assemblee nella giornata, 3 al mattino (docenti superiori, docenti 1° ciclo-medie e ATA) e 1 al pomeriggio (docenti 1° ciclo del turno pomeridiano).

A differenza delle altre due del mattino (che erano dalle 11 alle 13) la nostra delle superiori, chissà perché, era dalle 11:30 alle 13:30. Questo è un fatto strano perché nessuna delle 4 scuole superiori finisce alle 13:30 - per cui molti vanno via tra le 13-13:15 - e , inoltre, le nostre 4e ore finiscono alle 11:35, per cui quasi tutte le scuole hanno chiesto ai docenti di fare lezione fino alle 11:35 e andare solo dopo in assemblea. Questo ha comportato che l'assemblea è iniziata sì e no alle 11: 50, che ¾ d'ora se li è presi la relazione iniziale, per cui possiamo dire che, realisticamente, la consultazione di base nel mio caso è durata si e no mezz'ora, con l'intervento di 4-5 persone delle poche (una 40 ina su 4 scuole) presenti.
Vittorio Delmoro - 08-05-2007
Caro Roberto, Isa e tanti compagni... perduti.

Non so più se sia possibile parlare di scuola senza parlare di politica e dunque non entrerò nel merito delle questioni poste da Roberto nel suo intervento sull'autonomia scolastica del 25 aprile: le prenderò in toto per vere, avendo letto molte delle sue analisi spiegate con dovizia da ormai diverso tempo, nella speranza (sua) di attrarre nel dibattito qualcuno di quelli che contano, dibattito invece rifuggito come la peste sia da Alba Sasso che da Tiriticco, che hanno oramai etichettato Roberto come un provocatore cui non vale la pena di rispondere.
Francesco Mele - 07-05-2007
BREVI RIFLESSIONI SULLA BOZZA DI PIATTAFORMA

Note e proposte dopo la lettura della bozza di piattaforma presentata - con grave ritardo - dai confederali

1) SULLA DEMOCRAZIA DELLA CONSULTAZIONE SULLA PIATTAFORMA

Come si pensa di procedere nella raccolta dei pareri?
Verranno recepiti tutti? Si voterà?
Si confronteranno i pesi delle assemblee svolte?
Ci sarà un momento provinciale collettivo in cui si tireranno le somme della consultazione in tutta la provincia? E così anche per la regione?
e tutto questo prima della scadenza nazionale in cui verrà approvata la piattaforma definitiva?
E cioè tutto entro l'11 di maggio come ci è stato detto il 12 aprile a MO?
Una democrazia espresso, direi, anzi "ristretta". Rapida e veloce come una saetta.
O dobbiamo pensare che, come diceva Renzo Arbore "Meno siamo meglio stiamo"?
Lorenzo Picunio - 03-05-2007
Una proposta per affrontare il tema del copyright educativo,consentendo a scuole ed associazione educative di utilizzare materiali cartacei od informatici per i loro scopi didattici.
All'attenzione e alle modifiche di chi vuole occuparsene.
Lorenzo Picunio


PROPOSTA DI LEGGE SUL "NO COPYRIGHT EDUCATIVO"

Art. 1:Le scuole, gli istituti d'istruzione, gli enti locali in quanto operano come istituzioni educative o gestori di scuole o di strutture di supporto alle scuole, le associazioni Onlus aventi finalità educative esplicitamente citate nello Statuto o in documenti ufficiali, le persone che operano, a titolo professionale, volontario o in quanto allievi all'interno di tali strutture, possono utilizzare, per le loro necessità d'istruzione, contenuti telematici o testuali, opere cinematografiche o letterarie, senza commettere reato...
Precariscuola - 03-05-2007
PROPOSTE

Stanchi di essere oggetto di decisioni altrui, spesso incomprensibili ed inique, e consapevoli dell'umiliante condizione che il mondo del precariato comporta, i docenti del forum Precariscuola chiedono, in previsione del prossimo regolamento delle supplenze nonché del futuro sistema di reclutamento dei docenti, di essere parte attiva nel mondo della scuola e in tutte le decisioni che su di esso verranno prese.
Pertanto, con la presente, l'intero gruppo di docenti del forum Precariscuola

CHIEDE ...
Salvo Bascone - 01-05-2007
Lettera aperta all'on. Alba Sasso

Gentile onorevole,

sono ormai due o tre settimane che mi arrovello su di una questione che qui, molto umilmente e senz'altro con dubbia utilità, vado a sottoporre alla Sua cortese attenzione.
Davanti ai poderosi sconvolgimenti climatici che, a quanto pare, caratterizzeranno sempre più il nostro futuro, riuscirà il coccodrillo (dico coccodrillo proprio come specie animale) a sopravvivere?
Ora, sappiamo che, nell'eventualità di cataclisma naturale o nucleare, a resistere e a sopravvivere saranno proprio animali come lo scarabeo e simili e quindi, considerando la robusta natura del nostro, si direbbe proprio di sì.
Dunque scarabei, coccodrilli e simili, erediteranno la terra ma più che la terra, così come noi la conosciamo, erediteranno il deserto avendo loro, e di gran lunga, divorato praticamente tutto.
Ilaria Ricciotti - 01-05-2007


Quest'anno mi sento più vicina
a chi lavora la sera e la mattina,
a chi svolge un lavoro intellettuale
a chi sa discernere il bene dal male
a chi è stato votato per governare
a chi canta la canzone popolare
a chi sogna ogni notte il cantiere
a chi vede il suo compagno cadere
a chi il lavoro lo ha abbracciato
a chi dopo un po' è stato licenziato
a chi si fa in quattro per lavorare
a chi le tasse ogni mese deve pagare
a chi non sa quanto il lavoro durerà
a chi lotta sempre per esso e la libertà...
Lida Sacconi - 30-04-2007
A seguito delle nuove modalità di assegnazione dei fondi alle scuole esprimo, a nome del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto, del personale dipendente, delle famiglie di questo Istituto Comprensivo "Livia Gereschi" di Pontasserchio e mio personale, forte preoccupazione per il perdurare della politica dei tagli alle scuole operata da tutti i governi che si avvicendano alla guida del nostro Paese. Nei mesi scorsi ha avuto grande risalto l'annuncio che le scuole avrebbero ricevuto quasi tre miliardi di euro mentre, in passato, erano poco più di centomila.

Alla luce dei nuovi parametri numerici definiti con il D.M. n. 21 del 1 marzo 2007 e della successiva C.M. è evidente che trattasi solo di un accorpamento in due capitoli delle stesse somme disponibili nell'anno precedente che, ricordiamo, dal 2001 al 2006 erano state ridotte, in media, del 70%. L'autonomia delle scuole, legislativamente sancita e demagogicamente affermata da ogni Governo è dunque davvero "l'isola che non c'è"?

Stiamo dunque rinunciando a costruire una scuola di qualità, intesa come motore di sviluppo e di crescita del Paese, perché questa società è tutta presa dalla economia di mercato e perché questa politica è miope, incapace cioè di proiettare nel futuro un sogno da realizzare: il riconoscimento pieno dell'autonomia. Al contrario, di anno in anno, siamo arrivati all'affannosa ricerca degli espedienti per sopravvivere, registrando impotenti la perdita del consenso sociale e del riconoscimento del nostro lavoro...
IUniscuola - 26-04-2007
Lettera aperta

Oggetto: scandaloso,vergognoso, disdicevole, ignobile; si mercanteggia sui giovani insegnanti partecipanti ai corsi abilitanti speciali privandoli di un contributo di loro spettanza.

Quale il motivo? Si investe su quali fronti del sapere e della ricerca?

Ecco l'affannosa, inquietante domanda ai destinatari della lettera aperta.

Il tessuto connettivo della scuola nel suo insieme sta subendo un brusco capitombolo verso un omologante stravolgimento di analfabetismo di ritorno.

La legge finanziaria 2007 ha posto molti paletti alla crescita di un sano ed efficace insegnamento , riducendo sempre e dovunque il bacino di utenza scolastica.

Sicuramente il nodo della formazione docente(prima e dopo il ruolo)e quello correlato all'assunzione nello stato è venuto meno anche con questo governo,gettando discredito sulla scuola ed i suoi docenti ,e non è stato ancora affrontato con l'attenzione particolare il finanziamento della formazione.


Troppe le lamentele che piovono sulla scuola, in particolare per quelli che frequentano i corsi abilitanti che denunciano il diniego da parte delle competenti autorità scolastiche del diritto alla Formazione.
Gigi Monello - 26-04-2007
Uno stimato docente universitario confessa in pubblico di aver fatto lezione in questa specialissima, eterea condizione: lui parlava, una studentessa, lì di fronte, consumava un congruo pane imbottito. Segno dei tempi. Masticava, sì, ma "attenta". Il docente lascia fare. Ennesimo cedimento. Pur se condotti sul filo dell'ironia, racconti di questo genere danno da pensare. E non esattamente bene. No, proprio non tira buona aria, se - addirittura in un'aula universitaria - si è arrivati a tanto. E se la studentessa - sempre attenta - avesse stappato una birra e tirato qualche sorsata? Si può negare a chi ha appena finito di deglutire pane e salame - e ancora gode dell'onesto amalgama -, il contrappunto pungente che solo un buon sorso di birra fresca, può dare? Certo che no. A patto che non stacchi gli occhi dal Pedagogo di turno. Ovviamente. Poniamo, ora, che, in quel luogo, non 1, ma 8 su 20 avessero usato della "franchigia masticandi". Tutti, però, impeccabilmente "attenti". Quale argomento per dire, "No, è troppo. Così non va"? Imbarazzante.
Ovvio che, se una squisitezza di tal genere è possibile in un'aula universitaria, a maggior ragione lo sarà in un liceo. Forse il male che sta travolgendo la Scuola sta proprio in questa gigantesca, incontenibile, stupefacente confusione, che essa ha accettato di accogliere dentro di sé; e nel restargli imbelli di fronte, timorosi di passare per retrogradi. Sarò gretto e schietto: la si può rigirare come si vuole, ma nella storia della studentessa masticante c'è una sola verità, chiara come il sole: la signorina confondeva le cose. Semplicemente. Metteva stomaco e cervello, visceri e mente, sullo stesso piano. Tutto qua. Inutile arzigogolare.
Consiglio di Istituto IIS Meucci - 24-04-2007
Mozione del Consiglio di Istituto dell'IIS Meucci di Carpi

Il Consiglio di Istituto dell'IIS Meucci di Carpi segnala al Ministro la grande difficoltà in cui la nostra scuola si trova ad operare per i continui tagli che si sono succeduti negli anni, ma anche per l'incertezza nell'arrivo dei fondi promessi.
Infatti, in sede di approvazione del Bilancio per l'anno 2007, si è rilevato che i finanziamenti provenienti dallo Stato sono stati pesantemente ridotti sia per quanto riguarda il normale funzionamento della scuola sia per la nomina di personale per le supplenze brevi.
IUniScuola - 23-04-2007
Novità per quanto riguarda le liste dei cosiddetti riservatari nelle graduatorie: la Direzione Regionale della Puglia, in una nota del 12 aprile 2007, ha chiarito che si conserva il requisito di disoccupazione anche se si è in servizio con un contratto a tempo determinato. E qui sta il punto: una nostra iscritta ci ha segnalato il suo caso personale: "Indirizzata dall'Ufficio Scolastico Provinciale all'Ufficio per l'Impiego della Provincia di Milano di viale Jenner, ha incontrato una serie di difficoltà apparentemente insormontabili in quanto le è stato detto che non poteva chiedere di beneficiare della riserva nella sua classe di concorso in quanto, appunto, risultando destinataria di un contratto annuale e in scadenza al 30/06/2007, supera la quota fissata dalla regione Lombardia di 7.500 euro lordi.
Dijana Pavlovic - 23-04-2007
"Adesso più che mai, il giorno della Resistenza è anche del popolo Rom, perché a più di sessant'anni dalla Liberazione si trova ancora a resistere quotidianamente ai luoghi comuni, alla discriminazione e anche alla segregazione."
(Milano, comunicato stampa del coordinamento "no patto di legalità")


Riceviamo e pubblichiamo - Red

SUCAR DROM
pringiarasmi kroll ketane


Giovedì 19 aprile è stato convocata una seduta del consiglio di zona 3, a Milano, aperto agli interventi dei cittadini e con la presenza, annunciata, dell' assessore Moioli e di Don Colmegna. Il tema era il cosiddetto "campo nomadi" all'interno del parco Lambro (soluzione temporanea per i Rom cacciati da Opera e in attesa di una soluzione definitiva).
Dato che era stata annunciata la massiccia presenza di attivisti della Lega Nord, di AN e dei "comitati cittadini contro i Rom" e che tra gli iscritti a parlare non c'era nessuno in nome dei Rom, la consigliera della Lista Fo (che è anche la mia lista) mi ha invitato ad intervenire.
La prima cosa triste che ho visto entrando, è stata un consigliere di zona con una maglietta con la scritta: "Zingari in zona 3? No grazie!"
Dentro la sala c'erano più di duecento persone che urlavano: "li vogliamo fuori dalle palle!
Portateveli a casa vostra!...
" Don Colmegna non c'era e mi hanno riferito che, prima che arrivassi io, l'assessore Moioli aveva tentato di parlare ma a causa delle urla disumane non si era capito nulla di quel che aveva detto.
E questo solo perché aveva tentato di esporre il suo "fantastico" progetto sugli "zingari": recintati e controllati a vista continuamente ma non cacciati via, perché questo sarebbe illegale.
Direzione nazionale GILDA degli Insegnanti - 23-04-2007
La Direzione Nazionale della Gilda degli Insegnanti, riunita a Roma, in ordine al documento di base per la revisione delle Indicazioni Nazionali, sottolineando le dichiarazioni del ministro Fioroni che assegnano al documento stesso un valore propedeutico all'apertura di un largo dibattito nel Paese, pone l'accento su una serie di questioni sulle quali esprime da subito un giudizio fortemente negativo.
GILDA degli Insegnanti - 21-04-2007
Riceviamo e pubblichiamo - Red

DOCENTI PICCHIATI DAGLI ALUNNI: NE RISPONDE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Chiedere al dirigente scolastico la tutela dell'incolumità fisica propria e degli studenti. È questa la strategia proposta dalla Gilda degli Insegnanti per difendere i docenti e le loro classi nei casi di violenze da parte degli alunni. Una possibile soluzione che intende rispondere non solo al fenomeno del bullismo, ma anche a quelle situazioni di estrema difficoltà in cui si trovano a operare gli insegnanti quando devono gestire i rapporti con ragazzi disabili e aggressivi.

"Nella scuola autonoma - spiega il sindacato - il dirigente scolastico ha responsabilità precise, rappresentando, come previsto dalle norme vigenti, la figura del datore di lavoro".
Cub scuola Torino - 20-04-2007
Mancata retribuzione dei precari della scuola

Se un insegnante, a fronte del rendimento insufficiente di alcuni alunni, decidesse di punire tutta la classe, vi sarebbe, per ottime ragioni, una rivolta degli studenti e dei genitori.

In situazioni decisamente più gravi sembra non valere lo stesso criterio, infatti, a fronte del non pagamento delle spettanze dovute a decine di migliaia di insegnanti precari che hanno coperto supplenze brevi, i colleghi e le colleghe peggio trattati, TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze, in occasione del QUESTION TIME durante la SEDUTA DELLA CAMERA DEL 18 marzo 2007 afferma serenamente che...
Precariscuola - 20-04-2007
LE ASSUNZIONI DEVONO ESSERE DESTINATE AI SOLI DOCENTI EFFETTIVAMENTE PRECARI

Gentile Ministro Fioroni, il giorno 6 Aprile 2007 Lei ha incontrato casualmente a Piazza Montecitorio alcuni docenti del forum Precariscuola in vacanza a Roma.
Durante il colloquio che ci ha gentilmente concesso, ha promesso che le prossime 50000 assunzioni sarebbero state destinate ai soli docenti effettivamente precari, escludendo quindi i colleghi già di ruolo.
Tuttavia le informazioni che ci giungono da OO.SS. e da gruppi politici ci dicono che ancora la situazione è tutta da definire, in quanto alle sue promesse non è seguita alcuna azione concreta volta a rendere legittima la promessa di cui sopra.
Lucio Garofalo - 18-04-2007
Sex, drugs and... tammurriate

Ormai non si contano più le inchieste, i dossier, i libri, i saggi e quant'altro è stato scritto e pubblicato sul tema della tossicomania giovanile.
Infatti, si rimane letteralmente sorpresi dalla facilità o, per meglio dire, dalla faciloneria e dal semplicismo, con cui le persone più diverse tendono ad occuparsi dell'argomento. Tutti, o quasi, sembrano ritenersi e proclamarsi "esperti" del problema e sono disposti a trattarlo con eccessiva disinvoltura e superficialità. Spesso solo per sentito dire, spinti dall'onda emotiva di una tragica notizia, ripetendo e citando frasi fatte, abusando di argomenti triti e ritriti, senza documentarsi col dovuto rigore scientifico, discorrendo a sproposito, in base a pregiudizi e stereotipi convenzionali che alla fine si rivelano per ciò che realmente sono: opinioni assolutamente false e distorte, intrise di bigottismo e saccenteria moralistica.
La conseguenza più disdicevole di un simile andazzo è quella di compromettere ogni possibilità di indagine e comprensione delle cause di fondo del problema e, in ultima analisi, quella di precludere ogni possibilità (e volontà) di risolverlo alla radice.
Pertanto, è lecito ed opportuno chiedersi se abbia senso scrivere un altro, l'ennesimo articolo su questa difficile e delicata materia.
Io credo che un senso ce l'abbia, proprio in virtù dell'eccessiva confusione, di origine viscerale ed emotiva (derivante da una paura ancestrale e irrazionale), a causa dei tanti orpelli e delle apparenze ingannevoli, dell'alone di ignoranza e di oscurantismo che ancora circonda la questione. Soprattutto nelle piccole realtà di provincia, laddove prevalgono abitudini e personalità ciarliere, laddove si tende ad esagerare sia nel bene che nel male (in questo caso, nel male), lavorando molto di immaginazione, alterando anche la più semplice e banale verità, costruendo un cumulo di menzogne, bugie, invenzioni, pettegolezzi, idiozie e baggianate, a partire da un minuscolo, insignificante sassolino.
Non nutro certo vane illusioni, non ho la sciocca e velleitaria pretesa di far luce laddove regna la massima oscurità, soprattutto perchè è estremamente difficile, se non impossibile, comunicare con chi non intende capire ed ascoltare. Nel contempo voglio provare a dire la mia, visto che in tanti (forse troppi) lo fanno abitualmente, arrecando talvolta danni di non poco conto. Spero di non procurarne altri.
In sostanza, mi propongo di offrire una chiave di lettura nuova ed originale rispetto a un fenomeno in netta ascesa anche nel nostro territorio.
Salvo Bascone - 17-04-2007
Uomo di parola, il ministro Fioroni l'ha detto e l'ha fatto.

Martedì 13 marzo - Il provvedimento era nell'aria, stava dentro alle umane cose, il ministro l'aveva annunciato nel corso della sua maratona che lo ha visto impegnato, da protagonista, prima nella trasmissione della coppia Armeni/Ferrara su La7 e poi, subito dopo, nel salotto buono di Rai 1, vero parlamento nazionale, in cui Vespa fa la parte del cittadino medio incredulo davanti alle stranezze e alle sregolatezze del sistema scolastico italiano. Tra gli ospiti, come sorta di vittima sacrificale, viene tra l'altro esibito un povero cristo di collega di educazione fisica incerottato reduce dal fronte; c'è anche il preside di Bari picchiato dai genitori e il buon Giorgio Rembado, presidente dell'ANP, l'unico tra i presenti che capisce di scuola, che cerca di dire qualcosa che abbia senso ma vanamente. Il ministro rassicura tutti gli italiani: "stiamo pensando a qualcosa per vietare l'uso dei cellulari in classe." Giustizia sarà fatta!
L'ordine verrà ristabilito e la felicità della nazione garantita.
Strano paese davvero questo dove ci capita di vivere agli inizi del XXI secolo. Qualche anno fa, il ministro Moratti inorridiva nello scoprire che nelle scuole private bastava pagare per avere un diploma (scandaloso, e chi lo avrebbe mai potuto sospettare!?). Livia Turco, ministro della salute, ci ha informato del fatto che gli ospedali italiani sono sporchi (ma và!?). Poi abbiamo pure scoperto che c'è gente che va allo stadio non per godersi la partita ma per fare violenza e assassinare poliziotti e che non c'è più lo sport di una volta e simili amenità. E il sabato notte, signora mia, i giovani escono dalle discoteche pieni di pasticche e alcool e si vanno a sfracellare sulle autostrade e poi non ci sono più le mezze stagioni e il ghiaccio si sta sciogliendo ai poli e chi più ne ha più ne metta.
Diciamo pure che questa è stata una stagione particolarmente ricca di "scoperte" per i nostri ministri e di tante "ri-scoperte" per i nostri media. Io, dal canto mio, mi sento sempre più stupido nel chiedermi come mai, se questi sono realmente i nuovi temi "emergenti" del paese reale, io e i miei studenti, da più lustri, ci esercitiamo in defatiganti "compitini in classe" (per loro nello scriverli, per me nel correggerli) proprio su malasanità e violenza negli stadi, cellulari e discoteche e di ghiaccioli che si sciolgono. Possibile che io e i miei studenti abbiamo sempre trattato di questi problemi anticipandoli di una decina di anni? Possibile che i miei studenti ne sappiano di più dei ministri e dei giornalisti potenti?
RSU circolo didattico di Portomaggiore - 16-04-2007
CIRCOLO DIDATTICO DI PORTOMAGGIORE
Piazza XX Settembre, 17 - 44015 PORTOMAGGIORE


I Docenti della Scuola Primaria e dell'Infanzia del Circolo Didattico di Portomaggiore, riuniti in assemblea sindacale martedì 20 marzo 2007, dalle ore 8.20 alle ore 10.20, per esaminare la situazione organizzativa che si è venuta a determinare nelle Scuole Primarie e dell'Infanzia per il forte ridimensionamento degli organici

VALUTANO

negativamente la politica dei tagli praticata nella scuola, penalizzanti per il nostro territorio e contrastanti con le attese e le aspettative del sistema scolastico e, con esso, dell'intera comunità.
Antonio Vigilante - 14-04-2007
Le argomentazioni di Andreoli (nel suo ultimo libro ndr) sono assolutamente stringenti:
1. se ogni vita fosse sacra "dovrei abbracciare lo giainismo" (p. 446) e mettermi una benda per non ingerire microorganismi, fino a morirne;
2. non dovremmo combattere il cancro, che è causato da virus;
3. non potrei più mangiare il culatello;
4. non dovrei abbattere il pitbull che ha aggredito un bambino.
Alla prima obiezione si risponde osservando che non si ha notizia di monaci jainisti che abbiano spinto la propria pratica dell'ahimsa fino al suicidio, e che il jainismo distingue con cura le pratiche ascetiche del monaco da quelle meno estremistiche del laico, che esprime nella vita quotidiana il proprio rispetto per la vita senza giungere a filtrare l'aria che respira; alla seconda ed alla quarta si risponde che l'affermazione del valore della vita non umana non nega il diritto umano all'esistenza: è sempre lecito distruggere una vita non umana quando ciò sia indispensabile per la propria sopravvivenza. Si tratta di una eccezione che ammetteva lo stesso Gandhi, che giunse ad affermare - suscitando furiose polemiche - il diritto di uccidere le scimmie che devastavano i raccolti del suo ashram o i cani randagi che mettevano a rischio la sicurezza dei villaggi. Ma è bene ricordare che per Gandhi è anche lecito sopprimere un essere umano in qualche caso estremo: ad esempio se si tratta di un folle che minaccia di uccidere diverse persone. Purtroppo non c'è alcuna obiezione possibile al terzo argomento.
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 14-04-2007
Sempre in alto mare la questione dei docenti inidonei permanentemente all'insegnamento.

Come ormai si sa, la Finanziaria 2003 ne ha decretato l'utilizzazione in altri compiti per soli 5 anni, dovendosi procedere nel frattempo a mobilità interna o intercompartimentale, pena risoluzione del rapporto di lavoro.

Per gli inidonei permanenti ante 2003 i 5 anni sono ormai quasi trascorsi e l'unico provvedimento finora ottenuto dalle sollecitazioni del Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici e delle Organizzazioni sindacali, è stato un comma in Finanziaria 2007 che prevede un piano di mobilità da attuarsi tra giugno 2007 e giugno 2008, spostando semplicemente di un anno il termine per la risoluzione del rapporto di lavoro.

Nella realtà, alla data in cui scriviamo, sembra che i tempi tecnici per un piano organico nazionale di mobilità entro giugno 2007 non ci siano. E in effetti è stato da sempre denunciato che la mobilità intercompartimentale presenta diversi ostacoli...
Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna - 14-04-2007
- per una legge che riconosca il tempo pieno vero (con 2 docenti per classe e 4 ore di compresenza) come modello didattico garantito per tutti quelli che ne fanno richiesta;
- per l'integrazione immediata negli organici di fatto delle/degli insegnanti necessari per coprire tutte le domande di tempo pieno per il prossimo anno scolastico;
- per l'abrogazione della legge Moratti e dei suoi decreti attuativi che hanno frammentato il carattere unitario e costituzionale della scuola italiana (dallo spezzatino orario, alle pagelle "fai da te", alle indicazioni nazionali spazzatura);
- per un grande investimento di risorse nella scuola pubblica statale, oggi martoriata dai tagli che colpiscono non solo i tempi pieni ma tutti gli ordini di scuola, i settori più deboli (disabili, alunne e alunni migranti), e perfino l'ordinario funzionamento delle scuole con l'esaurimento dei fondi per le supplenze.
Francesco Mele - 13-04-2007
... uno sciopero alla "che serà, serà"

Questa mattina a Modena dalle 9 alle 11 attivo provinciale delle RSU della sola FLC-CGIL (una 20ina i presenti).

Dalle 11 alle 13 assemblea provinciale dei lavoratori della scuola della sola FLC CGIL (150-200 presenti).

Oggetto: lo sciopero del 16 aprile

Si fa? Non si fa? Chi lo sa?

La segretaria provinciale intanto dice che CISL Scuola e UIL Scuola non hanno voluto organizzare le assemblee perché non hanno tempo e per questo se ne è fatta solo una e non unitaria, perché anche in questi frangenti la consulenza viene prima (e "invece" aggiungo io).

Ha pensato bene, poi, di lanciare un'accusa verso ignoti, per aver detto sin dall'inizio che questo sciopero non si sarebbe mai fatto. Gente di malafede, ovviamente, che si permette di spalare fango sulle azioni del sindacato.

Ci ha poi rassicurato che comunque in Emilia Romagna lo sciopero si sarebbe fatto comunque e ce ne ha elencato le motivazioni, tutte condivisibili (tranne che manca la richiesta di rinnovo contrattuale scaduto).

Peccato però che...
Giocondo Talamonti - 13-04-2007
L'allarme occupazionale lanciato dal Sindacato a imprese del territorio, questa volta, almeno, rivolto alla difficoltà di reperire addetti nei settori siderurgico, meccanico, elettrico, metallurgico e chimico è il nodo al pettine di una politica del lavoro che in un'ottica di moderna programmazione impone un riesame non solo in ambito locale, ma a livello nazionale.
Non esiste un sistema di orientamento allo studio che tenga conto, oltre che degli interessi e inclinazioni professionali dei soggetti da formare, anche della vocazionalità del territorio e dell'integrazione delle politiche scolastiche nel contesto degli indirizzi universitari che vi insistono. Assistiamo così, da anni, ad una corsa di iscritti verso Istituti superiori classici o scientifici trascurando quelli ad indirizzo tecnologico-professionale che garantiscono piena occupazionalità al termine del processo di studi.
Lucio Garofalo - 11-04-2007
Preambolo

Premetto che non sono cresciuto in un ambiente politico influenzato dalla tradizione veterostalinista. Non mi sono formato in un clima ideologico condizionato dal fanatismo e dalla mitologia filosovietica che avevano esaltato e ottenebrato le menti di milioni di uomini che credevano ingenuamente in una sorta di "paradiso terrestre". La nozione di un Eden sovietico non è mai esistita realmente nell'esperienza storica, se non nelle facili illusioni, nell'iconografia faziosa e pseudorealista, nella mistica stalinista e nella propaganda ideologica di un partito-chiesa che aveva compresso le libertà e i diritti dei singoli militanti, piegando e subordinando le coscienze individuali agli imperativi categorici provenienti da Mosca.
Al contrario, ho abbracciato e coltivato una visione del mondo e della politica animata da sinceri principi e sentimenti libertari e antiautoritari.
Infatti, ho sempre contestato sia l'imperialismo occidentale, di matrice filocapitalista e pseudodemocratica, che faceva (e fa) capo alla NATO e alla superpotenza statunitense, sia l'imperialismo sovietico, di estrazione burocratico-statalista, che faceva riferimento al Patto di Varsavia e al blocco di dominio incentrato sulle caste politico-militari salite al potere in Unione Sovietica, instaurando uno dei regimi totalitari e polizieschi più crudeli che la storia rammenti, simile e, in fondo, degno erede della spietata autocrazia zarista vigente nella Russia pre-rivoluzionaria.
Questa chiosa introduttiva mi ha permesso di spiegare quale fosse la mia posizione duramente critica, anzi polemica, in materia di socialismo reale, in modo da sgombrare immediatamente il campo da eventuali equivoci che potrebbero inficiare la trattazione e la comprensione dell'argomento.
Gianfranco Pignatelli - 10-04-2007
Quando le pance piene decidono per quelle vuote si saziano per un non nulla. Questo è quello che è accaduto per la prevista assunzione in ruolo di 50.000 insegnanti precari, delle 150mila promesse. A leggere le dichiarazioni del giorno dopo si ha la percezione di una svolta epocale per la scuola ed i suoi precari. A plaudire sono i sindacalisti, quelli che non solo non hanno mai rappresentato i precari ma non lavorano da così tanti anni nella scuola da averne una percezione solo riflessa.
Gemma Gentile - 10-04-2007
Ci aspettavamo da questo governo, dato il suo programma, l'immediata abrogazione delle Indicazioni Nazionali ed il ripristino dei Programmi, aggiornandoli opportunamente.
Il Ministro ha scelto, al solito, diversamente. Ha chiesto invece al filosofo Edgar Morin di parlare del suo pensiero sulla globalizzazione per lanciare le nuove Indicazioni nazionali. Tanto di cappello alla sua elaborazione filosofica, tanto più quando parla di ricomposizione della cultura, spezzettata in mille discipline specialistiche, sorde tra loro. Ma il problema non consiste in ciò che pensa Morin. La questione è che il discorso lanciato col documento "Cultura scuola persona. Verso le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione", vuole costituire, per quanto detto da Fioroni, la cornice culturale delle nuove Indicazioni Nazionali che, per ciò che è emerso finora, dovrebbero consistere negli enunciati dei livelli essenziali delle competenze, che saranno fissati successivamente.
A questo punto sono da criticare nettamente tanto la cornice quanto il tipo di contenuto.

Morin critica giustamente la frantumazione del sapere, ma non si pone il problema di chi, a proposito di scuola, vuole frantumare e perché.
Repubblica - 06-04-2007
Riceviamo e pubblichiamo. Red

Intesa a Palazzo Chigi. Verso la revoca lo sciopero del 16 aprile Padoa Schioppa: "Nessun problema per i conti, grazie alla Finanziaria"

Statali, firmato l'accordo per il contratto. Fioroni: "Assumeremo 60mila ...
Lucio Garofalo - 05-04-2007
Il nuovo millennio ha assistito alla comparsa del cosiddetto "popolo di Seattle", un movimento eterogeneo di rivolta e di contestazione anticapitalista che ha aperto un nuovo ciclo di lotte e mobilitazioni di massa a livello internazionale, il cui apice è stato raggiunto probabilmente in occasione del summit del G8 svoltosi a Genova nel luglio 2001, la cui memoria rievoca anzitutto la tragica morte di Carlo Giuliani.
In tale circostanza luttuosa la reazione del sistema, messo duramente in discussione, proruppe in modo assolutamente primitivo e irrazionale.
Turbato dalle vaste moltitudini umane che si contaminavano, rifiutavano il modello di società imposto dalla globalizzazione neoliberista, progettando e costruendo nella prassi politica quotidiana un mondo diverso, proponendo esperienze di autogestione e partecipazione diretta in alternativa al verticismo esercitato dalle oligarchie economiche multinazionali, la risposta del potere non tardò a manifestarsi in una forma istintivamente rozza e brutale, rivelando la natura criminale e antidemocratica del nuovo ordine sovranazionale incarnato dai capi di stato riuniti nel vertice del G8.
Nella sua fase iniziale questa reazione si è concretizzata in atti insensati e raccapriccianti di violenza poliziesca, immediatamente denunciati dal movimento (attraverso fotografie e filmati autoprodotti, testimonianze, documenti e inchieste di controinformazione), quindi condannati dall'opinione pubblica internazionale, per cui la fase successiva ha visto un clamoroso salto qualitativo dell'azione repressiva, che ha partorito il disastro epocale dell'11 settembre 2001. Questo tragico avvenimento ha fornito un efficace alibi, scientemente strumentalizzato per invocare e autorizzare uno stato di "guerra preventiva e permanente" contro il terrorismo globale.
L'apparente antinomia tra terrorismo e guerra costituisce in realtà un orrendo parto gemellare generato dal medesimo apparato di potere che fa capo al blocco imperialista anglo-americano. Il sistema ha concepito e orchestrato una mostruosa e ingegnosa rivisitazione, proiettata in chiave planetaria, della classica "strategia della tensione", tesa a destabilizzare per stabilizzare, ossia a preservare e consolidare l'ordine (mondiale) con il disordine, vale a dire con il terrore globale.
In effetti, da quel momento storico la parabola ascendente (sul versante sia ideologico-propagandistico che strategico-organizzativo) del movimento antiglobalizzazione ha ricevuto un brusco rallentamento, fin quasi ad arrestarsi.
Comitati Buona Scuola - 04-04-2007
Signor Presidente,


Lei ha dichiarato domenica scorsa a S. Lazzaro che il tempo pieno verrà presto ripristinato tramite un disegno di legge dal titolo "Norme urgenti in materia di istruzione" che seguirà un canale parlamentare preferenziale, proprio per rispondere all'urgenza della questione. Il viceministro ha precisato con grande chiarezza che ciò che si vuole ripristinare è il vero tempo pieno, quello unitario a 40 ore, col doppio organico e le compresenze, da Lei stesso giudicato "un modello didattico indispensabile".

Abbiamo molto apprezzato l'impegno preciso da Lei preso, a conferma autorevole di quanto anticipato dal viceministro Bastico nell'intervista apparsa il giorno precedente su Repubblica.

Ritroviamo nelle sue parole quanto è contenuto nella nostra Proposta di Legge di Iniziativa Popolare "Per una Buona Scuola per la Repubblica" (n. 1600 della XV legislatura), sottoscritta da oltre 100.000 cittadine e cittadini di questo paese. D'altro canto ritroviamo finalmente, su tale questione, il rispetto di quel Patto che tutte le forze dell'Unione hanno sottoscritto e di cui Lei si è fatto garante con gli italiani nell'aprile del 2006: "Puntiamo alla valorizzazione del tempo pieno e del tempo prolungato, ripristinandone la normativa nazionale, da valorizzare come modelli didattici, con il riconoscimento della pari valenza educativa di tutte le attività previste" (dal Programma di governo 2006-2011, "Il diritto di imparare per tutta la vita", pag. 232).

Ci permettiamo allora di segnalare alla Sua attenzione gli articoli che nella nostra proposta di legge sono rispettivamente dedicati al tempo pieno e al tempo prolungato.
CIP Associazione Nazionale - 03-04-2007
I CIP ADERISCONO ALLO SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA DEL 16 APRILE 2007

I CIP aderiscono allo sciopero del 16 aprile contro la politica governativa in materia d'istruzione e precariato. Ma non solo. Contestano il mancato rispetto degli impegni del governo sulla scuola e denunciano il narcisismo del ministro, fatto di quotidiane esternazioni tanto vacue quanto contraddittorie.
UNIcobas Scuola - 03-04-2007
Sotto il ministero della P.I. (Viale Trastevere h.9,30)

La situazione nel comparto scuola si va deteriorando sempre di più. Oltre ai mali che affliggono anche gli altri comparti del pubblico impiego (contratto scaduto da 15 mesi, mancato pagamento dell'IVC come prevede l'art.1 del CCNL, mancanza di una effettiva volontà di risolvere il problema del precariato, controriforma pensionistica e scippo del TFR col silenzio assenso, ....) nella scuola si sconta
la scelta governativa, chiaramente espressa nella legge finanziaria, di continuare con la politica dei tagli che in questi giorni si stanno concretizzando in una diminuzione di classi e di organici nonostante 28.000 allievi in più rispetto allo scorso anno e nella diminuzione degli stanziamenti necessari per il pagamento dei supplenti e delle spese di funzionamento.
Dalla Moratti il ministro Fioroni, oltre alla logica dei tagli, ha mutuato la scelta del doppio canale istruzione-formazione professionale
anche nell'assolvimento dell'obbligo ed ha definitivamente privatizzato la scuola pubblica introducendo nel decreto Bersani, approvato
dalla Camera in questi giorni, le scuole fondazioni oltre alla controriforma degli istituti tecnici e professionali.
Elena - 02-04-2007
Una folta (200-300), allegra e colorata delegazione di bambini, genitori ed insegnanti (compresa la maestra dei figli di Prodi, che frequentarono il tempo pieno) delle scuole bolognesi ha oggi pomeriggio aspettato Prodi venuto a S.Lazzaro (a Bologna) per l'inaugurazione di una mediateca. Il Presidente del Consiglio, sceso dall'auto, si è avvicinato ad alcune bambine, ha letto i due cartellini colorati (col fumetto di Titti: "Mi è semblato di vedele la Molatti... o era Fioloni?), ha sorriso e le ha bonariamente accarezzate. La loro mamma: "Nonno Prodi, vogliamo il tempo pieno!". Presto circondato dagli altri genitori che reclamavano in coro "Tempo pieno! Tempo pieno!", "Non vogliamo più essere presi in giro!" e simili si è poi congedato dicendo "Adesso vado a parlare con la vostra delegazione" (che era stata fatta accomodare all'interno della mediateca pochi minuti prima, quando era stato comunicato che Prodi aveva acconsentito alla richiesta di avere un'incontro).
Gabriele Attilio Turci - 02-04-2007
E' trascorso ormai parecchio tempo, da quando il forse dimenticato "Progetto Buonsenso" fece capolino in prossimità della scadenza di mandato del governo Berlusconi e su cui in tanti, compreso il sottoscritto dibattemmo con durezza e serrata analisi.
Già allora si delineava una sorta di santa alleanza fra chi comunque di fondo condivideva un'idea della scuola che era completamente appiattita sui "desiderata" degli organismi di gestione economica della UE e che, pertanto, concordemente intendeva avviare un ciclo espansivo del mercato della formazione e dell'istruzione.
Non c'era in questi nuovi profeti la visione illichiana della critica alla scuola statale, non li muoveva certo un'idea libertaria di scuola, una concezione del momento educativo come costruzione critica del sistema di saperi.
Chi, nel mondo della scuola, o fuori di questo, allora segnalò i rischi di questo abbraccio di strutture ideologiche che muovevano da comuni visioni del nuovo imperante politicamente corretto, avanzò, non da ultimo, la segnalazione che la vigilanza non sarebbe dovuta venir meno se il quadro politico fosse stato sparigliato.
Scuolanostra - 31-03-2007
Al Parlamento, al Governo, con particolare riferimento ai Ministri Fioroni e Padoa Schioppa

L'ultima Legge Finanziaria prevede un piano di assunzioni di 150.000 insegnanti e di 20.000 lavoratori ATA.
Considerato, peraltro, il numero altissimo di pensionamenti previsto per il prossimo anno scolastico - che libereranno cattedre che vanno ad aggiungersi al grande numero di posti vacanti già disponibili nell'anno scolastico in corso - riteniamo incredibile che, a tutt'oggi, non vi siano ancora certezze sulle immissioni in ruolo!
Dedalus - 29-03-2007
Sono sempre piu' evidenti, nel mondo della scuola, i segnali di delusione e di disorientamento. E' indubbio che, dopo gli anni della Moratti, ci si aspettava una netta inversione di tendenza. Una discontinuità che non c'è stata o che comunque non è avvertita dalla gran parte degli operatori scolastici. Dopotutto la scuola era un caposaldo importante del programma dell'Unione ("l'Italia cresce se investe sulla conoscenza... L'intero sistema Paese dovrà investire nell'istruzione con politiche integrate...Strategico sarà l'investimento delle risorse..."). La scuola è stata anche recentemente indicata fra le priorità nei 12 punti di Prodi. Eppure, dopo qualche fiammata iniziale, non si registrano sostanziali cambiamenti e tanto meno appare all'orizzonte un "nuovo corso" per la scuola.
Coordinamento dirigenti scolastici Cgil-Cisl Milano - 26-03-2007
In provincia di Milano, ma più in generale in Lombardia, si sta prospettando una situazione estremamente preoccupante. Molte scuole -soprattutto di base - hanno esaurito il budget loro assegnato per l'anno 2006 per le supplenze brevi e hanno potuto pagare gli stipendi ai supplenti facendo ricorso alla disponibilità di cassa (a rischio quindi di non poter sostenere altre spese o attività didattiche per le quali quei fondi erano destinati).
Il ministero ha dato indicazione ai CSA di "sostenere" le scuole utilizzando i fondi delle contabilità speciali ma anche questi fondi risultano essere esauriti. I CSA non sono quindi in grado di effettuare interventi compensativi nei confronti degli istituti che non hanno più soldi per "saldare" il 2006.
Emanuela Cerutti - 24-03-2007
Settimana dura per i bambini sans-papiers della zona nord-est di Parigi.
Lunedì la polizia ha bloccato una signora che attendeva la figlia all'uscita di una scuola materna. I presenti, insegnanti, genitori, passanti anche, hanno reagito e la signora ha potuto per il momento tornarsene a casa con la piccola.
Stessa sorpresa per un nonno che, il giorno dopo, aspettava i due nipoti alla fine delle lezioni: il nuovo intervento dei cittadini, però, questa volta non ha avuto successo: la polizia ha fatto ricorso ai gas lacrimogeni per disperdere la folla e il nonno è stato arrestato.
Alcuni esempi tra i tanti.
I Sindacati stigmatizzano e denunciano il clima di violenza che si respira: una violenza che provoca paura e ostilità.
La paura di chi si sente rifiutato, minacciato, impedito nel suo minimo diritto ad un'esistenza degna di un tale nome; di chi deve nascondersi senza aver commesso nessun delitto; di chi ha chiesto all'occidente scintillante di tenere accesa una lampadina per lui.
L'ostilità verso istituzioni e strutture di chi ogni giorno si fa carico del problema, uomini e donne, mamme, papà, amici, che cercano mediazioni tra la legge e la giustizia, prima che sia troppo tardi per l'una e per l'altra.
Flavio Cucco - 23-03-2007
La " Sperimentazione" di educazione motoria, avviata dal Ministero della P.I. per l'anno scolastico 2006/07, che ha coinvolto 3 scuole primarie in ogni Provincia per 100 ore di consulenza da parte di un laureato in Scienze motorie o diplomato ISEF, se pur un "buon inizio", è sicuramente molto lontana dalle modalità organizzative e finanziarie necessarie per raggiungere lo scopo di pervenire nel medio termine ad utilizzare almeno un docente di educazione motoria per circolo didattico e istituto comprensivo.

Per tradurre in azioni le linee di indirizzo enunciate e per non disperdere il patrimonio di energie e di iniziative costruito in questo anno scolastico, riteniamo necessario che, nell'articolato della Direttiva 2007/08 rivolta alla "Individuazione degli interventi prioritari e dei criteri generali per la ripartizione delle somme" ai sensi dell' articolo 2 della legge 18 dicembre 1997, n 440, si indichi, anche per il prossimo anno scolastico, tra gli interventi prioritari, il "potenziamento dell' educazione motoria, fisica e sportiva", destinando a tale scopo almeno il triplo delle risorse previste per l'a.s. 2006/07 (nel 2006 : 6milioni e 600mila euro + 900 mila).
precariscuola - 22-03-2007
E' uscito ormai da qualche giorno il decreto che riapre le graduatorie ad esaurimento per i docenti precari, per cui entro il 19 aprile le domande di aggiornamento, trasferimento o nuova inclusione dovranno già essere state recapitate, tuttavia per molti docenti precari non sarà possibile inoltrare subito le suddette domande. Questo perché non è ancora stato pubblicato il regolamento per le supplenze brevi; di conseguenza non ci è dato sapere quante sedi potranno essere scelte, né se sono previste, così come voci di corridoio hanno preannunciato, sanzioni da applicare ai docenti che, pur non risultando occupati in altra supplenza, rifiutino di accettarne una (sperando in una chiamata più vantaggiosa).
RSU scuole superiori - 22-03-2007
Le RSU delle scuole superiori di Carpi, dopo l'assemblea autoconvocata del 15 marzo scorso, propongono ai lavoratori e alle lavoratrici della scuola la firma di questo appello da inviare alle segreterie sindacali locali e nazionali, ai partiti di governo, agli enti locali, e ai mezzi di informazione, per rappresentare le istanze e le preoccupazioni di chi la scuola la fa tutti i giorni in mezzo a mille difficoltà.

Le RSU delle scuole superiori di Carpi



LA SCUOLA E' UN INVESTIMENTO, NON UNA SPESA!!!

Dopo l'assemblea delle scuole superiori di Carpi del 15 marzo scorso, autoconvocata dalle RSU, le lavoratrici e i lavoratori firmatari di questo appello, ritengono insostenibile il taglio ai finanziamenti e agli organici che la scuola sta subendo. Non si può fare appello sui mass media al ruolo della scuola nell'educazione dei giovani, di futuro del paese, e continuare parallelamente una politica basata solo sul risparmio indiscriminato in ambito scolastico, come è successo negli ultimi anni.
Lorenzo Picunio - 20-03-2007
Ridurre il numero degli insegnanti di sostegno è una delle richieste fatte da qualcuno per ridurre i costi dell'istruzione.
Tutti i lettori sanno cos'è un insegnante di sostegno? Una legge, la 517 del 1977 ha riconosciuto il diritto dei bambini con handicap ad essere inseriti nella scuola di tutti. Veniva riconosciuto un intervento di 6 ore settimanali, allora, per ogni bambino, creando quindi la figura di un insegnante apposito per questo compito. Questa scelta portò vantaggi tanto ai bambini con handicap quanto a tutti i loro compagni, portati - tramite l'esperienza - a capire che la diversità è una risorsa prima che un problema.
Pasquale D'Avolio - 19-03-2007

Quanto si parla di "continuità didattica" si pensa solitamente a quella tra i vari gradi di scuola o comunque alla ipotesi di un "curricolo verticale" che superi l'attuale discontinuità, addirittura all'interno dello stesso ciclo (tra elementari e medie o tra biennio e triennio nelle superiori). Ma la continuità ha senso soprattutto se riguarda gli stessi docenti, i quali non possono cambiare, come avviene oggi, addirittura più volte nel corso dello stesso anno.
Il ricorso alle nomine "fino all'avente diritto" introdotto nella normativa per evitare vuoti nelle cattedre per lungo tempo all'inizio dell'anno, ha finito per diventare un alibi perché le graduatorie annuali di Istituto escano ogni anno a novembre o a dicembre; e così il valzer delle supplenze diventa la norma con grave pregiudizio per la qualità dell'insegnamento, soprattutto nelle scuola di periferia o di montagna, in cui il numero dei docenti precari è elevato.
Ma c'è una discontinuità addirittura "fisiologica" che affligge ancora una volta le scuole di montagna e delle piccole isole, ma non solo, ed è il ricambio annuale dei supplenti, le cui nomine avvengono annualmente.
Il caso di Paularo, paese di montagna in Friuli, (dove 12 docenti su 13 sono supplenti annuali , con un ricambio continuo in 4 anni di TUTTI i docenti della locale Scuola Media, e dove il Comune e i genitori hanno deciso di passare all'autogestione della Scuola per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e del Ministro, ha suscitato scalpore sulla stampa, non è unico né eccezionale. Una veloce indagine da affidare agli Uffici delle USR o USP potrebbe dimostrare come il fenomeno sia ricorrente nelle scuole di periferia, anche urbane. Ciò porta, oltre che a inevitabili conseguenze sul piano della preparazione complessiva degli alunni di tali Scuole, anche alla "fuga" delle iscrizioni da parte di molti genitori verso le Scuole di città, depauperando ulteriormente il tessuto civile e culturale delle piccole comunità.
Ma è davvero inevitabile il fenomeno del "turnover"? Certo, finché il livello del precariato rimane agli attuali livelli non ci sono molte speranze di garantire stabilità all'insegnamento. Ma anche in attesa di una maggiore stabilizzazione del corpo docenti, alcune misure si possono adottare sia per garantire una maggiore qualità del servizio alle famiglie sia per diminuire il tasso di precarietà dei docenti non di ruolo. Si tratta della proposta di "nomine pluriennali", esistente da tempo in Trentino (che gode di una certa autonomia in questo campo) e sulla quale concorda la stessa UIL-Scuola
Così, lotta al precariato e qualità del servizio alle famiglie possono unire gli utenti e gli operatori della Scuola. Di qui nasce la proposta che vado di seguito ad illustrare e che sta alla base di un appello-proposta del Comune di Paularo, inviato oltre che al Ministro Fioroni, alla Regione FVG, agli altri Comuni del territorio carnico. Si attende che il Ministro risponda!
Francesco Mele - 17-03-2007
"La quota per alunno, che sarà indicata nella comunicazione del budget annuale alle singole istituzioni scolastiche, è determinata in funzione della media di riferimento riportata nella Tabella 2, Quadro A (24 € nel nostro caso, ndr), nonché della quota derivante dalle assegnazioni per l'anno 2006 e nei limiti delle risorse complessivamente disponibili nell'esercizio finanziario di riferimento."

Così recita un comma del decreto sulle nuove modalità di finanziamento delle scuole. Non lascia presagire nulla di buono avevo scritto qualche giorno fa.

E infatti.
Flavio Cucco - 17-03-2007
Al Ministro della P.I.
Giuseppe Fioroni


OGGETTO : LETTERA CAPDI & LSM AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SU " SPORT A SCUOLA"


Egregio Ministro

Stiamo ricevendo in questi giorni numerose segnalazioni e proteste, da parte degli insegnanti di Educazione fisica di tutta Italia, riguardo le notizie riportate dalla stampa nazionale a seguito della presentazione ufficiale a Roma, da parte del Coni, dei " Giochi della Gioventù " il giorno 14 marzo 2007, alla quale anche Lei era presente.

Nello specifico si discutono le dichiarazioni a Lei attribuite riguardo due ordini di problemi: il primo, sul supposto "riconoscimento" dei nuovi " Giochi della Gioventù" organizzati dal Coni quale attività istituzionale dello " Sport a scuola " e il secondo, sulla ventilata possibilità da parte di questo ente di essere interlocutore privilegiato rispetto la formazione e gli interventi nella scuola primaria.

Quello che ci preoccupa ancora di più è che tali indicazioni vengono riportate facendo riferimento, da parte del Coni, ad una bozza di accordo Ministero-Coni , preludio di collaborazione al nuovo " Protocollo di intesa MPI-CONI ", del quale, si dice essere vicina la firma finale.
Mirco Pieralisi - 17-03-2007
Sono arrivate e arrivati a migliaia, da decine di scuole, mamme, papà bambini e bambini. Si sono rivisti i vecchi striscioni delle scuole riverniciati per l'occasione e tanti nuovi cartelli, adesivi fatti in casa, palloncini. C'erano le vecchie bandiere riforma Moratti bocciata, ma un apposito adesivo trasformava Moratti in Fioratti. C'era l'allegra confusione di tutte le manifestazioni vere, nate dal basso, dove ci si cerca, ci si perde e ci si ritrova, con gruppi di bambine e bambini che scappano in testa al corteo per farsi fotografare e qualcuno che, cercando quelli della sua scuola, li trova in tre posti diversi. Un corteo allegro, stupito di se stesso, che ricordava i giorni della protesta contro la Moratti, ma con tantissima gente che allora non c'era perché a scuola stava solo per entrarci. Le mamme che in questi giorni hanno parlato nelle assemblee, tenuto la conferenza stampa, preparato cartelli e convinto tante come loro a venire in piazza, si guardavano intorno e si scambiavano infiniti "hai visto?"
Redazione di ScuolaOggi - 16-03-2007
La scuola come mai al centro di dibattiti dei media. Anche nelle trasmissioni di maggior seguito. Come Porta a porta. Oppure Otto e mezzo. Quando abbiamo visto Giuseppe Fioroni da Ferrara ci siamo detti: che non sia la volta buona per un dibattito serio, vista l'indiscutibile capacità di analisi di Ferrara e dei suoi ospiti? Illusione. Una pessima occasione, un'occasione persa. Probabilmente Ferrara era in serata no. Forse anche perchè stava sbagliando clamorosamente obiettivo. Voleva il nostro pretendere che il ministro si impegnasse a vietare l'ingresso dei telefonini a scuola. E su questo punto tutto il resto passava in secondo piano. Come se questo problema fosse il tema prioritario della scuola italiana oggi. Con il povero Fioroni che menava il can per l'aia. Non potendo fare altro.
assemblea genitori insegnanti - 13-03-2007
LE SCUOLE SCENDONO IN PIAZZA

- perché il tempo pieno deve essere un diritto garantito a tutti coloro che lo richiedono

- perché la legge Moratti l'ha abolito e una legge sul tempo pieno non c'è

- perchè lo spezzatino di 27 ore di scuola + ...
Precariscuola - 12-03-2007
Apprendiamo che il Ministro Fioroni propone non solo un nuovo concorso per gli insegnanti di religione, ma anche l'incremento dei fondi per la formazione specifica di tali insegnanti, intendendo così potenziarne lo stato giuridico.
Ci chiediamo come possa un Ministro deputato all'istruzione pubblica e laica (e non a quella privata e religiosa) del nostro Paese affermare che " a un insegnamento cui si riconosce una forte valenza culturale, educativa ed esistenziale deve corrispondere un docente organicamente inserito nei ruoli della scuola e non più soggetto ai caroselli degli incarichi annuali".
Ci chiediamo come mai una simile attenzione non venga riservata anche ai docenti precari degli altri insegnamenti (OBBLIGATORI ) che, anno dopo anno, vengono utilizzati dallo Stato per garantire il regolare funzionamento della scuola pubblica italiana.
Rosadele - 12-03-2007
Dal forno al frigorifero / dal primo al piano terra
vengo catapultata / sul fronte di una guerra:
è l'escursione termica / micidiale, direi
poco salvaguardata / dalla sei-due-sei.
Da un forte calorifero /a un siberiano gelo
invoco inutilmente /il soccorso del cielo:
il virus mi distrugge / il costato fa male,
è chiara la diagnosi / di catarro bronchiale.
E mi domando, livida / di freddo siberiano
che ferisce le spalle / pietrifica la mano,
se l'escursione termica /che mi uccide, direi,
verrà mai tutelata /dalla sei-due-sei.
Lucio Garofalo - 09-03-2007
... il senatore Andreotti non è affatto nuovo a ... esternazioni pubbliche, che potremmo definire "pacifiste" e persino "filo-terzomondiste".
Come quando si schierò apertamente a sostegno della causa palestinese, ammettendo che anche lui sarebbe potuto diventare un terrorista se fosse nato in un campo-profughi e fosse vissuto sin dall'infanzia in uno stato di oppressione del proprio popolo e di occupazione della propria terra natale da parte di truppe straniere.
Il fatto è che se simili asserzioni le facesse un qualsiasi sconosciuto, un cittadino comune, il rischio minimo in cui potrebbe incorrere è di essere tacciato di filo-terrorismo, mentre se a rilasciarle è un personaggio potente e notoriamente moderato come il senatore a vita Giulio Andreotti, nessuno si azzarderebbe a muovergli simili accuse, anzi.
Giuliana De Tata - 07-03-2007
L' emergenza - scuola è uscita dal sommerso delle chiacchiere di corridoio tra docenti e dirigenti più o meno sensibili a fenomeni di inadeguatezza del sistema italiano alle istanze sociali più pressanti, si è sganciata dalla pressione dei mass-media sempre pronti a gettare addosso agli insegnanti la colpa dei guasti di una nazione intera, per essere portata, in quanto tale, all'evidenza dell'opinione pubblica. Il Ministro Fioroni,che ha anche competenze diagnostiche per il fatto di essere un medico, ha accertato che la scuola è malata, profondamente, ma, mi permetto di aggiungere, non da ora. Lo ha dichiarato ai microfoni delle tv private e non, ma soprattutto ha agito, per esempio affrontando il fenomeno del bullismo,su cui ha aperto una finestra ricca ed interessante sul sito ministeriale.
Analizzare cause e fattori del difficile momento che sta vivendo la scuola non è roba da poco: ci provo, senza alcuna presunzione di scientificità e cercando di mantenere una seraficità di giudizio ben difficile in momenti come questo per chi vive quotidianamente e con passione le contraddizioni dell'ambiente, forte del convincimento che solo individuando il bubbone si può sperare nella guarigione del malato.
precari scuola - 06-03-2007
Premesso che intenzione di chi scrive non è quella di giustificare in alcun modo comportamenti ed atteggiamenti assolutamente scorretti e deplorevoli da parte di alcuni docenti nei confronti dei loro allievi, docenti che col loro operato rischiano di far passare l'intera categoria come problematica, impreparata, non "sana", incapace di affrontare le situazioni più difficili; d'altra parte però non si può fare a meno di chiedersi come mai nessuno si preoccupi di provare ad avere una visione più precisa, puntuale e veritiera su quella che è la situazione in cui i docenti di oggi sono chiamati ad operare.
Per vari motivi la scuola di oggi non è più quella di una volta, e questo è sotto gli occhi di tutti: un modello di educazione "liberista" ha generato individui sempre più irresponsabili, superficiali, privi di maturità e rispetto. E' per questo motivo che gli allievi si sentono autorizzati ad assumere in classe atteggiamenti intollerabili, e questo senza che ai docenti e alla scuola tutta sia lasciata la possibilità di intervenire, di correggere, di operare per il bene comune.
Valori come il rispetto, l' amore verso gli altri, la comprensione e l' accettazione delle diversità, sono stati sostituiti da altri modelli presi in prestito da chi oggi è il vero educatore: il mezzo televisivo.
Lucio Garofalo - 02-03-2007
...per la serie "a volte ritornano"...

I nostri ineffabili governanti/dipendenti, come giustamente li definisce Beppe Grillo nel suo blog, non solo ci mancano continuamente di rispetto offendendo la nostra intelligenza, ma violano il mandato elettorale che gli abbiamo assegnato (ma quando ci toglieremo il brutto vizio di andare a votare?) contravvenendo ad un patto siglato con chi li ha deputati in Parlamento.
Ormai è fin troppo chiaro che questi nuovi democristiani ci hanno elegantemente raggirato, sfruttando il nostro voto solo per scalare il potere, facendoci credere di salvare l'Italia e la povera democrazia italica dall'insidia costituita dal "cavaliere nero", che non è Zorro, il giustiziere dei poveri, bensì un bandito mascherato che vive ad Arcore e fa il giustiziere dei ricchi, ma soprattutto tutela e persegue i propri interessi di arcimiliardario.
Non certo in funzione antiberlusconiana, ma in chiave antioperaia ed anticomunista va interpretata e spiegata la caduta e la (finta) crisi del governo Prodi, avvenuta il giorno delle Ceneri, data di inizio della Quaresima. Ebbene, in questo dettaglio temporale, non casuale, io ravviso un segnale e un messaggio ben preciso proveniente dalla curia vaticana, alleatasi con i vertici confindustriali e l'establishment militare filoamericano.
Francesco Mele - 01-03-2007
Mi rendo conto che il mio intervento potrà sembrare a qualcuno divergente rispetto alla centralità di ben altri temi caldi sul tappeto, in generale nel paese e in particolare nella scuola.
Ma siccome non posso essere certo accusato di non occuparmi delle questioni "nobili", mi permetto di riportare la vostra attenzione su un tema che, per quanto venale, riguarda i diritti di oltre un milione di lavoratori.

Mi riferisco al contratto di lavoro della scuola scaduto ormai da oltre un anno, 423 giorni per la precisione.

Mi rendo conto che mi inoltro su un terreno scivoloso, perché non solo mi tocca permettermi qualche critica al governo, ma mi toccherà addirittura criticare i sindacati che, per alcuni, quanto a sacralità, stanno un gradino più sopra dello stesso governo amico.

Bene allora, ho deciso di sfidare le ire dei difensori dell'immobilismo del meno peggio, per denunciare quello che a me sembra un vero e proprio patto scellerato sulla pelle dei lavoratori.

Come sapete, ho proposto un appello per chiedere ai sindacati (tutti) di indire assemblee dei lavoratori della scuola sia per parlare delle riforme sia per parlare del contratto. Hanno risposto Gilda, Cisl Scuola, FLC Cgil, con parole, informazioni, dichiarazioni di principio, rimandi ai rispettivi siti, ma di assemblee di lavoratori non se ne parla.

Nella mia città abbiamo allora deciso di autoconvocare un'assemblea, intanto delle scuole superiori, con un'azione congiunta delle RSU di queste scuole. Inviteremo tutti i sindacati e vedremo cosa hanno da dirci. E se non verrà nessuno ci auto-informeremo sulle iniziative del governo sulla scuola.

Ma sul contratto la situazione è diversa, le responsabilità dei sindacati sono gravi, e mi riferisco in particolare a CGIL-CISL-UIL che sono bellamente latitanti da oltre un anno. Per farvi rendere conto che quanto dico non è dettato da livore antisindacale o spirito di parte (io del resto, come molti sanno, sono un iscritto FLC CGIL) vi ricostruisco come andarono le cose nell'ultimo rinnovo contrattuale quadriennale, poi ognuno tragga le sue conseguenze.
Giocondo Talamonti - 26-02-2007
Diciamolo com'è: la vita fa schifo.
E per farcela piacere un po' di più ci siamo inventati la virtualità: virtuale è il benessere sociale, virtuale l'economia, virtuale la democrazia e la libertà individuale.
Insomma, facciamo finta che tutto vada bene ed ognuno di noi dà il suo contributo quotidiano a mistificare la realtà, a indorare le pillole che volenti o nolenti ci tocca inghiottire.
In questo sforzo sovrumano c'è chi eccelle, abbattendo i confini del vero per catapultarsi nella fantasia, anzi nel delirio.
La palma spetta ai politici, obbligati per scelta o punizione divina ad illustrare agli elettori un mondo che non esiste.
Francesco Mele - 26-02-2007
La vice ministro Bastico in preparazione del convegno di Modena ha allestito una tabella in cui mette a confronto i punti del programma dell'Unione e, in corrispondenza, quanto a quel proposito è stato realizzato dal suo ministero.

Proprio come ...
Assemblea Nazionale Comitati Buona Scuola - 26-02-2007
Intervento letto (quasi) da Giovanni Cocchi al Convegno di Modena "L'Ulivo cambia la scuola" a nome dell'Assemblea Nazionale

Solo una piccola premessa. Con un tempismo che ci ha stupiti, a Giovanni è toccato di parlare nel momento in cui il ...
Lucio Garofalo - 23-02-2007
Sono opportune, e necessarie, alcune riflessioni sullo straordinario evento della manifestazione di Vicenza, che ha mobilitato oltre 200 mila persone, anche alla luce di un altro avvenimento straordinario, ma non certo imprevedibile - o inevitabile -, vale a dire la rocambolesca e fantozziana caduta del governo sulla mozione dalemiana in materia di politica estera e le doverose dimissioni presentate al Quirinale dal ragionier Fracchia/Prodi.

Anzitutto, va fatta una considerazione positiva sull'esito della manifestazione.

La manifestazione di sabato 17 febbraio a Vicenza si è svolta senza il minimo incidente. L'unico scontro registrato, è stato un litigio tra cani (esattamente un "feroce" mastino napoletano - sempre i soliti meridionali - e un piccolo, ma combattivo esemplare di razza bastarda - un extracomunitario), visto che in tanti, tra i manifestanti, sono stati accompagnati, non solo dalle rispettive famiglie, ma altresì dall'amico più fedele dell'uomo (che non è Emilio Fede).

Inoltre, qualcuno ha sparato un rumoroso petardo... Ma cosa si pretendeva, il clima era anche un po' carnevalesco, per cui qualche botta e qualche scherzo, lazzi e frizzi, erano proprio adatti all'occasione! Eppure, le vere, tragiche buffonate e mascherate, sarebbero ancora dovute venire, ma altrove, in altre sedi e in altre circostanze, che non hanno nulla a che spartire con la piazza e con l'esperienza vicentina. Mi riferisco alla farsa e alla tragicommedia messa in scena al Senato il 21 febbraio, giorno delle Ceneri, data di inizio della Quaresima, che è tempo di digiuni e penitenze (per noi comuni mortali, non certo per loro, immortali, nel senso che non si staccheranno mai dallo scranno su cui hanno appoggiato i loro "sacri" deretani) fino alla Pasqua, secondo i precetti sanciti dalla chiesa cattolica apostolica romana.
Emanuela Cerutti - 23-02-2007
Qualcuno, da sinistra, ritiene di essere stato schiaffeggiato dai recenti comportamenti dei cosiddetti compagni che hanno provocato la crisi.
Leggo, non posso fare altro, leggo e ascolto, certamente non entro in meccanismi più intimi e sottili, mi limito, come tutti, a partire da dati di fatto o per lo meno di cronaca.
Franco Turigliatto, oggi "imputato" e forse escluso dal partito (anzi, dalla "comunità del Prc", come la diretta di Repubblica riporta) , qualche giorno fa, annunciava che non avrebbe partecipato al voto sulle comunicazioni di D'Alema. Sulle cronache giravano notizie relative alla sua dimissione dal Senato. "Sono contrario alla guerra in Afghanistan e al raddoppio della base di Vicenza'" , sono parole sue, a detta dell'agenzia Ansa di due giorni fa.
In accordo con Fini, già a gennaio D'Alema chiedeva l'accordo della maggioranza, che in politica estera deve essere autosufficiente, cioè senza sbavature.
Ai primi di febbraio gli ambasciatori di Usa, Regno Unito, Canada, Australia, Paesi Bassi e Romania constatavano, e di nuovo su Repubblica " che, con l'aiuto dell'Italia, la comunità internazionale ha potuto avviare un processo di stabilizzazione e di ricostruzione che ha migliorato le condizioni di vita di milioni di Afghani. I passi in avanti sono innegabili. Per la prima volta da decenni, gli Afghani possono realisticamente aspettarsi un governo rappresentativo, un futuro economico migliore, servizi sanitari più efficenti e un sistema di istruzione aperto sia agli uomini che alle donne.".
Poco tempo prima, su Peacereporter, qualcuno si domandava "quanti ospedali, scuole e orfanotrofi si potrebbero aprire in Afghanistan con le decine di milioni di euro spesi per pagare gli stipendi dei nostri soldati e i pieni di benzina dei nostri blindati? " e ricordava le parole della parlamentare afghana Malalai Joya, poco tempo fa a Montecitorio: "Gli Stati Uniti hanno abbattuto un regime criminale solo per sostituirlo con un altro regime criminale. La comunità internazionale deve smetterla di sostenere quei signori della guerra che per vent'anni hanno bombardato le nostre case, ucciso la nostra gente, calpestato i nostri diritti e rovinato le nostre vite, e che ora siedono al Governo e in Parlamento".

Mi chiedo che cosa avrei fatto al posto di Turigliatto.
Gianfranco Pignatelli - 22-02-2007
Scuola: si salvi chi può.

Sono 55.000 gli insegnanti che anticiperanno il loro pensionamento a quest'anno. Una vera e propria fuga figlia di tante cause. Tra queste, il panico seguito alle recenti norme pensionistiche. A tener banco, inoltre, il disorientamento per le pseudoriforme volute da ministri incompetenti in cerca di notorietà a buon mercato e formulate da burocrati lontani da decenni dalla scuola militante. Riforme sempre giocate al ribasso, per risparmiare risorse, per tagliare classi e cattedre, per ridurre tempi e prospettive. Riforme vendute con etichette patinate ed accattivanti dietro le quali c'è poco o nulla. Così, in rapida progressione: i rimandi e gli esami di riparazione sono stati rimpiazzati con la promozione per tutti, col 6 nero o quello rosso; il business delle lezioni private col mercimonio dei corsi di recupero e degli sportelli didattici; il rispetto del programma con la libertà di fare di tutto e niente; a cui corrisponde il travaso delle risorse dalle attività didattiche ordinarie ai più bizzarri progetti extracurriculari, spesso utili solo al profitto dei dirigenti scolastici e dei loro protetti; e molto altro ancora.
Giocondo Talamonti - 21-02-2007
La "Clericus Cup" ha avuto la benedizione del Vaticano.
Partirà il 21 febbraio con 16 squadre composte da seminaristi, parroci e vice parroci provenienti da tutto il mondo cattolico di stanza In Italia.
Il lungo lavoro di formazione delle rose è già compiuto: brasiliani, africani e spagnoli hanno avuto vita facile nel trovare spazio nei vari team, ma anche italiani e francesi non hanno faticato un granché.
Finora i media hanno ignorato la materia, ma presto se ne dovranno occupare, perchè quest'iniziativa voluta dal Cardinale Bertone è di portata strategica, non tanto per le fortune del calcio vaticano, quanto piuttosto per il richiamo che avrà fra i giovani di comunità più o meno povere e per gli effetti educativi della pratica del calcio.
Non è escluso che le parrocchie tornino ad essere fucina di campioni, in sostituzione di sofisticate Scuole-Calcio, sempre più allineate agli standard imposti dalle Società locali.
Sarà anche un'opportunità per tanti giovani seminaristi per continuare ad alimentare le loro disposizioni atletiche.
Francesco Mele - 20-02-2007
Il collegio docenti dell'IIS "Meucci" di Carpi, riunito il giorno 19 febbraio 2007, esprime il proprio profondo disagio e la propria indignazione:

• per i recenti provvedimenti sulla scuola pubblica
• per la campagna mediatica contro i docenti e contro il sistema pubblico statale di istruzione - cui non è stata data adeguata risposta da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, che dovrebbe constatare nelle scuole quali siano le reali condizioni di lavoro e quali le risorse assegnate, oltre che riconoscere e valorizzare le buone pratiche che sono presenti grazie all'impegno, spesso non riconosciuto, di molti docenti.

Dopo aver creduto nella possibilità di una crescita qualitativamente uniforme del servizio di istruzione pubblica sul territorio nazionale, nel definitivo accantonamento del processo di aziendalizzazione delle scuole e nella possibilità di un sensibile miglioramento delle condizioni di lavoro, ci troviamo di fronte a....
Paolo Bertolani, classe 1931, sin dagli anni Sessanta ha scritto versi di rara bellezza, alternando la sua poesia in lingua con quello che lo renderà famoso a livello nazionale: il dialetto della Serra (piccolo borgo collinare alle spalle di Lerici) che egli per primo aveva consacrato ad una tradizione letteraria. Bertolani era approdato a questa lingua, segreta e domestica allo stesso tempo, dopo un lungo percorso di riflessione artistica, che derivava, in parte, anche dalla assidua frequentazione di grandi personalità letterarie: Attilio Bertolucci, Vittorio Sereni e Mario Soldati.

Anche se ragioni anagrafiche non lo consentirono, Paolo in realtà era un partigiano, lo è stato per tutta la vita, nel significato che Gramsci dava a questa parola: Paolo infatti non stava a guardare dalla finestra, ma sentiva il dovere di parteggiare sempre, e soprattutto odiava l'indifferenza.
Questa è l'eredità che ci lascia il grande poeta e amico, ed è una eredità che riguarda tutti quelli che non vogliono essere insensibili ai destini dell'umanità. A noi di Archivi della Resistenza rimarranno anche i ricordi dei momenti bellissimi passati insieme, gli affetti condivisi, il continuare a coltivare l'idea di un mondo migliore.

Antonio Vigilante - 19-02-2007
Da molto tempo penso e dico che i docenti devono diventare protagonisti dell'insegnamento. Questo per me vuol dire, tra l'altro, dominare pienamente gli strumenti della propria professione; essere autori (magari insieme agli studenti) dei manuali che adoperano e di qualsiasi altro strumento didattico. Mi piace pensare che le scuole possano diventare luoghi in cui si crea cultura, si elaborano testi e multimedia privi di copyright, si condividono esperienze. Dal mondo dell'informatica ci viene quella che è con ogni probabilità l'ultima evoluzione significativa nel concetto di cultura: la filosofia del software libero, del copyleft, dell'open source. Una filosofia che può provocare una vera rivoluzione nel nostro modo di concepire e diffondere opere culturali, combattendo attivamente quella concezione mercantile e consumistica della cultura che è un aspetto significativo dell'attuale degrado della cultura stessa. Anche il Ministero pensa che i docenti devvano diventare "protagonisti del processo di evoluzione del mondo scolastico". Purtroppo, concepisce questa evoluzione come uno sviluppo di quella concezione mercantile e consumistica della cultura che la scuola dovrebbe combattere.
Precari scuola - 19-02-2007
Sicuramente nessuno di noi ha dimenticato quanto il governo di centro-sinistra ha promesso in sede di campagna elettorale: un piano di immissioni in ruolo che avrebbe ben presto posto fine al problema del precariato scolastico. Tali promesse, però, si sarebbero ben presto scontrate con le dichiarazioni, provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione, le quali più che a risolvere l'annoso problema del precariato sembravano mirare all'eliminazione dei precari stessi attraverso l'abolizione delle graduatorie permanenti (chi non ricorda quel "pasticciaccio brutto"?!).
Rientrato il problema dell'abolizione delle G.P., resta in piedi quello dei pesantissimi tagli che stanno per colpire la scuola pubblica: pare infatti che il Ministro della P.I. Fioroni e quello dell'Economia Padoa Schioppa, dopo un lungo braccio di ferro, si siano accordati per una riduzione degli organici pari ad almeno 11.500 unità. E questo nonostante sia previsto per i prossimi anni un notevole aumento della popolazione scolastica, in numero pari a circa 28.000 alunni.
I tagli non solo sono in contrasto con il programma con cui l' Unione ha vinto le elezioni, ma testimoniano una mentalità chiusa e ristretta che, invece di pensare alla scuola come una grande risorsa per il futuro del Paese su cui investire, la concepisce come uno spreco di risorse.
Francesco Mele - 17-02-2007
Qualcuno mi ha criticato per l'eccessivo personalismo che ha caratterizzato la mia ultima uscita sulla latitanza delle organizzazioni sindacali in questo frangente.

Vedo allora di recuperare quello che di positivo e propositivo era contenuto in ...
Lucio Garofalo - 16-02-2007
Oggi, in alcuni settori della borghesia più oltranzista e reazionaria italiana sopravvive ancora una sorta di idiosincrasia anticomunista, un coacervo di psicosi, di nevrosi, di umori e sentimenti antioperai ed antidemocratici che il bandito ...
Giocondo Talamonti - 16-02-2007
Strano che nessuno ci abbia pensato prima! I "tornelli" come soluzione di tutti i mali del calcio, fino a ieri ciecamente ignorati, sviliti, beffeggiati.
Tornelli come cartine tornasole dell'ordine e della legalità; prova provata di fedina ...
Francesco Mele - 14-02-2007
... tutto tace, per scelta o per ignavia?


Oggi ho scoperto che la segretaria provinciale della FLC CGIL di Modena è in Messico per due settimane a godersi un meritato riposo, visto che la campagna politica negli ultimi tempi è stata oltremodo ...
Ilaria Ricciotti - 13-02-2007
Su questo governo stanno soffiando vari venti. Tutti forti e devastanti.

Non c'è un ministero che si salva!

Tutti protestano e sparano a zero: cittadini, associazioni, istituzioni, partiti, diplomatici stranieri, ecc...

Ora anche altri due ...
Maria Antonia Stefanino - Bagnoli - 13-02-2007
Quello mediatico degli annunci e quello dell'inerzia programmata per farci digerire tutto.

Bisognava attendere 15 anni, vedere crescere e moltiplicarsi innumerevoli c.d.a. remunerati come non mai, denaro pubblico a iosa di cui ancora ci si chiede ...
Gianni Gandola - 12-02-2007
L'incontro organizzato dalla Margherita tra il ministro Fioroni e una rappresentanza di esponenti politici e sindacali e di operatori della scuola milanese, come Scuolaoggi ha già rilevato, è stato ampiamente deludente. Il ministro, lungi ...
Lucio Garofalo - 10-02-2007
Da oltre un decennio la Scuola Pubblica, in modo particolare l'agibilità democratico-sindacale e gli spazi di libertà e legalità presenti al suo interno, stanno subendo colpi durissimi, inferti dai governi sia di centro-sinistra che di centro-destra, ...
Giocondo Talamonti - 07-02-2007
Se passa l'equazione calcio = violenza, rischiamo di andare fuori-gioco. Che il pallone abbia le sue colpe, è indubbio, ma addossargli tutte le sue colpe non aiuta l'analisi.
E' come dare l'aspirina al termometro che segue 40°, trascurando ...
Ilaria Ricciotti - 07-02-2007
I fatti di Catania e di altre città italiane debbono farci riflettere ed anche agire, presto!

Sono troppe le vite uccise ogni giorno da mani assassine, abituate a far soffrire, forse perché non hanno mai incontrato l'amore.


Violenza: ...
Giuliana De Tata - 06-02-2007
Fai conto che io bussi alla tua porta recando fiori, cioccolatini ed un bel sorriso stampato sulla faccia. Sono contenta, contenta per te che ce l'hai fatta.
Finalmente sei dirigente scolastico : la tua carriera ha raggiunto i vertici agognati e mi ...
Giocondo Talamonti - 05-02-2007
Noi siamo fatti così, siamo italiani. Siamo un popolo di santi, di politici, di navigatori. Non conosciamo cattiveria, neppure in guerra.

"Karashova", ci chiamavano i russi durante l'ultima campagna, per distinguerci dai nostri feroci alleati ...
Comitato Con la Palestina nel cuore - 05-02-2007
Riceviamo e diffondiamo - Red

Annunciamo con sgomento che attorno alle 18 di ieri (sabato 3 febbraio ndr) è improvvisamente morto nella sua casa romana Stefano Chiarini, giornalista del quotidiano Il Manifesto, portato via da un infarto. Con lui ...
Paolo Mesolella - 03-02-2007
Rilievi alla scheda tecnica della senatrice Capelli indicata a sostegno del comma 620

Perché il Coordinamento dei docenti "non Riservisti" non condivide le motivazioni al comma 620

Gentile senatrice Capelli,

A nome e per conto del ...
Guglielmo La Cognata - 03-02-2007
Cercherò di essere sintetico, come i capelli di Pippo Baudo.
Nel sistema formativo italiano vige ancora l'ottocentesca divisione fra studenti di serie A, che godono del privilegio di studiare Filosofia e studenti di serie B, che sono totalmente ...
Lucio Garofalo - 02-02-2007
RIFLESSIONI SUL TRAMONTO DELLA "CIVILTA' OCCIDENTALE"

Medio Evo prossimo venturo... Tempi di fanatismo, crudeltà, irrazionalità e intolleranza, incombono sia ad Occidente che ad Oriente.
Nuove profezie apocalittiche e nuovi timori millenaristici si affacciano all'orizzonte della storia. Qualcuno ha persino indicato e previsto con precisione matematica la data della fine del mondo che, a quanto pare, i Maya (che furono senza dubbio un popolo molto intelligente e progredito, capace di grandi scoperte astronomiche e matematiche) seppero già calcolare e individuare nell'anno 2012. Da più parti si paventa l'affacciarsi di un nuovo, inquietante periodo di barbarie e di oscurantismo, che parrebbe approssimarsi alle porte del nostro futuro. In tal senso, il catastrofismo, specie quello di origine ecologista e ambientalista, trova un terreno assai fertile per prosperare ed attecchire... e per terrorizzare la gente.

Ma dobbiamo davvero preoccuparci e prepararci ad un futuro apocalittico? Siccome non sono un profeta, né un mago, ma un semplice osservatore della realtà storica, consegno ai posteri l'ardua sentenza...

Di certo, affiorano alcuni segnali evidenti che inducono a fermarsi per ragionare e riflettere meglio sulla natura della crisi e sulla decadenza di un mondo costruito ed imperniato troppo sulle certezze (rivelatesi per quello che in realtà sono, ovvero fragili illusioni) della scienza e del progresso tecnologico, incentrato sui dogmi assolutistici della nuova religione pagana: il liberismo economico-capitalistico, il consumismo sfrenato di un'economia che ha divorato e dissipato tutte le risorse naturali e ambientali della Terra, depredando popoli ed ecosistemi che per millenni sono rimasti perfettamente integri e vergini... Fino a quando non è comparso l'uomo bianco occidentale!

Lo stato di irreversibile putrescenza in cui versa l'odierna società tardo-capitalistica su scala planetaria, è talmente palese da non poter essere negato da nessuno, nemmeno dai fautori più fanatici e incalliti della globalizzazione economica neoliberista. Le classi dominanti non sono più in grado di proporre, imporre e propugnare alcun serio e credibile valore etico-spirituale, nessuna visione o idea di società e di progresso che possa infondere nell'animo delle giovani generazioni una piena fiducia nell'avvenire, tranne l'esaltazione acritica del presente, eccetto l'offerta continua e crescente, ma destinata fatalmente ad esaurirsi, di valori e beni effimeri per antonomasia, legati al consumismo puramente materiale, all'usa & getta, per cui esse (le classi dirigenti) sono soltanto lo specchio più grottesco e patetico della crisi e della decomposizione sociale.

La realtà mostra in modo incontrovertibile che l'attuale modello di sviluppo capitalistico-borghese imposto per secoli dall'occidente con la violenza delle armi, del ricatto alimentare, della propaganda mediatica, ecc., attraversa una fase di profonda crisi strutturale e ideologica, per cui non riesce più a convincere, essendo incapace di sedurre ed attrarre la gente che abita sul nostro pianeta, in modo particolare i giovani e i popoli del Sud del mondo. Basti pensare a quanto sta accadendo negli ultimi anni in un vasto continente come l'America Latina, scosso e rinvigorito da forti spinte rivoluzionarie anticapitaliste ed antimperialiste. Si pensi a quanto accade altrove, in Africa, in Medio Oriente, nell'Estremo Oriente, in Nepal...

Ma cosa potrebbe fare ciascuno di noi? Non so gli altri, ma per quanto mi riguarda nutro alcune convinzioni e alcune speranze. Io sono un insegnante. Forse nel mio ambito specifico di competenza, potrei contribuire a promuovere e sollecitare una presa di coscienza critica da parte dei giovani? Non inseguo certo l'assurda pretesa, che sarebbe semplicemente ingenua e velleitaria, di cambiare il mondo con la mia professione quotidiana, anzi. Tuttavia, qualcosa si potrebbe cominciare a fare, anzitutto nelle scuole. Ecco un esempio concreto e praticabile.

Detto con molta franchezza, auspico che un bel giorno, anche nelle scuole pubbliche italiane si approdi finalmente all'adozione di un autentico e necessario spirito laicista, ovvero ad un approccio di tipo relativistico e interculturalistico nell'interazione dialettica tra docenti e discenti, vale a dire nel processo didattico-educativo che dovrebbe costituire il rapporto centrale e privilegiato all'interno delle dinamiche socio-relazionali esistenti nella scuola, sebbene prevalgano sempre più altri interessi e altre mansioni professionali, dunque altri momenti relazionali. Come, ad esempio, gli incarichi legati all'esecuzione delle cosiddette "attività aggiuntive", delle "funzioni strumentali", dei "progetti di arricchimento" (ma arricchimento per chi?). Tutti elementi e ruoli organizzativi che, nell'attuale stato, assolutamente osceno ed obbrobrioso, degli stipendi retribuiti agli insegnanti italiani (i più miserabili d'Europa), emanano inevitabilmente un subdolo fascino seduttivo derivante dal profumo-fetore dei fondi economici aggiuntivi, che attraggono i docenti distraendoli dal loro compito primario, ossia la crescita e l'educazione delle giovani generazioni. Questo spirito di apertura, di tolleranza e di liberalismo etico-spirituale e civile, rappresenta una preziosa linfa vitale, una forma mentis estremamente importante e proficua per la formazione culturale e per la piena emancipazione intellettuale e morale della personalità umana.
Liliana Criscuolo - 02-02-2007
Sono alla ricerca di qualcuno - sindacato, associazione in difesa dei lavoratori, avvocato - che aiuti la categoria degli insegnanti di scuola primaria, dapprima obbligati a versare mensilmente una quota a favore dell'Enam (Ente Nazionale Assistenza ...
Francesco Mele - 31-01-2007
No, si tratta di ingegneria genetica: le azioni di questo ministero portano ad una mutazione di senso, che va compresa fino in fondo e combattuta

Abbandonato il cacciavite, quello che i due stanno scatenando contro la scuola statale non è certo ...
Giocondo Talamonti - 30-01-2007
La morte è "'na livella", si giustifica nella poesia di Totò il netturbino sepolto accanto al Marchese offeso per l'ignobile vicinanza, ricordandogli che discriminare è una fesseria che fanno solo i vivi.

Parole sagge.

Tutti noi, intendo dire ...
Giocondo Talamonti - 29-01-2007
Ad oltre 60 anni dalla fine della Shoah, dalla liberazione degli ultimi supersiti dei campi di concentramento sparsi in Europa, celebrare l'annuale "Giorno della Memoria" ha riacquistato il senso originario, quello dei primi anni, gli anni della ...
Brunello Arborio - 27-01-2007
La strada degli insegnanti è sempre più in salita. Insegnanti a tempo determinato, per intenderci. I precari, insomma. Lo scorso anno si è chiuso con lo scampato pericolo dell'abrogazione delle graduatorie permanenti, trasformate in graduatorie ad ...
Francesco Mele - 27-01-2007
Butto lì alcune riflessioni parziali e non ancora organiche sulla cosiddetta rivoluzione Fioroni-Bastico.

Sarò molto schematico:

1) Ogni anno le scuole chiedono alle famiglie un obolo per sopravvivere. La somma varia da scuola a scuola e da ...
Assemblea autoconvocata dei delegati RSU - 27-01-2007
La lettera pervenuta in redazione (che, per quanto ci consta, non è stata ripresa da alcun organo di informazione) è un pò datata ma il contenuto ci sembra attualissimo. Un motivo in più per pubblicarla. Red


All'attenzione delle segreterie ...
Antonio Vigilante - 27-01-2007
Qualche giorno prima di Natale ho assistito alla seguente scena: due ragazzini sui tredici anni tenevano un terzo per le mani ed i piedi e lo sbattevano ripetutamente contro la serranda abbassata di un negozio. Mi sembrò una scena di violenza e ...
Lucio Garofalo - 25-01-2007
Alcuni esempi tipici di disinformazione

Nella storia dell'umanità c'è sempre stato qualcuno pronto a speculare sulle disgrazie altrui e sulle tragedie collettive, tanto sui disastri e sui cataclismi provocati dalla furia naturale (terremoti, maremoti, frane, alluvioni, tifoni, uragani, ecc., rispetto a cui gli uomini non sono completamente esenti da responsabilità dirette) quanto sulle guerre e sulle carneficine umane.

Rammentate il clima di panico e sgomento generale suscitato intorno all'aviaria, meglio nota come "influenza dei polli"? Non esagero se dico che ci hanno indotti a temere il peggio, si era persino giunti a paventare un'epidemia, o una pandemia di proporzioni colossali, tanto che qualcuno si è spinto oltre, fino a prospettare uno scenario apocalittico di catastrofe sanitaria ed umanitaria. Non occorre risalire a un'età remota, ma solo a qualche mese addietro, all'incirca un anno fa, per ricordarsene. Il guaio di molti è che hanno la memoria corta!

Ebbene, quali sono stati i danni reali, effettivamente causati dall'influenza aviaria?
Ben pochi, addirittura irrisori di fronte ai terrificanti effetti temuti e sbandierati dagli "esperti".
Al contrario, la iattura maggiore è stata determinata dalla paura e dalla propaganda terroristica condotta dai mass-media che, come sovente accade in simili casi, provocano disastri ben più gravi e drammatici del male medesimo.
Le perdite principali sono stati essenzialmente di ordine economico-finanziario, nella misura in cui l'allarmismo diffuso tra la popolazione ha arrecato enormi svantaggi e rovine al settore dell'avicultura, per cui qualcun altro ne ha beneficiato.

Chi, dunque, ne ha approfittato? Cui prodest? A chi interessa spaventare la gente?
Tra quanti hanno tratto utili incalcolabili, figurano senza dubbio le industrie farmaceutiche produttrici di vaccini antinfluenzali. Ma non solo le case farmaceutiche hanno lucrato in modo cospicuo su quello che è stato un business gigantesco, l'affare economico dell'anno scorso: l'aviaria, l'influenza dei polli. Ma i veri "polli" sono stati i milioni di cittadini e di consumatori, truffati e gabbati, per l'ennesima volta, dagli organi della disinformazione di massa.

Rammento che uno dei concetti chiave del Goebbels-pensiero (Goebbels era il famigerato Ministro della propaganda del regime hitleriano) è riassumibile come segue: "Una bugia ripetuta mille volte diventa più vera della verità". Berlusconi docet.

Parimenti mi chiedo chi ha lucrato sulle catastrofi e sulle tragedie internazionali degli ultimi anni come, ad esempio, lo spaventoso tsunami che nel dicembre 2005 devastò l'intero sud-est asiatico, causando un'orribile ecatombe? La risposta la lascio al vostro giudizio individuale.

Un altro esempio. Si pensi all'11 settembre 2001, allo storico attentato contro le Twin Towers.
Questa immane tragedia, un orrendo crimine commesso contro l'umanità, ha cinicamente rappresentato un esorbitante affare economico, uno straordinario evento speculativo in borsa, che ha generato immense fortune finanziarie per pochi, grandi speculatori, ma ha dissolto ingenti capitali e ricchezze, rovinando milioni di piccoli risparmiatori in tutto il mondo.

Così le tante guerre, note e meno note, attualmente in corso nel mondo, sia le guerre più oscure e dimenticate, sia quelle più seguite, in Iraq e in Afghanistan, in Medio Oriente, in Africa e in Asia, costituiscono innumerevoli opportunità per siglare e concludere affari d'oro, per arricchirsi con il sangue, la morte e la sofferenza di milioni di esseri umani, condannati ad un destino atroce e sventurato.

Ma la guerra è, per antonomasia, un evento catastrofico e devastante, che annienta non solo le vite umane, ma demolisce intere città, gli agglomerati urbani, le strade, le abitazioni, le scuole e gli ospedali, insomma le infrastrutture, alla stessa stregua di un fenomeno sismico di elevata intensità, di un potente uragano, o di una qualsiasi calamità naturale. A cui segue necessariamente il momento della ricostruzione delle aree disastrate, una fase che è anch'essa un'occasione lucrosa, utile e propizia per stipulare affari, per arricchirsi e fare fortuna. A tal punto che l'economia della ricostruzione è altrettanto ricca e conveniente quanto lo è un'economia di guerra, ovvero un'economia della catastrofe e del catastrofismo.
Coordinamento nazionale RSU - 24-01-2007
La notizia

ANSA - GOVERNO - SINDACATI, AL VIA TRE TAVOLI CONCERTAZIONE

Accordo raggiunto tra governo e sindacati, ieri sera, sul metodo della concertazione. Tra una decina di giorni partiranno tre tavoli di confronto distinti: il primo su ...
Ufficio Stampa on. Alba Sasso - 23-01-2007
La proposta è stata presentata dall'on. Alba Sasso, vice presidente della commissione cultura della camera, con uno scopo preciso: vietare ad alunni e docenti di introdurre, ed usare, i telefoni cellulari in classe nelle ore di lezione. Non nella ...
Paolo Mesolella - 22-01-2007
Scrivo per ribadire la nostra richiesta di valutare anche i titoli ed il servizio a proposito del Concorso per Dirigenti Scolastici ancora in corso. Le scrivo perché un emendamento inserito di soppiatto nella Finanziaria al Senato (il comma 620), praticamente cancella titoli, servizio e persino le sospensive e le sentenze del TAR del Lazio e del Consiglio di Stato dalla graduatoria di merito da cui verranno presi i prossimi Dirigenti scolastici. Ora, avere tre lauree, tre master, due corsi di specializzazione, otto abilitazioni, sei concorsi superati, sei pubblicazioni e trent' anni di servizio nelle secondarie (sedici dei quali trascorsi come collaboratore del preside, nel consiglio di istituto e nel Comitato di Valutazione del servizio degli insegnanti) non serve a nulla; come non servono a nulla, 4 anni di Figura obiettivo, dieci anni passati come fiduciario. (E poi, grazie al nuovo concorso riservato in migliaia diventano presidi sono grazie ad un anno di incarico di presidenza!). Ma quello che più ci sconforta è la fine che ha fatto la magistratura in Italia: centinaia di sentenze del TAR e del Consiglio di Stato cancellate con un rigo della Finanziaria . Per non parlare dello scandalo per i 280 "riservisti" in Campania rispetto ai 270 complessivi di tutte le altre regioni d'Italia. Per avere un'idea infatti, dell'incidenza del fattore "riserva" nella vicenda concorsuale, è sufficiente pensare al "caso" Campania, regione che insieme alla Sicilia presenta gran parte, per non dire quasi tutti i riservisti presenti in graduatoria. In Campania, infatti, circa il 50% dei docenti inseriti nella graduatoria generale di merito sono riservisti . Nel primo settore, i riservisti sono 150 rispetto ai 296 "aventi diritto" (il 38%); nel secondo settore sono 102 rispetto ai 127 "aventi diritto" (il 44,5%). Un numero enorme se si pensa che in Campania i riservisti sono in totale 252 mentre in tutte le altre regioni d'Italia sono 270. Con la Campania la media nazionale raggiunge il 22%, senza la Campania è del 13%. Ma procediamo con ordine. In tutta l'Italia nove regioni non presentano alcun "riservista" (docenti che non avevano titoli e servizi sufficienti per poter accedere alle prove orali e scritte e che vi sono stati ammessi con sospensiva del TAR annullata con sentenza definitiva). Queste regioni sono La Lombardia, il Piemonte, la Liguria, il Friuli, l'Emilia Romagna, il Veneto, L'Abruzzo, la Basilicata e l'Umbria. Poi vi sono altre 6 regioni che hanno pochissimi "riservisti". Il Molise 1, La Toscana 16 su 129, la Puglia 27 su 261, la Calabria 24 su 248, le Marche 10 su 133. Infine vi sono il Lazio con 52 riservisti su 236, la Sardegna con 58 riservisti su 184, la Sicilia 112 riservisti su 417 e la Campania 252 su 633. E' inutile sottolineare come, tra tutte le Regioni siano proprio la Sicilia e la Campania quelle più penalizzate dalla presenza dei "riservisti", al punto che hanno perso ogni speranza di arrivare alla presidenza. Per cui si è verificato un assurdo paradosso: che i docenti che non potevano (e non dovevano) fare il concorso per dirigenti scolastici indetto con DDG 22/11/04, (non avendo titoli e servizio sufficienti per farlo), tolgono la possibilità di diventare dirigenti agli "aventi diritto". Evidentemente, in Italia la giustizia, soprattutto se coinvolge la Campania e la Sicilia, ha un valore del tutto relativo.
Lucio Garofalo - 22-01-2007
Cari compagni,

io mi ritengo un compagno (seppure atipico, è vero) assai controverso, irrazionale e razionale fino in fondo, irriverente e dissacrante (soprattutto verso gli abusi del potere), anarchico e comunista, molto esigente e in un certo ...
Claudia Fanti - 20-01-2007
Alcune mie carissime colleghe andranno in pensione.

Sono brave, hanno lavorato con grande competenza professionale dentro la scuola. Non sono state "mammone". Sono state maestre con la M maiuscola. Io le stimo perché ne conosco il valor ...
Loredana Fraleone da Liberazione - 17-01-2007
Il pezzo che ci viene segnalato è apparso su Liberazione di martedì. Vale davvero la pena di leggerlo, come ci suggeriscono, per la lucida e obiettiva descrizione dello stato dell'arte che ci regala, e per la consapevolezza che, se ancora ce ne ...
Gianfranco Pignatelli - 16-01-2007
A Natale sono tutti più buoni.
Non è così per la Pubblica Amministrazione.
A Natale sono tutti più ricchi.
Non è così per i docenti precari.
Luoghi comuni, certo. Ma che Natale sarebbe senza le vecchie tradizioni? Così in tempi di riformismo ...
Barbara Pianta Lopis - 16-01-2007
In questi otto mesi di governo di centro-sinistra è stato spiegato al popolo della scuola, che non era possibile continuare nella logica di nuove riforme in sintonia con i nuovi governi che si succedono. Quindi, anche per quanto riguarda lo specifico ...
Francesco Mele - 15-01-2007
MINISTRO FIORONI E STAFF: NON SONO PRUDENTI E REALISTI, SONO PERICOLOSI. OCCORRE FERMARLI: DIMISSIONIAMOLI!

Io penso che il tempo concesso a questo ministro, e al suo qualificato staff, per dare un segnale in controtendenza rispetto all'idea di ...
Stefano Lonzar - 15-01-2007
A seguito dell'accordo siglato il 23 ottobre fra governo, imprese e sindacati confederali, che ha introdotto l'anticipo della "controriforma" del TFR, dal primo gennaio 2007 è partita, su tutti i mezzi di informazione, una vera e propria campagna ...
Alessia Montis - 13-01-2007
Ciao...

Sono una laureanda in lingue per la mediazione linguistica di Cagliari.
Parlo 3 lingue (inglese, tedesco e spagnolo) e vorrei trovare un lavoro come insegnante in montagna, magari nell'Abruzzo.
Sono nata circondata dal mare ma la ...
Arrigo Colombo - 13-01-2007
Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
al Presidente Romano Prodi e a Giulio Santagata
al Ministro Giuliano Amato
al Segretario Piero Fassino

Il dialogo con l'opposizione è inopportuno e pericoloso

Il Presidente Napolitano insiste da tempo sul dialogo con l'opposizione, ma è una linea che non sembra opportuno percorrere. Perciò anche il suo messaggio di fine anno non ha trovato ampio consenso nell'Unione. Per due ragioni.

1. Ha di fronte a sé un avversario che non ha nessun rispetto per la politica e le sue regole; un imprenditore che cerca solo il potere per il profitto; che per questo ha strumentalizzato un parlamento che purtroppo gli era succube, lo ha portato a votare leggi inique, le famose leggi "ad personam" per le sue imprese e i suoi processi; leggi che hanno danneggiato il paese e ne hanno menomato il prestigio morale di fronte agli altri paesi.
Un avversario che non ha nessun rispetto per la controparte ma l'aggredisce con violenza, con accuse distorsive o anche calunniose. Il Presidente parla di conflitto, di "continuo gridare", "continuo alzare i toni"; ma questo vale solo per l'opposizione; l'Unione è fin troppo calma e rispettosa. Si ha conflitto solo se l'attacco è reciproco.
Un avversario che, con la "commissione bicamerale", ha già dimostrato che collabora solo se ne trae vantaggi personali.

2. La collaborazione con questa gente è pericolosa: perché al dialogo segue la trattativa, segue il compromesso. Mentre il governo dell'Unione deve assumere decisioni senza compromessi:
deve smontare quelle leggi inique;
deve combattere con fermezza l'evasione fiscale;
deve riordinare il sistema televisivo, ridurre lo strapotere mediatico di qualcuno che poi, attraverso la suasione occulta e palese, si trasforma in potere politico e disastra il paese; un fatto anomalo nell'intera Europa e che mina la democrazia;
deve fare una legge elettorale che non sia inquinata da interessi particolari.

3. Il Ministro Amato, che propone addirittura una convenzione per la legge elettorale, sembra ignorare queste difficoltà e questi pericoli; che invece devono essere considerati con estrema serietà. L'aversario è insidioso, e molto potente, come le ultime elezioni hanno dimostrato; il suo potere mediatico, che in parte inquina ancora la stessa RAI, è pervasivo.

Il Movimento ritiene che non si debba insistere ulteriormente sul dialogo con tali avversari.

Lecce, gennaio 2007

Per il Movimento, il responsabile
Prof. Arrigo Colombo

Amnesty International - 11-01-2007
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Red

Mobilitazione globale di Amnesty International in occasione del quinto anniversario dell'apertura del centro di detenzione di Guantánamo Bay

In occasione del quinto anniversario dell'apertura del centro ...
Lorenzo Picunio - 10-01-2007
La scuola pubblica a Venezia ha una sua storia, che è sostanzialmente la storia sociale della città.
Città di artigiani e di mercanti, risolveva in parte il suo bisogno di manodopera specializzata attraverso le "Scuole" di devozione legate alle ...
Giuseppe Limone - 09-01-2007
Nell'augurare a tutti serenità e speranza, vorrei svolgere qui un piccolo pensiero e una modesta proposta.
Salvo in questo breve volgere di giorni - quasi zona franca dell'anno - in cui si propongono, fra tante, notizie buone da 'Buon Natale ...
Giuliana De Tata - 08-01-2007
Nel panorama della scuola italiana, strattonata tra riforme fatte, rifatte ma di fatto mai compiute, siamo gli sfigati della situazione: non tanto giovani da progettare un ben che minimo futuro lavorativo, non tanto...anziani da essere pronti ad ...
Lucio Garofalo - 02-01-2007
...e non solo...

Francamente non condivido, né ho mai condiviso, quella persuasione comune assai diffusa e corrente, troppo positiva e poco critica, attinente alla modernizzazione che è soprattutto un effetto ritardato e regressivo della ...
Alberto Biuso - 31-12-2006
«Io ritengo che la giustizia altro non sia che l'interesse del più forte»

La morte di Saddam Hussein al-Majid al-Takriti è per George W. Bush «un esempio di quella giustizia che negò alle vittime del suo brutale regime».

Morte scaturita da ciò ...
Ilaria Ricciotti - 31-12-2006
Caro 2007,

ti scrivo perché per 365 giorni sarai il padrone della nostra esistenza.

Tu che non fai distinzioni di ruoli e di appartenenze proporrai ad ognuno di noi scalate e discese più o meno ripide, alte e basse maree, notti stellate o ...
Michele Corsi - 28-12-2006
La finanziaria ha ottenuto la fiducia del Parlamento, non quella del popolo della scuola.

Un bel film di dieci anni fa che si intitola "L'odio" si apre con una voce fuori campo che dice: "è la storia di uno che si butta da un palazzo di 50 piani. Ed ad ogni piano mormora: fino a qui tutto bene... fino a qui tutto bene... fino a qui tutto bene..." Mi sono venute in mente queste frasi pensando al governo dell'Unione e alla sua finanziaria. L'Unione ha già tagliato, a pochi mesi dalla sua vittoria, le proprie relazioni con la base sociale che l'ha eletta, con una rapidità sbalorditiva. Precipita: nelle prospettive, nei consensi, nella lucidità, ma mormora tra sé e sé: fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene...

La scuola era stata protagonista di un movimento che ha contribuito grandemente alla sconfitta di Berlusconi, il suo popolo ha votato massicciamente per il centrosinistra, e non era certo scontato. Qualche mese dopo ecco il neoeletto governo votare una finanziaria che taglia sulla scuola quanto la Moratti. Col senno di poi possiamo dirci che la Moratti non era stronza come pensavamo, ma, semplicemente, poco furba: se qualcuno le avesse sussurrato all'orecchio "non tagliare i docenti del tempo pieno, aumenta invece gli alunni per classe!" avrebbe ottenuto risultati maggiori e senza troppi casini. L'Unione taglia in questo modo 50.000 docenti, e le sta andando liscia come l'olio. I personaggi che emettono circolari e declamano discorsi contro il bullismo, sono gli stessi che con la finanziaria lo favoriscono nei fatti: non credo occorra dedicare nemmeno mezza riga al nesso tra classi sovraffollate e diminuzione della qualità dell'insegnamento e della convivenza civile nelle scuole. Fioroni si "indigna" per l'esistenza dei bulli, ma è lui il bullo numero 1: ingolfa le classi e allo stesso tempo aumenta i finanziamenti alle scuole private. Bullismo ministeriale. Napolitano ha decretato il bullismo calamità nazionale, ma la finanziaria che ha controfirmato taglia i finanziamenti agli enti locali, che gestiscono gli edifici scolastici. Bullismo presidenziale. E le scuole che cadono a pezzi non sono una calamità? E poi, cari ministri: che ipocrisia versare lacrime di coccodrillo verso un disabile maltrattato dai propri coetanei, quando nello stesso istante si architetta di tagliare risorse sul sostegno all'handicap! Questi ministri, come i bulli, ti spintonano nelle pozzanghere, dopodiché: i ragazzini bulli si mettono a ridere, i ministri bulli, invece, si indignano perché ti sei sporcato i pantaloni.

I bulli hanno alle spalle famiglie disastrate, restituiscono in malo modo e ai soggetti sbagliati, quel che han subito. Ma i nostri governanti-bulli? Loro non hanno subito niente! Sono i movimenti, scendendo instancabilmente in piazza lungo questi anni, che hanno creato le condizioni per far cadere la destra mentre loro se ne stavano lì belli belli a volteggiare tra un convegno e l'altro, e dovevamo pure pregarli di dire qualcosa di vagamente progressista. E loro: non so, ci penso, vedremo... Li abbiamo eletti, e ora fanno quel che vogliono, cioé quel che sanno fare meglio: preparare le condizioni sociali per il ritorno della destra.

L'Unione ha mentito.

Tra i grossi veri responsabili ci sono sicuramente Cgil, Cisl e Uil. E dobbiamo essere consapevoli che se non fosse stato per l'acquiescenza di questi sindacati, la finanziaria non sarebbe passata, e nemmeno i tagli alla scuola...
Francesco Mele - 19-12-2006
Un dibattito che occorre avviare in modo laico e aperto e che ha tre anni di tempo per portare a qualcosa, in mezzo a tutto il resto

Provo a fare una riflessione provocatoria, nel senso letterale del termine, non per far arrabbiare qualcuno, ma ...
Giuliana De Tata - 19-12-2006
Arriva ogni anno il momento del cimento e del tormento. Il primo riferito ai provati, soliti progettisti P.O.N.(*), ed il secondo alla maggioranza silenziosa ma ...mormorante, dei votanti, docenti chiamati in collegio ad esprimersi in merito ai ...
Gabriella Del Duca - 18-12-2006
Sembra che si stia perdendo l'alfabeto della comunità, quella che serve a farla funzionare, nello sbriciolamento dei dititti, nella iperindividualizzazione dei desideri. Si è perso quel minimo di regolamento sociale per cui, se chiedi che ore sono, ...
Barbara Pianta Lopis - 15-12-2006
Quella che segue è la lettera inviata alle case editrici per chiedere che per il prossimo anno siano dosponibili testi scolastici che tengano conto dei programmi dell''85 e del '79 tuttora in vigore.

Invitiamo tutti i docenti a fare altrettanto, a nome personale o collettivo, utilizzando gli indirizzi e-mail che pubblichiamo in fondo, magari cercando anche gli indirizzi dei promotori locali reperibili sui siti degli editori.



Alle case editrici
All'Associazione Italiana Editori
Al Ministro della Pubblica Istruzione
Alle Commissioni Cultura di Camera e Senato


Dicembre 2006

Già nell'era Moratti contestammo la legittimità della prescrittività delle "Indicazioni Nazionali" allegate al decreto 59/04 e conseguentemente, di fronte ad un panorama editoriale che le assumeva invece integralmente, richiedemmo in molti la ristampa delle vecchie edizioni pre-riforma o procedemmo all'adozione alternativa.

Nel corso degli ultimi mesi ci sono state ripetute prese di posizione del Ministro e dei suoi viceministri in merito alla "transitorietà", "inadeguatezza", "non prescrittività" e alla necessità di un superamento delle Indicazioni Nazionali, nonché alla contemporanea vigenza dei Programmi del 1985 per la scuola elementare e dei programmi del 1979 per la scuola media. Veniva peraltro ribadito dai titolari del Ministero che la scelta nella definizione dei contenuti del percorso pedagogico e didattico fosse fondata sul piano dell'offerta formativa delle scuole e sulla libertà di insegnamento.

Ma una scelta libera e consapevole da parte dei docenti si esercita pienamente anche con il concorso di un offerta ampia e plurale a livello di testi scolastici, che sono tuttora invece modellati sulle Indicazioni Nazionali in via di soppressione.

Chiediamo pertanto alle Case Editrici di garantire la possibilità reale di una libera scelta delle docenti e dei docenti nelle adozioni del prossimo anno, offrendo anche testi che sviluppino le tematiche e i contenuti dei Programmi ancora vigenti.

Sollecitiamo il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare, coerentemente con le posizioni espresse nel merito delle Indicazioni Nazionali, una nota di indirizzo alle case editrici, quantomeno perché le scuole si trovino di fronte ad opzioni realmente diverse sul piano dei contenuti, delle tematiche sviluppate e delle conseguenti modalità comunicative.

Sarà nostra premura, in ogni caso, incoraggiare e promuovere, nel rispetto delle libere scelte delle scuole, ogni iniziativa delle case editrici disponibili a rispondere adeguatamente a richieste che provengono da docenti di tante parti d'Italia.

Le insegnanti e gli insegnanti
dei Comitati promotori la legge di iniziativa popolare n.1600 della XV legislatura,
Foruminsegnanti.it,
ReteScuole.net,
Comitato bolognese Scuola e Costituzione

Francesco Mele - 15-12-2006
Aaaah... meno male! Ora mi sento più tranquillo. È vero che i sindacati confederali hanno disdetto "la più GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONFEDERALE SUL PRECARIATO E SULLA SCUOLA, mai vista in tanti anni" risolvendoci tutti i problemi organizzativi ...
C.G. dal Manifesto - 14-12-2006
"Considerato illegale, al pari dei gas che lo hanno ucciso" leggiamo nell'articolo del Manifesto che giunge in redazione Torna in mente la domanda di De Gregori, e la risposta parrebbe tanto ovvia. Invece no. Perciò volentieri diffondiamo. ...
Giocondo Talamonti - 13-12-2006
"Prima digestio fit in ore", dicevano i latini indicando nella bocca l'inizio della digestione.
Traslando il concetto, si può anche affermare che la prima educazione avviene in famiglia.
Qui si danno gli esempi, i consigli, le punizioni perchè il ...
Lucio Garofalo - 12-12-2006
...E IN ALTRI CONTINENTI

Premetto che non ho nulla da eccepire sulla sostanza dell'articolo di Gennaro Carotenuto (intitolato "Uno spettro s'aggira per l'America: lo spettro del socialismo del secolo XXI"), in particolare sulla tesi relativa al ...
Gianfranco Pignatelli - 11-12-2006
Una lotta lunga e dura per riconquistare ciò che già si possedeva. Abbiamo vinto quanto era nostro, quanto ci apparteneva. Né una cattedra né un punto in più nelle graduatorie: solo il diritto di esistere. E' questo quanto accaduto ai precari della ...
Francesco Mele - 11-12-2006
...è buffo che a 50 anni suonati da quel po' io ritorni a scriverti, ma quei zuzzurelloni di ReteScuole che, in quanto milanesi, sono così poco pragmatici, hanno pensato bene di liberare la nostra bambinità e fare comunella con tante letterine sulla ...
Luciana Repetto - 09-12-2006
In questi ultimi tempi di scuola si parla specialmente in termini scandalistici o in riferimento ad episodi di bullismo. Spiace che un argomento, che meriterebbe attenzione costante, sia trattato con superficialità e sia soggetto alla moda del ...
Ioannis Lioumis - 08-12-2006
I componenti di maggioranza della VII Commissione cultura del Senato, hanno presentato alla V Commissione bilancio del Senato una serie di emendamenti al testo del DDL Finanziaria 2007.
Tra questi quello definito da "La Repubblica" come la norma ...
Lucio Garofalo - 04-12-2006
Da tre mesi circa ha preso il via la spedizione militare in Libano, guidata dall'Italia (sic!), promossa al rango di "superpotenza" dalla cosiddetta "comunità internazionale", un'ambigua definizione di stampo dalemiano (degna del peggior ...
Claudia Fanti - 02-12-2006
Vorrei segnalare un articolo apparso nel forum del sito della mia scuola e citare un brano dell'articolo per farne un brevissimo commento.

La maestra dei bimbi nomadi dice:

"L'accampamento è tornato a essere un luogo dove si ha il piacere di ...
Giuliana De Tata - 01-12-2006
Dodici alunni svogliati, sonnacchiosi, tediati, persino sfrontati se li scuoti con qualche sollecitazione perché leggano qui, commentino lì, ascoltino una pagina in prosa, riflettano su un testo poetico.
Corso O.F.I.S. piazzato fuori mano ...
Dedalus - 29-11-2006
Si avvicina ormai la scadenza delle prossime iscrizioni alle classi prime dell'anno scolastico 2007/2008. Nelle scuole e tra i dirigenti scolastici si fa strada una domanda: quali modelli orari ed organizzativi verranno illustrati e proposti ai ...
Mirco Pieralisi, Giovanni Cocchi - 27-11-2006
LE DELIBERE DEI COLLEGI DEVONO ELIMINARE LA LEGGE MORATTI

Dopo la nota ministeriale di dieci giorni fa sulle schede di valutazione, in cui il ministro smentisce anche se stesso (la nota di gabinetto n.7265 del 31/08 affermava infatti che ...
Oliver - 25-11-2006

1 - ...ad eliminare le ore opzionali nella scuola media
2 - ...al ripristino dell'operatore tecnologico
3 - ...ad aiuti concreti per mettere in piedi laboratori multimediali
4 - ...alla restituzione di dignità economica pari ad altre categorie ...
Altracatanzaro - 25-11-2006
Dallo Speciale Il tempo e la storia


Il 7 Novembre del 2006, il Corriere della Sera ha lanciato un preoccupato allarme sulla sorte degli atti del processo di Piazza Fontana. Questi atti, che contengono le istruttorie, centinaia di fotografie, gli ...
Lucio Garofalo - 25-11-2006
OVVERO SULLA MERCIFICAZIONE DELLA CULTURA E DELL'ARTE

Spesso e volentieri, da quando scrivo per diletto, i miei genitori, parenti, amici e conoscenti, i miei professori e compagni di scuola, la mia attuale compagna di vita, persino qualche mia ...
Manuela Casini - 24-11-2006
Seguo con attenzione l'episodio del ragazzo picchiato da un compagno mentre era in classe. Mi chiedo dove era il docente? si sa ce questi alunni non devono essere lasciati soli a lungo proprio perche' sono indifesi, troppo buoni, possono scambiare le ...
Claudia Fanti - 23-11-2006
Quando si parla di stipendi degli insegnanti italiani, si ergono a giudici della categoria alcune e ben note altre categorie.

Come maestra, allora, sarei tenuta, insieme con colleghe e colleghi, a fare lo stesso all'indirizzo delle succitate. ...
Alba Sasso - 23-11-2006
La palla di neve, diventata slavina, sta per trasformarsi in valanga. Mista a fango, anzi solo fango. Ora tutti sanno di centinaia di video on line, con un elenco di efferatezze e barbarie da far rabbrividire. Tutti conoscono i colpevoli, anzi "la" ...
Giuliana De Tata - 22-11-2006
L'occasione era da pianto totale, inconsolabile, ma loro erano tristi ancora di più, oltre ogni logica. Eravamo al funerale del marito di una prof, una ex-collega per me: occasione drammatica benché pur sempre circoscrivibile entro i limiti del ...
Antonio Luongo - 21-11-2006
L'Italia non ha ancora una legge che istituisce il "Garante dell'infanzia". Alcune regioni, invece, l'hanno già approvata, ma non è la stessa cosa. Un excursus sulla legislazione internazionale, nazionale e regionale per fare il punto della situazione in occasione della celebrazione della "GIORNATA PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLOSCENZA".

L'Italia non fa ancora parte del numero - non grande per la verità - di Paesi europei che hanno istituito, con una legge, la figura del "GARANTE DELL'INFANZIA"; infatti, solo l'Austria, la Francia, la Danimarca, il Portogallo, la Polonia, l'Islanda, la Lituania, la Norvegia hanno una legge che lo prevede.
Il 20 novembre viene celebrata la "GIORNATA PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLOSCENZA". Com'è noto, la data coincide con la firma della "Convenzione sui diritti del fanciullo" avvenuta a New York, appunto, il 20 novembre 1989.

L'articolo 12 della citata "Convenzione" afferma che "Gli Stati Parti garantiscono al fanciullo il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa ... A tal fine, si darà ... (al fanciullo) la possibilità di essere ascoltato..... sia direttamente, SIA TRAMITE UN RAPPRESENTANTE O UN ORGANO APPROPRIATO....". Anche l'articolo 12 della "Convenzione sull'esercizio dei diritti dei fanciulli" (Strasburgo 1996) prevede che: "Le Parti incoraggiano, attraverso ORGANI ......, la promozione e l'esercizio dei diritti dei fanciulli...".In entrambi i casi si fa riferimento alla figura di un "garante".
Successivamente ci sono state molte altre sollecitazioni da parte delle istituzioni europee verso i Paesi che sono ancora privi della figura del "garante" che sono rimaste inascoltate in molti Paesi, compresa l'Italia.
Nel 1996 il Consiglio d'Europa ha raccomandato al Comitato dei Ministri di esortare gli Stati membri, che non avessero ancora provveduto, ad istituire un "garante nazionale" per l'infanzia, che fosse dotato di risorse adeguate.
Sempre il Consiglio d'Europa è tornato sul tema il 7 aprile 2.000 raccomandando al Comitato dei ministri di richiedere a quegli Stati membri che ancora non lo avevano fatto di nominare un "difensore civico nazionale per l'infanzia" e il 26 marzo 2.002 chiedendo al Comitato dei ministri di prendere l'impegno di istituire "un difensore civico nazionale per i fanciulli", o una simile istituzione indipendente, per curare i diritti dei minori.

A questo riguardo il nostro Paese è inadempiente, mentre non lo è verso altri obblighi previsti da norme internazioni relative all'infanzia; infatti:

- l'Accordo tra il governo della repubblica italiana e il fondo delle nazioni unite per l'infanzia per l'istituzione di un centro per l'assistenza all'infanzia in Firenze.- New York 23.09.1986 - è stato recepito con legge 19 luglio 1988 n. 312.
- la b>Convenzione sui diritti del fanciullo - New York, 20.11.1989 - è stata ratificata con legge 27 maggio 1991, n. 176;
- la Convezione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale - L'Aja il 29 maggio 1993 - è stata ratificata con legge 31.12.1998, n. 476;
- la Convenzione sull'esercizio dei diritti dei fanciulli - Strasburgo, 25.01.1996 - è stata resa esecutiva con legge 20.03. 2003, n. 77.

Ci sono altri due importanti provvedimenti di livello internazionale relativi all'infanzia, la "Dichiarazione mondiale sulla sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell'infanzia" - New York, 30.09.1990 - e la "Carta europea dei diritti del fanciullo" del 08.07.92 ma non è previsto che questi siano recepiti con legge nel nostro ordinamento.

La prima legge organica sui diritti dell'infanzia è la legge n. 285 del 28.08.1997 - "Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza".
Con questa legge fu istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il "Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza ...... per favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell'infanzia e dell'adolescenza" che era ripartito tra le regioni.
Erano ammessi al finanziamento i progetti che perseguivano le seguenti finalità:
a) realizzazione di servizi di preparazione e di sostegno alla relazione genitore-figli;
b) innovazione e sperimentazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia;
c) realizzazione di servizi ricreativi ed educativi per il tempo libero; d) realizzazione di azioni positive per la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
I Comuni, singoli o associati, definivano piani d'intervento che presentavano alle Regioni le quali assegnavano le risorse trasferite dallo Stato.

Sempre nel 1997 vede la luce la legge n. 451 del 23.12.1997 "Istituzione della commissione parlamentare per l'infanzia e dell'osservatorio nazionale per l'infanzia".
Detta legge istituì sia una " Commissione parlamentare per l'infanzia con compiti di indirizzo e controllo sulla concreta attuazione degli accordi internazionali e della legislazione relativi ai diritti e allo sviluppo dei soggetti in età evolutiva", sia un "Osservatorio nazionale per l'infanzia ....... che predispone ogni due anni il piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva".
Il comma 6 dell'articolo 1 stabilì - "senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato" (!)- la celebrazione della ricorrenza della firma della "Convenzione sui diritti del fanciullo" nell'anniversario della firma: il 20 novembre 1989.
Il successivo articolo 4 prevedeva che al fine di coordinare l'azione tra lo Stato e le Regioni queste ultime dovessero attivare azioni di "coordinamento, di raccolta e di elaborazione di tutti i dati relativi alla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza sul loro territorio".

Riguardo a quest'adempimento e, in genere, per quanto concerne politiche di protezione e tutela dell'infanzia le regioni si sono comportate variamente. Poche sono quelle che attuano (seppure deboli) specifiche politiche di tutela e/o promozione di azioni positive per l'infanzia. In conseguenza di ciò risultano rilevanti i divari tra i gradi di protezione e di tutela dei minori tra le diverse regioni, anche per la mancanza di una specifica legge statale.

La celebrazione della "GIORNATA PER I DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLOSCENZA" è l'occasione per tentare - indagando la situazione della legislazione a livello internazionale, nazionale e regionale - un bilancio e sollecitare le azioni conseguenti.
Mara Mellace, Stefano Colombini - 21-11-2006
INAMMISSIBILE IL TESTO DELLA FINANZIARIA

Care colleghe, cari colleghi,
come sapete ieri è stato approvato il maxiemendamento della Finanziaria alla Camera e lo scontento che già serpeggiava ha cominciato a diffondersi a macchia d'olio. La FLC ...
Arturo Ghinelli - 20-11-2006
20 novembre: giornata internazionale dei diritti dei bambini

Il Comune di Torino ha deliberato il regolamento comunale per tenere i cani in città.
Secondo questo regolamento i cani hanno diritto a tre uscite al giorno, ma vanno tenuti al ...
Gianfranco Pignatelli - 20-11-2006
Tanto valgono i 296.496 precari della scuola. Se li sono raggirati e poi svenduti di comune accordo: governo, partiti di centro-sinistra e sindacati. Questo è l'amaro bilancio che emerge dal voltafaccia del governo Prodi quando, dal maxiemendamento ...
Silvia Malavolta - 20-11-2006
Jennifer era stufa di dover studiare tutto il santo giorno in un vecchio studio dove c'erano solo libri e polvere. Beh, bisogna dire però che i suoi genitori erano due professori universitari plurilaureati che non sopportavano che loro figlia ...
Lucio Garofalo - 18-11-2006

Il recente provvedimento d'indulto, approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento italiano, è stato spacciato come un legittimo e doveroso atto di clemenza, se non addirittura di giustizia, compiuto dallo stato italiano per risanare la gravissima crisi emergenziale in cui versano le strutture penitenziarie. Non è un caso che gli unici voti nettamente contrari siano venuti da Antonio Di Pietro e dai suoi fedelissimi ipergiustizialisti, dai codini della Lega e dai post-fascisti di Alleanza Nazionale, cioè dai settori più apertamente reazionari, forcaioli ed oltranzisti del quadro politico-istituzionale italiano.

Ebbene, il provvedimento emesso è appunto una misura tampone, destinata a sospendere il problema in maniera transitoria nel tempo e a rimuovere i pesanti sensi di colpa che turbano la coscienza sporca della classe politica dirigente, sensi di colpa derivanti dalle vergognose ed inaccettabili condizioni di vita in cui è costretta la popolazione carceraria. Insomma, prima che esploda qualche rivolta sanguinosa, si è ritenuto opportuno prevenire i danni, anziché affrontarli in seguito, quando è più difficile rimediarvi. Di primo acchito si potrebbe convenire e concordare con lo spirito di saggezza e di indulgenza che pare aver animato ed ispirato la suddetta disposizione legislativa. Trattasi, invece, di una misura puramente emergenziale, che tuttavia non ha risolto nulla, dato che gran parte dei detenuti rimessi in libertà pochi mesi or sono in seguito all'indulto, stanno progressivamente rientrando in galera, avendo ripreso a delinquere, come d'altronde era prevedibile che facessero. Arrestati e condannati una prima volta, se non più volte, molti detenuti sono stati scarcerati grazie all'indulto, per essere nuovamente arrestati, condannati e detenuti, in attesa di un nuovo sconto di pena.

E' chiaro allora che il vero scopo del condono da parte dello Stato è un altro, molto più subdolo ed ingannevole. Alla base di un simile gesto di "clemenza" risiede la volontà politica di occultare la natura reale, violenta, repressiva e antidemocratica dello Stato che è il detentore del monopolio della forza pubblica. In quanto tale, esso impone con la violenza e con la minaccia repressiva, le sue leggi e le sue regole, le sue strutture e le sue istituzioni, le sue ingiustizie e le sue contraddizioni, facendole accettare come "diritto", ovvero come "giustizia", come "ordine costituito", eccetera. Ma il delitto non può essere trasfigurato come "regola" o "diritto", l'ingiustizia non può essere spacciata come "legge" o "giustizia", la violenza dell'oppressione, dello sfruttamento, della miseria, dell'emarginazione, della guerra, non può essere camuffata sotto la veste ipocrita e mistificatrice della "legge" e di un "ordine costituito", che pertanto non possono essere messi in discussione e non possono essere criticati, e tanto meno modificati. La logica e l'ideologia imperanti nella nostra società, accettano e pretendono che si consideri la violenza, l'ingiustizia, lo sfruttamento materiale, la guerra, quali forme e fenomeni di un "ordine naturale" del mondo, che è dunque inevitabile e permanente, ossia uno stato di cose assolutamente immutabile. Eppure, la società borghese in cui viviamo è totalmente sorretta sulla violenza, tutti i rapporti economico-sociali sono imperniati sulla violenza, sull'ipocrisia, sulla mistificazione. Perciò io credo che il senso recondito di un provvedimento di indulto come quello adottato dal Parlamento italiano, sia di carattere ideologico-strumentale. Si è trattato di un'operazione di propaganda e di mistificazione politica, mirata ad esibire un volto "buonista" e "garantista", dietro cui si annida invece la vera anima dell'ordine costituito, che è quella della repressione poliziesca e carceraria, dell'ingiustizia di classe, della ritorsione, dello squallore e del cinismo del potere, aspetti che non si possono ostentare con eccessiva disinvoltura, ma devono essere opportunamente nascosti.

La falsa clemenza, la falsa giustizia, e più un generale la falsa democrazia, servono a celare il carattere più duro e cruento che appartiene ad una società in cui la violenza e lo sfruttamento sono all'ordine del giorno, anzi stanno all'origine stessa della società, e si concretizzano abitualmente in tutti i rapporti della vita quotidiana degli individui, nelle carceri, in fabbrica, a scuola, in famiglia, dappertutto, persino nei più consueti e normali rapporti d'amore e d'amicizia. In tal senso, l'indulto ha offerto il lato ipocrita e "perbenista" del sistema attualmente in vigore, e non mi riferisco solo al sistema carcerario, ma all'intero sistema sociale, dominato da interessi materiali di profitto, di arricchimento e di potere, che coinvolgono un'esigua minoranza di soggetti, la cui ferrea volontà influenza lo Stato, il diritto, la legge e l'ordine, che sono una diretta emanazione storica della classe sociale al potere.
Vittorio Delmoro - 18-11-2006
La musica diffonde col suo melodioso sottofondo una dolce sensazione di riposo, riempiendo lo spazio molto pretenziosamente chiamato palestra e i bimbi di classe seconda, tolte le scarpe, si accingono a disporsi in vario modo sulla moquette per ...
Scuolanostra - 18-11-2006
Da fonti parlamentari veniamo a sapere che l'emendamento 66.28 non sarebbe stato introdotto nel maxi-emendamento che ritoccherà la Finanziaria nella parte che riguarda la scuola. Come è noto la modifica citata rimandava a data da destinarsi la ...
Mirco Pieralisi (Bologna) - 17-11-2006
Ho appena letto la nota firmata dal Ministro Fioroni sulla prossima scheda di valutazione nella scuola primaria e sono rimasto disgustato: in poche righe si fa riferimento alla valutazione degli apprendimenti "ivi compresi gli insegnamenti e le ...
Alcuni docenti dell'I.C. di Sant'Angelo dei Lombardi - 16-11-2006
Domenica 26 e lunedì 27 novembre prossimi si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto, che rappresenta l'organismo esecutivo e decisionale per antonomasia, ovvero è l'organo di governo della scuola.

Il nostro Istituto conta ...
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici - 16-11-2006
Si è svolta il 13 novembre, davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, una manifestazione di insegnanti inidonei per motivi di salute. Questi docenti, già minacciati di licenziamento dalla Finanziaria 2003, rischiano ora la mobilità in altri ...
Ilaria Ricciotti - 14-11-2006
Leggendo diversi quotidiani, ascoltando radio e tv, ma soprattutto parlando, mi sono state riferite scene davvero riprovevoli a proposito di ciò che succede in alcune scuole italiane, che non sono immuni da episodi di "malascuola".
Come rispondere ...
Gabriele Boselli - 14-11-2006
In questo autunno post-morattiano le scuole si sono trovate ad affrontare il problema della progettazione a prescindere sia dalle Indicazioni ("soprassedere, soprassedere, soprassedere...") che dai vecchi programmi. Il nuovo ministero sembra aver ...
Pierangelo Indolfi - 13-11-2006
"Tra il dire e il fare, c'è di mezzo il mare": la saggezza popolare ben esprime quel senso di frustrazione che ci pervade nello sperimentare quanto sia difficile realizzare in pratica idee sia pur giuste, sia pur condivise.
Un lampo appare nel ...
Coordinamento nazionale RSU - 09-11-2006
Ovvero ... Quando si gioca a fare confusione sollevando polveroni per nascondere quello che ci si sta preparando a fare ......

La riuscita della manifestazione del 4 novembre brucia così tanto che a distanza di tre giorni, in molti sentono ancora ...
Dedalus - 09-11-2006
Già Maurizio Tiriticco ha messo in evidenza la situazione di caos e di incertezza che c'è nelle scuole a proposito della scheda di valutazione degli alunni del primo ciclo, in prossimità della scadenza quadrimestrale che si sta avvicinando.Anche il ...
Ass. Naz. Per la scuola della Repubblica - 06-11-2006
Segnaliamo un articolo apparso sul Manifesto

Senza dubbio è importante che in una legge sia affermato l'obbligo scolastico fino a sedici anni. Ma proprio per questo, è necessario che tale affermazione sia definita in termini chiari e coerenti. E' ...
Lucio Garofalo - 27-10-2006
L'accordo stipulato tra il governo Prodi(torio) e le cosiddette "parti sociali", ossia i sindacati e la Confindustria , è semplicemente inaudito e vergognoso. Se questo è il risultato della tanto osannata e agognata "concertazione", allora è meglio lo scontro di classe, la lotta dura (e senza paura), dato che con il sistema concertativo siamo sempre noi lavoratori a prenderlo in quel posto. Ma va là, non lamentarti come il solito! E chi si lagna? Io non mi lagno, mi infurio e basta! Eppure, dando uno sguardo in giro mi pare di non essere il solo ad indignarsi e protestare.
Emanuela Cerutti - 25-10-2006
Madame Condé ha un lavoro, ma non una casa: e per sei anni ha dormito dove capitava, con i suoi due figli bambini. Il tamtam delle cifre accompagna la sua storia: 100.000 famiglie in attesa di alloggio nel 2005 in Francia; 136.000 appartamenti vuoti nella sola Parigi, 45% di aumento dei processi per espulsione in 5 anni, 40% di aumento dei costi di affitto nello stesso periodo. Associazioni e Fondazioni si danno da fare, promuovono S.O.S., ottengono a volte successi: è così che Madame Condé ha avuto un tetto...
Gianfranco Pignatelli - 25-10-2006
...di razionalizzazione in razionalizzazione, i fondi per l'istruzione sono calati di 2/3 negli ultimi quattro anni mentre i precari nella scuola sono triplicano negli ultimi dieci. Intanto, all'ombra della finanziaria 2007, qualcosa di nuovo si muove. Il comma c-1 dell'art.66 vorrebbe sopprime le graduatorie permanenti nelle quali, grazie ad una pluriennale politica dissennata, si sono stipati 450.000 precari. Era questo il disegno politico per il superamento del precariato contenuto nel programma dell'unione? Oppure è solo l'amaro e inaspettato retrogusto dello Schioppa-drink?
Flavio Cucco - 24-10-2006
Pochi giorni fa è uscita la nota Ministeriale - Direzione Generale per lo Studente prot. n. 5090/AO con oggetto: Indicazioni ed orientamenti per iniziative motorie, fisiche e sportive nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, con riferimento alla programmazione dei Giochi sportivi studenteschi e agli interventi nelle aree a rischio - A.S. 2006/2007.
Una circolare che possiamo definire di " transizione ", poiché, pur ponendosi, per l'impostazione generale, in continuità con le precedenti, contiene alcuni elementi di novità e di proposta per il futuro.
Michele Corsi - 23-10-2006
Nel mondo della scuola viviamo immersi in un tiepido torpore. Ci abbiamo messo un po' a comprendere che la campagna di stampa sul grave peso che incombe sugli alunni italiani, cioé l'eccesso di insegnanti (!), avrebbe portato a un qualche tentativo di sottrarre alla scuola un bel po' di grana. Poi è arrivato il primo documento del banchiere Padoa Schioppa, ministro del Tesoro, e abbiamo capito. Per fortuna i sindacati sono intervenuti subito e hanno detto: okkio, tornate indietro o sarà sciopero. Padoa Schioppa è parso arretrare, ha attribuito la stesura del documento a chi l'ha rivelato e non a chi l'ha scritto, e la finanziaria è stata varata, così ce la raccontavano, senza toccare la scuola. Abbiamo pensato: meno male che ci sono i sindacati, meno male che ci sono i "nostri" al governo. E, tirando un sospiro di sollievo, siamo tornati a occuparci ... del nostro lavoro, già mezzo esauriti ma felici di avere a che fare con bambini e adolescenti simpatici e non con adulti banchieri. Poi, tra una lezione da preparare e l'altra, andiamo a leggere tra le righe degli articoli della finanziaria, e poi la relazione tecnica di accompagnamento, e poi Tuttoscuola (una rivista di settore) fa quattro calcoletti e .... si scopre che dentro ci sono tutti i tagli che aveva già previsto e voluto il banchiere.

Francesco Sola - 19-10-2006
Il Tribunale di Castrovillari con sentenza n.244/06 riconosce ad una precaria collaboratrice scolastica (ex bidella) di Trebisacce, rappresentata e difesa in giudizio dallo studio legale Accotti-Mazza di Trebisacce, del foro di Castrovillari, il ...
Alba Sasso - 19-10-2006
Alba Sasso ci invia per conoscenza un nuovo articolo scritto per Aprlie online. Ringraziamo e volentieri pubblichiamo. Red

La soppressione della clausola di salvaguardia, maggiori garanzie sui fondi per la scuola pubblica e un sostanziale ...
Ass. Naz. Per la scuola della Repubblica - 18-10-2006
Il Comitato di Firenze dell'Ass. "Per la scuola della Repubblica" il mese scorso ha promosso un appello contro la proposta del Ministro Fioroni di incrementare il finanziamento pubblico per le scuole private; mentre si parlava addirittura di tagli per la scuola pubblica, una tale proposta ci sembrava veramente provocatoria; abbiamo avuto molte adesioni da parte del mondo della scuola ; scarse invece quelle dei parlamentari e delle forze politiche dell'UNIONE, con eccezione di Rifondazione comunista, come risulta dalle adesioni in calce all'appello.
La proposta del Ministro Fioroni è stata inserita nella finanziaria con la motivazione che anche le scuole private (e quindi anche quelle di orientamento confessionale) svolgerebbero una funzione pubblica al pari di quelle pubbliche; si afferma difatti che soprattutto le scuole per l'infanzia pubbliche non sarebbero sufficienti e quindi, invece di proccuparsi di generalizzare le scuole pubbliche per l'infanzia ( come previsto nel programma dell'UNIONE) si continua a finanziare le scuole cattoliche, violando la Costituzione e disattendendo lo stesso programma dell'UNIONE.
Ci appelliamo alle forze politiche ed ai parlamentari dell'UNIONE a rispettare la Costituzione ed il programma elettorale e ci auguriamo che i parlamentari e le forze politiche che in campagna elettorale avevano posto con forza il primato della scuola pubblica e dell'osservanza della Costituzione con la necessaria coerenza si oppongano a questa provocatoria proposta.
p. il Comitato Corrado Mauceri


Tutte le risorse economiche pubbliche devono essere destinate alla scuola pubblica: è affermato anche nella Costituzione.

Nei giorni scorsi abbiamo appreso che il Ministro Fioroni vorrebbe proporre nella prossima finanziaria un incremento del finanziamento pubblico delle scuole private.
Le argomentazioni del Ministro sono:
a) il governo Berlusconi aveva ridotto il finanziamento pubblico delle scuole private, previsto dalla legge di parità approvata dal Governo D'Alema-Berlinguer;
b) le scuole private consentono di far fronte, sia pure in misura non sufficiente, alla domanda sociale di scuola, soprattutto per l'infanzia.
Noi riteniamo che le due argomentazioni siano però pretestuose e comunque molto pericolose.
Innanzitutto l'informazione del Ministro è errata in quanto in cinque anni il finanziamento alle scuole private durante il governo Berlusconi è complessivamente cresciuto; nell'esercizio finanziario 2005 difatti alle scuole paritarie sono stati erogati contributi per € 527474475,00, ben ampiamente al di sopra di quanto, peraltro illegittimamente, preveda la L. n. 62/00 sulla parità scolastica.
La seconda argomentazione è ancora più preoccupante perché denota un'errata interpretazione della sussidiarietà e perché mette in discussione il ruolo istituzionale della scuola statale; e contraddice lo stesso programma dell'UNIONE che prevede la generalizzazione della scuola pubblica per l'infanzia; garantendo in tal modo a tutti una scuola pluralista, laica ed aperta al confronto.
Noi riteniamo che sia assolutamente prioritario investire nella riqualificazione della scuola pubblica italiana, che, come afferma la Costituzione, deve essere aperta a tutti e garantire il pluralismo culturale e che finalmente, con atti concreti e coerenti, sia data una svolta alla politica scolastica del nostro Paese, utilizzando tutte le risorse pubbliche per la scuola pubblica; i privati hanno diritto di istituire la scuola, ma non in sostituzione delle scuole statali e comunque "senza oneri per lo Stato
Chiediamo pertanto al Ministro il rispetto degli impegni presi con il programma dell'Unione ed in primo luogo il rispetto della Costituzione Repubblicana, che milioni di cittadini nel recente referendum hanno riaffermato come punto di riferimento per tutti ; in questo senso rivendichiamo per la scuola statale adeguati finanziamenti per il rilancio del suo ruolo istituzionale con il ripristino dell' obbligo scolastico e la sua progressiva elevazione come necessaria condizione di partecipazione alla democrazia e l'abolizione di un intollerabile precariato che oltre a creare ingiuste condizioni di lavoro per il personale della scuola, non consente al personale della scuola una piena ed adeguata partecipazione al processo formativo.
Per queste ragioni chiediamo quindi che tutte le risorse economiche pubbliche siano destinate alla scuola statale : l'afferma anche la Costituzione.

Settembre 2006

ADESIONI...
Associazione Tutti a scuola - 17-10-2006
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Red

Gentile ministro Fioroni,
vorrei raccontarle, lei me lo permetterà, la storia di tre ragazzi. Il primo si chiama Nicola ha 15 anni. Nicola a scuola ha sempre avuto tante difficoltà e le sue insegnanti ...
Eugenio Scalfari - 14-10-2006
Un grazie a Pierangelo per la segnalazione, che vale la pena riportare nello spazio aperto del confronto e della libera discussione. Red


Quando la scienza osa superare i paletti che la Chiesa le pone finisce nel campo dei miscredenti

Quando ...
Giuseppe Limone - 14-10-2006
...per alcune considerazioni inattuali

Contrariamente a ciò che si potrebbe banalmente pensare, oggi la Scuola non è un settore della società civile, per giunta progressivamente emarginato dal sistema massmediatico, ma, in senso negativo o positivo che sia, il suo vero e centrale generatore permanente. O, in alternativa, il suo degeneratore. In un tale orizzonte, possiamo oggi con fermezza dire che in Italia la Scuola, di ogni ordine e grado, fino al livello universitario e post-universitario, è diventata, anche per una paradossale congiura bipartisan tra le forze politiche, un'urgenza nazionale. È necessario, pertanto, che qualcuno abbia il coraggio di dire alcune cose scomode e inattuali.
Occorre, per essere veramente adeguati alle sfide civili, riuscire a far propria una vera epistemologia della complessità, pensata in modo rigoroso (si guardi, per un puro riferimento, agli scritti di Edgar Morin): un'epistemologia che sia capace di muoversi, finalmente, oltre alcuni cronici vizi: il provincialismo dell'antiprovincialismo, la separazione fra i saperi e l'inconsapevolezza delle radici.
Non occorre ricordare quello che già Elio Vittorini una volta sottolineava, ossia che la cultura vera deve riuscire a superare la vecchia contrapposizione fra saperi ('umanistici' e 'scientifici') per avviarsi a una nuova articolazione di nessi, atta a realizzare un autentico salto di qualità. Ma quello che certamente Vittorini non intendeva dire, era che i saperi 'umanistici' dovessero essere accantonati per privilegiare i saperi 'scientifici'. Esistono, oggi, insieme col sapere tecno-scientifico, scienze epistemologiche e scienze dei valori. Chi se ne accorge? Eppure, una tale robusta verità dovrebbe essere lampante, sol che si riuscisse a guardare con intelligenza a due precise vicende: si pensi, da un lato, all'emergere incontenibile di discipline etico-valoriali e filosofico-epistemologiche dal seno stesso del sapere tecnico-scientifico, che ne avverte il bisogno per un'imperiosa necessità endogena (si pensi, solo per un esempio, ai saperi bioetici, alle discipline epistemologiche, ai nuovi saperi trans-disciplinari ben più che interdisciplinari, ai nuovi bisogni epistemologici di reciproche contaminazioni fra scienze), e si pensi, dall'altro lato, al moltiplicarsi di fatti sociali inquietanti che indicano non tanto la 'crisi di valori', ma, ben più radicalmente, la crisi nella domanda di valori.
La scuola sembra oggi sottoposta a un quadruplice paradossale assedio: da parte del sistema massmediatico, da parte del sistema tecnico-economico, da parte del sistema burocratico (quanto tempo inutile viene sottratto in carte al tempo della formazione e della ricerca!), da parte del sistema politico. Occorre saper reagire con intelligenza a questa sfida. Sfida che deve essere raccolta soprattutto da un altro attore, quello della società civile pensante, che deve restare il vero alimento - ma indipendente - del sistema dei partiti.
Oggi assistiamo quasi rassegnati al grave scadimento culturale in cui versano i giovani che arrivano all'università. Ciò, mentre i loro docenti - di ogni ordine e grado - sembrano di fatto destinati a una strana simbiosi fra l'autodisistima e la rassegnazione, oltre che a un accelerato burn-out. Tutto ciò non è una sciagura meteorologica. La scuola non può essere trasformata in una 'macchina di servizi': essa è un centro di formazione, di inculturazione, di educazione, destinata a rigenerare in ognuno le condizioni culturali e simboliche in cui la società è storicamente pervenuta. La presenza e invadenza del sistema massmediatico non può e non deve intimidire la scuola, né metterla sulla difensiva, ma farla partire per un più serrato confronto con esso, e al suo livello. Ma una tale scuola può agire a tale altezza solo se ha le risorse adeguate per farlo (un personale altamente motivato e mezzi congrui).
La scuola, trascurata, è una bomba a orologeria, i cui danni, devastanti, esplodono a distanza di tempo. Sicché può ben dirsi che qualsiasi potere politico, per quanto concerne la scuola, riesce di fatto a operare in una situazione di irresponsabilità. Niente e nessuno potrà, infatti, contestare e far pagare ai responsabili di oggi i disastri di dopodomani. Nel caso della scuola, il deterrente della responsabilità morale, civile e politica - ove mai se ne senta ancora il morso e il confine - è azzerato. Fosse anche solo per questo, occorrerebbe smetterla di considerare la scuola un campo di continue 'riformine' a vista che, in nome di una balorda mistica del 'nuovo' permanente contrapposto al 'vecchio', confonde il 'vecchio' con l''antico', la scienza con la sapienza e la modernizzazione con la civiltà. Siamo nani sulle spalle dei giganti, e spesso lo dimentichiamo. Occorrerebbero più ponderazione e lungimiranza (verso il futuro e verso il passato, grande archeologica matrice di ogni futuro). Per lo meno in nome di un 'principio di precauzione', stavolta da capire e applicare non per prevenire le catastrofi ambientali, ma le catastrofi di civiltà.
Occorre, a tal fine, snidare - oggi - alcuni pericolosi equivoci, insidiosamente nascosti anche nel lessico della classe dirigente. Vediamone alcuni.
Si dice che investire nel sapere scientifico è importante perché è investire nella capacità d'innovazione del sistema e nella sua crescita (economica). Si gioca, in realtà, sul significato multiplo di 'sapere' e di 'società civile'. Si gioca, in sostanza, sull'equivoco. Dimenticando di dire che il 'sapere' è importante non solo perché, in quanto sapere tecnico-scientifico, serve a far crescere il sistema economico, incrementandone il PIL, ma anche, e direi soprattutto, perché, in quanto sapere valoriale ed epistemologico, dà strumenti critico-filosofici di fondo per orientare e dirigere la società degli uomini, le sue scienze e le sue scelte. Una scuola non deve mettere in campo solo operatori per la produzione, ma persone che pensano. La scuola non deve dare solo la competenza sui significati, ma l'educazione alla ricerca del senso. La scuola non deve generare solo una fabbrica di produttori, ma un mondo civile. E non si parla di questo o di quel tipo di scuola, ma di qualsiasi scuola. È la complessità della società contemporanea che l'impone. Se la scuola, con i suoi curricula concreti, non dà gli strumenti per pensare, avrà fallito il suo fine. Gli specialismi maturi non possono non mirare a una nuova frontiera, fatta di una rottura orizzontale e verticale. Rottura orizzontale, perché i saperi si aprono a nuovi nessi, che ritrasformano i saperi stessi di partenza. Rottura verticale, perché i saperi si aprono a nuove consapevolezze di orizzonte e di senso: metodologiche, epistemologiche e valoriali. Uno sfondamento orizzontale e uno sfondamento verticale che spalancano un nuovo modo di pensare - uno sguardo più profondo e più alto. Che non è più un lusso, ma una necessità.
Osiamo dire che il valore della sostenibilità, di cui tanto si parla oggi nelle scienze della Terra e in diritto ambientale, va compreso a molti altri livelli, che trascendono ed eccedono il puro livello ambientale. Indicheremmo, qui, almeno cinque livelli di una tale complessa sostenibilità:
I, la sostenibilità in termini di uno sviluppo che non travalichi i limiti oltre i quali c'è la catastrofe ambientale;
II, la sostenibilità in termini epistemologici, nello specifico senso che nessuno specialismo scientifico è più radicalizzabile in quanto tale, a pena di catastrofe della stessa scientificità;
III, la sostenibilità in termini culturali, nel senso che ogni cultura e ogni visione del mondo debbono saper collocarsi nel quadro di condizioni invalicabili, in cui le differenze possano sussistere come tali, a pena della catastrofe di ognuna e di tutte;
IV, la sostenibilità in termini valoriali, nel senso che a nessuna differenza culturale e a nessun mondo delle differenze è possibile svilupparsi se non all'interno di un minimo indiscutibile di valori forti condivisi;
V, la sostenibilità in termini di senso, considerando che siamo pervenuti al punto tragicamente maturo - alto e pericoloso - per il quale nessun sapere scientifico può più prescindere dal problema del senso, a pena di catastrofe della stessa scientificità e della stessa civiltà.
Urge, infatti, oggi, come non mai, la sensibilità al problema del senso, ossia a quel fine in sé, che non ha bisogno di fini a sé esterni per valere come bene e che stempera la sua luce su tutti gli atti e i momenti, anche conoscitivi, che vivono nell'orizzonte di un tal fine. Né va dimenticato che uno di questi frammenti di senso, fini in sé, è la dignità. La dignità di ogni persona, che dà argini alla ragione e varchi alla speranza e che fa sí che una vita - ogni vita - sia, alla sua luce, degna di essere vissuta .
Chi dimentica, oggi, questi livelli della sostenibilità, e soprattutto il quinto, con tutto ciò che da esso deriva, è, lo voglia o no, se ne accorga o no, un nichilista. Magari armato di lucidissima intelligenza. Che rimarrà, nel suo essere separata dal senso, luciferina e nichilista. Una ragione che abbia perso il rapporto costitutivo con la relazione, con le emozioni e col senso, gira a vuoto: ha perso la ragione. È ciò che noi altrove abbiamo chiamato l'urgenza di un nuovo paradigma epistemologico della ragione .
Ilaria Ricciotti - 11-10-2006
In questo mondo dove per i più ciò che conta è la propria esistenza e la voglia di soddisfare i propri bisogni o spesso anche i propri istinti animaleschi, il più delle volte non c'è spazio per gli altri.
Per quelli che non contano, che non hanno ...
Loris Palmerini - 10-10-2006
La famiglia Alighieri, dei quali Dante è il più noto, erano originari di Verona. Lo ha detto recentemente Roberto Benigni, il noto attore, dal che si è tratto che si deve anche a queste origini venete quello che Dante ha poi fatto.

E' vero ...
Rete 28 aprile - 07-10-2006
NO AL TAGLIO DELLE PENSIONI, NO ALL'AUMENTO DELL'ETA' PENSIONABILE

Ora l'accordo indecente è confermato.

Cgil, Cisl, Uil hanno firmato con il governo un "memorandum d'intesa" nel quale si impegnano ad aumentare l'età pensionabile e a ridurre ...
Lucio Garofalo - 06-10-2006
...UNA RIFLESSIONE SULLA TRISTE REALTA' DELLA SCUOLA ITALIANA

Il titolo, un po' lungo, potrebbe forse rievocare i divertenti e geniali film della regista Lina Wertmuller (con la celebre coppia di attori formata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato). Eppure non si tratta di un film o di una fiction, ma di una grottesca e "normale" situazione alquanto presente e diffusa in tante realtà scolastiche del nostro Paese.

Ho deciso di raccontare in forma ironico-surreale (spero) lo "scandalo" (un piccolo scandalo, non meno scandaloso dei grossi scandali nazionali ed internazionali) a cui ho avuto il dispiacere di assistere durante un collegio dei docenti della mia scuola all'inizio del nuovo anno scolastico.
Francamente ho assistito ad un ignobile e vergognoso "mercato delle vacche", senza offesa per le vacche e per i loro padroni/venditori. La differenza consiste nel fatto che il mercato delle vacche ha una sua maggiore dignità e legittimità, una sua serietà, addirittura una sua nobiltà, almeno rispetto al "mercato" che ho seguito nel corso di una seduta del collegio dei docenti.

Tra i vari punti fissati all'ordine del giorno della suddetta riunione collegiale, figurava l'attribuzione degli incarichi relativi alle FF.SS. (che non significa Ferrovie dello Stato, anch'esse ormai in rovina), cioè alle Funzioni Strumentali al Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F., come dire "appoffatevi"!) che ogni istituzione scolastica, nella sua "autonomia", si sceglie e decide di mettere in mostra alla stregua di una ditta di formaggi, di una società finanziaria, di un'agenzia di viaggi che espone e promuove le proprie offerte ai clienti.

Per chi non lo sapesse, le Funzioni Strumentali, originariamente chiamate "Funzioni-obiettivo", sono state istituite con il Contratto Collettivo Nazionale dei Lavoratori del Comparto Scuola, approvato durante il primo governo Prodi, per il quadriennio 1998/2001. Alcuni importanti passaggi normativi contenuti in questo contratto (che in un certo senso ha segnato un vero e proprio spartiacque storico e antropologico-culturale nel mondo della scuola italiana) hanno introdotto, incentivato e legittimato, un processo di mercificazione dell'istruzione scolastica e di tante attività, progettuali, organizzative, ecc., che in passato erano svolte gratuitamente, o quasi, per passione e vocazione, e non certo per denaro. Non intendo qui soffermarmi oltre sul discorso storico-politico concernente l'istituzione dell'autonomia scolastica, delle funzioni-obiettivo (o "funzioni strumentali"), delle RSU, nella realtà della scuola italiana, per non annoiare troppo i lettori. Mi interessa invece approfondire altri aspetti.

Voglio comunque esporre la mia opinione in breve.
un'insegnante qualunque - 06-10-2006
Leggo su certi giornali queste parole, asini, somari, riesumate dalla Finanziaria. Devo dire che non mi fanno ridere, nonostante i toni ironici degli articolisti che osservano: "Come si fa a risparmiare sulla scuola con un ministro come Giuseppe ...
CIP - Direttivo Nazionale - 03-10-2006
LA POSIZIONE DEI CIP SUI PROVVEDIMENTI PER LA SCUOLA

I C.I.P., Comitati Insegnanti Precari, esprimono forti riserve sui provvedimenti per la scuola contenuti nella finanziaria del 2007 varata dal governo Prodi.

Innanzitutto - ...
Gemma Gentile - 02-10-2006
Tra "forbice" e "cacciavite" è meglio per la Scuola la "demolizione controllata" della legge 53 e dei suoi decreti attuativi!

Ammettiamolo: abbiamo trascorso giorni di grande paura. Una forbice gigante minacciava di avvicinarsi alla scuola, per spazzar via le povere risorse di cui ancora dispone, dopo che è stata ridotta quasi sul lastrico negli ultimi anni.
E' stata una minaccia vera, oppure era solo uno strumento per spingerci ad ingoiare più facilmente pillole più leggere, ma comunque sgradite? Non possiamo saperlo con esattezza.
Ad ogni modo, appare che ci sia stata una forte riduzione dei tagli preventivati di fronte alle proteste provenienti dal movimento per la Scuola (il più grande elettore del preteso "governo amico" in tutta Italia), dai sindacati e dai cosiddetti partiti "radicali" presenti nel Governo. Le notizie sono comunque ancora molto confuse, anche a causa dello sciopero dei giornalisti.
Da quanto emerge, possiamo affermare che, dopo il primo sospiro di sollievo, appaiono lentamente uno alla volta gli elementi negativi della manovra:

1) l'innalzamento degli alunni per classe è stato contenuto, rispetto all'enunciato iniziale, ma è stato comunque confermato (forse 0.4) e non sappiamo che ripercussioni ciò potrà generare sulla scuola,
2) è stato introdotto in finanziaria l'obbligo a 16 anni; ciò è discutibile sotto un duplice aspetto:
a) di metodo, in quanto è vergognoso e antidemocratico imporre le riforme attraverso la finanziaria;
b) pare che si sia contrabbandato come elevazione dell' obbligo a 16 anni l'imbroglio della Moratti, cioè l'obbligo formativo, riconfermando l'alternanza scuola-lavoro per questa fascia di età; in tal caso avremmo addirittura un arretramento rispetto al governo di centro-destra che lo aveva innalzato a 18 anni,
3) le 150.000 assunzioni dei precari in tre anni, più volte dichiarate e poi ritirate, e poi ancora riconfermate, pare che siano condizionate ad un cambio delle graduatorie, ancora tutte da verificare,
4) sono stati operati ulteriori tagli ai Comuni, già impoveriti da Berlusconi e ciò non potrà che ripercuotersi sullo stato sociale ed anche sulla Scuola,
5) pare che il rafforzamento dell'autonomia comporterebbe il demandare agli istituti le spese per il funzionamento amministrativo e dei servizi, per le supplenze, ecc., cosa che rafforzerebbe la disparità tra scuola e scuola e il caos attuale.

Ma, anche se i tagli fossero minimi, la cosa più grave, indecente e vergognosa è che questo Governo, eletto con grandi speranze dal popolo della Scuola, avrebbe avuto il dovere di operare esattamente all'opposto, finanziando la Scuola, già rapinata da quello precedente.
Bene ha fatto la Flc Cgil a dare rilievo alla relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria dello scorso anno. Ben duecento pagine di questa sono dedicate al MIUR. Dalla loro lettura emergono tutte le bugie della Moratti.
Non avendo la riforma ricevuto da Tremonti il finanziamento necessario , il Ministro di allora ha disinvoltamente stornato fondi degli altri capitoli dell'Istruzione per utilizzarli ai fini dell'attuazione della legge che le stava a cuore. Con una gestione per così dire "disinvolta", l'ex ministro Moratti ha fatto crescere il "mostro-controriforma" parassita che ha inghiottito così fior di quattrini per pagare tutor, esperti vari, corsi di formazione, ecc., tagliando contemporaneamente tempo-scuola, tempo pieno, cattedre, insegnanti di sostegno, strumenti e materiali per l'insegnamento, lavori nell'edilizia scolastica, stipendi dignitosi, ecc.
Alla luce di questi dati risulta ancora più indecente il tentativo di Padoa Schioppa di tagliare dal bilancio le spese della Scuola, come se fosse un ramo secco.
A questo proposito, innanzi tutto va ribadito che la Scuola statale è un Istituto Costituzionale, che educa e istruisce i cittadini e quindi non può essere assimilata in nessun modo alle regole di efficienza dell'impresa. Pensare addirittura di punire la Scuola perché inefficiente, secondo l'OCSE, come ha ventilato Schioppa con la prima versione della Finanziaria, quando essa è stata posta in ginocchio da chi l'ha rapinata, è davvero da irresponsabili.
Lorenzo Picunio - 02-10-2006
LE SCUOLE CHE HANNO COMBATTUTO CONTRO LA "RIFORMA" MORATTI E PER LA QUALITA' DELL'ISTRUZIONE PUBBLICA SOSTENGONO SCUOLE DEL TERZO MONDO.

OGNI INSEGNANTE, GENITORE, STUDENTE CHE LOTTA PER LA SCUOLA DI TUTTI IN ITALIA SOSTIENE LA SALUTE, L'ALFABETIZZAZIONE, LA QUALITA' DELLA VITA DI UN BAMBINO DEL TERZO MONDO.


Questo appello viene dall'associazionismo della scuola italiana, contro ogni "chiusura" egoistica; invitiamo a metterlo in circolazione, in forma "povera", senza foto né stampe a colori, ma soltanto con siti, indirizzi e conti correnti postali delle associazioni, delle istituzioni internazionali e delle O.N.G.impegnate a sostegno dell'educazione. Aggiungere, potendo, altri nomi ed indirizzi e far circolare via web, ma anche per ogni altro canale.

Molti insegnanti, genitori e studenti.


Due possibilità.............
Furio Colombo e Beppe Grillo - 30-09-2006
Riceviamo due segnalazioni - Red

La bambina che paga per tutti
dall'Unità

Tutto il mondo degli affidamenti e delle adozioni è in subbuglio. Se una bambina che racconta di avere subìto violenza nel suo Paese (Bielorussia) e nell´orfanotrofio in ...
Angelo - 30-09-2006
Gradirei conoscere la Vs. opinione in merito alla legittimità di un incarico ispettivo dato a due ispettori dal C.S.A. al fine di relazionare su alcune situazioni denunciate, da un genitore di un alunno di scuola superiore, nei confronti del ...
Voci del verbo insegnare - 29-09-2006
Il prossimo 25 ottobre all'istituto Gramsci di Bologna si terrà un incontro sul tema "Imparare ad essere laici. Seminario su laicità, scuola, educazione", con interventi di Franco Fabbroni, Giovanna Guerzoni, Sergio Lariccia, promosso dalla Fnism con ...
Alba Sasso - 28-09-2006
Alba Sasso ci propone un intervento apparso su Aprile online. Riceviamo e pubblichiamo. Red

I tagli proposti sono in netta contraddizione con il programma dell'Unione. Dura anche la protesta dei sindacati di categoria che parlano di ''macelleria ...
Lucio Garofalo - 26-09-2006
Dopo "Tangentopoli", "Calciopoli", "Paperopoli"... l'ultimo scandalo nazionale degno di una vera "Repubblica delle banane" (ossia "Bananopoli", senza offesa per le scimmie) quale sembra ormai essere l'Italia, è "Spiopoli".
Il nuovo caso nazionale ...
Danilo Sbarriti - 26-09-2006
PER LE SCUOLE PUBBLICHE

La Storia Pregressa

Il sistema di pagamento della Tassa sui rifiuti solidi urbani (Ta.r.s.u. ora T.I.A.) prodotti dalle scuole prevede che il Ministero dell'Istruzione trasferisca i fondi alle istituzioni scolastiche e ...
Collegio X Circolo Bologna - 25-09-2006
Al Ministro della Pubblica Istruzione

Il Collegio dei Docenti del X° Circolo Didattico di Bologna, in riferimento alla nota ministeriale del 31.08.2006, valuta positivamente le indicazioni
su temi come il tutor, il portfolio, e il carattere ...
Amici di Lazzaro - 23-09-2006
"... È curioso che in tempi di femminismo trionfante, siamo costretti a parlare di una nuova forma di schiavitù delle donne, ben più umiliante e dolorosa di quelle antiche. Eppure non possiamo tacere di fronte al «traffico delle donne», che è la ...
Vittorio Delmoro - 20-09-2006
Sono stato invitato come consulente - diciamo così - ad una riunione (privata) dei genitori di una classe di scuola elementare che aveva lo scopo di trovare una via perché i bambini (di quei genitori) non avessero quella maestra.
Non mi interessa ...
Lorenzo Picunio - 19-09-2006
Così sta scritto in una riga sui giornali di domenica scorsa, fra gli obiettivi ipotizzati da qualcuno per la finanziaria.
Tutti i lettori sanno cos'è un insegnante di sostegno? Una legge, la 517 del 1977 ha riconosciuto il diritto dei bambini con ...
Luciana Repetto - 18-09-2006
Settembre, andiamo, torniamo a scuola: docenti, alunni e studenti, famiglie. La nostalgia delle vacanze induce non pochi a prospettare l'idea delle vacanze lunghe o delle vacanze spalmate durante l'arco dell'anno per consentire un'attività turistica ...
X° Circolo Didattico di Bologna - 14-09-2006
Delibera del 10° circolo didattico di Bologna

Al Ministro della
Pubblica Istruzione

Il Collegio dei Docenti del X° Circolo Didattico di Bologna, in riferimento alla nota ministeriale del 31.08.2006, valuta positivamente le indicazioni su temi ...
Comitati Buona scuola - 14-09-2006
L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI COMITATI PER UNA BUONA SCUOLA PER LA REPUBBLICA, riunita a Roma il 10 settembre 2006,

esprime grande soddisfazione per il raggiungimento del suo primo obiettivo: la presentazione alla Camera dei Deputati della Legge di ...
Cinzia Crosali - 13-09-2006
Ringraziamo Cinzia che ci regala questo pezzo apparso su "Focus en France" - Red

La delinquenza e i disordini hanno sempre disturbato società e politici; ma mentre la prima chiede ai secondi di occuparsi del problema, i politici preferiscono ...
Gianfranco Pignatelli - 12-09-2006
Ci sarà una tara bipartisan che li accomuna. Tutti reduci da irrisolti traumi infantili. Solo così si spiega l'indomabile livore col quale i nostri ministri s'accaniscono sulla scuola. Ognuno la taglia, alcuni la deturpano dando ad intendere di ...
Salvo Bascone - 11-09-2006
ovvero

Lettera aperta all'on. Cento sopra la fine dell'innocenza

Egregio onorevole,

ormai da troppi anni, diciamo pure 10-15 anni, ho avuto modo di notare, e sempre con rinnovato e uguale stupore, che i mesi vacanzieri del mondo scolastico - parlo di fine luglio e agosto - sono sempre forieri di novità quasi sempre importanti, quando non addirittura forti e dirompenti, per l'intero sistema scolastico italiano.
È proprio in questo periodo dell'anno, in genere, che curiosamente si rinnova il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e/o relative code contrattuali, intese varie, riforme più o meno striscianti di questo o di quello, direttive ministeriali e/o governative, ecc. e, molto oziosamente, uno si chiede se ciò non si iscriva dentro una strana logica di potere che è poi quella di buttarla lì giusto in quel momento in cui - si sa - i nostri odierni contestatori lottatori continui neoguevaristi "senza se e senza ma" affollano spiagge e discoteche (parlo dei nostri studenti che notoriamente sono rivoluzionari estremisti stagionali per i mesi di novembre/dicembre e curiosamente conservatori reazionari qualunquisti conformisti per i rimanenti dieci mesi dell'anno) mentre gli insegnanti (soprattutto quelli impegnati e "de sinistra") si godono le loro sacrosante vacanze e non vogliono avere rotte le scatole ("tanto poi a settembre si vede").
Proprio un anno fa, ad esempio, la ministra Moratti esternava tutta la sua indignazione nello scoprire, pensi onorevole, che nel nostro bel paese esistevano i diplomifici che vendevano diplomi appunto e tu ti stupisci non tanto per la palese malafede del potente di turno, che si iscrive in quella strana logica di potere di cui sopra, ma della non indignazione degli altri e dell'indifferenza dei più.
Ora, a fine estate, leggo che Lei ha depositato presso gli uffici parlamentari il testo di un disegno di legge (atto Camera n. 332) formato da un solo articolo di poche righe che suona così: "All'articolo 340 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente comma: Le disposizioni di cui ai commi primo e secondo non si applicano in caso di occupazione di edifici scolastici o universitari da parte di studenti, se non nei casi in cui essi si siano resi responsabili di danni all'edificio o ai beni strumentali in esso presenti".
Ora, sento già uno strano eccessivo silenzio attorno alla Sua proposta e quindi ci provo a far rumore. Mi permetta, egregio onorevole, di dire subito, e francamente con tutta la mia personale simpatia per Lei e da bravo elettore di centrosinistra aduso a montanelliane "turature" di naso, che la cosa, in sé e per sé, mi sembra una cretinata anche se, per carità, sempre trattasi di una delle tante e solite "cretinate de sinistra". Qui di seguito tenterò, approfittando, come si usa dire, della Sua pazienza, di spiegare perché il ddl atto Camera n. 332 difetta per:
• INFONDATEZZA sotto il duplice profilo tecnico-giuridico-formale da un lato e, più diffusamente, sotto quello culturale (usi e costumi) dall'altro;
• UNILATERALISMO; sentito il parere di chi o di che cosa?
• STUPIDITA'; a che serve?
• INEFFICACIA; nulla cambia.
Arturo Ghinelli - 06-09-2006
In Italia gli insegnanti sono come i giocatori di calcio: tutti ne parlano e tutti "sanno" come farli lavorare perché ottengano dei risultati. Siamo un paese di 57milioni di allenatori e di quasi altrettanti ministri della P.I. Per questo è ...
Vittorio Delmoro - 04-09-2006
Mi sembra utile fornire alcune notizie molto personalizzate sull'evento di sabato.
Ho partecipato all'assemblea nazionale dei DS sulla scuola, per il solo fatto che era tenuta all'interno della festa nazionale dell'Unità, che quest'anno si svolge ...
Ilaria Ricciotti - 03-09-2006
Qualcuno, di cui non ricordo il nome , ha detto:
" In questo mondo non è tanto importante esserci, ma importante è la meta verso cui ci muoviamo".
Oltre a questo pensiero ho voluto aggiungere qualcosa di mio:

Auguro in primis alla Triade ...
Gianni Mereghetti, Ilaria Ricciotti - 02-09-2006
Gentilissimo signor ministro,

la ringrazio per l'augurio di un buon anno scolastico che ha inviato a noi docenti e ai Dirigenti Scolastici. Ne abbiamo bisogno perché nella scuola che ricomincia urge una forte ripresa educativa e ...
Gianfranco Pignatelli - 01-09-2006
In matematica si legge: Fioroni sta a Padoa Schioppa, come Moratti sta a Tremonti. Ovvero, sinistra uguale destra. In politica scolastica, invece, si legge: tagli uguale tagli. Le prime indiscrezioni sulla prossima finanziaria riferiscono di una ...
Claudia Fanti - 01-09-2006
Sta facendo i compiti delle vacanze. Ha nove anni.
Sta sorridendo mentre osserva un punto nero sulla parete di fronte.

La mamma lava le stoviglie unte di grasso dalla sera prima: c'erano stati amici in casa. Mariavaleria li aveva ascoltati ...