Giacomo - 25-06-2007
Gentile dottoressa, in via del tutto preliminare e per non rubarle preziosissimo tempo la invito a rivedersi le tracce di un passato non lontano: basta risalire a una decina di anni fa, quando i titoli della prima prova erano differenziati per licei, magistrali, tecnici e professionali. Non inorridisca, la prego: l'autore era persona competentissima: sapeva che nei tecnici Dante si fa in forma antologica e non sempre caglia, che negli Istituti professionali si studia solo la letteratura dell'Otto e Novecento e che Dante non è materia d'esame. (Lo sa, signora Bastico, che solo per questa svista un genitore un po' avveduto potrebbe chiedere di invalidare la prova. Ma non si preoccupi. Grazie a Dio siamo fortunati se ce lo promuovono questo figlio - benedetto figlio e maledetta quella sua insegnante di lettere della scuola media - che non siamo riusciti neanche a fargli fare il liceo).
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