Leonardo F. Barbatano - 28-03-2005
Il più vergognoso tradimento che si potesse perpetrare nei confronti degli eroi partigiani che fecero la Resistenza contro la barbarie nazifascista si è infine consumato. E’ veramente doloroso il pensiero che i nemici della Repubblica siano oggi al governo di quella Repubblica delle uguaglianze e delle libertà che quei martiri hanno costruito con il loro sacrificio. Ho sempre pensato che, mentre cadevano assassinati o venivano torturati senza pietà, quegli uomini e quelle donne generosi trovassero conforto e giustificazione del dono della loro vita nella visione della futura democrazia che sarebbe nata. Oggi, mentre la Costituzione di quella Repubblica muore, non si opera solo un attentato alla Carta ma anche un attentato alla memoria di quei forti.
Gli stessi padri costituenti, molti dei quali erano stati partigiani, si preoccuparono, e furono tutti d’accordo, nonostante le differenze ideali che li caratterizzavano, nello scrivere una Carta che fosse fondativa di una repubblica parlamentare, affinché attraverso un controllo dell’esecutivo da parte del parlamento si evitassero al nostro Paese futuri pericoli di derive dittatoriali.
Gli stessi padri costituenti, molti dei quali erano stati partigiani, si preoccuparono, e furono tutti d’accordo, nonostante le differenze ideali che li caratterizzavano, nello scrivere una Carta che fosse fondativa di una repubblica parlamentare, affinché attraverso un controllo dell’esecutivo da parte del parlamento si evitassero al nostro Paese futuri pericoli di derive dittatoriali.
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