Laura Bertolotti - 23-03-2004
Lettera aperta al Ministro
Letizia Moratti
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Onorevole Ministro,
Chi le scrive è un’insegnante elementare coinvolta nella riforma che Lei sta varando e desidera farLe sentire una voce dall’occhio del ciclone, e cioè dal gruppo che si occupa della lingua straniera.
Si sa che lingua straniera e informatica sono i punti forti del Suo progetto di cambiamento, o almeno erano tali in campagna elettorale, perciò penso possa interessarLe l’opinione di chi si misura sul campo con i cambiamenti in atto. Se la cosa non dovesse interessarLe affatto, spero comunque giovi ad informare le famiglie su quello che sta per accadere.
Ho letto con attenzione e interesse i suggerimenti contenuti nelle “Indicazioni” ma non Le
nascondo la difficoltà di tradurli in didattica efficace.
Infatti, come Lei saprà certamente, occorre ai bambini un tempo di esposizione relativamente lungo ad una lingua straniera per poter innescare i necessari meccanismi di comunicazione.
Suoi collaboratori hanno rilasciato in questi giorni dichiarazioni che fanno riferimento ad una diversa “Qualità” della proposta del tutto indifferente alla “Quantità” della stessa.
Desidero proprio parlare di qualità.
In questo periodo nei Collegi dei Docenti della penisola si dibatte il problema della riduzione delle ore di inglese e Lei stessa ha detto che saranno maggiorate rispetto a prima.
Allora ecco qualche dato su cui riflettere.
>>> continua...
Letizia Moratti
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Onorevole Ministro,
Chi le scrive è un’insegnante elementare coinvolta nella riforma che Lei sta varando e desidera farLe sentire una voce dall’occhio del ciclone, e cioè dal gruppo che si occupa della lingua straniera.
Si sa che lingua straniera e informatica sono i punti forti del Suo progetto di cambiamento, o almeno erano tali in campagna elettorale, perciò penso possa interessarLe l’opinione di chi si misura sul campo con i cambiamenti in atto. Se la cosa non dovesse interessarLe affatto, spero comunque giovi ad informare le famiglie su quello che sta per accadere.
Ho letto con attenzione e interesse i suggerimenti contenuti nelle “Indicazioni” ma non Le
nascondo la difficoltà di tradurli in didattica efficace.
Infatti, come Lei saprà certamente, occorre ai bambini un tempo di esposizione relativamente lungo ad una lingua straniera per poter innescare i necessari meccanismi di comunicazione.
Suoi collaboratori hanno rilasciato in questi giorni dichiarazioni che fanno riferimento ad una diversa “Qualità” della proposta del tutto indifferente alla “Quantità” della stessa.
Desidero proprio parlare di qualità.
In questo periodo nei Collegi dei Docenti della penisola si dibatte il problema della riduzione delle ore di inglese e Lei stessa ha detto che saranno maggiorate rispetto a prima.
Allora ecco qualche dato su cui riflettere.
>>> continua...
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