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Autore Topic: Campi si - Campi no - su venezia  (Letto 2624 volte)
aemme
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« il: 12 Giugno 2008 - 09:02:15 »

Una lettera aperta a cacciari di Santino Spinelli
http://www.osservazione.org/documenti/spinelli%20venezia.JPG

e la risposta di Yuri Del Bar, Sinto italiano e Consigliere Comunale a Mantova

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Carissimo Santino,

leggo la tue affermazioni pubblicate dal quotidiano la Nuova Venezia (10 giugno 2008, a pagina 23): “il Rom Spinelli è contrario al villaggio, anche se fosse d’oro sarebbe un ghetto”. Il tuo intervento mi pare che evidenzi una scarsa conoscenza sulla reale situazione delle quaranta famiglie di via Vallenari. Da quaranta anni i Sinti veneziani vivono su un terreno in condizioni igieniche sanitarie inaccettabili. E chiedono una soluzione alla loro situazione abitativa.

I Sinti, in questi anni, hanno partecipato alla costruzione del progetto abitativo che sta suscitando tante polemiche. I Sinti veneziani sono essere umani dotati di coscienza e non burattini autoconvinti. Essi possono autorappresentarsi e decidere per se stessi. I Sinti veneziani sono protagonisti pensanti del proprio futuro e non necessitano di un portavoce non riconosciuto!

I Sinti sono consapevoli che i “campi nomadi” sono luoghi di segregazione e di esclusione sociale ma in via Vallenari, queste persone, stanno aspettando da undici anni di poter lavare in una doccia normale i loro figli. Mettersi contro il progetto abitativo attuale significa andare contro i Sinti e la loro volontà!

Il sogno di ogni Sinto, realizzato da molti nel Nord e nel Centro Italia, è quello di poter acquistare un piccolo appezzamento di terra dove poter vivere con la propria famiglia allargata ma è evidente che ai sogni bisogna “mettere le gambe” e questo non si fa in un momento. Ne sono ben consapevoli le stesse famiglie sinte veneziane come hanno dichiarato in diverse occasioni.

Santino, tu sei Rom e dovresti sapere quanti sono stati i sacrifici fatti da tantissime famiglie sinte per uscire dalla logica ghettizzante dei “campi nomadi”. La maggior parte di noi Sinti in questi anni ha comprato con i propri sacrifici terreni privati nei quali potersi insediare con le proprie famiglie.

Oggi ci sono sempre più Sinti disperati e minacciati quotidianamente dai comuni con ordinanze di sgombero ed espropri di terreni, sostenere la soluzione abitativa dell’inserimento in alloggi popolari, tesi da te sostenuta nel intervista, vorrebbe dire distruggere il sogno di ogni Sinto. Le tue dichiarazioni vanno contro la volontà di molti Sinti e non fanno altro che aggravare la già drammatica situazione.

Ti parlo da Sinto. Io vivo come un soggetto attivo all’interno della società, sono Consigliere Comunale da tre anni, vivo in un mio terreno privato con mia moglie e i mie figli, ho una ottima relazione sociale con i mie vicini. Santino sono arrivato a tutto ciò con molto sacrificio e tanto impegno e oggi posso dire di avere realizzato il mio sogno che è quello di tanti, tanti Sinti in Italia.

Quindi caro Santino prima di rilasciare dichiarazioni generalizzanti dovresti confrontarti e considerare la volontà i desideri dei Sinti, perché le dichiarazioni che rilasci: “i Sinti vanno iscritti nelle liste per l’assegnazione delle case… Falso che non possono vivere in appartamenti, pura autoconvinzione dei Rom: possono viverci benissimo senza perdere la loro cultura, altrimenti si ghettizzano” possono essere molto pericolose perché alimentano le convinzioni dei Sindaci che la soluzione dell’appartamento sia l’unica valida e possibile.

Se le tue dichiarazioni venissero prese in considerazione dal Sindaco di Mantova che fine faranno i miei sacrifici? E i sacrifici di migliaia di famiglie sinte ma anche Rom che sono riuscite ad esaudire il proprio sogno?

Cosa aspirano le famiglie sinte oggi in Italia?

La risposta a questa domanda non potrà mai venire dalle generalizzazioni di un singolo individuo, ma potrà realizzarsi solo con la partecipazione dei diretti interessati, quindi prima di farti invitare da Cacciari dovresti attendere l’invito dei Sinti al fine di condividere con loro desideri e aspirazioni.

Cordialmente,

Yuri Del Bar

(Sinto italiano e Consigliere Comunale a Mantova)

http://www.osservazione.org/Del%20Bar%20Venezia.htm
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