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Autore Topic: Il Presidente UniónRomaní sulle due ragazze rom morte a napoli nell'indifferenza  (Letto 1987 volte)
Luisa
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« il: 27 Luglio 2008 - 09:05:42 »

Mio Dio, mio Dio fino a dove arriveremo
di Juan de Dios Ramírez-Heredia - Presidente Unión Romaní

21 luglio 2008 - Quando ho ricevuto la notizia ho pensato che stavo sognando, che ero vittima di un terribile incubo. Non poteva essere vero ciò che ci comunicava Roberto Malini, del Gruppo EveryOne, una organizzazione con sede in Italia e dedicata alla difesa dei diritti umani e culturali così come alla cooperazione internazionale.

Due ragazze Rom, di 11 e 12 anni, sono annegate sulla spiaggia di Torregaveta, a Napoli, secondo una strana dinamica.

Le ragazze andavano sulla spiaggia vendendo conchiglie e improvvisamente - che cosa rara! - hanno sentito il bisogno di fare il bagno.

I loro corpi sono apparsi sulla sabbia dalla spiaggia completamente vestiti. Ma le ragazze non erano sole. In verità erano in quattro. Le altre due, più piccole di quelle affogate, che sono rimaste in vita, sono state fermate per identificazione dalle autorità.

Non possiamo che chiederci: perché non sono state consegnate ai loro genitori? Perché nessuno dà una spiegazione credibile di ciò che veramente è successo? Ma tutto questo, pur essendo grave, non è la cosa più terribile. Questa mattina, quando Maria, la mia giovane assistente avvocato, è entrata nel mio ufficio, dopo aver ricevuto la notizia, dicendomi:

- Ma hai visto le immagini pubblicate dal Gruppo EveryOne nell loro sito web?

Cattivo presentimento. In verità lo stavo già leggendo dal viso di Maria. Sono entrato nel sito e ancora mi rimane difficile da accettare che l'essere umano abbia raggiunto un tale grado di insensibilità, di durezza nell'anima, di disprezzo per la condizione umana, così come hanno fatto i due bagnanti che si vedono in una foto, accanto ai cadaveri delle povere bambine Rom.

Mi è stato confermato da Roberto Malini, leader e attivista seriamente impegnato per la causa di difendere i Rom. Violetta e Cristina, che sono i nomi delle due piccole, sono morte  affogate. Permettetemi di trascrivere le sue parole in italiano per non indebolire la denuncia: “Dopo la tragedia, la sconcertante reazione di una parte della spiaggia: i bagnanti hanno continuato a pranzare e a prendere il sole, come se nulla fosse successo".  “Abbiamo recuperato quei corpi tra l´indifferenza generale,” dice sdegnato Pasquale Desiato, l'autista del 118.

Terribile, incredibile. Le povere Romnì morte sulla spiaggia e tutte quelle persone che prendono il sole accanto ai loro corpi, a pochi metri. La gente ha continuato a fare il bagno, a bere e a mangiare accanto ai corpi delle infelici bambine.

E quando sono arrivati gli addetti delle pompe funebri per porre i corpicini all'interno di piccole bare, i bagnanti non hanno minimamente cambiato la loro posizione. Hanno continuato a prendere il sole, senza scomporsi, mentre la terribile scena si svolgeva davanti ai loro stessi nasi bruciati dal sole e dei loro corpi seminudi e distesi sulle sedie a sdraio e sulla sabbia.

Dio mio, Dio mio. Cosa sta succedendo? Le povere bambine sono uscite dall'acqua vestite. I loro corpi erano sulla sabbia, coperti parzialmente, per oltre due ore "circondati da indifferenza generale ", come ha detto il soccorritore.

Non ho più parole per esprimere il mio dolore. Voglio solo alzare una preghiera al cielo con il seguente messaggio, che sono le parole di una famosa canzone: "Sólo le pido a Dios que el dolor no me sea indiferente. Sólo le pido a Dios que lo injusto no me sea indiferente. Sólo le pido a Dios que el futuro no me sea indiferente" (Chiedo solo a Dio che il dolore non mi sia indifferente. Chiedo solo a Dio che l'ingiustizia non mi sia indifferente. Chiedo solo a Dio che il futuro non mi sia indifferente ".

Juan de Dios Ramírez-Heredia
Presidente Unión Romaní
Barcellona, Spagna
http://www.unionromani.org

http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2008/7/22_Mio_Dio%2C_mio_Dio_fino_a_dove_arriveremo.html
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