Fondazione Roberto Franceschi
Alla periferia del Mondo UN LIBRO NATO A SCUOLAAlla periferia del Mondo Il popolo dei rom e dei sinti escluso dalla storia
Prefazione Isabella D'Isola, Mauro Sullam, Gabriele Frassanito, Guido Baldoni, Giulia Baldini - Contributi di Giovanna Boursier, Leonardo Piasere, Walter Relandini, Alessandro Simoni, Paola Toninato, Vladimiro Torre e Katia Truzzi, Paola Trevisan, Andrea Zanardo. Foto Filippo Podestà.
(23 gennaio 2003)
PrefazioneGiorno della memoria, 27 gennaio 2002: gli studenti affollano l’Aula Magna del
Liceo Classico C. Beccaria di Milano e ascoltano le relazioni degli oratori.
Alcuni liceali vengono a sapere, per la prima volta, che mezzo milione di zingari
è morto nelle camere a gas: uno sterminio dimenticato, insieme a quello degli omosessuali
e dei Testimoni di Geova.
Perché gli zingari nei lager?
E, al di là dei luoghi comuni, chi sono esattamente gli zingari?
Viene organizzata una serie di incontri e dal materiale raccolto nei seminari nasce
l’idea del libro, i cui autori “morali” e materiali (ma non unici) sono quattro studenti
del suddetto liceo. Supportato dalla “curiosità”, dalle conoscenze progressivamente
acquisite e dalla conseguente indignazione morale degli studenti, il libro
vuole assolvere nel contempo al dovere dell’informazione e della denuncia.
Ai margini del mondo, pur essendo ovunque:le popolazioni dei rom e dei sinti da
sempre perseguitate, emarginate, prive di diritti sono il soggetto di questo libro.
Dalla conoscenza all’etica della responsabilità, alla pratica dei diritti per il popolo
maltrattato: con ciò i percorsi della Fondazione Roberto Franceschi e dell’Istituto
nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia si sono incrociati,
stringendo un sodalizio il cui centro riguarda la cittadinanza, il riconoscimento dei
diritti universali e la denuncia delle pesanti responsabilità storiche che l’Europa, e
non solo, ha verso il popolo dei Roma.
Le iniziative della Fondazione Roberto Franceschi, volte alla democratizzazione e
alla condivisione delle conoscenze fra le giovani generazioni, trovano un corrispettivo
nelle iniziative didattiche messe in atto dall’Insmli, finalizzate all’acquisizione di
una sicura sensibilità democratica e ad una memoria storica al servizio di un futuro
più libero: l’obiettivo prioritario consiste nella maturazione dell’impegno morale e
nella partecipazione propositiva alla vita sociale e civile.
Gli ideali infatti dei militanti del movimento resistenziale sono presenti tuttora
nella pratica dell’Istituto, le cui ricerche sul fascismo e l’antifascismo risultano
prioritarie ma non escludenti l’interesse per l’intera storia del novecento.
In questo contesto è parso utile occuparsi di un popolo fra i più oppressi nella
storia, vittima del regime fascista e nazista.
Il libro vuole essere un contributo per la realizzazione di tali ideali.
Isabella D’Isola, Istituto Nazionale per la storia del movimento di Liberazione in
Italia - Lydia Franceschi, Fondazione Roberto Franceschi
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http://www.fondfranceschi.it/pubblicazioni/libri-pubblicati/rom.pdf/