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Autore Topic: E.U.M.C - Politiche e misure nel settore dell'istruzione  (Letto 3455 volte)
Luisa
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« il: 16 Luglio 2008 - 11:21:06 »

E.U.M.C
European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia

Rom e travellers* nella pubblica istruzione
Situazione generale negli Stati membri dell'UE

Politiche e misure nel settore dell'istruzione

Leggi tutto su:
http://eumc.eu.int/eumc/material/pub/ROMA/EUMC_2006_00350001_IT_REV.pdf

I pareri dell'EUMC riguardanti i principali fattori che influenzano la situazione di rom e travellers nell'istruzione e che evidenziano l'urgente necessità di un'azione completa e mirata a livello nazionale e locale con la partecipazione attiva dei rappresentanti delle comunità rom e travellers, sono principalmente5 quelli indicati in appresso.

• Gli Stati membri devono inoltre assicurare che misure giuridiche che proibiscono espressamente qualunque forma di segregazione diretta o indiretta in scuole o classi diverse, vengano poste in essere ed applicate dalle autorità competenti con sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.

• Laddove è presente la segregazione dei bambini rom e travellers, gli Stati membri dovrebbero adottare specifiche misure di desegregazione, assicurandone la corretta applicazione a livello locale

• Gli Stati membri dovrebbero incoraggiare attivamente rom e travellers ad iscriversi nelle scuole, eliminando le inutili barriere amministrative e assicurando che venga loro fornita la necessaria documentazione.

• Gli Stati membri devono assicurare che le scuole frequentate da alunni rom e travellers ricevano finanziamenti adeguati, se necessario aggiuntivi, in modo tale da permettere loro di fornire un'istruzione di qualità pari a quella di tutte le altre scuole pubbliche.

• Gli Stati membri dovrebbero fornire incentivi pratici, quali benefici sociali aggiuntivi, a famiglie rom e travellers allo scopo di promuovere l'iscrizione all'istruzione prescolastica, che indirettamente sostiene anche lo sviluppo delle opportunità di impiego delle donne.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero garantire a tutti gli alunni rom e travellers un accesso libero all'istruzione obbligatoria e post-obbligatoria, compresa l'istruzione superiore, vale a dire che le spese (per es. le tasse d'iscrizione, il costo dei libri di testo, di altro materiale didattico, del trasporto, ecc.) dovrebbero essere coperte da borse di studio e da programmi di sostegno per le tasse d'iscrizione.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero istituire speciali programmi di distacco per permettere i trasferimenti e l'integrazione degli alunni rom e travellers nell'istruzione regolare.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero assicurare che gli alunni delle comunità nomadi siano sostenuti da speciali misure pedagogiche concepite per integrarli nelle scuole locali della loro residenza temporanea, per monitorare sistematicamente i loro progressi e per promuovere l'uso dell'istruzione a distanza.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero considerare l'istituzione di lezioni di lingua rom come corso facoltativo per tutti gli alunni delle zone ad alta concentrazione di rom. La comunità rom  dovrebbe essere consultata relativamente all'uso della lingua rom a scuola, poiché le opinioni in merito sono talvolta contrastanti.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero ideare ed implementare campagne di sensibilizzazione che promuovano l'istruzione prescolastica a livello locale, coinvolgendo i rappresentanti dei rom e dei travellers e le autorità locali. L'obiettivo dovrebbe essere costituito da misure concrete che coinvolgano i genitori rom e travellers nell'istruzione prescolastica al fine di ridurre i timori legati all’assimilazione o alle molestie.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero assicurare che qualunque prassi discriminatoria che determini l'assegnazione di un numero sproporzionato di alunni rom e travellers a programmi di istruzione speciale venga sostituita da procedure di accertamento e di verifica psico-pedagogica che tengano conto dei problemi linguistici e delle differenti norme socio-culturali e che vengano sviluppate con il coinvolgimento di rappresentanti rom e travellers.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero assicurare che le procedure di accertamento e di verifica psico-pedagogica siano sistematicamente monitorate con il coinvolgimento diretto dei genitori.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero assicurare l'inclusione della storia e della cultura dei gruppi rom e travellers nei libri di testo, dando particolare rilievo all'esperienza dei rom nell'Olocausto. Andrebbe fornito materiale sugli importanti contributi dei rom e dei travellers ai singoli paesi e all'Europa.

• Le autorità preposte all’istruzione dovrebbero assicurare che gli insegnanti che operano in classi di etnia mista ricevano una formazione speciale, siano adeguatamente retribuiti e sostenuti da esperti e mediatori interculturali. Gli insegnanti dovrebbero inoltre essere sensibilizzati sulla necessità di coinvolgere maggiormente gli alunni rom e travellers in classe e non di demotivarli con un atteggiamento meno esigente nei loro confronti.

• Le scuole dovrebbero monitorare sistematicamente la mancata frequenza o l'assenteismo e coinvolgere attivamente i genitori per assicurare che i bambini frequentino regolarmente la scuola. In questo modo le scuole riusciranno anche a capire le ragioni della mancata frequenza e a sviluppare risposte adeguate.

• Le scuole dovrebbero evidenziare il successo scolastico ottenuto dagli alunni rom e travellers e le autorità competenti dovrebbero garantire il sostegno degli individui qualificati nella ricerca di un impiego adeguato, allo scopo di mostrare il collegamento tra successo scolastico e migliori opportunità di vita.

• Le scuole dovrebbero attuare grossi sforzi per coinvolgere i genitori rom e travellers in attività collegate alla scuola allo scopo di migliorare la reciproca comprensione. Le scuole devono attrarre i genitori rispettando i loro valori e la loro cultura e riconoscendo il loro contributo all'istruzione dei figli.

• Le autorità locali devono fornire alle comunità nomadi strutture per migliorare il loro standard di vita. Le scuole devono sviluppare misure pedagogiche per integrarle nella popolazione scolastica riconoscendo il nomadismo come stile di vita legittimo e degno di rispetto.
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