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Autore Topic: «Discriminatoria» L'Europarlamento boccia la misura del governo  (Letto 1978 volte)
Luisa
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« il: 10 Luglio 2008 - 03:39:49 »

Una richiesta respinta di rinvio del voto presentata dal Ppe
L'Europarlamento boccia la misura delle impronte per i rom:
«Discriminatoria»
Approvato il documento presentato da socialisti, liberali e sinistra
contro il piano d'emergenza di Palazzo Chigi


STRASBURGO - Il Parlamento europeo, riunito in seduta plenaria a Strasburgo, ha approvato la risoluzione presentata dai gruppi del centrosinistra e liberaldemocratici che boccia le misure di emergenza nei campi nomadi italiani proposte dal ministro Maroni (compresa quella relativa alle impronte digitali dei minori), con 336 voti a favore, 220 contrari e 77 astenuti. Una richiesta di rinvio del voto, presentata dal Ppe, era stata precedentemente respinta dalla maggioranza dell’aula.

CAMPI ILLEGALI - Nel testo si esortano le autorità italiane «ad astenersi dal procedere alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori e dall'utilizzare le impronte digitali già raccolte in attesa dell'imminente valutazione delle misure previste annunciata dalla Commissione, in quanto questo costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l'origine etnica». L'assemblea ha anche approvato una proposta di modifica presentata dal gruppo di destra con la quale si fa riferimento alla risoluzione approvata dall'Europarlamento a gennaio nella quale si sollecitano gli Stati Ue a risolvere il problema dei campi «illegali» dove non c'è igiene o standard di sicurezza e dove «un alto numero di bambini rom muore per incidenti domestici».

DUE RISOLUZIONI - Erano state presentate due risoluzioni: quella della destra, che sostiene di Palazzo Chigi, e quella presentata insieme da socialisti, liberali e sinistra europea che censura la misura come discriminatoria. «L'Italia non proceda alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori, e all'uso di quelle già raccolte - si legge nel testo della risoluzione - in attesa della prossima valutazione annunciata dalla Commissione Ue delle misure previste, perché questo costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione basato sulla razza e sull'origine etnica».

ANDREA RONCHI: «SIAMO INDIGNATI» - Il governo italiano respinge «con forza ed indignazione» il voto del Parlamento europeo che stigmatizza la raccolta delle impronte digitali per i nomadi in Italia. Lo ha sottolineato il ministro per le Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, in un incontro alla Stampa estera con i ministri Franco Frattini e Roberto Maroni. Ronchi ha definito il voto di oggi «una delle pagine peggiori delle istituzioni europee». «Noi abbiamo un diritto-dovere che è della politica italiana e del governo - aveva detto in precedenza Ronchi. Tutelare la dignità dei minori dei bamini spesso sfruttati dal racket, qualsiasi azione del nostro governo è tesa soltanto a salvaguardare la dignità dell'infanzia, soprattutto di quelle decine di migliaia di bambini sfruttati. Ho ribadito agli eurodeputati italiani la nostra posizione che è in linea con l'Unione europea. Ronchi ha poi sottolineato che il ministro Maroni è pronto al «confronto costante con la commisione Ue per ascoltare e aprirsi a tutti i contributi. Partendo da un dato: noi abbiamo il diritto-dovere morale prima che politico di tutelare e difendere il bambino».


10 luglio 2008

http://www.corriere.it/politica/08_luglio_10/parlamento_ue_risoluzione_nomadi_c5eeb542-4e53-11dd-a6e8-00144f02aabc.shtml
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