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Autore Topic: Schedatura dei bambini rom, Bologna dice no  (Letto 2635 volte)
Luisa
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« il: 10 Luglio 2008 - 08:01:16 »

Schedatura dei bambini rom, Bologna dice no

Approvato dal Consiglio comunale e da quello provinciale un documento contro la rilevazione delle impronte digitali. Intanto continuano le adesioni alla manifestazione di venerdì

 BOLOGNA 9 LUG. 2008 - Le ordinanze che prevedono l'identificazione e il censimento dei bambini di etnia Rom presenti nei campi nomadi attraverso la rilevazione delle impronte digitali devono essere sospese. Lo ha chiesto ieri il Consiglio comunale di Bologna e oggi è la volta di quello provinciale.

Un ordine del giorno presentato da Anna Pariani, Gigliola Poli e Raffaele Donini del Pd e Giovanni Venturi (PdCi) è stato approvato con 18 voti favorevoli (Pd, Sd, Rc, PdCi, Verdi) e 5 contrari (FI-PdL, GdL, An-PdL). L'odg fa proprie le richieste anche dell'Unicef, del Pontificio consiglio dei migranti e del Consiglio d'Europa.

Il documento ritiene che tale disposizione “violi ogni diritto di uguaglianza dei bambini e degli adolescenti” e introduca “una grave discriminazione basata unicamente sull'etnia e l'identità culturale, profilandosi quindi come un atto razzista nei confronti delle bambine e dei bambini rom”. Ritiene inoltre che tale misura non possa fare riferimento alle norme dell'Unione europea per l'ingresso degli extracomunitari, visto che i Rom costituiscono una delle principali minoranze etniche dell'Unione europea e sono in gran parte cittadini comunitari”; sia infatti un atto culturalmente e socialmente grave e una misura del tutto inutile per garantire la protezione dei minori da episodi di sfruttamento”.

Il documento sostiene, tra l'altro, che nella “nostra realtà territoriale in questi ultimi anni molto è stato fatto per offrire stabilità e diritti ai minori in situazione di illegalità, vittime di discriminazione, sfruttamento e privazione dei fondamentali diritti. Aggiunge inoltre che sono presenti buone pratiche rivolte all'integrazione dei minori stranieri nelle scuole e nelle comunità locali grazie alle istituzioni e a un tessuto sociale ricco di associazioni capaci di coniugare diritti e responsabilità sociale.”

Intanto continuano le adesioni all'appello contro il rilevamento delle impronte digitali dei bambini rom firmato dal presidente dell'Arci Giovanni De Rose, dal fondatore del 'Comitato delle Memorie' Mattia Fontanella e dal responsabile dell'Ufficio stranieri della Cgil Roberto Morgantini. Il segretario della federazione bolognese del Partito democratico, Andrea De Maria, ha annunciato la sua presenza alla manifestazione indetta per venerdì 11 luglio in piazza del Nettuno.

"La vostra iniziativa di protesta, con la raccolta delle impronte digitali in piazza, è un atto importante di denuncia e un gesto di indignazione che il Pd sostiene e condivide in modo convinto - scrive De Maria in una lettera inviata ai promotori della manifestazione - Il provvedimento del governo, che prevede di prelevare le impronte digitali ai bambini rom, rappresenta una grave forma di discriminazione etnica che porta alla memoria i momenti più bui della storia.”

http://www.emilianet.it/Sezione.jsp?titolo=Schedatura%20dei%20bambini%20rom,%20Bologna%20dice%20no&idSezione=19272&idSezioneRif=2
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