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Lingua e cultura ROM => Rassegna stampa => Topic iniziato da: aemme - 01 Settembre 2008 - 02:20:50



Titolo: Vaticano: Accoglienza e sicurezza, basta pregiudizi
Post di: aemme - 01 Settembre 2008 - 02:20:50
Vaticano: Accoglienza e sicurezza, basta pregiudizi
Mons. Marchetto: Tutelare diritti, serve normativa internazionale

Roma, 30 ago. (Apcom) - "Accoglienza e sicurezza" ma anche condanna dei "pregiudizi e preconcetti" nei confronti degli zingari: arrivano dall'arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, alla vigilia del VI Congresso Mondiale della Pastorale per gli Zingari che si aprirà lunedì prossimo in Germania.

"Per poter parlare di un'autentica accoglienza, intesa anche in termini di integrazione e di incontro di culture - sottolinea l'arcivescovo alla 'Radio Vaticana' - è necessario un grande cambiamento di mentalità, anche in ambito civile. Accoglienza richiede appunto la considerazione dell'identità e dignità dell'altro, e conseguente impegno per garantirgli una vita dignitosa e il rispetto dei diritti fondamentali. Purtroppo, molto spesso ancora nei nostri rapporti con gli zingari, ci lasciamo guidare da pregiudizi e preconcetti nei loro confronti".

Marchetto lancia dunque un appello agli Stati di tutto il mondo affinchè adottino "una normativa che veramente tuteli i diritti delle popolazioni zingare e le protegga dalla discriminazione, dal razzismo ed emarginazione". "Inoltre - prosegue - un invito ad un dialogo aperto e costruttivo con le rappresentanze zingare".

"I giovani zingari nella Chiesa e nella società" è il tema del VI Congresso Mondiale della Pastorale per gli Zingari che si apre lunedì prossimo a Freising, in Germania, per iniziativa del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e grazie alla collaborazione della Conferenza episcopale tedesca. Il titolo scelto per l'incontro prende spunto dal Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato 2008. Oltre 150 i partecipanti, in rappresentanza delle 25 nazioni in cui esistono strutture adeguate per la cura pastorale degli zingari. Tra i relatori anche zingari impegnati attivamente nelle loro associazioni.

"I giovani di oggi sono coloro che formeranno la società di domani, nelle loro mani è il futuro delle nazioni. Su di essi - prosegue Marchetto - è concentrata l'attenzione e le attese degli Stati per un domani magari migliore. Pertanto è necessario 'investire' sui giovani, cioè offrire loro opportunità di educazione e formazione professionale, di crescita e di sviluppo di quel grande potenziale umano e spirituale che portano in loro. Purtroppo, i giovani zingari sono di solito maggiormente soggetti alle situazioni di svantaggio e di discriminazione rispetto ai loro coetanei gagé (non-zingari). Quindi, con questo Congresso desideriamo considerare le loro le necessità spirituali e materiali, denunciare e sanare le situazioni di svantaggio che oggettivamente gravano su di loro, e, inoltre, individuare modi più adeguati con i quali sostenere la loro formazione umana, professionale e religiosa. In più, offriremo loro occasione per esprimere le proprie attese e necessità per favorire un'autentica integrazione (che non è assimilazione) e una maggiore partecipazione nei progetti e nelle decisioni e attività che li riguardano".

Per l'arcivescovo, gli zingari sono soggetti a discriminazioni: "Basta pensare alle polemiche suscitate negli ultimi mesi da alcuni provvedimenti legislativi sfavorevoli alle popolazioni zingare. Dai rapporti che ci pervengono dalle Chiese locali - sottolinea - costatiamo che un po' dappertutto gli zingari sono vittime di discriminazione, disuguaglianza, e altresì razzismo e xenofobia. Consideriamo, per esempio, la situazione in Europa: i Rom e Sinti, pur se cittadini di Stati membri e muniti di documenti validi, non possono godere degli stessi diritti dei comuni cittadini. In alcuni Paesi i bambini zingari sono costretti a frequentare scuole speciali per disabili fisici o mentali, mentre non poche donne vengono sottoposte a sterilizzazione forzata. La generale mancanza di fiducia fa sì che ai giovani, pur se ben preparati professionalmente, non è concesso l'ingresso al mondo del lavoro come per gli altri", conclude Marchetto.

http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/08_agosto/30/nomadi_vaticano_accoglienza_e_sicurezza_basta_pregiudizi,15895913.html