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Lingua e cultura ROM => Proposte ed iniziative => Topic iniziato da: aemme - 24 Luglio 2008 - 06:15:06



Titolo: Roma - RICORSO CONTRO IMPRONTE: Udienza il 4 agosto prossimo al tribunale civile
Post di: aemme - 24 Luglio 2008 - 06:15:06
RICORSO CONTRO IMPRONTE, LEGALI: E' DISCRIMINAZIONE
Udienza il 4 agosto prossimo al tribunale civile

Roma, 23 lug. (Apcom) - Verrà discusso il 4 agosto prossimo il ricorso contro l'ordinanza del governo relativa allo stato di emergenza riferito agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio della regione Lazio. Oggetto principale dell'istanza, presentata dall'associazione 'Progetto Diritti', iscritta nel registro degli organismi antidiscriminazione del Ministero delle pari opportunità, la questione del "prelievo di massa delle impronte digitali presso le comunità nomadi anche nei confronti dei minori", si spiega in una nota.

Il ricorso è stato presentato in collaborazione con l'associazione Giuristi Democratici. Gli avvocati che difendono Progetto Diritti - "evidenziano come l'ordinanza violi il diritto comunitario, in quanto pur non rivolgendosi in maniera diretta alle popolazioni rom e sinti, di fatto, si dirige in modo preponderante, dunque discriminandole, nei confronti di tali popolazioni. Si tratta dunque di una palese violazione del diritto alla non discriminazione".

"Dunque non è legittimo ordinare il prelievo di massa delle impronte nei confronti di una comunità e, in particolare, dei bambini rom e sinti. Si tratta di un comportamento discriminatorio fondato sulla razza e l'origine etnica, vietato dall'articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, e per di più un atto di discriminazione tra i cittadini dell'UE di origine rom o nomadi e gli altri cittadini, ai quali non viene richiesto di sottoporsi a tali procedure".

"Progetto Diritti chiede al Tribunale di ordinare all'amministrazione di sospendere i rilievi fotodattiloscopici, nonchè il rilievo dell'orientamento religioso e dell'etnia, di rimettere la questione alla Corte di Giustizia Europea sulla compatibilità con il diritto comunitario il sottoporre ad una procedura di identificazione collettiva, con rilievi fotodattiloscopici, le persone, compresi i minori, che vivono nei cosiddetti 'campi nomadi'. Se sia poi compatibile con le medesime norme il rilievo dell'orientamento religioso e dell'etnia, di ordinare la distruzione dei dati già raccolti, di condannare l'amministrazione al risarcimento del danno".

http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/07_luglio/23/nomadi_ricorso_contro_impronte_legali_e_discriminazione,15536510.html