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Lingua e cultura ROM => Rassegna stampa => Topic iniziato da: Luisa - 30 Giugno 2008 - 05:13:06



Titolo: Arrestati otto nomadi croati Mandavano i ragazzini a compiere furti
Post di: Luisa - 30 Giugno 2008 - 05:13:06
Verona, arrestati otto nomadi rom di origine croata. Mandavano i ragazzini
a compiere furti in appartamenti, "guidandoli" col cellulare

Botte e violenza sessuale
Così costringevano i figli a rubare
Se venivano fermati non dovevano rivelare l'identità dei genitori

 VERONA - Botte, minacce e persino lo spettro di violenze sessuali. Così otto nomadi rom di nazionalità croata costringevano i figli a compiere furti in abitazioni. Per questo sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Verona. Sei dei bambini sono stati tolti alle famiglie d'origine e affidati a strutture di accoglienza. I loro genitori potrebbero perdere la patria potestà.

Il blitz della polizia scaligera, coordinato dalla Procura di Verona e dalla Procura dei minori di Venezia, è scattato in Liguria dove un gruppo di rom con vari camper stava per attraversare il confine diretto in Francia e in Spagna, mentre un altro gruppo si trovava ancora in Veneto. La polizia, ha accertato che gli indagati hanno organizzato centinaia di furti in abitazioni del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Lombardia.

Con i soldi presi direttamente dalle abitazioni o ottenuti vendendo gli oggetti rubati, gli indagati avrebbero acquistato due appartamenti tramite un'agenzia immobiliare padovana, oggetto di una perquisizione e di cui il titolare e un suo collaboratore risultano invece indagati.

Gli adulti davano direttive per i furti ai ragazzini tramite cellulare. E quando i minori venivano colti in flagranza dalla polizia, i genitori li disconoscevano. Le indagini la Squadra mobile scaligera sono iniziate lo scorso gennaio dopo che erano state fermate, in due diversi punti di Verona, due coppie di bambine tra gli 8 e gli 11 anni sorprese mentre stavano rubando in appartamenti.

La polizia, in quel mese, aveva intensificato i controlli perchè in pochi giorni erano state denunciati 47 furti in abitazioni, tutti avvenuti scassinando porte o finestre con cacciaviti.

Le quattro bambine, che non avevano dato per nulla informazioni sulla loro identità e soprattutto sui loro genitori, avevano con sè due telefonini cellulari sui quali erano memorizzati diversi numeri, alcuni dei quali comuni ad entrambi gli apparecchi e che sono stati quindi annotati dalla polizia.

Le bambine dopo essere state portate in un centro di accoglienza veronese sono fuggite facendo perdere le tracce. La 'Mobile' ritenendo che i minori fossero obbligati dalle loro famiglie a compiere furti, hanno messo sotto controllo i due telefonini cellulari, scoprendo così che i piccoli ladri erano vittime dei genitori. Questi ultimi infatti per vincere le resistenze dei figli che si rifiutavano di compiere reati, minacciavano violenze anche di tipo sessuale.

Il gruppo di nomadi rom si accampava nei pressi di centri abitati e poi dava il via alle razzie nelle case, facendo però operare i bambini (in quanto non punibili) indicando loro, per telefono, come agire. A fine furto gli stessi genitori caricavano i figli nei camper e si allontanavano dalla zona. Se i piccoli venivano fermati venivano disconosciuti dai familiari che li abbandonavano nelle caserme o nelle questure attendendo poi che fuggissero dalle strutture protette.

Il Tribunale dei minori di Venezia ha tolto alle famiglie l'affidamento di sei bambini che sono stati accompagnati in case famiglia. Il passo successivo, secondo quanto si è appreso, sarà quello della decadenza della potestà genitoriale.

(30 giugno 2008)

http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/nomadi-arrestati/nomadi-arrestati/nomadi-arrestati.html