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Lingua e cultura ROM => Rassegna stampa => Topic iniziato da: Luisa - 14 Agosto 2008 - 08:46:49



Titolo: Prefetto Mosca:'Rom come sciuscià? Non mi rimangio nulla'
Post di: Luisa - 14 Agosto 2008 - 08:46:49
Prefetto Mosca:'Rom come sciuscià? Non mi rimangio nulla'
Prefetto a Studio Aperto: non etichettare un lavoro.

Roma, 13 ago. (Apcom) - "Non mi rimangio nulla". Lo afferma prefetto di Roma, Carlo Mosca a Studio Aperto, intervistato sulla polemica scatenata dalla sua proposta di mandare i giovani rom davanti ai supermercati come lustrascarpe.

"Quello che è importante - spiega Mosca - non è etichettare un lavoro o un altro, ma consentire di avere quelle possibilità che hanno tutti ed eventualmente in quei mestieri e in quelle arti che oggi non sono più praticate dai ragazzi italiani¿ se il termine sciuscià non ricorda il periodo del dopoguerra? Ci sono anche italiani che fanno questo lavoro - risponde il Prefetto - basta andare dietro Piazza S. Lorenzo in Lucina per trovare un negozio di lustrascarpe".

"L'importante - prosegue Mosca - è garantire il diritto di lavorare e creare una senso di responsabilità nuovo e l'idea deve essere condivisa con le comunità Rom. La mia proposta prevede ovviamente il rispetto delle leggi italiane sul lavoro, è una proposta che riguarda solo chi è sopra i 14 anni".

Sul precedente storico menzionato dall'Opera Nomadi di Roma, della strage nazista del 1941 a Kragujevac, dove furono sterminati i piccoli rom che si rifiutarono di pulire gli stivali alle SS, Carlo Mosca replica: "ma io ricordo che da ragazzo a Napoli - commenta il Prefetto - c'erano molti italiani che facevano i lustrascarpe".


http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/08_agosto/13/nomadi_prefetto_mosca_rom_come_sciuscia_non_mi_rimangio_nulla,15739032.html