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Autore Topic: Brutalmente aggredita a Milano Rebecca, 12enne Rom premio Unicef 2008  (Letto 2350 volte)
aemme
Sr. Member
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Posts: 299


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« il: 19 Giugno 2008 - 08:48:28 »

Brutalmente aggredita a Milano Rebecca
12enne Rom vincitrice del premio Unicef 2008


EveryOne: “Episodio di gravita’ inaudita. Necessaria condanna unanime di
Istituzioni Nazionali ed Europee e seri provvedimenti contro la deriva
razzista e xenofoba in Italia”

E’ accaduto ieri mattina, 17 giugno, alle 8 a Milano. La famiglia Covaciu,
romena di etnia Rom, già oggetto di continue peregrinazioni per l’Italia a
seguito di vessazioni, minacce e sgomberi, stava uscendo dalla tenda in
cui da diversi giorni si era stabilita, in un microinsediamento nella zona
di Gianbellino, quando è stata brutalmente aggredita da due italiani di
età compresa fra i 35 e i 40 anni. Rebecca, 12 anni, nota per essersi
aggiudicata in Italia il Premio Unicef – Caffè Shakerato 2008 per le sue
doti artistiche applicate all'intercultura, e il fratellino Ioni, 14 anni,
sono stati prima spintonati e poi picchiati. I genitori, uno dei quali è
Stelian Covaciu, pastore della Chiesa Pentecostale, che assieme al
fratello maggiore di Rebecca erano accorsi per difendere i figli, sono
stati ricoperti di insulti razzisti, minacciati, indotti a lasciare
immediatamente l’Italia e subito dopo percossi. I Covaciu a quel punto
sono fuggiti verso la stazione di San Cristoforo, in piazza Tirana, e
accorgendosi di essere ancora seguiti hanno chiesto aiuto ai passanti.
Nessuno è intervenuto. Mentre la famiglia si stava avviando verso il parco
antistante la stazione, la signora Covaciu, cardiopatica,  è stata colta
da un malore. Stellian Covaciu ha a quel punto contattato telefonicamente
Roberto Malini del Gruppo EveryOne, che ha dato l’allarme facendo inviare
sul posto una volante della Squadra Mobile di Milano e un’ambulanza.
All’arrivo della Polizia, gli aggressori si sono dileguati. Prima ancora
dell'aggressione, l’Unicef aveva manifestato indignazione per la vicenda
della piccola Rebecca, simbolo di un'infanzia senza diritti.


Il Gruppo EveryOne era in procinto di organizzare un ritorno della
famiglia in Romania per sottrarla all'ostilità che colpisce i Rom a
Milano.

“Questa nuova violenza contro le famiglie Rom è spaventosa e deve
sollevare la protesta della società civile” commentano i leader del Gruppo
EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. “Quello che è
avvenuto a Rebecca e alla sua famiglia è sintomatico del clima, ormai
fuori controllo nel nostro Paese, di odio e intolleranza nei confronti del
popolo Rom. Purtroppo non si tratta affatto di un caso isolato, ma
dell’ennesimo gravissimo episodio di violenza, ai danni di una famiglia
innocente, che rimarrà impunito e annuncia tempi davvero oscuri per
l’Italia.” Il Gruppo EveryOne ha recentemente denunciato l'aggressione a
Rimini, avvenuta nell'indifferenza generale, di una ragazzina Rom incinta,
presa a calci da un italiano mentre chiedeva l’elemosina. A Pesaro,
qualche giorno fa, Thoma, il membro più anziano della locale comunità Rom,
sofferente di un handicap a una gamba e  cardiopatico, è stato colpito al
capo e umiliato in pieno centro storico. Nella stessa città, i parroci
hanno recentemente vietato ai Rom di chiedere l'elemosina davanti alle
chiese. Nei giorni precedenti all'aggressione della famiglia Covaciu,
EveryOne ha ricevuto segnalazioni di numerosi episodi di violenza da parte
di italiani nei confronti di persone di etnia Rom, soprattutto dei più
deboli: bambini e donne. “L'attuale clima di discriminazione generale e
l'atteggiamento ostile delle autorità,” continuano Malini, Pegoraro e
Picciau “fanno sì che le persone aggredite non trovino più il coraggio di
denunciare i loro aggressori. Inoltre, dichiarazioni come quelle del
ministro dell’Interno Roberto Maroni, che predica la tolleranza zero
contro i Rom,  la loro schedatura con foto segnaletiche e addirittura il
prelievo del DNA, lo sgombero indiscriminato e senza alternative di campi
di fortuna e insediamenti regolari, la sottrazione dei bambini Rom alle
famiglie senza mezzi di sostentamento – proclami che sconcerterebbero
qualunque esponente democratico di un Paese civile –, finiscono per
fomentare violenze e soprusi ai danni dei più indifesi".

Assieme a EveryOne, anche Santino Spinelli, dell’Associazione Thèm Romano
onlus, e il gruppo “Caffè Shakerato” di Genova, organizzazione per
l'intercultura e il rispetto dei diritti dei bambini, esprimono la più
viva preoccupazione per l’episodio, effetto ancora una volta dell’odio
razziale che imperversa in Italia.

 “E’ necessaria una condanna unanime del mondo politico italiano e delle
Istituzioni europee” concludono i leader del Gruppo “e sono ormai
indispensabili provvedimenti seri contro chi viola i diritti umani e si
fa portatore di violenze e discriminazioni di matrice xenofoba e
razzista”.




Per ulteriori informazioni:
Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 334-8429527 - (+ 39) 331-3585406
www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com
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