spazio forum DIDAweb spazio forum DIDAweb
20 Maggio 2024 - 01:33:47 *
Benvenuto, Visitatore. Per favore, effettua il login o registrati.

Login con username, password e lunghezza della sessione
News:
Benvenuti nello spazio forum del DIDAweb.

Per segnalazioni o richiesta di informazioni, non esitare a contattarci all'indirizzo forum@didaweb.net
 
   Home   Help Ricerca Login Registrati  
Pagine: [1]
  Stampa  
Autore Topic: Verona, il giudice si difende "È il mio lavoro, non mi occupo di politica  (Letto 2321 volte)
Luisa
Administrator
Sr. Member
*****
Posts: 358


Guarda Profilo
« il: 04 Luglio 2008 - 08:52:08 »

La Repubblica 03-07-08
La procura: è stato un errore non convalidare i fermi, pronti al ricorso. E gli altri gip confermano gli arresti
Verona, il giudice nella bufera si difende "È il mio lavoro, non mi occupo di politica"
Degli otto della banda del blitz soltanto uno è ancora libero

ROBERTO BIANCHIN

DAL NOSTRO INVIATO VERONA - La bufera politica che si abbatte sul palazzo di giustizia non sembra turbare il giudice messo sotto accusa dal ministro degli interni e contestato dagli stessi magistrati della Procura e dai poliziotti, per la sua decisione di non convalidare il fermo di quattro zingari accusati di sfruttare i bambini per i furti nelle case. Perché il pm, Elvira Vitulli, avrebbe «piegato il fermo ad altri fini»: in altri termini, per cavalcare l´onda della caccia ai rom. Elegante, riservato, ritenuto «equilibrato», «preparato», e «impermeabile a ogni influenza politica» da chi lo conosce, il gip Giorgio Piziali tiene udienze nel suo ufficio come se niente fosse successo. «Non mi occupo di politica. Per me, parlano le mie ordinanze. Gli altri dicano quello che vogliono. Io faccio solo il mio lavoro e cerco di farlo bene», spiega ai suoi collaboratori. Non è una giornata facile per il gip. Perché la Procura annuncia che ricorrerà contro di lui sia in Cassazione che al tribunale del riesame. E perché gli danno addosso anche tre suoi colleghi piemontesi e veneti, che diversamente da lui convalidano i fermi degli altri quattro zingari della banda croata della famiglia Sulic di Slavonski Brod: Branko e Marko ad Alessandria, Dragan a Vicenza, e il diciassettenne M. a Torino.

 Adesso solo uno degli otto della banda è ancora fuori. Per il giudice torinese il pericolo di fuga era concreto: «Il gruppo di nomadi era prossimo a lasciare l´Italia per andare all´estero». Il gip veronese sostiene invece «l´assenza di ogni reale pericolo di fuga». E spiega che uno dei fermati era «addirittura già ristretto in carcere», altri due «avevano appena fatto ritorno in Italia», e per nessuno degli altri fermati risulta «una reale e concreta volontà di allontanarsi dal territorio nazionale per non farvi ritorno». Ma Miso Sulic, l´unico tornato davvero libero (la moglie Vesna è rientrata in cella per altri reati), adesso se ne vuole andare: «Appena mia moglie esce dal carcere, torniamo in Croazia».

Ieri, intanto, è andato al tribunale dei minori di Venezia a chiedere di riavere i figli che gli hanno portato via, una bambina di nove anni e un maschietto di sei mesi.

Ridargli la libertà è stato un errore non solo per Maroni, ma anche per il procuratore Guido Papalia, sebbene sia lontano anni luce dalle posizioni del ministro, e sulla Lega abbia spesso pestato duro. «Il ministro fa le sue valutazioni, noi le nostre - spiega - e noi riteniamo che il gip sia incorso in un errore.

Ha fatto delle valutazioni soggettive che sono frutto di sue suggestioni personali». Sulla stessa linea, il procuratore aggiunto Giulio Mario Schinaia: «È fuorviante spostare l´attenzione sul versante politico.

La nostra indagine è seria, e la facciamo indipendentemente dalle mode e dai governi. Semmai sono discutibili alcune affermazioni del gip, che respingiamo al mittente». Piziali, il gip nella bufera, aveva in realtà sul tavolo da qualche tempo il fascicolo dell´inchiesta, con la richiesta degli arresti. Ma proprio mentre stava valutando se le richieste erano fondate, sono arrivati i fermi «scegliendo i tempi dell´intervento in concomitanza con un generalizzato interesse pubblico per la vicenda», e scegliendo anche il giudice di turno, scavalcando quello già incaricato del procedimento.

Questo spiegherebbe le bacchettate che il gip sferra a pm e polizia nelle otto paginette dell´ordinanza che bocciano il fermo dei rom come «del tutto e gravemente illegittimo».
Loggato
Pagine: [1]
  Stampa  
 
Salta a:  

Powered by SMF 1.1.20 SMF © 2006-2008, Simple Machines