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Autore Topic: VATICANO PRENDE DISTANZE DA FAMIGLIA CRISTIANA  (Letto 2353 volte)
aemme
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« il: 15 Agosto 2008 - 08:03:04 »

VATICANO PRENDE DISTANZE DA FAMIGLIA CRISTIANA

CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano ha preso oggi le distanze da "Famiglia Cristiana" e dai suoi attacchi al governo. "Il settimanale è una testata importante della realtà cattolica ma non ha titolo per esprimere né la linea della Santa Sede né quella della Conferenza episcopale italiana", ha spiegato stamane all'ANSA padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana.

"Le sue posizioni sono quindi esclusivamente responsabilità della sua direzione", ha aggiunto, sgombrando il campo da possibili equivoci. Il clamore suscitato dalle ultime uscite del settimanale dei Paolini, che ieri si è chiesto se in Italia non stia rinascendo "sotto altre forme" il fascismo, ha evidentemente preoccupato la Santa Sede e l'episcopato italiano, timorosi di essere coinvolti e logorati in polemiche appartenenti ad altri. E se per Paolo VI "Famiglia Cristiana" rappresentava negli anni sessanta un "miracolo di buon senso", ormai da più di un decennio la Chiesa istituzionale avanza qualche dubbio.

Commissariata nel 1997 da Giovanni Paolo II per le sue posizioni troppo audaci in materia sessuale, la rivista é rientrata nell'alveo dell'ortodossia morale cattolica, conservando grandi spazi di indipendenza in politica interna e internazionale. "Mai ci siamo sognati di essere la voce ufficiale del Vaticano o della Cei", ha detto il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, dopo l'intervento di padre Lombardi. "Non ci sentiamo sconfessati", ha aggiunto, giudicando anzi "corretta" la dichiarazione del portavoce vaticano. "Scorretto - ha polemizzato il direttore della rivista - è chi vuole forzarla come una sconfessione di 'Famiglia Cristiana'". Così sembrano in effetti averla letta nel centro-destra: "Una sconfessione di questa portata vale mille volte di più di una vittoria processuale degli insulti subiti", ha dichiarato Maurizio Gasparri capogruppo dei senatori del Pdl, che ieri aveva annunciato di aver querelato don Sciortino, reo di giudizi "ingiuriosi" nei suoi confronti.

Il caso di 'Famiglia Cristiana' ha continuato a tener banco oggi nei due schieramenti della politica italiana. Nuove critiche alla linea editoriale del settimanale sono giunte dal ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, dal vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, dal sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, dal sottosegretario all'interno, Michelino Davico. Sul fronte opposto, il segretario di Pcr, Paolo Ferraro, ha invece espresso piena solidarietà a Don Sciortino, mentre Vincenzo Vita, senatore del Pd, ha parlato di un intervento "obbiettivamente" censorio da parte di padre Lombardi. Il bersaglio di 'Famiglia Cristiana' "siamo noi, politici cattolici", ha avvertito Pierluigi Castagnetti, presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera. Dal canto suo, infine, il presidente emerito Francesco Cossiga ha giudicato "chiara e esemplare" la dichiarazione vaticana, perché, pur prendendo le distanze dalla rivista, "non condanna il contenuto dal punto di vista dei principi dell'etica". 

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_735623575.html
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